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13/09/2015 - 22:08

Le idee e il formato che inseguono il tennis e rilanciano la Star

Star League, Grande Slam

SSL Lake Grand Slam. L'idea? Imitare un Grande Slam del tennis e trainare una rivoluzione nel mondo della vela - GUARDA 3 VIDEO 
 

del nostro inviato Alessandro Danese

 
Grandson (Yverdon les Bains) - Equipaggi da tutto il mondo, campioni olimpionici e mondiali di tante classi, del calibro di Torben Grael, Robert Sheidt, Bruno Prada, Mark Reynolds e ancora tanti altri, un lago meraviglioso e un’imbarcazione che ha fatto la storia della vela olimpica come la mitica Star: ecco fatto, lo spettacolo è assicurato.

Dal cilindro di un gruppo di appassionati con a capo lo svizzero Michel Niklaus, coordinatore e fondatore, è saltata fuori alla grande la Star Sailors League (SSL), un circuito internazionale nato nel 2013 con una formula certamente nuova per il mondo della vela che si avvicina alla classifica Atp e al Grande Slam del tennis. Al terzo anno di vita, la SSL a Grandson in Svizzera sul lago di Neuchâtel ha visto la sua esplosione concreta con il massimo dei partecipanti mai raggiunto sino ad ora, segnando inoltre la prima volta di una SSL disputata in un lago, la SSL Lake Grand Slam.

Ben 68 equipaggi arrivati dagli Stati Uniti, dal Brasile, dalla Russia, dalla Francia, dalla Spagna, dalla Croazia, dalla Grecia, dall’Olanda e ancora i padroni di casa svizzeri e due equipaggi azzurri Benamati-Lambertenghi (Team Best Wind) e Nazzaro-Weise, si sono dati battaglia in acqua con il massimo rispetto ma senza troppi complimenti regalando delle giornate di regate meravigliose fermate solo il penultimo giorno dall’assenza completa di aria perché, se al mare e al vento non si comanda, lo stesso vale per il lago.

Così il Grande Slam di Grandson è stato un grande successo con atleti arrivati da ogni classe per competere in un circuito come quello della SSL che fa intravedere un futuro promettente. Un domani al ‘sapor di successo’ per una Lega giovane che unisce il futuro alla storia della vela anche grazie ad un padrino d’eccellenza, un mito della vela mondiale, Dennis Conner (USA) che ne ha scritto pagine fondamentali vincendo 4 Coppa America, 1 medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici e un titolo di Campione del Mondo.

L’obbiettivo straordinario, per ora fissato al 2020, è di fare un vero e proprio Grande Slam Star con quattro location e situazioni di vento decisamente differenti che consentirebbero alla competizione di essere veramente omogenea, combattuta e adatta a tutte le tipologie di equipaggi: si passerà da venti forti stile “Oceanici”, ad esempio come per Buzios, Cascais, Perth e San Francisco a venti più miti tipo “Baia” come Rio, Sopot, Miami, Kiel, Viareggio o Sochi,  e ancora da venti improvvisi e rafficati dei “Laghi” per arrivare finalmente in location a dir poco affascinanti, forse fiumi o bacini delle grandi “Città” magari come Sydney, Singapore, Parigi e Londra.

E proprio il campione brasiliano Torben Grael, cinque medaglie in cinque edizioni delle Olimpiadi, sei volte campione del mondo in varie classi, tattico di Luna Rossa nella indimenticabile vittoria italiana della Louis Vuitton Cup del 2000 e vincitore  nel 2009 della  Volvo Ocean Race, al timone di Ericsson 4, e terzo con Brasil 1 l’anno precedente, non ha dubbi a proposito del successo dell’evento di Grandson e soprattutto delle straordinarie potenzialità di questa nuova formula per la vela, sottolineando che “questa manifestazione è organizzata in modo molto differente dall’usuale e può essere il futuro della vela con un sistema di qualifiche per andare avanti e arrivare alle finali. Con questa barca inoltre puoi invitare velisti di altre classi, per esempio del Finn, del 470, del Laser, del 49er e averli tutti insieme su di una barca molto tecnica che però permette di far bene anche a coloro che provengono da altre classi e questo è molto bello. Ci sono premi in denaro e il ranking, un po’ come è successo con il tennis tanti anni fa. Nel prossimo futuro è possibile che questa manifestazione diventi l’Atp della vela”.


 

Regate combattute e avvincenti, un occhio al podio finale
Il bello di questa formula è che nulla è scontato sino alla fine. Proprio così, dai quarti alla finale tutto è azzerato e i testa coda che ribaltano completamente le aspettative della classifica sono dietro l’angolo. Così Mark Mendelblatt e Brian Fatih primi nella qualificazione generale tra le 68 barche in gara e forse favoriti per la vittoria finale del Lake Grand Slam non sono riusciti ad aggiudicarsi la vittoria finale. A trionfare dopo una rimonta inaspettata nella finalissima tra gli ultimi 4 equipaggi in gara sono stati con grandissima soddisfazione George Szabo e Patrick Ducommun. L’equipaggio svizzero americano oltre a vincere i 25mila dollari in palio si è aggiudicato 3000 punti per il ranking mondiale SSL in vista della finale di Nassau il prossimo dicembre.  I campioni del mondo, i tedeschi Stanjek e Kleen hanno vinto la battaglia per il secondo posto dopo un duello all’ultimo respiro con i campioni in carica della SSL, gli americani Mendelblatt e Fatih.
 
Star Sailors League, la formula vincente e il futuro della vela
Regate veloci, flotte competitive ed il coinvolgimento del grande pubblico. Sono questi alcuni dei principali obbiettivi del movimento velico, far divertire i regatanti e nello stesso tempo rendere avvincenti le regate, avvicinando più persone possibile a questo mondo straordinario.

E la Star Sailors League con la sua formula stile ATP come già anticipato da Torben Grael potrebbe rappresentare il futuro della vela. Anche per l’atleta olimpionico croato, Marin Lovrovic la SSL è un modello vincente: ”il circuito è nuovo ma l’idea è vecchia, nel senso che quello che non ha fatto l’Isaf sono riusciti a farlo un gruppo di appassionati; è il primo evento a cui partecipo e mi sembra di stare su un altro pianeta, quindi significa che il posto è giusto, le condizioni sono ottime per andare in barca ed è tutto di alto livello, come fossimo alle olimpiadi o alla Coppa America, per me questa è la strada giusta per il futuro”.

L’arma vincente della SSL è proprio il suo particolare format con regate di qualificazione a punteggio che portano ai quarti solo 11 equipaggi, 6 in semifinale e i primi 4 alla finale. Questa nuova lega è stata costruita sul circuito Star già esistente con le sue 220 regate internazionali in tutto il mondo e utilizza una classifica tipo ranking mondiale sul modello della ATP World Tour fondato dai migliori giocatori di tennis nel 1972. Inoltre basandosi su questa idea presa direttamente dal tennis, la SSL dispone di importanti premi in denaro per i migliori velisti classificati.

Un modello di regata inoltre che secondo Lovrovic, “costringe gli atleti a stare sempre sottopressione per accumulare punti per la classifica: si fanno le qualificazioni ma poi nelle ultime 3 regate chi è passato parte di nuovo da zero e quando entri nei quarti devi sempre vincere per restare davanti, ci vogliono impegno e concentrazione e quindi vince chi è più preparato mentalmente”.


 

Star, la classe "giusta"
Perché è stata scelta la classe Star? La risposta è più semplice del previsto. Sembra proprio che gli organizzatori del circuito abbiano chiesto direttamente ai campioni della vela quale fosse la barca ideale, atleti che senza batter ciglio hanno proposto “un’imbarcazione a chiglia fissa, senza spi e dove in tre si sarebbe stati in troppi”; ed ecco che senza farne il nome la classe ‘giusta’ descritta portava direttamente  alla Star che per Torben Grael “è una barca molto interessante e permette combinazioni di equipaggio con tanti fisici diversi e in particolare dove le regate sono molto tattiche, è questo il bello della Star”.

Anche il nostro Roberto Benamati non ha dubbi:” una volta la Star era la classe olimpica più prestigiosa purtroppo adesso è fuori e con queste regate organizzate dalla SSL stanno cercando di tenerla viva e la dimostrazione di questo sono proprio i campioni mondiali e olimpici di tante classi che ci sono in questa flotta, un bel gruppo di atleti e di velisti di altissimo livello”.

Sergio Lambertenghi (prodiere a bordo con Benamati) solitamente in equipaggio con Diego Negri impegnato con i Maxi in Sardegna spiega che “il circuito è partito in sordina due anni fa e ora sta prendendo piede, l’evento è riuscito molto bene, le regate sono sempre strette e combattute, è divertente. Ci sono tantissimi equipaggi che cercano di salire in classifica e tantissimi campioni che vengono a consolidare il loro posto, molto molto bello”.

Dunque un mantra che si ripete da campione a campione: “la Star Sailors League è un format vincente e soprattutto accoglie tanti velisti formidabili provenienti da altre classi, è questa la sua grande bellezza”. Così i due finnisti Ivan Gàspìc (Croazia) e Jorge Zarif (Brasile) quasi in coro ribadiscono che “se si è velisti bravi si è pronti a navigare sempre e su ogni barca e in questo circuito ci sono tantissimi grandi atleti, è un onore essere qui” e poi viva la sincerità, Ivan con un sorriso ammette candidamente che “i premi in ballo oltre la formula ad eliminazione ti danno senza dubbio delle motivazioni in più”, ben 100mila dollari il montepremi in palio e 25mila dollari per i vincitori, senza dubbio un bel bottino.

E se tutti sono d’accordo sulle ottime prestazioni e sul fascino immortale della Star non può che esserne orgoglioso il costruttore italiano di Star Stefano Lillia, in regata insieme al presidente SSL Xavier Rohart, bronzo olimpico e due volte Campione del Mondo della classe Star, che ribadisce: “E’ ovvio che mi auguro che tutto questo contribuisca ad un nuovo sprint per la Star, anche se il progetto SSL di Michel credo sia cominciato prima che la classe fosse fuori dalle Olimpiadi, comunque ci auguriamo tutti quanti che questo progetto ambizioso abbia un grande successo perché sarebbe nuova linfa vitale per la classe e per tutti i velisti appassionati e certo anche per noi costruttori”.

Dunque, siamo di fronte ad un inedito ‘Grande Slam’ della vela che sicuramente è oltre misura gradito ai velisti spesso più esigenti del grande pubblico che si vuole coinvolgere e termometro essenziale per valutare la riuscita di un evento. Oggi abbiamo assistito ad una grande vittoria per la Star Sailors League che ci dà appuntamento dall’1 al 6 dicembre alle Bahamas per la finale di Nassau; domani? Gli stessi velisti non hanno alcun dubbio che “questa formula rappresenti concretamente una grande opportunità e soprattutto sia la nuova strada da seguire per un futuro nuovo e soprattutto vincente della vela mondiale”.


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