News | Regata > Vela Giovanile

19/07/2013 - 02:49

SAIL FIRST ISAF YOUTH WORLDS

Un venerdi da leoni
(e leonesse)

!--paging_filter--strongE’ quello vissuto dagli azzurrini della vela a Cipro per la giornata finale del Mondiale Giovanile ISAF. La nostra squadra conquista il Nation’s Trophy, davanti ad Australia, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Francia, USA... Conquistiamo 3 medaglie. Che carattere Ilaria e Benedetta! - VIDEO ULTIMO GIORNO!/strong!--break--br / br / br / strong ULTIM'ORA VENERDI 19/strongbr / emTrionfo, forza, gioia, superamento di tutti gli ostacoli e dei dubbi! La Giovane Italia della vela manda una notizia al mondo sportivo e a tutto il Paese: noi ci siamoe ci saremo. Sarebbe il caso che ci dedicaste (tutti) un po' più di attenzione! La squadra italiana ha vinto il Nation's Trophy al Mondiale Sail First ISAF Youth di Cipro, con una giornata finale di rabbia e forza, tecnica e cuore. Si vince così, ma prima questi valori devi averli dentro. Portiamo a casa tre podi mondiali: il secondo posto di Marta Maggetti nel windsurf RSX Girls; il secondo posto di Matteo Pilati e Michele Cecchin nel 420 Boys; e infine il bronzo di Ilaria Paternoster e Benedetta Di Salle nel 420 Girls. Girls? Altro che girls! Le due azzurre hanno lasciato il segno in questo mondiale, una impresa per certi versi superiore allo scorso anno, quando vinsero il titolo. Stavolta, da detentrici del titolo, erano osservate speciali, e in più avevano cambiato classe nel corso della stagione (si stanno affacciando sulla classe olimpica acrobatica 49er FX, e anche questa è una bella notizia sul futuro). Ma il mare sa essere il giudice più imparziale: al via di questo Mondiale IB sono partite a razzo, due primi secchi, con distacco. Uno però, tramutato in ocs con bandiera nera, quindi BFD (Black Flag Disqualification).br / br / Brutta storia, iniziare la regata più importante dell'anno con questo fardello. Brutto per tutti, ma un po' meno se ti chiami Ilaria Paternoster e Benedetta Di Salle. Loro, una cosa così la fanno diventare brutta per le avversarie. Infatti ripartono e macinano regate da leader, autorevoli, belle, veloci, imperiose. Si concedono giusto un paio di sbavature che rimettono in corsa le rivali di sempre, le due australiane. Ma al penultimo giorno tornano regine e recuperano punti decisivi con un 1-3 di giornata, miglior score della flotta. Sembrano pronte per battersi allo scopo di riprendersi il "loro" titolo. E' quella sera, però, che accade il patatrac. I racconti ancora sono frammentari, ma a quanto pare le azzurre sono protestate dalle spagnole (quinte anche se non lontanissime), forse per non aver effettuato una penalità. All'udienza la Giuria è testimone. Ilaria e Benedetta non si presentano, e a quel punto scatta il DNE (Disqualification Not Eludible), squalifica non scartabile, per comportamento non rispettoso nei confronti dela Giuria e delle avversarie. Nei racconti parziali, come detto, si parla di un equivoco, di un fraintendimento, per cui le azzurre non avrebbero capito di doversi recare all'udienza. Si analizzerà bene il tutto e verrà fuori la verità. C'è una squadra intera, in lotta per il Nation's Trophy, ci sono tecnici e team leader, possibile che il fraintendimento sulla presenza alla protesta abbia coinvolto proprio tutti?br / br / La risposta del mattino successivo (cioè oggi) è da grandi: prima chiedono scusa alla Giuria e alle avversarie, spiegando i motivi dell'assenza in udienza. Poi vanno in acqua, stravincono la prova finale, recuperano i tre punti alle singaporesi, e conquistano il podio mundial. Si parla sempre un bel po' a sproposito di oro, argento, bronzo, in queste regate per quanto di grande importanza. Le medaglie sono solo quelle olimpiche, non dimentichiamolo. Ma stavolta, per il piglio, la forza, la bellezza con la quale IB sono andate a riprendersi il podio, mi viene "giusto" dire bronzo, con rispetto parlando, anzi pensando proprio allo spirito delle moderne Olimpiadi: oggi ai Giochi, quelli veri, gli atleti sanno bene che ciò che davvero conta è salire su quel podio, che spesso non c'è quasi differenza tra il metallo delle medaglie. Con questo spirito Ilarie Benny hanno fatto una bellissima impresa e meritano un grande abbraccio da tutta la famiglia della vela italiana.br / br / Lo stesso tributo va naturalmente ai bravissimi Matteo Pilati e Michele Cecchin e alla strepitosa Marta Maggetti, che hanno conquistato due "argenti" mondiali, e un po' a tutta la squadra che ha contribuito a vincere il Nation's Trophy 2013. Ne riparleremo, intanto festeggiamo./embr / br / strongL'ULTIMA GIORNATA, IL RACCONTO CLASSE PER CLASSE/strongbr / 420 M (31 barche)br / Grandissimo finale per Matteo Pilati-Michele Cecchin (Fraglia Vela Malcesine), che chiudono il Mondiale con un secondo e un primo, risultati che gli consentono di vincere la medaglia d’argento (6, 3, 1, 18, DSQ, 3, 1, 2, 2, 2, 1 i parziali), superati per soli 2 punti dai brasiliani Brito-Kneipp (5, 1, 8, 1, 5, 5, 3, 3, 5, 1, 21). Terzi i portoghesi Pereira-Cruz.br / br / 420 F (28 barche)br / Con una reazione davvero degna di nota dopo la squalifica di ieri, Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle (Yacht Club Italiano) vincono l’ultima regata della serie e agguantano una meritatissima medaglia di bronzo (1, BFD, 1, 3, 1, 4, 3, 7, 1, DNE, 1), superando di un solo punto l’equipaggio di Singapore. L’oro va alle neozelandesi Smith-Clark (2, 1, 5, 2, 10, 1, 1, 1, 2, 1, 4), l’argento alle cilene Horwitz-Malsh.br / br / WINDSURF RS:X F (22 barche)br / Fenomenale anche il campionato di Marta Maggetti (Windsurfing Club Cagliari), anche lei capace di chiudere il Mondiale ISAF con una vittoria nell’ultima regata della serie e di conquistare una bellissima medaglia d’argento (2, 7, 3, 2, 2, 3, 4, 5, 5, 3, 5, 2, 1). L’oro va alla cinese Lu Yunxiu (6, 5, 1, 4, 3, 4, 3, 2, 2, 2, 1, 1, 4) e il bronzo all’olandese Wennekes.br / br / WINDSURF RS:X M (28 barche)br / Daniele Benedetti (Lni Civitavecchia) conclude il campionato con buon settimo posto (10, 5, 4, 3, 9, 12, 4, 4, 5, 11, 10, 10, 8), portando punti preziosi, come tutto il resto della squadra, alla classifica del Nations Trophy. Oro all’inglese Kieran Martin (1, 2, 3, 1, 1, 2, 3, 2, 4, 1, 3, 4, 9), argento all’ucraino Oleksandr e bronzo al polacco Furmanski.br / br / LASER RADIAL M (56 barche)br / Zeno Gregorin (Sv Oscar Cosulich) chiude il Mondiale con la sua migliore prestazione, un quarto posto nella regata finale, ed è 23mo (16, 12, 21, 10, 10, 28, 37, 33, 27, 43, 4 i parziali) nella classifica vinta dal portoricano Juanky Perdomo (11, 1, 2, OCS, 1, 1, 2, 3, 1, 2, 23) davanti allo spagnolo Rodriguez e allo svizzero Schneiter.br / br / LASER RADIAL F (40 barche)br / La triestina Martha Faraguna (Yc Adriaco) conclude il Mondiale al 14mo posto (BFD, 21, 9, 5, 16, 7, 11, 12, 22, 16), mentre la norvegese Host si aggiudica l’oro (1, 1, 11, 1, 3, 4, 5, 2, 2, 2), la polacca Barwinska l’argento e la finlandese Mikkola il bronzo.br / br / 29ER OPEN (29 barche)br / Diciannovesimo posto finale per Andrea Criscione-Andrea Pustina del Circolo Velico 3V (OCS, 16, 13, 2, 23, OCS, 25, 13, 20, 4, 21, 7, 17) nel doppio acrobatico. La medaglia d’oro va ai fortissimi francesi Rual-Amoros (4, 1, 2, 1, 1, OCS, 1, 4, 3, 3, 4, 1, 1), che precedono gli svedesi Svensson-Rosengren e i neozelandesi Sommerville-Simpson.br / br / SL 16 OPEN (15 barche)br / Gianluigi Ugolini-Giulio Zizzari (Compagnia della Vela di Roma) concludono il campionato al 13mo posto (12, 9, 8, 14, 15, 12, 7, 12, 10, 14, 9, 10, 13), nella classifica che premia con l’oro i kiwi McHardie-Wilkinson (1, 1, 2, 5, 1, 2, 1, 1, 7, 6, 1, 4, DNC). Argento per gli australiani Darmanin-Copeland e bronzo per gli inglesi Henson-Greber.br / br / NATIONS TROPHYbr / Nella classifica finale del Trofeo delle Nazioni, assegnato alla miglior squadra, l’Italia ottiene la vittoria con 309 punti, seguita dall’Australia con 300, dalla Nuova Zelanda con 285, dalla Gran Bretagna (274) e dal la Francia (273). Gli azzurri avevano vinto la Nations Cup soltanto in un’altra occasione, nel 2006 a Weymouth, in Inghilterra.br / br / strongIL VIDEO CLIP DEL GIORNO CONCLUSIVO/strongbr / iframe allowfullscreen="" src="//www.youtube.com/embed/p1D_6MgNhMs" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br / strongLE ATTESE DELLA VIGILIA E IL RACCONTO DI GIOVEDI 18/strongbr / L’Italia davanti a tutti, e a inseguire Australia e Gran Bretagna, e poi Nuova Zelanda, Spagna, Francia e USA... Non è il calcio, è la vela, e i paesi che stiamo tenendo alle nostre spalle sono da sempre le nazioni guida dello yachting (e lo fanno spesso pesare con un po’ di spocchia, diciamolo). La nazionale azzurra Under 19 della vela è in testa alla classifica per nazioni già da tre giornate. Essere entrati in testa all’ultimo giro di pista (oggi ultimo giorno, gran finale) è un gran risultato. Vivere un venerdi da leoni e restare primi, ci farà sentire orgogliosi. Anche perchè non va dimenticato che la nostra squadra ha in corsa tre equipaggi per altrettanti possibili podi iridati youth.br / br / strongQUEL DNE CHE SPEGNE IL SORRISO A ILARIA E BENEDETTA/strongbr / La giornata di ieri, penultima delle regate a Limassol (Cipro) per il Sail First ISAF Youth Sailing World Championship (351 giovani velisti da 61 Nazioni), è stata ancora una volta dura, esaltante e controversa. Soprattutto ha avuto una conclusione amara nella stanza della Giuria, dove le nostre veliste più forti, e più vicine all’oro (già conquistato nel 2012, erano le defender), Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle, sono state private del 3° posto della seconda prova di ieri, sostituito da un DNE (squalifica non scartabile, sulla quale al momento di scrivere non ci sono ulteriori particolari, appena possibile cercheremo di saperne di più). Le azzurre, grandissime, hanno fatto un Mondiale pazzesco dopo una bandiera nera subito nella seconda prova del primo giorno! Restando concentrate e sempre davanti. Questa mazzata finale non ci voleva! Prima di recriminare cerchiamo di capire cosa è accaduto. E poi, a voler vedere sempre positivo, Ilaria e Benedetta possono ancora salire sul podio, il terzo posto è a soli 3 punti, occupato dalla coppia di Singapore Lim-Siew: brave ma non imprendibili. Sarebbe un successo straordinario che vale quanto l’oro del 2012.br / br / La Squadra Italiana capitanata dal Team Leader Gigi Picciau, affiancato dai due Tecnici federali Francesco Caricato e Mauro Covre, mantiene chanches di podio nel 420 maschile con Matteo Pilati-Michele Cecchin, nel 420 femminile come appena raccontato con Ilaria Paternoster-Benedetta di Salle e nel windsurf RS:X femminile con Marta Maggetti, che si mantengono in zona medaglia. Scivola in sesta posizione e fuori dai giochi per il podio, invece, Daniele Benedetti (RSX Boys).br / br / LASER RADIAL Boys (56 barche)br / Con un 33° e un 27° di giornata, Zeno Gregorin (Sv Oscar Cosulich) scende al 23° posto (16, 12, 21, 10, 10, 28, 37, 33, 27 i parziali). Primo il portoricano Juanky Perdomo (11, 1, 2, OCS, 1, 1, 2, 3, 1).br / br / LASER RADIAL Girls (40 barche)br / Perde posizioni la triestina Martha Faraguna (Yc Adriaco), che dopo dieci prove è 14 (BFD, 21, 9, 5, 16, 7, 11, 12, 22, 16), mentre la norvegese Host (1, 1, 11, 1, 3, 4, 5, 2, 2, 2) è sempre più leader.br / br / WINDSURF RS:X Boys (28 barche)br / Tre prove oggi per il windsurf maschile, male Daniele Benedetti (Lni Civitavecchia) che perde di due posizioni dal 4° al 6° (10, 5, 4, 3, 9, 12, 4, 4, 5, 11, 10, 10). Al comando l’inglese Kieran Martin (1, 2, 3, 1, 1, 2, 3, 2, 4, 1, 3, 4).br / br / WINDSURF RS:X Girls (22 barche)br / Che brava la sarda Marta Maggetti (Windsurfing Club Cagliari), mantiene la seconda piazza della classifica provvisoria con un terzo, un quinto e un secondo di giornata (2, 7, 3, 2, 2, 3, 4, 5, 5, 3, 5, 2 lo score), 8 punti dietro la cinese Yunxiu (6, 5, 1, 4, 3, 4, 3, 2, 2, 2, 1, 1), difficile da scalzare per l’oro.br / br / 420 Boys (31 barche)br / Giornata eccellente per Matteo Pilati-Michele Cecchin (Fraglia Vela Malcesine), che ottengono due secondi posti nelle prove del giorno e sono terzi in classifica (6, 3, 1, 18, DSQ, 3, 1, 2, 2), a soli 2 punti dall’argento e a 11 dai primi, i brasiliani Brito-Kneipp (5, 1, 8, 1, 5, 5, 3, 3, 5).br / br / 420 Gilrs (28 barche)br / Il fattaccio per Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle (Yacht Club Italiano) arriva a tarda sera, dopo un’altera giornata da reginette, avendo vinto la prima prova del giorno e chiuso al terzo la seconda, conservando la seconda piazza della classifica provvisoria (1, BFD, 1, 3, 1, 4, 3, 7, 1, 3) dietro le kiwi Smith-Clark (2, 1, 5, 2, 10, 1, 1, 1, 2, 1). La squalifica non scartabile (un provvedimento comunque piuttosto raro) assegna aritmeticamente il titolo mondiale con un giorno di anticipo alle australiane. Ma di questo DNE si discuterà a lungo.br / br / 29ER OPEN (29 barche)br / Discreta giornata anche per Andrea Criscione-Andrea Pustina (Circolo Velico 3V), che guadagnano tre posizioni grazie a un 4°, un 21° e un 7° nelle tre regate del giorno. I due romani sono 18 (OCS, 16, 13, 2, 23, OCS, 25, 13, 20, 4, 21, 7), nella classifica dominata dai francesi Rual-Amorosnbsp;nbsp; (4, 1, 2, 1, 1, OCS, 1, 4, 3, 3, 4, 1).br / br / SL 16 OPEN (15 barche)br / Mantengono invece la posizione Gianluigi Ugolini-Giulio Zizzari (Compagnia della Vela di Roma), che sono 13 (12, 9, 8, 14, 15, 12, 7, 12, 10, 14, 9, 10) nella graduatoria che vede sempre al comando i kiwi McHardie-Wilkinson, (1, 1, 2, 5, 1, 2, 1, 1, 7, 6, 1, 4).br / br / Nota finale sul formato del Mondiale Youth, 5 soli giorni di regate, senza Medal Race, una specie di ritorno all’antico, proprio nell’anno delle grandi sperimentazioni sui format olimpici futuri. Il risultato? 5 su 8 classi hanno assegnato il titolo mondiale con una giornata di anticipo: proprio quello che l’ISAF cerca di evitare dal 2004, dopo Atene.br / br / strongVIDEO DAY 4/strongbr / iframe allowfullscreen="" src="//www.youtube.com/embed/SvrJ1btrfOM" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br / a href="http://www.isafyouthworlds.com" title="www.isafyouthworlds.com"www.isafyouthworlds.com/abr /

Commenti