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12/08/2010 - 20:01
Campione del mondo Melges 24 a Tallinn
Campione del mondo Melges 24 a Tallinn
Uka Uka
che vittoria!!!
che vittoria!!!
L'equipaggio di Lorenzo Santini (timonato da Lorenzo Bressani) bissa il successo di Porto Cervo. A completare il trionfo italiano il terzo posto di Hurricane Murphy & Nye di Paolo Testolin con Alberto Bolzan timoniere.
Che potesse essere un giorno speciale lo si era visto appena scostate le tende della camera d’albergo che proteggevano dal “Sole di mezzanotte” alle latitudini di Tallinn. La città estone si è svegliata questa mattina sotto una pioggerellina che annunciava una giornata senza troppo vento. Uscendo verso le barche però, i concorrenti del Mondiale Melges 24 si sono resi conto che di vento non ce ne sarebbe stato affatto. Il comitato di regata ha atteso un paio d’ore, ha tentato di dare il via ad una partenza. Ma alla fine si è arreso e non ha potuto far altro che confermare il risultato di ieri sera.
A quel punto, sono saltati i tappi di champagne e sono state spiegati i tricolori su Uka Uka Racing. L’equipaggio dell’armatore marchigiano Lorenzo Santini, guidato al timone da Lorenzo “Rufo” Bressani, (e poi Jonathan McKee tattico, Federico Michetti tailer e Fabio Gridelli a prua) ha vinto il titolo mondiale Melges 24. Un bis dell’impresa realizzata due anni fa a Porto Cervo. Una vittoria anche più netta, perché l’equipaggio di Uka Uka ha staccato il secondo classificato (il norvegese Baghdad di Kristian Nergaard) di 32 punti.
Ciliegi(o)na sulla torta, il fatto che, sul terzo gradino del podio sale un altro team italiano: l’Hurricane Murphy & Nye di Paolo Testolin con Alberto Bolzan timoniere.
“Sono sensazioni indescrivibili – commenta un visibilmente commosso e soddisfatto Lorenzo Santini – Questo era l’obiettivo che ci eravamo prefissi, ma quando lo raggiungi, beh, è emozione pura”.
“Questi tre anni sono stati davvero indimenticabili” aggiunge riferendosi a quando, dall’incontro con Federico Michetti all’Europeo di Hyeres di tre anni fa, prese il via un progetto che ha portato il team di Santini alla stagione 2010 in cui uno dopo l’altro ha messo a segno dopo l’Europeo 2009, l’Italiano e ora anche il secondo mondiale. “Per il 2010 terminiamo qui – conclude - Poi vedremo… Key West e ovviamente il mondiale in Texas. Noi vorremmo fare anche l’italiano, dipende dalle date”.
Anche Lorenzo Bressani è entusiasta e, nonostante la vittoria netta, ammette che la competizione è stata tutt’altro che una passeggiata: “Abbiamo dominato coi punti, ma è stata durissima. Siamo qui da quindici giorni e non abbiamo mai regatato con le stesse condizioni di vento. Siamo anche stati fortunati perché bastava essere dalla parte sbagliata coi salti di vento per scivolare nelle retrovie. La svolta c’è stata ieri. Siamo stati primi dal primo giorno ma gli avversari erano davvero vicini sempre. Ieri invece finalmente per noi, peccato per loro, hanno incappato in prove non belle. Difficile recuperare con queste condizioni di vento”.
Se per Bressani il palmares mondiale della classe sale a due, per Federico Michetti è già a quota tre. Arriva a terra, sorride, ma molta della sua abituale baldanza ha ceduto il posto all’emozione vera: non serve parlare, non serve commentare. Bravo davvero!
“Prima di venire qui – è il commento di Paolo Testolin, co-armatore di Hurricane e presidente della Classe Melges 24 – il mio più grande desiderio era che a vincere il mondiale fosse un equipaggio italiano. E’ stato così, addirittura due italiani sul podio e sette nei primi dieci se consideriamo anche Blu Moon. Tutti gli azzurri presenti qui a Tallinn si sono comportati benissimo. C’è un italiano anche sul podio Corinthian al terzo posto davanti a un certo Tonu Toniste che al collo ha ben due medaglie olimpiche”.
Infine, uno sguardo al Mondiale Corinthian (timonieri non professionisti) che è andato al norvegese Storm Capital Sail Racing Team di Oyvind Jahre. Ma anche qui, l’Italia c’è: terzo posto per La Besa di Marco Schirato, sesto per Fish Dog di Mario Ziliani e settimo per Rewind Energy Resources con Jacopo Lacerra timoniere.
Che potesse essere un giorno speciale lo si era visto appena scostate le tende della camera d’albergo che proteggevano dal “Sole di mezzanotte” alle latitudini di Tallinn. La città estone si è svegliata questa mattina sotto una pioggerellina che annunciava una giornata senza troppo vento. Uscendo verso le barche però, i concorrenti del Mondiale Melges 24 si sono resi conto che di vento non ce ne sarebbe stato affatto. Il comitato di regata ha atteso un paio d’ore, ha tentato di dare il via ad una partenza. Ma alla fine si è arreso e non ha potuto far altro che confermare il risultato di ieri sera.
A quel punto, sono saltati i tappi di champagne e sono state spiegati i tricolori su Uka Uka Racing. L’equipaggio dell’armatore marchigiano Lorenzo Santini, guidato al timone da Lorenzo “Rufo” Bressani, (e poi Jonathan McKee tattico, Federico Michetti tailer e Fabio Gridelli a prua) ha vinto il titolo mondiale Melges 24. Un bis dell’impresa realizzata due anni fa a Porto Cervo. Una vittoria anche più netta, perché l’equipaggio di Uka Uka ha staccato il secondo classificato (il norvegese Baghdad di Kristian Nergaard) di 32 punti.
Ciliegi(o)na sulla torta, il fatto che, sul terzo gradino del podio sale un altro team italiano: l’Hurricane Murphy & Nye di Paolo Testolin con Alberto Bolzan timoniere.
“Sono sensazioni indescrivibili – commenta un visibilmente commosso e soddisfatto Lorenzo Santini – Questo era l’obiettivo che ci eravamo prefissi, ma quando lo raggiungi, beh, è emozione pura”.
“Questi tre anni sono stati davvero indimenticabili” aggiunge riferendosi a quando, dall’incontro con Federico Michetti all’Europeo di Hyeres di tre anni fa, prese il via un progetto che ha portato il team di Santini alla stagione 2010 in cui uno dopo l’altro ha messo a segno dopo l’Europeo 2009, l’Italiano e ora anche il secondo mondiale. “Per il 2010 terminiamo qui – conclude - Poi vedremo… Key West e ovviamente il mondiale in Texas. Noi vorremmo fare anche l’italiano, dipende dalle date”.
Anche Lorenzo Bressani è entusiasta e, nonostante la vittoria netta, ammette che la competizione è stata tutt’altro che una passeggiata: “Abbiamo dominato coi punti, ma è stata durissima. Siamo qui da quindici giorni e non abbiamo mai regatato con le stesse condizioni di vento. Siamo anche stati fortunati perché bastava essere dalla parte sbagliata coi salti di vento per scivolare nelle retrovie. La svolta c’è stata ieri. Siamo stati primi dal primo giorno ma gli avversari erano davvero vicini sempre. Ieri invece finalmente per noi, peccato per loro, hanno incappato in prove non belle. Difficile recuperare con queste condizioni di vento”.
Se per Bressani il palmares mondiale della classe sale a due, per Federico Michetti è già a quota tre. Arriva a terra, sorride, ma molta della sua abituale baldanza ha ceduto il posto all’emozione vera: non serve parlare, non serve commentare. Bravo davvero!
“Prima di venire qui – è il commento di Paolo Testolin, co-armatore di Hurricane e presidente della Classe Melges 24 – il mio più grande desiderio era che a vincere il mondiale fosse un equipaggio italiano. E’ stato così, addirittura due italiani sul podio e sette nei primi dieci se consideriamo anche Blu Moon. Tutti gli azzurri presenti qui a Tallinn si sono comportati benissimo. C’è un italiano anche sul podio Corinthian al terzo posto davanti a un certo Tonu Toniste che al collo ha ben due medaglie olimpiche”.
Infine, uno sguardo al Mondiale Corinthian (timonieri non professionisti) che è andato al norvegese Storm Capital Sail Racing Team di Oyvind Jahre. Ma anche qui, l’Italia c’è: terzo posto per La Besa di Marco Schirato, sesto per Fish Dog di Mario Ziliani e settimo per Rewind Energy Resources con Jacopo Lacerra timoniere.
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