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18/05/2016 - 17:49

MONDIALE MASTER UNA POLTRONA PER DUE

Torbole festa Finn
Qui non si molla mai

I campioni olimpici Trujillo e il russo Krutskihk in testa dopo 4 regate. I primi 5 della classifica vantano tutti la presenza ai Giochi Olimpici in questo Mondiale Master da primato. Da prima anche il Garda che ha offerto una giornata di sole e vento 


 

Il Mondiale Master del singolo olimpico del Finn ha due padroni, l’olimpionico spagnolo Rafa Trujillo e  il russo Vladimir Krutskihk, campione Master in carica. Entrambi hanno vinto le 4 regate disputate, correndo però in due batterie diverse. Lo scontro diretto arriverà solo nella giornata finale con la Medal Race.

Questa manifestazione, che ha battuto come partecipazione ogni record precedente, è diventato  il Mondiale più affollato nella storia delle flotte olimpiche. Il merito va alla vitalità del gruppo di concorrenti, tutti dal passato illustre, quelli che sono nelle posizioni di testa possono vantare varie partecipazioni ai Giochi. C’è chi dice che il navigare sul Finn sia uno stile di vita. Forse lo è la vela, soprattutto quella in solitario come accade sul Finn, dal lontano 1952 barca olimpica, e come accade in tutti gli altri eventi in solitaria (vedi le sfide in Oceano).


Rafael Trujillo Villar, per tutti solo “Rafa”, vanta quattro presenze olimpiche, l’argento ad Atene 2004, Campione del Mondo assoluto del Finn (la Gold Cup) nel 2007, randista sulla barca gardesana di “+39 Challenge” nella America’s Cup di Valencia. Sempre sul Benaco si è allenato per varie anni prima con la Star e con il torbolano Silvio Santoni nel ruolo di sparring, poi con il coach di Malcesine Michele Marchesini, l’attuale direttore tecnico della nazionale azzurra di vela.

L’altro “capoclassifica” è il russo
Vladimir Krutskihk  campione del Mondo Master in carica, anche lui in gara alle Olimpiadi e da qualche anno portacolori del team Fantastica. Oggi seconda giornata per la flotta del Mondiale Il Garda ha offerto la solita cartolina, azzurro terso, qualche nuvolone, la brezza dell’Ora che ha soffiato con buona intensità dai 16 ai 18 nodi, condizioni, che in ogni altro angolo di mondo sono fenomeni eccezionali, qui la normalità. Fantastico il colpo d'occhio sui due campi di gara, sotto le rocce della strada gardesana di entrambe le rive, il set di tanti film, ultimo in ordine di tempo il terzultimo della saga di 007.

Dopo Gara 3 in testa alla classifica restano in due, l’olimpionico andalusiano “Rafa” Trujillo e l’olimpico russo Vladimir Krutskihk che continuano a guidare a punteggio pieno. Secondo, in verità terzo, diventa lo svizzero Piet Ecker, che rappresentò la sua nazione a Barcellona ’92 con l’FD, quarto è Michael Maier, l’atleta olimpico della Repubblica Ceca che il Mondiale Master l’ha già vinto 5 volte, e che guida la graduatoria dei Grand Master, quarto l’australiano Paul Mckenzie (in gara ad Atlanta nel 1996).

Dopo le tre manches il primo degli azzurri era Walter Riosa di Grado, non a caso Campione Italiano Master e Grand Master in 19° posizione assoluta. Dopo Gara 4, come detto, si conferma la staffetta in testa con Trujillo e Krutskikh, terzo sale Michael Mair (primo Grand Master) affincato dallo svizzero Eckart, quinto è l’estone Harles Liv. Il primo degli italiani è Walter Riosa (19°), Enrico Passoni (25°), Florian Demetz (33°). Domani altri due prove e si andrà avanti così fino a giovedì, prima della Medal conclusiva di venerdì.

Da lodare è, di sicuro,  il lavoro in acqua (ed a terra) della macchina organizzativa di Torbole e Arco coordinata da Gianfranco Tonelli e dal  suo attivissimo staff.

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