News | Regata > Vela Oceanica
18/01/2018 - 18:01
Tempo da battere: 41 giorni, 21 ore e 26 minuti
Siamo partiti tutti con Soldini
Altro giro, altro record: nuova impresa per Giovanni Soldini e il team Maserati Multi 70, partiti da Hong Kong per il primato sulla rotta per Londra. Sono 13.000 miglia, da fare in meno di 41 giorni (arrivo sul Tamigi entro il 1 marzo), con la discesa del Mare della Cina, quindi l'Oceano Indiano passando Capo di Buona Speranza e poi risalire l'Atlantico con il favore (fino a un certo punto) degli Alisei. Una rotta ostica. Chi c'è a bordo con Giovanni, i preparativi e le previsioni - FOTO - SU SAILY TV IL VIDEO DELLA PARTENZA
Riparte Giovanni Soldini con il trimarano Maserati, e con lui riparte tutta la vela italiana. Abituati a guardare sempre alle imprese degli altri, fortunate o meno, alle transat o ai giri del mondo con poco o nulla di italiano, Giovanni ci riporta sugli oceani e ci fa sognare avventure in tricolore. Il nuovo record della stagione di Maserati Multi 70, barca giramondo che ne ha già fatte tante, è su una rotta inusuale, in gran parte contraria ai venti dominanti, una discesa e risalita da Est a Ovest, Buona Speranza "contropelo", con un trimarano di 70 piedi non è uno scherzo. A bordo marinai di fiducia, e - c'è da giurarlo - anche tutto il tifo degli italiani, vela o non vela.
CIAO HONG KONG - Non ha neanche atteso l'arrivo della tappa della Volvo Ocean Race, e poco dopo il tramonto, sotto un cielo un po' nuvoloso e con un vento leggero, il trimarano Maserati Multi 70 è partito da Hong Kong a caccia del record stabilito da Gitana 13 nel 2008. L'ufficiale del World Sail Speed Record Council, l'organismo che valida i record oceanici, ha fatto scattare il cronometro alle ore 10, 43 minuti e 23 secondi UTC (le 18 e 43 in Cina, le 11 e 43 in Italia) quando Maserati Multi 70 ha tagliato la linea di partenza posizionata tra i fari di Tai Long Pai e di Nga Ying Pal, all'uscita del canale di Tathoong, accesso orientale al porto di Hong Kong.
SU SAILY TV IL VIDEO DELLA PARTENZA
Per battere il record del maxi catamarano di 32,50 metri Gitana 13 (41 giorni, 21 ore e 26 minuti) Giovanni Soldini e l'equipaggio del trimarano Maserati Muti 70 lungo 21,20 metri – Guido Broggi, Oliver Herrera Perez, Alex Pella e Sébastien Audigane - devono completare il percorso e tagliare la linea del traguardo sotto il ponte Queen Elisabeth II nell'estuario del Tamigi prima del 1 marzo, alle ore 8, 9 minuti e 47secondi UTC.
Lungo 13.000 miglia (24.000 chilometri circa) seguendo la rotta ortodromica più breve passando per il Capo di Buona Speranza, il percorso della Hong Kong-Londra inizia con la discesa del Mar Cinese meridionale.
“La situazione meteo è stata molto instabile questi ultimi giorni", spiega Pierre Lasnier, il routeur del team che seguirà il record da terra, "si è chiarita un po' con gli ultimi modelli. Partendo oggi, Maserati Multi 70 ha la quasi sicurezza di trovare un vento medio da Nord Est tra i 17 e i 18 nodi di intensità per i prossimi tre giorni, abbastanza per scendere fino a 5°N, quindi sotto la punta meridionale del Vietnam. Non sarà però possibile fare rotta diretta, bisognerà bordeggiare con il vento in poppa per scendere verso Sud."
“Finalmente siamo partiti”, dichiara Giovanni Soldini, lo skipper di Maserati Multi 70. “E' stato difficile prendere questa decisione perché la situazione meteo non è ideale ma non vediamo altre possibilifinestre utili nei prossimi giorni. Dal punto di vista tecnico, al momento all'Equatorec'è una bolla senza vento che dovremo attraversare. Speriamo che le condizioni cambino una volta arrivati lì e siano clementi con noi. I primi giorni faremo il possibile per rimanere in acque profonde, però c'è più vento sotto costa, vicino al Vietnam, quindi cercheremo di trovare compromessi fra la necessità di andare veloce e l'attenzione alle miriadi di reti e barchette dei pescatori locali che non hanno neanche le luci di via. La barca è pronta, noi siamo carichi e cercheremo di dare sempre il nostro meglio.”
Stesso entusiasmo e voglia di navigare nelle parole dello spagnolo Alex Pella che, pur avendo navigato su Maserati Multi 70 durante parecchi trasferimenti, gareggia per la prima volta a bordo del trimarano: “Siamo tutti super felici e motivati, i periodi di stand by sono sempre complicatie stressanti, soprattutto a Hong Kong, lontani da casa. Ora ce la metteremo tutta!”
Per seguire in diretta la sfida, visitate la cartografia sumaserati.soldini.it/cartography/
L’equipaggio di Maserati Multi 70 - È un equipaggio internazionale e di lunga esperienza quello che si appresta a partire a bordo di Maserati Multi 70 alla conquista del record Hong Kong-Londra. Oltre allo skipper Giovanni Soldini, è presente Guido Broggi collaboratore di lunga data del navigatore milanese. Lo spagnolo Oliver Herrera, membro del team Maserati da anni, ritrova il connazionale Alex Pella, stella nascente della vela oceanica spagnola: “Avevo già fatto trasferimenti a bordo del Vor 70 Maserati qualche anno fa, poi con il trimarano in Pacifico l’anno scorso, ma non avevo mai regatato, è anche per questo che sono qui”, ha dichiarato Alex Pella. “Conosco il team, è una famiglia. La barca è preparata, l’equipaggio affiatato e abbiamo una bella sfida davanti. Tutto quello che amo!”. Dopo una prima esperienza insieme a bordo del trimarano Idec, detentore del Trofeo Jules Verne, Pella ritrova anche il francese Sébastien Audigane, grande esperto di multiscafi oceanici e vecchia conoscenza del team Maserati (nel 2013 era a bordo del monoscafo durante la Rotta dell’Oro tra New York e San Francisco). A terra, il meteorologo Pierre Lasnier si occuperà del routage e rimarrà in contatto permanente con Soldini.
Maserati Multi 70 in assetto non volante - In occasione del record il team ha riportato il trimarano Maserati Multi 70 nella sua configurazione con appendici originali, vale a dire in modalità mod. I foil, ovvero le derive e i timoni che sono stati sviluppati negli scorsi mesi e che permettono alla barca di sollevarsi dall'acqua, sono rimasti a terra. “Per questo record abbiamo deciso di tornare in assetto non volante soprattutto per limitare i rischi di impatto con oggetti in mare”, ha spiegato Soldini. “Abbiamo raddoppiato il numero di pannelli fotovoltaici presenti a bordo. Questo ci consentirà di guadagnare peso e di essere autonomi dal punto di vista energetico, aspetto fondamentale in tratte lunghe come questa”.
Maserati Multi 70 - La Scheda
Lunghezza: 21,20 m
Larghezza: 16,80 m
Dislocamento: 6.300 kg
Sup. Velica (bolina): 310 mq
Sup. Velica (portanti): 409 mq
Dalla Great Tea Race del 1866 al record di Gitana 13 - Il record Hong Kong-Londra ripercorre la rotta seguita dai clipper che trasportavano il tè dalla Cina all’Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo. Celebre fu la Great Tea Race del 1866 che vide affrontarsi cinque tra i più moderni e veloci clipper dell’epoca. La corsa ebbe un seguito mediatico notevole e si concluse sul filo di lana con i tre primi concorrenti che risalirono il fiume Tamigi con la stessa marea e attraccarono ai dock di Londra a poche ore di distanza, dopo 99 giorni di navigazione.
In epoca moderna, Philippe Monnet fu il primo navigatore a migliorare il tempo dei clipper su questa rotta: nel 1990 completò il percorso in 67 giorni, 10 ore e 26 minuti a bordo di un trimarano di 60 piedi.
Nel 2008 lo skipper Lionel Lemonchois a bordo di Gitana 13, un maxi catamarano di 100 piedi (32,5 metri) manovrato da un equipaggio di dieci persone, stabilì il tempo record che è oggi da battere: 41 giorni, 21 ore e 26 minuti.
I PASSAGGI CHIAVE E LE DIFFICOLTA' LUNGO LA ROTTA - Tra i vari record oceanici ufficializzati dal World Sailing Speed Record Council, le 13.000 miglia di rotta teorica del record Hong Kong-Londra ne fanno il terzo percorso riconosciuto più lungo dopo la circumnavigazione del pianeta e la New York-San Francisco.
Hong Kong - Stretto della Sonda: 1.700 miglia - Tra Hong Kong e lo Stretto della Sonda, porta d’ingresso nell'Oceano Indiano tra Giava e Sumatra, la navigazione attraverso il mar di Cina del Sud e il mar di Giava somiglia a uno slalom tra isole coralline in una zona dove il traffico marittimo è intenso. Per di più, in questa prima parte del percorso si deve attraversare l’Equatore, quindi una zona con poco vento e di grande instabilità meteorologica.
Stretto della Sonda – Capo di Buona Speranza: 5.000 miglia - La traversata dell’Oceano Indiano tra lo Stretto della Sonda e il Capo di Buona Speranza è lunga 5.000 miglia. In gran parte, fino a Sud di Madagascar, la rotta rimane sotto latitudini tropicali dove gli alisei provenienti da Sud Est sono sinonimi di andature portanti ma possono anche essere perturbati dalla formazione di cicloni tropicali. Dopodiché per aggirare la parte australe del continente africano bisogna entrare nelle latitudini temperate dove passano depressioni che generano venti dominanti che soffiano da Ovest. Intorno al Sud Africa e fino al Capo di Buona Speranza, la navigazione è resa ancora più difficile dalla presenza di forti correnti marine.
Capo di Buona Speranza – Equatore: 2.800 miglia - La navigazione nel Sud Atlantico tra il Capo di Buona Speranza e l’Equatore è influenzata dalla posizione dell’anticiclone di Sant’Elena. Secondo lo schema classico si rimane sul bordo orientale dell’alta pressione fino a raggiungere gli alisei da Sud Est che spingono verso Nord.
Equatore – Londra: 3.500 miglia - Superato l’Equatore, la prima difficoltà che si presenta in Nord Atlantico è di nuovo il passaggio nella zona di calme, chiamata zona di convergenza intertropicale (ZCIT) dai meteorologi, ovvero il famigerato pot au noir. Una volta usciti da questa zona di instabilità, si continua verso Nord negli alisei che soffiano da Nord Est. La posizione e il vigore dell’anticiclone delle Azzorre determinano la rotta più veloce da seguire fino all’entrata nella Manica, percorso complicato dal possibile passaggio di depressioni invernali. Il cronometro verrà fermato sotto il ponte Queen Elizabeth II in fondo all’estuario del Tamigi.
La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca e da Aon in qualità di sponsor, insieme al fornitore ufficiale per l’abbigliamento, Ermenegildo Zegna. Un ringraziamento anche a Boero Bartolomeo S.p.A. e Contship Italia Group.
Commenti