News | Regata
15/09/2010 - 13:01
Partite le regate a Porto Cervo
Partite le regate a Porto Cervo
Swan Cup, primo giorno
di grande spettacolo
di grande spettacolo
Venti da 12-15 nodi da Nord e mare mosso hanno caratterizzato le prime prove dell'evento dello Yacht Club Costa Smeralda. Cinque le categorie: Swan 45, Club Swan 42, Maxi, Grand Prix e Classic.
È sicuramente partita col piede giusto l’edizione 2010 della Rolex Swan Cup di Porto Cervo. L’unico contrattempo: il mare mosso causato dal forte vento. Il Comitato di regata dello Yacht Club Costa Smeralda ha issato per due volte l’intelligenza a terra per segnalare il ripetuto posticipo della partenza. Alla fine, alle 15.30, con venti tra 12 e 15 nodi da Nord, la flotta ha preso il largo. La flotta è stata suddivisa in 5 categorie: Swan 45, impegnata nel Rolex Swan 45 World Championship, Club Swan 42, Maxi, Grand Prix e Classic.
Mondiale Swan 45 - Class D
Il gruppo degli Swan 45, che affronta il mondiale in rappresentanza di 6 nazioni, ha effettuato 2 prove a bastone, la prima delle quali è stata vinta dallo scafo tedesco Early Bird dell’armatore Hendrik Brandis, seguita da Ulika di Andrea Masi, tattico Francesco Cruciani, e dai campioni mondiali in carica di Charisma, dell’olandese Nico Poons, tattico il veterano di Coppa America Ray Davies. Posizioni invertite nella seconda regata: Ulika ha vinto, tenendo dietro Earlybird. I due equipaggi sono quindi in testa ex-aequo alla classifica provvisoria.
1) ULIKA (ITA), Andrea Masi, 2-1, 3.0 points
2) EARLYBIRD (GER), Hendrik Brandis, 1-2, 3.0
3) CHARISMA (NED), Nico Poons, 3-4, 7.0
Swan 42 - Class E
Regate a bastone anche per la classe Club Swan 42. La prima prova si è chiusa con la vittoria di Kora 4 dell’italiano Enrico Scerni, che ha prevalso sullo scafo romeno Natalia e su Long Echo dell’inglese Barry Sampson. In serata si conoscerà il tabellone provvisorio per la classe. Stesse identiche posizioni nella seconda regata. Un segnale dei rapporti di forza all’interno della classe? Facile quindi stilare la classifica provvisoria.
1) KORA 4 (ITA), Enrico Scerni, 1-1, 2.0 points
2) NATALIA (ROM), Kdf Energy Romania, 2-2, 4.0
3) LONG ECHO (GBR), Barry Sampson, 3-3, 6.0
Maxi - Class A
Questa divisione, come la Grand Prix e quella dei Classics – hanno effettuato ciascuna un percorso costiero differente. I Maxi sono partiti dallo specchio di mare di fronte a Porto Cervo e hanno attraversato lo stretto fra Capo Ferro e l’Isola delle Bisce fino a effettuare una virata in prossimità della Secca Tre Monti. Da qui sono risaliti lungo Caprera fino ai Monaci e hanno percorso un lungo tratto fino a lasciare Mortoriotto a sinistra e risalire per l’ultima parte fino al Golfo del Pevero per tagliare infine il traguardo davanti al porto per un totale di circa 25 miglia marine.
L’ordine di arrivo alla prima boa di disimpegno, posizionata a circa 2 miglia dalla partenza, la dice lunga sulle ambizioni degli equipaggi italiani in gara. Il primo a girare è infatti lo Swan 80 Berenice di Marco Rodolfi, alla sua prima competizione dopo il varo di Agosto e con alla tattica Tiziano Nava, seguito dai connazionali dallo Swan 90 White Lie e dallo Swan 90 DSK Pioneer Investment di Danilo Salsi.
Ma alla fine, per via delle compensazioni, sul gradino più alto del podio provvisorio sale Emma, dei tedeschi di Johann Killinger. Seconda White Lie e terzi DSK Pioneer Investment.
1) EMMA (GER), Johann Killinger,
2) WHITE LIE (ITA), Galperti Immobiliare,
3) DSK Pioneer Investment (ITA), Danilo Salsi.
Grand Prix - Class B
Tragitto simile ma più breve, circa 20 miglia, per la divisione dei Grand Prix che dopo la Secca Tre Monti ha però proseguito fino al Golfo delle Saline, per poi scendere dai Monaci direttamente al traguardo di fronte alla marina. Primo a girare la boa di disimpegno è stato lo Swan 56 Clem, dell’armatrice Amanda Hartley, seguita a ruota da Vanish II di Alvise Zanetti e da Atalante 2 dell’armatore belga Raymond Tanghe.
In classifica compensata, queste due ultime barche hanno però perso terreno, chiudendo rispettivamente sesta e quinta. Sul podio, dietro a Clem, che ha mantenuto la testa della regata, si sono piazzati gli olandesi di Silveren Swaen e i tedeschi di Crilia.
1) CLEM (ESP), Amanda Hartley,
2) SILVEREN SWAEN (NED), P.H.J. Bakker
3) CRILIA (GER), Heinz-Gerd Stein
Classics - Class C
I Classic, le imbarcazioni disegnate dagli storici progettisti Sparkman & Stephens, hanno effettuato una regata costiera di circa 17 miglia pressoché identica alla divisione Grand Prix, effettuando però la virata per i Monaci prima del Golfo delle Saline. In testa alla flotta all’altezza della boa di disimpegno c’era Monsoon Jaguar, che l’inglese Peter Simon ha affidato alla tattica di Nick Rogers, tallonato dagli italiani di Shirlaf, armatore Giuseppe Puttini, e dall’equipaggio olandese di Peak, che però non ha concluso la regata. Ne ha tratto vantaggio l’italiana Dream di Francesco Persio, che è riuscita a salire sul podio provvisorio.
1) MONSOON JAGUAR (GBR), Peter Simon
2) SHIRLAF (ITA), Giuseppe Puttini
3) DREAM (ITA), Francesco Persio
Oggi, seconda giornata di prove. Partenza prevista alle 11.30, con venti da Ovest intorno ai 15 nodi.
È sicuramente partita col piede giusto l’edizione 2010 della Rolex Swan Cup di Porto Cervo. L’unico contrattempo: il mare mosso causato dal forte vento. Il Comitato di regata dello Yacht Club Costa Smeralda ha issato per due volte l’intelligenza a terra per segnalare il ripetuto posticipo della partenza. Alla fine, alle 15.30, con venti tra 12 e 15 nodi da Nord, la flotta ha preso il largo. La flotta è stata suddivisa in 5 categorie: Swan 45, impegnata nel Rolex Swan 45 World Championship, Club Swan 42, Maxi, Grand Prix e Classic.
Mondiale Swan 45 - Class D
Il gruppo degli Swan 45, che affronta il mondiale in rappresentanza di 6 nazioni, ha effettuato 2 prove a bastone, la prima delle quali è stata vinta dallo scafo tedesco Early Bird dell’armatore Hendrik Brandis, seguita da Ulika di Andrea Masi, tattico Francesco Cruciani, e dai campioni mondiali in carica di Charisma, dell’olandese Nico Poons, tattico il veterano di Coppa America Ray Davies. Posizioni invertite nella seconda regata: Ulika ha vinto, tenendo dietro Earlybird. I due equipaggi sono quindi in testa ex-aequo alla classifica provvisoria.
1) ULIKA (ITA), Andrea Masi, 2-1, 3.0 points
2) EARLYBIRD (GER), Hendrik Brandis, 1-2, 3.0
3) CHARISMA (NED), Nico Poons, 3-4, 7.0
Swan 42 - Class E
Regate a bastone anche per la classe Club Swan 42. La prima prova si è chiusa con la vittoria di Kora 4 dell’italiano Enrico Scerni, che ha prevalso sullo scafo romeno Natalia e su Long Echo dell’inglese Barry Sampson. In serata si conoscerà il tabellone provvisorio per la classe. Stesse identiche posizioni nella seconda regata. Un segnale dei rapporti di forza all’interno della classe? Facile quindi stilare la classifica provvisoria.
1) KORA 4 (ITA), Enrico Scerni, 1-1, 2.0 points
2) NATALIA (ROM), Kdf Energy Romania, 2-2, 4.0
3) LONG ECHO (GBR), Barry Sampson, 3-3, 6.0
Maxi - Class A
Questa divisione, come la Grand Prix e quella dei Classics – hanno effettuato ciascuna un percorso costiero differente. I Maxi sono partiti dallo specchio di mare di fronte a Porto Cervo e hanno attraversato lo stretto fra Capo Ferro e l’Isola delle Bisce fino a effettuare una virata in prossimità della Secca Tre Monti. Da qui sono risaliti lungo Caprera fino ai Monaci e hanno percorso un lungo tratto fino a lasciare Mortoriotto a sinistra e risalire per l’ultima parte fino al Golfo del Pevero per tagliare infine il traguardo davanti al porto per un totale di circa 25 miglia marine.
L’ordine di arrivo alla prima boa di disimpegno, posizionata a circa 2 miglia dalla partenza, la dice lunga sulle ambizioni degli equipaggi italiani in gara. Il primo a girare è infatti lo Swan 80 Berenice di Marco Rodolfi, alla sua prima competizione dopo il varo di Agosto e con alla tattica Tiziano Nava, seguito dai connazionali dallo Swan 90 White Lie e dallo Swan 90 DSK Pioneer Investment di Danilo Salsi.
Ma alla fine, per via delle compensazioni, sul gradino più alto del podio provvisorio sale Emma, dei tedeschi di Johann Killinger. Seconda White Lie e terzi DSK Pioneer Investment.
1) EMMA (GER), Johann Killinger,
2) WHITE LIE (ITA), Galperti Immobiliare,
3) DSK Pioneer Investment (ITA), Danilo Salsi.
Grand Prix - Class B
Tragitto simile ma più breve, circa 20 miglia, per la divisione dei Grand Prix che dopo la Secca Tre Monti ha però proseguito fino al Golfo delle Saline, per poi scendere dai Monaci direttamente al traguardo di fronte alla marina. Primo a girare la boa di disimpegno è stato lo Swan 56 Clem, dell’armatrice Amanda Hartley, seguita a ruota da Vanish II di Alvise Zanetti e da Atalante 2 dell’armatore belga Raymond Tanghe.
In classifica compensata, queste due ultime barche hanno però perso terreno, chiudendo rispettivamente sesta e quinta. Sul podio, dietro a Clem, che ha mantenuto la testa della regata, si sono piazzati gli olandesi di Silveren Swaen e i tedeschi di Crilia.
1) CLEM (ESP), Amanda Hartley,
2) SILVEREN SWAEN (NED), P.H.J. Bakker
3) CRILIA (GER), Heinz-Gerd Stein
Classics - Class C
I Classic, le imbarcazioni disegnate dagli storici progettisti Sparkman & Stephens, hanno effettuato una regata costiera di circa 17 miglia pressoché identica alla divisione Grand Prix, effettuando però la virata per i Monaci prima del Golfo delle Saline. In testa alla flotta all’altezza della boa di disimpegno c’era Monsoon Jaguar, che l’inglese Peter Simon ha affidato alla tattica di Nick Rogers, tallonato dagli italiani di Shirlaf, armatore Giuseppe Puttini, e dall’equipaggio olandese di Peak, che però non ha concluso la regata. Ne ha tratto vantaggio l’italiana Dream di Francesco Persio, che è riuscita a salire sul podio provvisorio.
1) MONSOON JAGUAR (GBR), Peter Simon
2) SHIRLAF (ITA), Giuseppe Puttini
3) DREAM (ITA), Francesco Persio
Oggi, seconda giornata di prove. Partenza prevista alle 11.30, con venti da Ovest intorno ai 15 nodi.
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