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11/01/2013 - 12:04
Record Dakar-Guadalupa, aliseo instabile, partenza rinviata: non prima del 19, forse dopo...
Record Dakar-Guadalupa, aliseo instabile, partenza rinviata: non prima del 19, forse dopo...
Rossi, Tosi e l'Aliseo sparito
Record Dakar-Guadalupa, aliseo instabile, partenza rinviata. Annullato il Codice Arancio: le nuove previsioni indicano che la partenza non sarà prima del 19, forse dopo. Barca trasferita al circolo della Voile d’Or, davanti all’isola di Gorée dove sarà situata la linea di partenza stabilita dal WSSR Council
Dakar, 10 gennaio – Luca Tosi e Andrea Rossi mordono il freno ma devono pazientare ancora. La loro voglia di gettarsi nell’oceano e cavalcare gli alisei per dieci giorni a caccia del record fa i conti con le evoluzioni meteo. Studiate per loro da esperti italiani. E qual è la situazione? Perchè il catamatano di Rossi e Tosi non è partito come inizialmente si pensava all’Epifania? Ecco gli ultimi sviluppi chiariti per bene. Come ogni storia di mare insegna, c’è un tempo per ogni cosa e la pazienza, la capacità di attendere, è parte integrante di una impresa marinara.
Dalle analisi meteo si è capito cosa è successo: l’Aliseo non ha mostrato segni di stabilizzazione e così è saltato anche il secondo appuntamento previsto per l’8 gennaio con la partenza per il record sulla rotta Dakar Guadalupa per Andrea Rossi e Luca Tosi.
“Abbiamo avuto un momento positivo che è terminato il giorno dell’epifania – commenta Luca Tosi - e che è durato solo tre giorni; troppo corto, secondo Alessandro Pezzoli e Andrea Boscolo, i nostri router, per poter partire. Ora siamo in un momento negativo che finirà venerdì 11, e dal 12/13 gennaio speriamo di avere un Aliseo finalmente stabile. Nel frattempo ieri abbiamo spostato la barca dalla baia nella quale l’avevamo ormeggiata e dalla quale era difficile uscire senza rischiare nulla. Pensiamo proprio che la prossima settimana sarà la volta buona. Potremo anche seguire la rotta ideale a sud dell’ortodromica, con la possibilità di fare un solo bordo. Se fossimo partiti ieri avremmo dovuto invece strambare verso nord per trovare vento.”
Poi ulteriore doccia fredda: un aggiornamento della situazione meteo atlantica ha evidenziato che la partenza non sarà consigliabile almeno fino al 19 gennaio, e forse più probabile anche dopo il 21. Luca Tosi si tiene in contatto con i suoi amici e fans via Facebook e non nasconde il suo scontento per i continui rinvii. Ma nello stesso tempo comunica le sensazioni e le esperienze di vita dopo un mese passato a Dakar, e il relativo "Mal d'Africa". "Ho sempre meno voglia di tornare in Italia", dice il velista veneziano.
La barca da ieri sera è stata spostata in una spiaggia con un’uscita a mare più accessibile con un’operazione “leggermente complicata”. “Anzi, un’operazione titanica – dice sorridendo Andrea Rossi a fatica conclusa – che ad un certo punto pensavamo di non riuscire a portare a termine. Tutto ciò che da noi è semplice, qui diventa estremamente complicato. Abbiamo sistemato il cat su un improbabile carrello ed abbiamo affittato un taxi per trainarlo. Ce l’ha fatta per miracolo! Ad un certo punto pensavamo che perdesse il telaio. L’abbiamo fatto scendere da una "strada" insabbiata con l’aiuto di 15 uomini scoordinati (7 spingevano in una direzione e 8 in quella opposta), e l'abbiamo alberato in spiaggia, tra capre, cavalli, cristiani, mussulmani, bambini e pescatori. Un’umanità varia come non ne avevo mai vista in vita mia. Oggi la trasferiamo al Circolo della Voile d’Or - conclude Andrea - e da lì saremo da dopodomani in codice “arancio” in attesa del via libera per partire dall’isola di Gorèe, che è proprio lì di fronte.”
Prossimamente sulla webtv di Saily alcuni video esclusivi realizzati a Dakar in questi giorni di preparazione del record.
Dakar, 10 gennaio – Luca Tosi e Andrea Rossi mordono il freno ma devono pazientare ancora. La loro voglia di gettarsi nell’oceano e cavalcare gli alisei per dieci giorni a caccia del record fa i conti con le evoluzioni meteo. Studiate per loro da esperti italiani. E qual è la situazione? Perchè il catamatano di Rossi e Tosi non è partito come inizialmente si pensava all’Epifania? Ecco gli ultimi sviluppi chiariti per bene. Come ogni storia di mare insegna, c’è un tempo per ogni cosa e la pazienza, la capacità di attendere, è parte integrante di una impresa marinara.
Dalle analisi meteo si è capito cosa è successo: l’Aliseo non ha mostrato segni di stabilizzazione e così è saltato anche il secondo appuntamento previsto per l’8 gennaio con la partenza per il record sulla rotta Dakar Guadalupa per Andrea Rossi e Luca Tosi.
“Abbiamo avuto un momento positivo che è terminato il giorno dell’epifania – commenta Luca Tosi - e che è durato solo tre giorni; troppo corto, secondo Alessandro Pezzoli e Andrea Boscolo, i nostri router, per poter partire. Ora siamo in un momento negativo che finirà venerdì 11, e dal 12/13 gennaio speriamo di avere un Aliseo finalmente stabile. Nel frattempo ieri abbiamo spostato la barca dalla baia nella quale l’avevamo ormeggiata e dalla quale era difficile uscire senza rischiare nulla. Pensiamo proprio che la prossima settimana sarà la volta buona. Potremo anche seguire la rotta ideale a sud dell’ortodromica, con la possibilità di fare un solo bordo. Se fossimo partiti ieri avremmo dovuto invece strambare verso nord per trovare vento.”
Poi ulteriore doccia fredda: un aggiornamento della situazione meteo atlantica ha evidenziato che la partenza non sarà consigliabile almeno fino al 19 gennaio, e forse più probabile anche dopo il 21. Luca Tosi si tiene in contatto con i suoi amici e fans via Facebook e non nasconde il suo scontento per i continui rinvii. Ma nello stesso tempo comunica le sensazioni e le esperienze di vita dopo un mese passato a Dakar, e il relativo "Mal d'Africa". "Ho sempre meno voglia di tornare in Italia", dice il velista veneziano.
La barca da ieri sera è stata spostata in una spiaggia con un’uscita a mare più accessibile con un’operazione “leggermente complicata”. “Anzi, un’operazione titanica – dice sorridendo Andrea Rossi a fatica conclusa – che ad un certo punto pensavamo di non riuscire a portare a termine. Tutto ciò che da noi è semplice, qui diventa estremamente complicato. Abbiamo sistemato il cat su un improbabile carrello ed abbiamo affittato un taxi per trainarlo. Ce l’ha fatta per miracolo! Ad un certo punto pensavamo che perdesse il telaio. L’abbiamo fatto scendere da una "strada" insabbiata con l’aiuto di 15 uomini scoordinati (7 spingevano in una direzione e 8 in quella opposta), e l'abbiamo alberato in spiaggia, tra capre, cavalli, cristiani, mussulmani, bambini e pescatori. Un’umanità varia come non ne avevo mai vista in vita mia. Oggi la trasferiamo al Circolo della Voile d’Or - conclude Andrea - e da lì saremo da dopodomani in codice “arancio” in attesa del via libera per partire dall’isola di Gorèe, che è proprio lì di fronte.”
Prossimamente sulla webtv di Saily alcuni video esclusivi realizzati a Dakar in questi giorni di preparazione del record.
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