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17/09/2021 - 01:39

INAUGURATO OGGI IL 61° SALONE NAUTICO di GENOVA

Salone Nautico, ha ragione chi c'è

PASSERELLA POLITICA, METEO-FLOP E MEDIA-BOOM – Altro che pioggia, al salone c’è il sole! Record di telecamere. Il Ministro Giovannini: “Genova e il Salone Nautico attraggono le migliori forze nazionali e internazionali. Sostenere il settore è dare opportunità”. Il sindaco Bucci: “Nel 2023 avremo a Genova il salone più grande e bello del mondo”. Mercato: previsioni 2021: crescita del 23,8% - SPECIALE SAILY TV

  

Le fanfare, l’alzabandiera, l’inno, le solite chiacchiere, l’immensa passione e pazienza degli espositori, la speranza del business e di attrarre nuovi armatori di qualunque dimensione. Un clamoroso flop delle previsioni meteo che parlavano di allerta temporali: alla fine è uscito persino il sole, per non parlare del caldo torrido, altro che autunnale, è ormai un salone estivo!

Primo sguardo attonito per i lavori in corso e la rivoluzione del lay-out. Tutto sommato per i sommovimenti di terre e manufatti, l’area fieristica tiene. Un po’ di spostamenti: nella darsena zona nobile la vela perde spazi che riconquista più lontano, una reminiscenza dei tempi in cui era confinata ai margini. Per fortuna oggi è al centro e deve restarci.

Come sempre le chiacchiere stanno a zero (soprattutto quelle politiche, ormai endemicamente inutili), e chi è assente ha torto per principio. Al salone nautico italiano si viene e basta.

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(Confindustria Nautica) Il 61° Salone Nautico si è aperto questo giovedì 16 settembre, a Genova, salutato da 300 ospiti e dalle autorità di Governo e di territorio: il Ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il Sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’Ammiraglio di Squadra in rappresentanza del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Giuseppe Berutti Bergotto,  il Comandante generale delle Capitanerie di porto, Nicola Carlone, il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini. Presenti il Presidente di ICE AGENZIA Carlo Maria Ferro e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

La cerimonia inaugurale si è aperta con l’alzabandiera a cura del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera ed è stata impreziosita dagli omaggi di “Nave Rizzo”, unità FREMM della Marina Militare italiana recentemente impiegata in attività antipirateria che ha sfilato lungo il canale del porto e dalla nave CP 420 “De Grazia”, l’ultima varata dalle Capitanerie di porto.

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha tracciato la rotta per il futuro. "Lo scorso anno eravamo qui in una situazione molto più difficile e il Salone Nautico è stato un successo. Quest'anno ci sono segnali positivi che arrivano dall'industria e questo è positivo anche per Genova. I lavori in corso in questa zona termineranno nel 2024 e faranno di Genova il salone più grande e bello del mondo”.

Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi è intervenuto per un saluto agli ospiti: “Il successo di quest'anno e degli anni futuri trae origine dalla capacità di lavorare insieme come Paese. Come Confindustria riconosciamo i tanti successi del Paese, come gli Europei e le Olimpiadi, ma si stenta a riconoscere, nel dibattito pubblico, i successi dell'industria italiana che sono i successi che ci invidiano in tutto il mondo e che sono le eccellenze del mondo dell'industria italiana, quella del saper far cose belle”.

Ai saluti delle autorità è seguito il Convegno inaugurale “Made in Italy, il Paese che traina il Paese”, moderato dalla giornalista Maria Latella. L'incontro ha approfondito le opportunità di rilancio offerte dai settori del bello e ben fatto e le riforme strutturali di accompagnamento, dalla ristrutturazione del waterfront di Genova alle infrastrutture programmate nel PNRR.

Il Ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini: " Oggi è un giorno importante per l'Italia ma anche per il settore nautico così decisivo per lo sviluppo del nostro Paese e per l'attrazione internazionale. Il successo di questo salone testimonia la capacità di una città, Genova, ma anche di una manifestazione, il Salone Nautico, di attrarre le migliori forze nazionali e internazionali. Dobbiamo sviluppare di più la nostra portualità, anche la nautica da diporto. Lavoreremo insieme con le altre istituzioni anche per favorire la nautica da diporto e i porti turistici. Il Decreto Infrastrutture e Trasporti recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale è l'inizio proprio di questo percorso. I lavoratori del settore nautico hanno bisogno di stabilità e di prospettive. Sostenere questo settore vuol dire anche dare opportunità di lavoro ai giovani e alle donne. Innovazione e formazione sono gli elementi che determinano la crescita economica di un Paese, per cui vanno sostenuti anche attraverso il PNNR e con investimenti.”.

Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica e I Saloni Nautici: " Con il nuovo waterfront nel 2023 vi faremo rimanere a bocca aperta. Il Salone di Genova è uno strumento fondamentale per il mercato della nautica e tutta la sua filiera. È un momento in cui tutto il sistema si ritrova e spinge la ripartenza del Paese. I grandi Saloni come quello del Mobile e quello del Nautico sono attrattori per il turismo e un volano fondamentale per l’economia del Paese. Nel 2020 abbiamo avuto il +2,4% di addetti e le previsioni 2021 di crescita del fatturato globale sono del +23,8%.

La nautica c’è, l’industria cresce ma lo Stato perde 40 milioni di IVA a causa della riforma del leasing voluta dalla Commissione UE.”

Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria: “La nautica italiana mette insieme tecnologia, design, grandi capacità e gusto. Il futuro lo stiamo costruendo come potete vedere. La mano che sta disegnando quello che sarà uno dei più bei waterfront del mondo è la stessa che ha ricostruito il viadotto, il Ponte crollato nell'estate di tre anni fa. Credo che questo sia il tempo in cui abbiamo bisogno di responsabilità, di coraggio e di ambizione. Credo che questi tre concetti siano oggi incarnati a Genova”.

Carlo Maria Ferro, Presidente di ICE Agenzia: "Il dato di crescita dell'export italiano nel primo semestre del 2021 rispetto al primo semestre del 2019 segna +4.1%. Questo significa che l'export delle imprese italiane è già superiore ai livelli del pre - covid. L'Italia è il Paese che ha fatto meglio tra i Paesi del G8. La crisi del 2020 nelle esportazioni è stata una crisi essenzialmente di domanda e quando riprende la domanda, riprende la crescita. La nautica ha aumentato anche nel 2020 le esportazioni, registrando nel semestre un +17%. Lo scenario competitivo internazionale sta cambiando. Il digitale e la sostenibilità, non sono più fattori di compliance, perché caratterizzeranno la domanda, diventando fattori di competitività e di marketing oltre che fattori di scelta delle nuove generazioni”.

Carlotta de Bevilacqua, Presidente e CEO di Artemide: "Dobbiamo rispettare il pianeta a partire dal mare, solo così possiamo immaginare una vita migliore. I due Saloni, il Salone di Milano e il Salone di Genova, sono un grande orgoglio per il Paese. La relazione fra Genova e Milano è sicuramente fondamentale ma bisogna andare oltre, in Europa. Genova è un luogo di cultura del progetto. Il Waterfront di Renzo Piano è un’eccellenza progettuale, umana, territoriale e sostenibile. Costruire i ponti significa anche scambiare conoscenze ed umanità. Per questo va sostenuta anche l'importanza dello scambio per mare”.

Renzo Rosso, Presidente del gruppo OTB (Diesel): "Bisogna lavorare sulla filiera. I piccoli artigiani, la manifattura e le grandi aziende devono dialogare con la filiera. È vero che ci sono i grandi brand e manager, ma possono operare solo grazie a tanti piccoli artigiani e piccoli produttori che danno lustro e unicità a questo Paese”.

PRESENTATI I DATI DEL SETTORE DELLA NAUTICA AL CONVEGNO “BOATING ECONOMIC FORECAST”: +23,8% la stima di crescita del fatturato globale per l’anno 2021, significativa crescita dell’export della cantieristica, ottima performance di superyacht, accessori e motori marini.

La stima di crescita del fatturato globale dell’industria italiana della nautica indica un valore di +23,8% per l’anno solare 2021, con un range di variazione del ±5% che determina un valore complessivo compreso fra 5,5 e 6,0 miliardi di euro.

La rilevazione sull’andamento dell’anno nautico conclusosi al 31 agosto 2021, effettuata dall’Ufficio Studi Confindustria Nautica sulla base di un campione significativo di aziende della produzione, registra risultati ampiamente positivi per l’intero settore nautico.

Questi i dati presentati questo pomeriggio al 61° Salone Nautico in occasione della IV edizione di Boating Economic Forecast da Stefano Pagani Isnardi – Ufficio Studi Confindustria Nautica, Marco Fortis - Fondazione Edison – Università Cattolica e Carlo Mescieri - Presidente ASSILEA.

La crescita va molto oltre il rimbalzo post lockdown registrato dall’industria italiana. Determinanti vari fattori, fra cui la crescita molto significativa dell’export della cantieristica che, nell’anno scorrevole al 30 giugno 2021, ha raggiunto il massimo valore storico di 2,8 miliardi di euro, i portafogli ordini dei cantieri italiani di superyacht, che per molti operatori coprono il prossimo triennio, e l’ottima performance dei comparti dell’accessoristica nautica e dei motori marini.

Qualora i dati del quarto trimestre 2021 confermassero la fascia superiore di stima, l’industria italiana della nautica tornerebbe a toccare i livelli massimi di fatturato raggiunti nel biennio 2007/2008.

Relativamente ai dati di consuntivo dell’anno solare 2020, che emergono dalle elaborazioni pubblicate nella nuova edizione del rapporto La Nautica in Cifre LOG, si confermano le precedenti stime di sostanziale tenuta del settore, a fronte delle complessità determinate dalla pandemia.

Il fatturato globale dell’industria nautica si è attestato nel 2020 su 4,66 miliardi di euro, con una crescita pari all’1,36% per il comparto della produzione cantieristica, determinata dalla riapertura anticipata delle attività industriali, ottenuta da Confindustria Nautica grazie all’attività di confronto con il Governo.

La componentistica (accessori nautici e motori marini) ha invece segnato nel 2020 una flessione media dell’8,7%, generata principalmente dagli effetti della chiusura delle attività produttive nei primi mesi di lockdown, derivanti dall’interruzione delle catene di approvvigionamento delle forniture e delle filiere logistiche connesse.

Sempre per il 2020 sono infine da sottolineare due indicatori molto positivi, prodromici all’attuale forte sviluppo del settore: l’incremento del 2,4% degli addetti effettivi, che superano quota 24.000, e l’aumento del peso del contributo al PIL da parte dell’industria nautica, in crescita dal 2,22‰ al 2,37‰, che mostra pertanto una migliore performance rispetto all’economia nazionale.

Nel suo intervento, Carlo Mescieri, Presidente Assilea, Associazione italiana leasing, ha illustrato la riduzione dello stipulato leasing nautico di grandi yacht che, nel periodo gennaio – luglio 2021, ha totalizzato 175 nuovi contratti dal valore di 136 milioni di euro (-57,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Il taglio medio delle operazioni si dimezza e si attesta a 777 mila euro. Si stima che la riduzione, dovuta alla riforma del leasing voluta dalla Commissione Ue, farà perdere 40 milioni di gettito IVA. L’attuale sistema di calcolo dell’imponibile in vigore favorisce la scelta da parte di armatori stranieri di stipulare i contratti di leasing nautico a Malta o in altri paesi extra europei, mentre prima sceglievano l’Italia. 

Alla presentazione dei dati è seguita la tavola rotonda “In barca per riaprire le frontiere. Quali scenari per l’export dell’industria dello yachting e per l’incoming del turismo nautico?” aperta dai saluti del Vice Presidente di Confindustria Nautica, Maurizio Balducci e Andrea Benveduti, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Liguria.

Carlo Maria Ferro, Presidente Agenzia ICE, ha rimarcato come la nautica sia un settore ampiamente vocato all’export. “Più guardiamo questi numeri e più migliorano. Il punto di forza della nautica è la filiera e la capacità di portare al successo i grandi marchi attraverso tutta la filiera. Nell’area start-up abbiamo invitato 10 start-up specializzate in materiali sostenibili e produzione elettrica. Considerando questi dati così straordinari, lancio qui anche una proposta: perché non offrire incentivi agli esportatori dando loro la possibilità di pagare meno imposte?” 

Il Made in Italy - ha dichiarato Barbara Beltrame Giacomello, Vice Presidente Confindustria Internazionalizzazione - è un asset centrale per il Paese. Le potenzialità dei beni di consumo “belli e ben fatti” valgono 135 miliardi. C’è un grosso potenziale anche da scoprire in Paesi come Cina, Medio Oriente e in India dove nel 2025 avremo tantissimi nuovi ricchi. La sfida futura sarà andare proprio lì”

Mauro Alfonso, Amministratore Delegato SIMEST ha continuato: “La cantieristica navale e nautica italiana è una delle punte dell’eccellenza del Made in Italy, ma per garantire un ulteriore sviluppo del settore nel nuovo scenario globale è importante che le imprese di tutte le dimensioni, soprattutto le tante PMI specializzate in piccole produzioni di eccellenza, puntino sull’internazionalizzazione e investano in innovazione e sostenibilità”.

Alessandro Mazzoni, Senior Broker & Business Developer Equinoxe International ha invece illustrato le ultime tendenze nel segmento delle vendite e del charter per i grandi yacht, con un particolare focus sulle potenzialità dell’Italia come destinazione nautica internazionale.

Il Prof. Marco Fortis ha tratto le conclusioni: “L’industria italiana della nautica ha avuto una bilancia commerciale di quasi 3 miliardi di dollari, un valore che è il doppio di quello dei Paesi Bassi. Stiamo consolidando su 12 mesi una cifra di esportazioni che è enorme rispetto al passato e anche rispetto ad ogni altro record. E’ un momento magico per le esportazioni italiane ma anche per il valore aggiunto della nostra manifattura. 

Sui primi sei mesi dell'anno tra i Paesi dell'euro, l'Italia è quella con la crescita più forte non solo a livello di PIL, dove siamo più o meno alla pari con la Francia, ma soprattutto nella manifattura, con +11% di crescita acquisita nei primi sei mesi dell'anno. Sicuramente Industria 4.0 ha influito, rafforzando il sistema. Questa dinamica a cui stiamo assistendo non è dunque una dinamica di rimbalzo, ma il segno di un rafforzamento strutturale. Questo non vuol dire solo che siamo diventati più competitivi ma che abbiamo anche meno debiti con l'estero. Ci siamo trasformati da debitori verso l'estero in creditori verso l'estero”.

Il nuovo rapporto La Nautica in Cifre LOG è disponibile per il download sul portale lanauticaincifre.it

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