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18/03/2021 - 12:15
Dopo Coppa 36: ombre inquietanti sul futuro dell'America's Cup
Team UK è il nuovo Challenger of record
PUNTUALE CONFERMA... – Ben Ainslie (Ineos Team UK) è il nuovo Challenger of record di Team New Zealand. Il Royal New Zealand Yacht Club ha accettato la sfida del Royal Yacht Squadron. Prima volta tra due circoli "Reali". Prende quota anche l’ipotesi-shock di una Coppa One-Off tra solo un anno a Cowes. Manca l’annuncio ufficiale – I PRIMI DETTAGLI
di Fabio Colivicchi
Primi passi di futuro per l’America’s Cup, e prime conseguenze (ahimè) della sconfitta di Luna Rossa Prada Pirelli. Come anticipato nello scoop di Saily alcune ore prima dell’ultima regata, e come volevano le voci da giorni, il nuovo Challenger of record del defender Team New Zealand è il Royal Yacht Squadron di Cowes, per Team UK e Ben Ainslie.
La sfida è stata ufficialmente accettata dal Royal New Zealand Yacht Club: per la prima volta sarà una Coppa tutta gestita da circoli “Reali”. Ma come sarà il futuro della Coppa America? La 36ma edizione è stata interessante per le nuove barche e il formato veloce e televisivo delle regate, vissuta con grande entusiasmo in Italia per le imprese di Luna Rossa, ma tutto sommato si puo’ definire in tono ridotto, con soli quattro team, e con tutti i limiti legati alla pandemia nel mondo.
Il sindacato sfidante di Team UK sarà ancora sostenuto dal miliardario inglese Jim Ratcliffe, la presentazione della sfida è stata fatta mercoledi notte dopo le feste per la Coppa difesa, nella sede del RNZYC, e non è ancora stato fatto un annuncio ufficiale.
Non è una sorpresa: già nei mesi di Coppa a Auckland era parso evidente a tutti che c’erano rapporti preferenziali e stretti tra il team inglese e quello neozelandese, e i media kiwi avevano subito previsto che questa vicinanza si sarebbe tradotta in una partnership formale. Ed eccola arrivata. Dunque la nuova Coppa la decideranno e le organizzeranno loro due, lavorando ai dettagli decisivi come le barche (tutti dicono che resteranno gli AC75, vedremo, potrebbero quanto meno esserci delle modifiche alla stazza), le date, il Protocollo, la località… Dettagli non indifferenti e sulla base dei quali potrebbero essere valutate e decise nuove sfide nel mondo. Prim tra tutte quella di Luna Rossa che negli annunci a caldo a manifestato l’intenzione di riprovarci. Ma sarà poi una Coppa aperta ad altre sfide? Qui entra in gioco lo stato di forza del team defender TNZ.
L’accordo fatto con Jim Ratcliffe e i suoi miliardi viene visto come una sorta di ciambella di salvataggio per la continuità di Team New Zealand, giacchè, come i media neozelandesi stessi sottolineano, alla fine di un ciclo di Coppa America il team resta sempre con le finanze prosciugate. E se Ineos mette sul piatto dei fondi, dell’accordo farebbe parte lo svolgimento di una regata tra Team UK e Team New Zealand a Cowes, Isola di Wight (Gran Bretagna).
Potrebbe essere una sfida-spettacolo, una tantum, senza la vera America’s Cup in palio. Ma non è affatto da escludere l’ipotesi che preoccupa tanti nel mondo della vela, che invece il confronto One-Off tra inglesi e kiwi nelle storiche acque del Solent possa essere una vera e propria edizione dell’America’s Cup. Ridicola? Forse, ma il detentore e il primo sfidante possono farlo, basta scriverlo nel Protocollo.
A dare questa ipotesi come probabile è nientemeno che The Times, il quale scrive: “Di base, New Zealand è a corto di soldi e ci sono limiti a quanto si può chiedere di più al contribuente kiwi per finanziare la loro squadra di Coppa America. Per questo motivo Grant Dalton, CEO di TNZ, ha invitato le città di tutto il mondo a presentare offerte per ospitare la Coppa. Ma con Ineos Team UK che sostituisce Luna Rossa come challenger of record e molte potenziali città ospitanti in difficoltà a causa della pandemia, è stata discussa l'affascinante idea di una difesa una tantum contro l'equipaggio di Ben Ainslie sul Solent.”. Ecco qua: l’affascinante idea, secondo il Times. Certo è affascinante che la Coppa torni in palio proprio nelle acque che hanno visto nascere la sua leggenda, peccato che – qualora ciò si verificasse davvero – non sia stato grazie a una vittoria del Team UK (sbaragliato 7-1 da Luna Rossa nella finale di Prada Cup, do you remember?), ma grazie a meri calcoli finanziari.
Lo stesso Times racconta che, se da un lato Ineos Team UK con il suo AC75 Britannia è evidentemente inferiore a Team New Zealand, tuttavia un confronto nelle difficili acque del Solent, le cui insidie e correnti sono più familiari agli inglesi, potrebbe dare qualche chanche a Ben Ainslie. Inoltre il Times conclude: “Grazie alla generosità di Ratcliffe, la sfida inglese alla Coppa America fa parte ormai da anni del tessuto sportivo britannico, e questo resterà, sia che le regate per la 37ma AC si corrano a largo di Cowes, che da qualsiasi altra parte del tutto diversa.”
Intanto non è noto quali siano state le manifestazioni di interesse dal mondo per ospitare la Coppa, pur essendo scaduta la deadline indicata da Grant Dalton (il 28 febbraio). Insomma, l’unica cosa certa finora sul futuro della Coppa 37 è che il COR è inglese e ha la potenza dei soldi di Ineos. Nella 36ma Prada ha sostenuto l’evento da sponsor foraggiando Auckland, cosa che a quanto pare non è intenzionata a ripetere.
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