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10/05/2014 - 15:58

Vela olimpica a trazione britannica

Sono Gilles Scott,
mi manda Ben

Il finnista inglese conquista l’Europeo Finn (di fatto un Mondiale) con un giorno di anticipo, mostrando una superiorità che ricorda a tutti il celebre predecessore. E mentre Britannia rules the waves sul singolo olimpico, la flottiglia italiana fatica… GUARDA 3 VIDEO

 
di Fabio Colivicchi

Un Euro-Mondiale per i Finn a La Rochelle, giornate grigie di vento e onde, vela tosta per timonieri di rango. Da tutto il mondo, perché l’ombelico della vela olimpica in questi mesi del 2014 è sulla costa atlantica della vecchia Europa.
 
Un campionato che ha avuto un protagonista assoluto: l’inglese Gilles Scott, un gigante cresciuto all’ombra di super Ben Ainslie, e cresciuto evidentemente assai bene: 6 primi su 10 regate, e titolo matematicamente vinto prima della Medal Race finale. Una Medal alla quale parteciperanno 3 inglesi, il 33% della flotta, perché Edward Wright e Andrew Mills sono terzo e sesto. L’unico non europeo della top ten è il kiwi Andrew Murdoch. Gli altri sono tutti i più forti: Zbogar (SLO) secondo, Gaspic (CRO) quarto, Lobert (FRA) quinto, Postma (NED) settimo, Berecz (HUN) forse il più sorprendente, ottavo, e Le Bretyon (FRA) nono.

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Gilles Scott oggi è parecchie spanne sopra ai rivali, è l’erede di Ainslie, per tutti sarà il riferimento dei prossimi mesi, e verso Rio 2016. Anche se a La Rochelle ha trovato davvero le “sue” condizioni: vento fresco e onda, dove col suo fisico non si può competere. Se proprio si vuol trovare un difetto a Scott c’è questa netta predilezione per le condizioni dure.
 
E gli italiani? Era partito bene Giorgio Poggi, che sembrava potersi battere per un posto in Medal Race. S’era fatto vivo a metà campionato Michele Paoletti (che pure ricordiamo splendido 6° al Mondiale 2013), s’è battuto come un leone Enrico Voltolini. Piuttosto fuori fase invece, mai in regata, l’ex azzurro di Londra 2012 Filippo Baldassari. Le posizioni di classifica prima dell’ultimo giorno (1 prova prevista anche dall’11° posto in giù) sono eloquenti e non lasciano tanto spazio a gioie azzurre in chiave finnistica.
 
Michele Paoletti è 17°, che tolti i doppioni di nazionalità equivale a un 11° per nazione. E’ il meno giovane dei nostri (oltre che l’unico non Fiamme Gialle tra quelli in squadra), quindi teoricamente il meno brillante fisicamente, ma anche con questo ventone atlantico si conferma il più in vena, o il più affidabile. Tradotto: il più papabile per la difficile qualifica olimpica al primo colpo a settembre a Santander (ancora Atlantico e ventone).

Dietro di lui, 22° il bravo Enrico Voltolini, che ha avuto l’occasione di far valere il fisico e l’ha sfruttata, anche con un paio di zampate intorno al decimo posto. L’ex prodiere della Star di Diego Negri tornato al Finn, anche per la giovane età, dimostra di poter essere un progetto concreto, e non solo una storia di volontà e riscatto, viste le disavventure preolimpiche che gli hanno fatto vedere Londra 2012 (Weymouth) solo da casa…
 
Giorgio Poggi è 25°, colpa di almeno tre manche franate tra il quarantesimo e il cinquantesimo. Non si può, a un Euro-Mondiale come questo. E’ facile perdere quelle 20-30 posizioni in un paio di boe, ma non si può. L’ex olimpico di Pechino 2008, benchè non nelle sue condizioni ideali, resta una incompiuta. E ha tre mesi e mezzo per smentire tutti in Spagna.
 
Filippo Baldassari è 38° e come detto è il flop più visibile di questo campionato. L’ombra del timoniere che nel 2011 strappò la selezione per i Giochi. Mai visto correre almeno tra i primi venti, e raramente nei trenta. Un anonimato allarmante, come uscirne?
 
La mezza debacle del Finn azzurro a La Rochelle deve far riflettere gli atleti e lo staff tecnico, sia federale che militare.
 
Da segnalare anche gli altri italiani in gara: 56° Riccardo Bevilacqua, 65° Simone Ferrarese, 79° Alessandro Vongher, 87° Matteo Savio, 96° Alessandro Cattaneo.
 
CLASSIFICA COMPLETA PRIMA DELLA MEDAL RACE

CLASSIFICA DEFINITIVA DOPO L'ULTIMO GIORNO
 
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