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05/05/2014 - 18:24

Mediterraneo a razzo

Tunisia in 39 ore!
Patricia II fa il record

Record Fiumicino-Hammamet: grazie ai forti venti favorevoli, Mario Girelli con il Class 40 Patricia II ha battuto il vecchio record in 39 ore, 24 minuti e 23 secondi. Solo 40 minuti dopo è arrivato anche l'Eco 40 di Matteo Miceli. IL VIDEO DELL'ARRIVO



Ce l'hanno fatta, i Class 40 italiani a tagliare il Tirreno e il Mediterraneo come due lame, e ad arrivare in Tunisia battendo il precedente record di una barca della stessa classe. L'operazione amicizia e promozione della vela tra Italia e Tunisia, patrocinata dalla regata Carthago Dilecta est, è riuscita in pieno, benedetta anche dal meteo e dal record.

Ce l'ha fatta soprattutto Patricia II, con lo skipper Mario Girelli, che aveva a bordo anche Roberta Lancellotti e Natale Mecallini, arrivato per primo ad Hammamet, con una quarantina di minuti di vantaggio su Eco 40 di Matteo Miceli. Entrambe le barche sono scese sotto al vecchio record (63 ore e spicci) del Class 40 Rosa di Mare stabilito nel 2012. Magari altri ci proveranno.

Un piccolo segnale, una bella cavalcata sulle onde, l'inizio di qualcosa che puà diventare più grande. Nel caso di Matteo Miceli il giro del mondo che parte tra 170 giorni. Nel caso di Mario Girelli altre sfide da lanciare presto, visto che ha sbriciolato di oltre 23 ore il precedente primato.

Presto su Saily le foto e i video della traversata record tra Fiumicino e Hammamet.

LA FINESTRA METEO GIUSTA
Cavalcare una perturbazione così non capita tutti i giorni e il record sulla rotta Roma-Hammamet è stato ampiamente superato. Lo ha stabilito Patricia II in 39h24’23”. L’ECO 40 di Matteo Miceli ha invece impiegato 40h18’58”.

Mario Girelli è ovviamente soddisfatto di aver legato il proprio nome a questo record: ”E’ stata una fantastica cavalcata durante la quale abbiamo planato tantissimo, perché il vento da nord ovest era proprio quello giusto. Dai 20 ai 30 nodi quasi ininterrotti che ci hanno portato qui ad Hammamet in meno di due giorni. La barca è andata benissimo dopo i problemi ad una drizza avuti in partenza, e a bordo, con Natale Marcallini e Roberta Lancillotti, non abbiamo avuto alcun problema nella gestione della barca e dei turni.”

Per Matteo Miceli c’è l’amarezza di un record sfuggito. Ma nemmeno tanto.”Sono veramente contento di come è andata la barca che, non va dimenticato, è praticamente nuova di zecca. Da questa traversata ho imparato tanto, anche sui limiti che questo scafo ha ancora e sui margini di miglioramento. Ho rotto prima la calza dello spi con tutte le conseguenze del caso, poi la randa e poi anche il secondo spi più piccolo. Da Marettimo in poi abbiamo perso tutto e ho seguito Mario solo con il fiocco”.

A bordo con Matteo c’era il compagno di tante avventure, Valerio Brinati,  e due professori universitari,  Paolo De Girolamo, ordinario di Ingegneria Idraulica all’Università  La Sapienza di Roma, e Giorgio Bellotti, ingegnere anche lui e ricercatore dell’Università Roma 3. Dalle loro rilevazioni Miceli attende delle indicazioni per migliorare ancora il suo ECO 40.

Entrambi i velisti ci tengono a ringraziare l’organizzazione della Carthago Dilecta Est che ha reso possibile questo record. L’ambasciatore italiano in Tunisia, Raimondo De Cardona, si è prontamente complimentato con i due atleti che questa sera saranno suoi ospiti in ambasciata.

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