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17/08/2012 - 15:15
Helsinki: italiani cattivi e vincenti nell'altura mondiale
Helsinki: italiani cattivi e vincenti nell'altura mondiale
Scugnizza e Enfant Terrible mondiali ORC
!--paging_filter--strongLo yacht NM38 Scugnizza di Enzo De Blasio (Armatore dell'Anno Uvai 2011), è riuscito a sbaragliare la concorrenza nell'impegnativo campo di regata di Helsinki, davanti alle imbarcazioni di punta dei cantieri più importanti. In Classe A, si impone Alberto Rossi con il Farr 40 Enfant Terrible/strong!--break--br /
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I risultati di questo campionato sono frutto di un'attenta preparazione che ha portato due team italiani a vincere la medaglia d'oro nell'Audi Orci International World Championship disputato a 3.000 km da casa. E' la quarta volta nella storia del Campionato del Mondo ORC che gli italiani si aggiudicano il titolo iridato. Con Alberto Rossi, che aveva già vinto il titolo lo scorso anno a Cres, è' la prima volta che un campione si aggiudica il titolo per due anni consecutivi.br /
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In Classe A, Alberto Rossi con il Farr 40 Enfant Terrible ha preso il comando già nella seconda giornata del campionato e non l'ha più mollato.br /
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"E 'stata una serie difficile, ma siamo molto soddisfatti", ha detto Rossi. "Il Team ha navigato molto bene anche condizioni difficili, sempre diverse, ma è stato molto importante riuscire a mantenere la concentrazione".br /
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Tommaso Chieffi, alla tattica di Enfant Terrible, nbsp;ha commentato i due bei risultati ottenuti nelle lunghe, 2° e 1°, dicendo: "Eravamo in una bella posizione, in mezzo tra le barche molto veloci e le barche più lente, così abbiamo potuto fare tranquillamente la nostra regata. Una posizione vantaggiosa questa nelle regate d'altura, dove le barche più piccole erano favorite rispetto alle barche più grandi e veloci".br /
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Infatti, a seguire nella classifica in Classe A ci sono barche più nuove e più veloci : i due TP52 sono la svedese Sailing Blixt Pro, medaglia d'argento e la norvegese Wolfpack Trucknor al quarto posto , mentre la medaglia di bronzo va ad un'altra squadra italiana quella di Roberto Monti con il GP 42 Airis, progettato da Felci.br /
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Al primo posto tra gli equipaggi amatoriali il GS 42 estone Amserv che vince il premio Corinthian.br /
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Nella Classe B non è stata solo velocità , ma un gioco di tattica intelligente a portare Vincenzo de Blasio sul suo NM 38S Scugnizzanbsp; alla conquista del titolo iridato, con un finale deciso in pochi secondi in tempo corretto.br /
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Un vero trionfo, quello ottenuto dal velocissimo progetto di Maurizio Cossutti costruito dal cantiere italiano Nm Yachts, brand di successo del Nautilus Marina Group di Fiumicino, che oltre al titolo di Scugnizza, ha piazzato al quarto posto l'altro Nautilus Marina Nm 38 impegnato in acqua, l'estone Sugar2, che dopo aver dominato la prima parte del campionato, ha chiuso la manifestazione ai piedi del podio a causa di una pessima, ultima regata.br /
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Con questo titolo Mondiale, il palmares del Nautilus Marina Nm 38, cruiser-racer tutto italiano di successo, è sempre più ricco e comprende un titolo Italiano, un titolo Europeo Corinthian, il Trofeo Armatore dell'Anno e vittorie nelle regate più importanti del circuito in Mediterraneo, vedi il Trofeo Accademia Navale, la Regata dei Tre Golfi, il Trofeo Punta Stendardo, la Rolex Capri Sailing Week, il Trofeo Stecconi e l'Italian Cup, tanto per citare gli eventi più importanti.br /
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"Intanto voglio fare i miei complimenti all'equipaggio di Scugnizza e al suo armatore, Enzo De Blasio, che ha creduto fin da subito nel nostro progetto Nautilus Marina Nm 38", ha dichiarato Pino Stillitano, titolare del cantiere Nautilus Marina Yachts. "Sono contento che la sua sia stata una scelta vincente, ma non avevo dubbi in proposito. In questi due anni, il nostro Nm 38 ha dimostrato di essere la barca più veloce e competitiva dell'intera flotta, una garanzia di successo. Sono anche molto felice che questo successo dia lustro a tutta la cantieristica italiana, soprattutto in momenti di crisi come quello che il nostro Paese sta vivendo. Insomma, il Nautilus Marina Nm 38 è la dimostrazione che il Made in Italy è ancora vincente e che le barche italiane, come la nostra, sono ancora le più belle e veloci".br /
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Una settimana in cui gli scugnizzi hanno fatto fatica ad ambientarsi ad un meteo rigido e spesso bagnato ma sempre pronti e concentratinbsp; sul risultato. Molto bene le due regate offshore, competitivi e temuti nelle prove sulle boe hanno collezionato una serie di buoni risultati. Motivati e carichi, non si sono lasciati scoraggiare neppure da quel decimo piazzamento di giornata, nella seconda di campionato, che li aveva penalizzati in classifica generale, conseguenza della rottura del timone.br /
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Fin da subito il team partenopeo, quello dell'olandese di Nico Braber, armatore di Lenco, e Team Arken Zoo, dello Svedese Patrik Forsgren, hanno dimostrato di avere una marcia in più sulla flotta numerosa.br /
nbsp;Dopo la lunga di ieri, in cui ha chiuso seconda, Scugnizza era sul gradino più basso del podio della classifica generale che vedeva quattro barche ad una manciata di punti, tra cuil il suo gemello estone Sugarbr /
Sono scesi carichi di adrenalina i ragazzi di De Blasio per l'ultima giornata di campionato. Poca aria sul campo di regate, condizione per nulla adatta all'imbarcazione progetto dinbsp; Cossutti. Perfetti in partenza, intralciati da un avversario che allo start si è posizionato di traverso sulla loro prua, hanno dovuto lavorare ad un grosso recupero.br /
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Impeccabile il tattico Daniele De Tullio che ha costruito con sicurezza e tenacia, leggendo perfettamente il vento, ilnbsp; notevole recupero sulla flotta che li ha visti infine girare decimi la boa di bolina, seguito dalla potente randa di Albeto Grippo, entrambi del gruppo North Sails Napoli Bari e suggerito dall'attento navigatore Giuseppe Montella. Ottimi i target di poppa grazie all'intesa perfetta tra il tailer Davide di Maio e la conduzione dell'armatore, al timone.nbsp; l salto d'aria a destra, percepito e sfruttato dal tattico con un early jib, brillantemente eseguito dai prodieri Michele De Giovanni, Antonio Dell'omo Beneduce e Fabrizio Lisco, ha portato la prua di Scugnizza dritto alla vittoria del titolo Mondiale!br /
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Condivide il titolo e l'emozione con Giada, De Blasio, sua figlia,nbsp; a bordo secondo tailer,nbsp; e con Umberto Coppola, pit man e team manager del db sailing team. Una vittoria attesa tutto l'anno che toglie l'amaro di Cherso. "Una vittoria meritata" ha dichiarato De Tullio " Soprattutto voluta. Bravi tutti che hanno dato sempre il cento per cento di quanto potevano dare. Oggi ho seguito l'istinto più che la tecnica, e ci ho creduto e loro con me!".br /
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