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26/12/2021 - 13:58

Lo spettacolo della grande vela offshore dall’altra parte del mondo

Rolex Sydney Hobart, tutti i video

FINALE A SORPRESA IN COMPENSATO: Ichi Ban batte Celestial dopo una protesta. Miracolo sfiorato per lo scafo d'epoca Azzurro! - La storia della regatone offshore di fine anno. Black Jack, il Reichel Pugh di 30 metri di Peter Harburg, primo in tempo reale sul traguardo della Castray Esplanade a Hobart, capitale della Tasmania, alle 01.37.17 del 28 mattina ora locale: è sua la Line Honours della Rolex Sydney Hobart Yacht Race 2021. VIDEO PREMIAZIONE

 

LA PREMIAZIONE REPLAY

 

Celestial, primo in compensato, ha perso la regata per la protesta del secondo classificato in IRC, Ichi-Ban, e dal Comitato di Regata per non aver risposto alle chiamate sul VHF a seguito dell'attivazione accidentale di un Personal Beacon (segnalatore di soccorso) di un membro dell'equipaggio. Dalla Giuria è arrivata una penalità di 40 minuti e la retrocessione al secondo posto IRC per Celestial. Dopo le polemiche sull'arrivo della Rolex Middle Sea Race, anche un'altra grande classica offshore viene decisa fuori dall'acqua nella correzione del tempo. Una vicenda strana che fa già discutere. Mancanza di attenzione da parte dell'equipaggio di Celestial, nel non accorgersi della chiamata VHF (o nel non sentirla causa i rumori fortissimi all'interno delle barche in carbonio)? D'altra parte per entrare in contatto con Celestial, da Ichi Ban hanno addirittura sparato un razzo, richiamando infatti la loro attenzione. Morale: Ichi-Ban ("numero uno" in giapponese) di Matt Allen vince e fa il suo record eguagliando la terza vittoria nella superclassica annuale.

LIVE DELL'ARRIVO DI ICHI BAN A HOBART

Offshore un po' crudele invece per l'equipaggio di Azzurro, Sparkman & Stephens S&S 34 del 1981, clamorosamente in testa alla classifica compensata IRC fino all'entrata nel Darwent, dove è stato frenato da vento leggero e corrente, finendo fuori dal podio al quarto posto assoluto.

POST RACE: LOWCONNECT

 

LINE HONOURS - Black Jack, il Reichel Pugh di 30 metri di Peter Harburg, ha attraversato per primo in tempo reale il traguardo della Castray Esplanade a Hobart, capitale della Tasmania, alle 01.37.17 del 28 mattina ora locale: è sua la Line Honours della Rolex Sydney Hobart Yacht Race 2021 del Cruising Yacht Club of Australia, col tempo di 2 giorni 12 ore 37 minuti 17 secondi. Secondo LawConnect. Terzo SHK Skallywag. Aggiornamento sui leader in compensato

REPLAY VIDEO DELL'ARRIVO NOTTURNO DEI PRIMI

 

AGGIORNAMENTO LINE HONOURS: PRIMO BLACK JACK - Black Jack ha attraversato il traguardo del Castray Esplanade a Hobart alle 01.37.17 del 28 mattina ora locale: è sua la Line Honours della Rolex Sydney Hobart Yacht Race 2021 del Cruising Yacht Club of Australia, col tempo di 2 giorni 12 ore 37 minuti 17 secondi.

Fino a poche ore prima non era chiaro quale delle tre barche da 100 piedi sarebbe stata la vincitrice. SHK Scallywag ha guidato fuori dalla baia di Sydney dopo lo start il giorno di Santo Stefano, ma poi ha avuto la sua parte di problemi, aprendo la strada al ritorno di Black Jack e LawConnect.

Black Jack ha doppiato l'isola di Tasmania alle 21:50, il suo navigatore Alex Nolan ha fornito un'ETA per il traguardo delle 02:15. In effetti l’arrivo al Royal Yacht Club of Tasmania ha rispettato quella previsione, anche se ben al di fuori del record di regata di 01:09:15:24 stabilito da LDV Comanche (Jim Cooney/Samantha Grant) nel 2017. Del resto si sapeva che non sarebbe stata una gara veloce, né facile. Il Bureau of Meteorology aveva previsto venti forti contrari e mari confusi dal primo pomeriggio e la previsione è stata confermata.

In banchina ad accogliere l'equipaggio è stato l'armatore dello yacht, Peter Harburg, che per la prima volta non ha navigato sullo yacht. Il velista del Queensland ha scelto di rimanere a terra quest'anno "e lasciare che l'equipaggio faccia ciò che sa fare meglio". Così ha lasciato la barca nelle abili mani del suo skipper di lunga data e amico, Mark Bradford.

Harburg ha corso otto Sydney Hobart, tutte tranne una sui suoi yacht tutti chiamati Black Jack, in onore della leggenda delle corse automobilistiche e amico Sir Jack Brabham. Nel 2008 è stato con il suo Reichel/Pugh 66 quando sono arrivati ​​sesti sulla linea. Quella barca alla fine è stata venduta. È stato ribattezzato Alive e ha vinto la Rolex Sydney Hobart del 2018.

Decidendo di aumentare le dimensioni, il velista ha acquistato il VOR 70, Telefonica nel 2013, e nel 2017 ha acquistato il vincitore del line honours 2009, Alfa Romeo. La vittoria di questa mattina la rende la seconda della barca, questa volta come Black Jack.

Harburg ha detto ieri sera: "È un'attesa nervosa. Non ho mai provato questa sensazione prima. È strano perché sono sempre stato sulla barca quando è in regata e tu ti tieni occupato. Non ci pensi come quando sei a terra ad aspettare. L'attesa è valsa la pena, per vedere Black Jack tagliare il traguardo al primo posto: la prima Line Honours di Harburg. Secondo è arrivato LawConnect e terzo Skallywag. Alle 21:30 italiane queste erano le uniche tre barche ad aver tagliato il traguardo.

In tempo compensato sono in testa: Ichi Ban (IRC 0), Celestial (IRC 1), Mayfair (IRC 2), Bowline (IRC 3), il superclassico White Bay Azzurro (IRC 4).

IN ARRIVO IL VIDEO DEL GIORNO

 

IL REPLAY COMPLETO DELLA PARTENZA DA SYDNEY

 

GUARDA 7 VIDEO! - AGGIORNAMENTO 50 ORE: LINE HONOURS OGGI - L'allungo di Black Jack in tempo reale, che sorpassa Skallywag e LawConnect. Ma tutto puo' sempre accadere nella risalita del Darwent e fino a Hobart: arrivo (in volata?) nel cuore della notte del 29 dicembre (ora australiana) - LO STRETTO FA MALE: 35 RITIRATI - Sempre apertissima la corsa alla vittoria in tempo compensato tra i TP52 Quest, Celestian e Ichi Ban, ma non mancano sorprese - TRACKING E GALLERY

Che bella Rolex Sydney Hobart 2021, "rubata" al Covid, 88 barche ufficialmente partite con meteo tosta e contraria, 35 ritirati dopo 48 ore pesanti, quasi tutti per avarie all'attrezzatura, più una (Alive, vincitore della regata nel 2018) con danni allo scafo. Ma si vede anche la fine: i primi grandi scafi hanno completato il passaggio dello stretto di Bass e costeggiano il sud dell'isola di Tasmania. L'allungo per ora decisivo è di Black Jack, il Reichel Pugh di 30 metri di Peter Harburg (intervistato nel video qui sotto) che corre per lo Yacht Club de Monaco. Al momento di scrivere questo aggiornamento sono a 60 miglia dal traguardo, con circa 9 miglia di vantaggio su Skallywag e 12 su LawConnect.

In compensato un testa a testa sempre più ravvicinato tra Quest e Ichi Ban, ma occhio al Marten 49 Carrera S di Gerry Cantwell. Sarà una classifica tutta da scoprire e fino all'ultimo miglio. Tra l'altro con i distacchi minimi del tempo corretto sarà probabilmente necessario attendere l'arrivo anche di barche che sono attualmente molto indietro, ma clamorosamente competitive con l'handicap. Le condizioni dure hanno comunque frustato la flotta e allungato il gap: tra i primi e gli ultimi ci sono più di 300 miglia, ovvero la metà dell'intero percorso della regata (628).

TRACKING

CHIACCHIERANDO CON L'ARMATORE DI BLACK JACK

 

(Precedenti aggiornamenti) Partite 91 barche, di cui 18 con due persone di equipaggio. Le previsioni dopo la partenza di domenica indicano nuvolosità e vento da sud a 10-15 nodi, in aumento fino a 25-30 nodi fuori dalle Heads. Sono previsti rovesci con possibili temporali in seguito - DUE RITIRI PER TAMPONI POSITIVI – Il racconto dell’armatore che spiega: “Evitare rischi di altri possibili contagi” - Dettaglio dei tre maxi favoriti per la vittoria in tempo reale - TRACKING

AGGIORNAMENTO 33 ORE DI REGATA - LawConnect, dopo una partenza non brillantissima, scelte non azzeccatissime e parecchie ore a inseguire è passato in testa in reale ed è a circa 240 miglia dal traguardo. Secondo a sole 8 miglia Black Jack, terzo a 28 miglia SHK Skallywag. Nella classifica in tempo corretto IRC, testa a testa tra Ichi Ban (foto di copertina), TP52 di Matt Allen (al momento di scrivere a 340 miglia dal traguardo, quindi circa 100 miglia da LewConnect), e Celestial, altro TP52 di Sam Haynes (che lo precede in acqua di appena 4 miglia, ma lo paga leggermente in IRC), entrambi protagonisti fin qui di una ottima regata, grande tenuta al ritmo dei più grandi. Occhio anche al terzo in compensato quando siamo praticamente a metà regata: si tratta di Maritimo, uno Schumaker 54 di Bill Barry-Cotter, barca e team già rodati nel circuito Big Boat.

Ma le notizia più succose riguardano gli attuali quarto e quinto posto della classifica overall. Al quarto c'è una barca di quelle che qualcuno potrebbe definire d'epoca mentre forse più corretto è inquadrarle come "infinite" o sempreverdi: si tratta di Eve, lo strepitoso Swan 65 di Steven Capell, varato nel 1981 con il numero 35 sui 40 scafi identici costruiti da Nautor. Al momento di scrivere naviga risalendo di bolina il mare mosso a 415 miglia dal traguardo di Hobary, quindi staccato di una settantina di miglia dai performanti TP52. Al quinto Law and War, uno strepitoso prototipo in legni pregiati del 1973, passata di padre in figlio da Peter a Simon Kurtz e addirittura presente in una Admiral's Cup nel 1975. Due storie nelle storie di questa RSTH 2021.

AGGIORNAMENTO: VIDEO CON ESAME DELLE PRIME 24 ORE DI REGATA (studio più immagini inedite fuori dalla baia)

 

AGGIORNAMENTO, PRIMI 3 RITIRATI E SITUAZIONE: "FUORI E' TERRIBILE" - Moneypenny, Blink e Mako sono i primi ritirati dalla Rolex Sydney Hobart, con la flotta che sta affrontando una discreta burrasca da sud con vento fino a 30 nodi e un mare grosso ha avuto il suo tributo nelle ore di apertura della regata. Tutti a bordo dei tre yacht stanno bene e le barche fanno prua su Sydney, restano in gara 85 barche.

Moneypenny di Sean Langman, un Reichel/Pugh 69, ha subito la rottura dello strallo. Era considerata tra i concorrente favoriti per la Tattersall Cup in compensato, ed era ben piazzata al decimo posto al momento dell’avaria, Langman e l'equipaggio sono estremamente delusi. Blink, armatori Mark Gorbatov e Mark Siebert, si è ritirato dopo aver strappato la randa. Era uno dei sette Beneteau 40 competitivi della flotta. La terza, Mako, un Sydney 40 di proprietà di un sindacato di Newcastle e capitanato da Tim Dodds, deve ancora comunicare il motivo del ritiro.

L’ex Commodoro CYCA Bradshaw Kellett, navigatore del leader in classifica LawConnect di Christian Beck, ha descritto le condizioni che hanno portato ai ritiri. “È davvero brutta qui fuori. È orribile. Mi nascondo nel portello indossando la mia giacca antipioggia. Non si puo’ vedere", ha detto da sud-est di Kiama intorno alle 18:20 locali del 26 dicembre. “Siamo a circa 3 miglia nautiche davanti a Black Jack (di proprietà di Peter Harburg e con skipper Mark Bradford). Si stanno dirigendo verso la costa per la prima volta. Scallywag (di proprietà di Seng Huang Lee e skipper di David Witt) ci sta raggiungendo.

“La nostra rotta preferita è verso il largo, è lì che ci stiamo dirigendo. È un mare molto formato e disordinato, onde di 3 metri che corrono in una direzione, mare morto in un altra. Attualmente stiamo rallentando un po'. Siamo tra 28 e 30 nodi. Andavamo a 13,5 nodi ma abbiamo rallentato a 8 nodi. Onde grandi. Mal di mare inevitabile per coloro che sono inclini. Tony Mutter è al timone. Tutti i professionisti sono sul ponte". Anche se al momento siamo a disagio, siamo contenti dei nostri progressi. Dobbiamo solo superare queste prossime ore", ha concluso Kellet.

LA PARTENZA E PERCHE' E' IMPORTANTE - Partiti! Questa è la vera prima importante notizia sulla Rolex Sydney Hobart 2021. Dopo lo stop Covid del 2020, la 76ma edizione della regata offshore tra le più importanti nella storia della vela ha preso il largo. Con protocolli di sicurezza, controlli e tamponi che hanno anche falcidiato un paio di barche (come potete leggere nel nostro report), ma alla fine con una flotta di ben 91 yacht, di cui 18 iscritti in coppia (per due), che hanno davanti la sfida di 628 miglia partita nel giorno di Santo Stefano alle 13:00 locali nello strepitoso scenario della baia di Sydney (che per noi ogni volta è un tuffo al cuore per l’oro di Alessandra Sensini e l’argento di Luca Devoti alle Olimpiadi del 2000). E’ importante per tutta la vela e per lo sport che la regata sia partita. Tra l’altro in condizioni meteo che almeno nelle prime 24 ore si annunciano dure e impegnative con temporali, vento forte e onda formata.

LA PARTENZA-SPETTACOLO

 

VIDEO PRIMO AGGIORNAMENTO DOPO LA PARTENZA

METEO DURO NELLO STRETTO DI BASS - Le previsioni dopo la partenza di domenica indicano nuvolosità e vento da sud a 10-15 nodi, in aumento fino a 25-30 nodi fuori dalle Heads. Sono previsti rovesci con possibili temporali in seguito. Insomma una prima parte di regata piuttosto dura e movimentata nell’approccio allo Stretto di Bass. La prima notte in mare dovrebbe essere la più impegnativa, con venti in rotazione da sud/sud-est fino a 25 nodi e onde da uno a due metri con frangenti tipici di questo tratto di mare con correnti e bassi fondali.

VIDEO, L’ULTIMO BRIEFING METEO PRIMA DEL VIA

 

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RADIOGRAFIA DEI FAVORITI - Vediamo le ultime sensazioni dai tre maxi più grandi in gara tra i quali ci sarà probabilmente il vincitore in tempo reale.

LAWCONNECT - Il proprietario/skipper del LawConnect di 100 piedi, uno dei favoriti per i line honours e per la John HIllingworth Challenge Cup, alla vigilia si è detto consapevole della prospettiva di un viaggio accidentato verso sud. Nella regata di quest'anno, la sua barca, l'ex Perpetual Loyal che ha vinto i line honours nel 2016, è la più pesante delle tre grandi barche, le altre sono Black Jack e SHK Scallywag 100.

A causa della sua struttura e del suo peso, LawConnect è considerato il più adatto dei tre maxi per condizioni come quelle previste all'inizio dal Bureau of Meteorology del New South Wales. "Sono le nostre migliori condizioni. Adoriamo un buon sud duro", ha detto Beck nei saloni del Cruising Yacht Club of Australia. "Ci dà la possibilità di usare la nostra potenza di bolina. Ovviamente, non vogliamo che la barca o altre barche si rompano, sulla nostra abbiamo lavorato sodo, è piuttosto improbabile che si rompa".

LawConnect è stata fondata nel 2015 da due avvocati per risolvere la frustrazione di quanto fosse inefficiente, stressante e dispendioso in termini di tempo trovare un avvocato. Oltre a creare una piattaforma per aiutare le persone a trovare un legale, LawConnect ha molte altre funzionalità, tra cui condivisione sicura dei documenti ufficiali e possibilità di caricarli, firmarli e commentarli da qualsiasi luogo. Il proprietario di LawConnect, Christian Beck, un importante imprenditore tecnologico australiano e appassionato velista.

SCALLYWAG - David Witt, skipper di SHK Scallywag 100 e navigante nel suo 25° Sydney Hobart, crede che le prime 24 ore saranno cruciali per i maxi: “Ai 100 piedi non piace andare di bolina tra i 25 e i 30 nodi. Quindi, penso che sia importante rimanere in gara per le prime 24 ore. Questa è probabilmente la parte più complicata. Poi vediamo cosa succede. Speriamo di non rompere, questo vale per tutti i maxi. Sarebbe bello vedere i nostri tre scafi più grandi risalire insieme sul Derwent verso il traguardo. Sarà una questione di dove metti il ​​pedale... nella prima parte della gara se lo tieni troppo pigiato rischi di rompere, ma se non lo premi abbastanza rimani indietro…".

BLACK JACK - Mark Bradford, skipper di Black Jack, è l'unico dei tre skipper di 100 piedi ad aver assaporato il successo di una line honours alla Sydney Hobart, come membro dell’equipaggio di Investec Loyal nel 2011.

Bradford considera le tre grandi barche molto diverse l'una dall'altra, e per questo motivo ciascuna sarà più adatta ai vari momenti della regata. "La barca di Christian dovrebbe essere la migliore nelle prime 24 ore di regata", ha ammesso Bradford. "Poi si tratterà di chi può recuperare il ritardo più velocemente dopo. Ma le barche sono costruite per cose diverse tutte insieme. La nostra è la migliore barca leggera. Quella di Christian è la migliore barca più pesante. E la barca di Witty si trova proprio nel mezzo di noi due. Quindi, sì... la fortuna avrà un ruolo, ma anche portare al meglio le barche."

ALLA VIGILIA DUE RITIRI PER TAMPONI POSITIVI AL COVID: LA STORIA - La flotta 2021 al via della Rolex Sydney Hobart Yacht Race fa segnare il numero definitivo di 91 barche dopo il ritiro last-minute di due scafi: il Volvo Open 70 Willow di Jim Cooney e l'Infiniti 46R Maverick 49, di Quentin Stewart.

Cooney ha informato il Cruising Yacht Club of Australia (CYCA) che tre membri del suo equipaggio erano risultati positivi al COVID-19 e di conseguenza ha deciso di non partecipare. Willow era tra i favoriti di questa edizione, per essere tra i primi dietro gli imprendibili 100 piedi.

Cooney ha dichiarato oggi: "Abbiamo avuto tre test positivi e stiamo ancora aspettando due test. Non sarebbe responsabile continuare. Ho un equipaggio in standby che è negativo, quindi non si tratta tanto di ora, ma di come potrebbe essere tra 48 ore. C'è ancora il potenziale per le persone di trasmettere il contagio. L'approccio è quello di ritirarsi serenamente e non mettere le persone in pericolo.

"Come proprietario e skipper c'è una responsabilità morale e legale se le persone sono portatrici del virus ma non mostrano ancora sintomi o risultano positive. Mio figlio Douglas ha 18 anni e non vedeva l'ora di partecipare alla sua prima gara l'anno scorso, annullata per la pandemia, purtroppo quest'anno ha mancato l’obiettivo anche quest'anno. Non vedeva l'ora che arrivasse dopo una vittoria in tempo reale nella TransPac Race con i genitori e il fratello nel 2019." Cooney ha poi concluso: "Auguro al resto della flotta tutto il meglio per la gara".

VIDEO IN BANCHINA, GUARDANDO QUALCHE BARCA

 

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IL VIDEO PREVIEW DI PRESENTAZIONE DELLA RSTH 2021

http://www.rolexsydneyhobart.com/

Sezione ANSA: 
Saily - Altomare

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