News | Regata > Vela Oceanica
25/09/2020 - 16:59
Anche il super offshore, a volte, resta a secco
Solitaire du Figaro, chiusura senza vento
VIDEO INTERVISTA DI ALBERTO BONA: VOGLIO CONTINUARE A SOGNARE - Clamoroso in Bretagna: dall'oceano niente vento, ultima tappa annullata, classifica invariata e terzo successo per Armel Le Cleac'h (CHE RACCONTA LE SUE EMOZIONI IN UNA VIDEO INTERVISTA, RICORDANDO I BRUTTI MOMENTI DOPO IL NAUFRAGIO DEL TRIMARANO ULTIM). Alberto Bona non puo' tentare di migliorare la sua classifica, ma il suo Figaro è comunque positivo.
di Christophe Julliand
A un'edizione eccezionale come la 51ma Solitaire du Figaro a causa della pandemia, è corrisposto un finale eccezionale che nulla a che vedere con la situazione sanitaria. E' semplicemente la mancanza di vento che ci ha privati della quarta e ultima tappa della grande classica d'altura francese. Per concludere la competizione, la direzione di regata aveva previsto uno sprint di 24 ore, un giro dell'isola di Yeu con partenza e arrivo da Saint Nazaire per un totale di 83 miglia, ma le condizioni sul campo di regata lo e le previsioni meteo non hanno reso possibile il completamento del programma.
E' così che sabato scorso, raggiunta l'ora limite dopo le 20, dopo un primo slittamento della procedura di partenza: il direttore di regata ha informato via VHF i 33 solitari che la quarta e ultima manche era semplicemente cancellata.
La classifica generale rimane quindi quella stilata dopo l'incredibile terza tappa piena di suspense e di colpi di scena che vi avevamo raccontato in dettaglio nel nostro precedente articolo (leggi QUI):
Vince Armel Le Cleac'h, skipper di Banque Populaire che intasca così la sua terza vittoria overall in carriera e aggiunge il proprio nome nel club dei tre volte vincitori (i veterani Philippe Poupon, Jean Le Cam e Michel Desjoyeaux, più i suoi coetanei Jérémie Beyou e Yann Elies.)
VIDEO LA TERZA DI LE CLEAC'H
Le Cleac'h che, appena saputo la decisione della direzione di regata di cancellare la quarta prova, ha dichiarato: ''Questa è la mia dodicesima partecipazione, ho fatto la mia prima Solitaire vent'anni fa, ho fatto tanta strada da allora, non ho vinto tutti gli anni ma nel 2003, nel 2010 e ora quella del 2020, abbiamo dovuto essere pazienti per ottenere questa terza stella. Sono felicissimo, c'era un'ottima atmosfera in questa Solitaire, un livello agonistico di follia con tutte le generazioni si mescolano, con gli esperti come me, Yann Elies e Fred Duthil che ha ottenuto un buon secondo posto e dietro i giovani che crescono, sono i campioni di domani. Sono contento di averli battuti di nuovo quest'anno, ma sarà sempre più complicato negli anni a venire.
"Abbiamo percorso più di 1.500 miglia, fatto tre grandi tappe con suspense, meteo variegato, siamo riusciti a completare un percorso molto completo, siamo arrivati fino a Dunkerque, abbiamo girato il Fastnet, siamo arrivati qui a Saint- Nazaire, abbiamo ancora vissuto un'ottima edizione della Solitaire, sono felice di aver messo il mio nome nell'albo d'oro e di aver raggiunto il mio obiettivo. Mi ero dato due anni per arrivarci tornando dopo aver vissuto una Route du Rhum molto difficile (il naufragio e la perdita del trimarano Ultim, Ndr), tutto il lavoro che abbiamo fatto con la squadra è stato ripagato, abbiamo dovuto rimotivarci, ricominciare da capo con un nuovo progetto. Questo successo mi mette davvero nelle migliori condizioni possibili per il resto del progetto con Banque Populaire (la costruzione di un nuovo trimarano gigante, Ndr). Li ringrazio ancora per la loro fiducia, perché il 2018 è stato un anno molto duro, due anni dopo offro loro questa Solitaire, un titolo che non hanno mai vinto, è fantastico!''
Pazienza ed esperienza sono alla base del secondo posto di Fred Duthil skipper di Technique Voile / Cabinet Bourhis Generali che a 46 anni era il decano di questa 51ma edizione. Nonostante una preparazione last minute (prima della partenza aveva navigato soltanto 4 giorni sul monotipo prestatogli da Charles Caudrelier) è riuscito a salire di nuovo sul podio per la sua undicesima partecipazione. Dopo aver fatto secondo nel 2007 vincendo due tappe, terzo nel 2008 vincendone una e terzo nel 2009, conclude al secondo posto nel 2020 con una vittoria di tappa in modalità ''remontada'' che rimarrà nella storia della regata. Al giornalista che gli ha chiesto come riassumerebbe in una parola questa edizione speciale ha risposto ''100% di successo''. Lo skipper, ex campione di Francia di windsurf olimpico nel 1998, quarto della Mini Transat 2003 e ormai titolare della veleria Technique Voile ha commentato:
''Sono arrivato in questa competizione senza avere un obiettivo ambizioso, quindi chiudere secondo questa Solitaire con una vittoria di tappa e due buone tappe prima, è un risultato che mi soddisfa completamente, è inaspettato per me. Sono arrivato senza traguardi da raggiungere né punti di riferimento, non mi ero davvero preparato per questa gara, quindi trovarmi secondo assoluto dietro ad Armel con una vittoria di tappa mi rende super contento, va oltre le mie aspettative (…). Il mio segreto in questa Solitaire? Difficile dirlo, ma non puoi fare dieci Solitaire du Figaro senza conservare qualche traccia, accumulare un po 'di esperienza. Sono arrivato rilassato, non c'era pressione sulle mie spalle, ero lì per scoprire qualcosa di più su questa barca con l'obiettivo di poter disegnare vele migliori il prossimo anno. (...) Ho navigato poco sul Figaro 3 ma molto su altri tipi di barca, penso che questa esperienza di altre barche mi porti molto."
Al terzo posto nella graduatoria generale ecco un probabile campione di domani della classe Figaro: Tom Laperche (Bretagne CMG Espoir). A solo 23 anni ha già un lungo passato agonistico. Tra l'altro è stato campione del mondo Under 12 della deriva Open Bic nel 2008 poi vice campione di Francia di windsurf nel 2011. Per la sua seconda partecipazione ha confermato le buone performance di inizio stagione (secondo nella Dhream Cup e vincitore della Solo Maitre Coq), nonostante il peso dell'etichetta di favorito ha navigato con regolarità, spesso tra i primi.
Queste le sue dichiarazioni più rilevanti: ''Dall'inizio della stagione ho dimostrato di meritare un buon piazzamento e di essere capace di essere davanti sul circuito Figaro, ne sono orgoglioso. Ciò che mi è piaciuto di più è stato il modo in cui sono riuscito a ottenere questo risultato e il piacere che ho avuto sull'acqua. Mi sentivo bene sulla barca. Questo mi ha permesso di riflettere su come muovermi per essere veloce e dove posizionarmi rispetto agli altri. E' questa la cosa importante per finire davanti. Il mio obiettivo non era quello di distruggere gli avversari, ma di far scivolare davvero la barca (...).''
BONA'... L'ITALIANO ALLA FRANCESE: VOGLIO CONTINUARE A SOGNARE - Arriviamo al caso Alberto Bona (Sebago ITA 51) che prima della quarta tappa finalmente annullata ha rilasciato questa intervista in francese dove ricorda perché ha voluto cimentarsi nella classe Figaro (''per farmi piacere, navigare bene e crescere''), evoca il suo background (''vengo dalle regate in equipaggio, sono state le mie due partecipazioni alla Mini Transat a scatenare il virus delle regate in solitario'') e il suo futuro vicino (''se parte il progetto Offshore in doppio per i Giochi Olimpici cercare di formare un equipaggio italiano, ma riuscire a partecipare una terza volta alla Solitaire mi piacerebbe molto.'' E' molto più cauto quando gli viene chiesto di pensare a un futuro più lontano tipo Route du Rhum o giri del mondo: ''Mi piace sognare ma c'è da considerare un aspetto molto importante quello dello sponsoring. Pratichiamo questo sport grazie ai partner che ci sostengono ed è chiaro che per gli skipper non francesi è più complicato giocare con voi. Quindi certo che mi piacerebbe fare il giro del mondo, ma è un sogno, anzi è il sogno.''
VIDEO INTERVISTA ALBERTO BONA
Dopo la cancellazione della la quarta tappa e la premiazione, Alberto ha trasferito il suo Figaro Kiniska-Sebago a Saint Gilles Croix de Vie in Vandea, ha seguito il debriefing con gli altri membri del Team Vendée Formation ed è tornato a casa sua, a Torino. Queste sono le sue riflessioni dopo una seconda partecipazione ricca di insegnamenti:
Commenti