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21/01/2013 - 21:17

Vendée: il navigatore italiano cade in una ingavonata per un'onda anomala. Ma il morale resta alto!

Una costola rotta per Alessandro

Vendée Globe, brutta tegola per il navigatore solitario italiano, che si è fatto male dopo una ingavonata per un’onda anomala. Perso anche lo spinnaker piccolo. Ma il morale resta alto!

Alessandro Di Benedetto fa soffrire i suoi tifosi e si inerpica faticosamente su per l’Atlantico nella strada del ritorno verso il traguardo di Les Sables d’Olonne. Ultimi giorni particolarmente sfortunati: prima una drizza rotta e un gennaker perso in mare, quindi nell’ultima notte un paio di ferite di media entità, tra cui una costola rotta.

E’ accaduto alle 3 di notte, ed ecco il racconto di Alessandro: “Intorno alle 3 del mattino, stavo cercando di riposare quando la barca ha violentemente e improvvisamente sbandato sul fianco sinistro (penso a causa di un onda molto grossa). Ero sotto Solent con due mani di terzaroli alla randa. Sono uscito per andare a rimettere tutto le cose a posto. Stavo mettendo giù il timone di dritta quando un'altra onda frangente è piombata sulla barca, ha preso la randa e l’ha strambata sulla dritta. La scotta della randa mi ha colpito forte in faccia, e mi ha sbattuto a terra, sono caduto male, sbattendo il lato sinistro del petto.”

Il bilancio del colpo da KO subito da Alessandro è fatto dallo stesso skipper: “Ho un piccolo taglio alla base della narice sinistra, che ho trattato con qualche striscia di garza sterile, e purtroppo una costola rotta, almeno secondo i pareri del Dottor Chauve (il Dottore del Vendée Globe). Purtroppo poi ho perso un’altra vela, lo spinnaker piccolo, perché era fuori in coperta nel suo sacco ed è stato spazzato via quando la barca si è sdraiata... Sarà difficile manovrare ora con questo dolore. Buona giornata, Alessandro."

Ultimo in classifica ma autore di un giro sin qui di grande livello, atteso sul traguardo del Vendée che si prospetta dei record (i primi dovrebbero impiegare meno di 80 giorni) con un ritardo di due settimane dai leader, Alessandro Di Benedetto adesso deve davvero stringere i denti.

Il navigatore italiano ha detto che sta cercando di recuperare e riposare. Già molto stanco dal fatto che nei giorni scorsi era dovuto salire sul suo albero per ben due volte (una vera e propria impresa in solitario e in mezzo all’oceano!), Alessandro non ha dormito per 48 ore. Ma lui stesso ha tenuto a precisare che ha mantenuto alto il morale, nonostante il dolore e la fatica.

Qualche ora dopo, nel pomeriggio italiano di lunedi 21 gennaio, qualche buona notizia sul ritorno alla normalità a bordo di Team Plastique: “Pochi minuti fa, con le mani sui fianchi e con dolore di poco inferiore, ho potuto issare tutta la randa (ovviamente molto, molto lentamente e con molte pause). Ho anche stabilizzato la barca perchè stava soffrendo troppo sulle onde e perché finchè sono in grado di ridurre la tela è meglio anticipare.
Nessuna previsione al momento sull’uso del gennaker piccolo, perché richiede velocità, impegno e troppi movimenti, soprattutto se necessario rollarlo, al momento non penso sia prudente provare, nel mio stato. Penso di aver bisogno  ancora di riposo, intanto ho ripreso rotta e velocità. A bordo va meglio!”

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