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23/10/2021 - 13:49
Super offshore nel cuore dei nostri mari, intorno alla Sicilia
Rolex Middle Sea show, arrivi, record, avarie
COMANCHE PRIMO MONOSCAFO (E ALTRO RECORD), ARGO PRIMO MULTISCAFO, MASERATI SECONDO NONOSTANTE L'ALBERO A RISCHIO - La regata mantiene le promesse: gara veloce, vento forte (BELLE FOTO E VIDEO IN ARRIVO), l'arrivo dei 114 yacht (23 SONO ITALIANI: ECCO CHI C'E') ancora alle prese con vento sostenuto, proseguirà nelle prossime ore. Protagonisti, emozioni della vigilia, guida alla regata - SEGUI LE ROTTE SUL TRACKING
ULTIMORA LUNEDI 25 - Il maxi VPLP/Verdier Comanche (CAY) di 30,48 metri/100 piedi, con skipper Mitch Booth, ha tagliato il traguardo della Rolex Middle Sea Race 2021 alle 04:27:50 CEST per fare sua la Line Honors dei monoscafi in un tempo di 40 ore 17 minuti e 50 secondi. Comanche ha quindi battuto il precedente record di un monoscafo di ben 7 ore 37 minuti e 8 secondi (Rambler nel 2007 impiegò 47 ore 55 minuti 3 secondi.
MASERATI, SECONDO POSTO CHE VALE TANTO - Una avaria all'idraulica che controlla lo spostamento dell'albero alare ha costretto l'equipaggio di Giovanni Soldini a fermarsi per una lunga e diffcile fase di riparazione, in tempo comunque per ripartire e garantirsi il secondo posto a tre ore da Argo. QUI IL RACCONTO DI SOLDINI
ULTIMORA: ARGO LINE HONOURS MULTISCAFI, RECORD E "SGARBO" A MASERATI - Il MOD70 Argo (USA) di Jason Carroll ha tagliato il traguardo della Rolex Middle Sea Race 2021 alle 20:39:28 CEST di domenica 24 ottobre per conquistare il Multihull Line Honors in un tempo di 33 ore 29 minuti 28 secondi. Argo ha battuto sia il record di multiscafo esistente di 56 ore 31 minuti 31 secondi, stabilito da Maserati Multi70 di Giovanni Soldini nel 2020, sia il record assoluto di regata di 47 ore 55 minuti 3 secondi, stabilito dal Rambler di 27,5 m/90 piedi di George David nel 2007.
L'equipaggio di Argo: Jason Carroll, Weston Barlow, Chad Corning, Peter Cumming, Thierry Fouchier, Charlie Ogletree, Alister Richardson, Brian Thompson. Un report completo seguirà questa notizia flash.
I GRANDI A CACCIA DEL RECORD, I PICCOLI A RISCHIO 40 NODI - La Rolex Middle Sea Race 2021, che torna dopo la pandemia, mantiene le promesse di spettacolo alla partenza (GUARDA IL REPLAY) da Malta. E adesso per i 114 yacht (23 SONO ITALIANI: ECCO CHI C'E') ci sono 600 miglia di sorprese, con previsioni contrastanti, legate al passaggio di un sistema depressionario in arrivo dall'Africa. Protagonisti, emozioni della vigilia, guida alla regata - SEGUI LE ROTTE SUL TRACKING
LA RMSR - Pazienza se non la fate, se non siete riusciti a realizzare il sogno, se progettate di farla prossimamente, se non la farete mai: la Middle Sea è la regata del mare nostrum, nel cuore del Mediterraneo italiano, attorno alla nostra isola più grande, su un percorso tra arcipelaghi e vulcani, stretti correntosi e tratti altomare molto infidi. Con Fastnet e Sydney To Hobart, la Middle Sea Race forma il trittico-clou del grande altomare, oltre che il triplete targato Rolex. Al di là dei simboli e persino della storia, che viene da sè, la RMSR è un grandissimo esame di maturità e preparazione velica e navigatoria. Da Malta si va a nord e si entra nello stretto di Messina, da qui in poi tutto da lasciare a sinistra: Eolie, Egadi, Pantelleria, Lampedusa, fino all'arrivo ancora a Malta.
Ben 114 barche sulla linea di partenza della 42a Rolex Middle Sea Race del Royal Malta Yacht Club. Si va dai mostruosi 140 piedi (42,56 metri) di Skorpios, line honours tra i monoscafi alla Rolex Fastnet Race 2021 skipper la medaglia d'oro olimpica Tornado 2008 Fernando Echavarri (ESP), fino ad alcuni 30 piedi (poco oltre 9 metri), come il Sunfast 3300 Munjek RS (CRO), i J/99 Calypso (MLT) e Space Jockey (RUS), o l'Hanse 311 Catina 4 (ITA). Nel mezzo, un trimarano di 70 piedi (21 metri), l'italianissima Maserati Multi70 (ITA) di Giovanni Soldini, e anche Mana (ITA) e Argo (USA). In mezzo, una miriade di altri monoscafi da 25 paesi.
LE 23 BARCHE ITALIANE - In ordine alfabetico sono in gara: Alfa, piccolo G34 di Andrea Locci, Allegro Appassionato, First 41 di Pierluigi Bettiol Furlan, Amapola II, Ars Una, FY49 di Antonio Giulio Cafaro, Atame, Fast 42 di Giuseppe Bisotto, Catina 4 piccolo Hnse 311 di Gabriele Spaggiari, Chestress J109 di Leonardo Petti, Duffy Dufour 34 di Enrico Calvi, Fra Diavolo, Mylius 60 di Vincenzo Addessi, Joy-Spartivento, J122 di Cascino-Fornich, Libertine Comet 45 di Marco Paolucci, Lina altro Giro 34 di Francesco Cerina, Lisa R Ker 46 di Giovanni Di Vincenzo, Lupa of the Sea Baltic 78 di Lorenzo Del Maestro, i multiscafi Mana di Riccardo Pavoncelli, Maserati Multi70 di Giovanni Soldini, e Minimole trimarano Neel 47 di Aldo Fumagalli, e poi la gloriosa nave scuola della Marina Militare Orsa Maggiore, Vallicelli di 28 metri, Preferisco, Azuree 40 di Pierpaolo Ballerini, Renoir GS 40 di Mario Pellegrini, Tevere Remo Mon Ile First 40 di Gianrocco Catalani, Ultravox X332 di Leonardo Fonti, e infine Verve-Camer, Comet 50 di Giuseppe Greco. Molte barche note ex del circuito offshore italiano, ma anche dell'ultima Round Aeolian raccontata da Saily (come Fra Diavolo, Lisa R, Ars Una), poi l'immancabile incredibile Duffy di Enrico Calvi, senza dimenticare lo svizzero-italiano Franco Niggeler col suo Cookson 50 Kuka3... Italiani popolo di navigatori.
LA PARTENZA IN DIRETTA STREAMING DA RIVEDERE QUI
PERCHE' IL RECORD (DEL 2007) PUO' CADERE - Will Oxley, navigatore australiano sul maxi 100 piedi (30,5 m) Comanche (CAY), crede che il tempo record stabilito dal Rambler di 90 piedi (27,4 m) nel 2007 (47 ore e 55 minuti, 3 secondi) sia stavolta alla portata dei più veloci e grandi monoscafi e multiscafi. "E' interessante perché c'è un sistema di bassa pressione che si sta sviluppando sul Nord Africa che si sposterà sull'area della regata", ha spiegato. “Dovremmo avere un vento abbastanza forte, cosa insolita per questa regata negli ultimi anni. Le previsioni sembrano complessivamente buone. Le nostre rotte sugli strumenti mostrano una possibilità realistica, se navighiamo bene, di fare un tempo da record. La domanda è se c'è qualcuno davanti!". Lo skipper di Comanche è Mitch Booth, uno degli avversari di Echavarri ai Giochi del 2008.
La previsione è condivisa da Chris Branning e Silvio Arrivabene, i co-navigatori dell'attuale Rambler 88 (USA) di George David, Juan K di 88 piedi (26,8 m) ben cinque volte vincitore in reale della Rolex Middle Sea Race. Per Arrivabene, alla sua nona MSR, è la previsione più veloce finora, aspettando di vedere quanto velocemente potranno attraversare lo Stretto di Messina per lanciarsi sul resto del percorso di totali 606 miglia nautiche. A sua volta, Branning ha confermato l'importanza del sistema in arrivo dal Nord Africa: “Sarà la caratteristica meteorologica dominante per tutto il percorso. Ci saranno due zone di passaggio ristretto allo Stretto e sul versante occidentale della Sicilia. A Lampedusa ci sarà l'incertezza di quanto tenersi in basso, probabilmente la variabile più grande rimasta."
SOLDINI VUOL FAR SGOMMARE MASERATI - Anche i grandi multiscafi scalpitano. Giovanni Soldini, skipper di Maserati Multi70, ha vinto tre volte la line honours e detiene l'attuale record di regata multiscafo in circa 56,5 ore, sorprendentemente più lento del record che è di un monoscafo. Quest'anno, però, tutto potrebbe cambiare. “Sappiamo da qualche giorno che questa edizione sarà molto ventosa”, ha detto Giovanni. “La prima parte della regata a Messina per noi non avrà vento forte, ma da Stromboli al traguardo sembra molto, molto buono… 20 nodi o più. Dovrebbe essere un buon anno per la cronaca, e con gli altri multiscafi sarà una regata molto interessante. Sarà importante stare davanti". A bordo ci sono: Guido Broggi, Vittorio Bissaro, Lorenzo Bressani, Francesco Pedol, Oliver Herrera Perez, Matteo Soldini e Thomas Joffrin.
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Sull'altro multiscafo, Mana di Riccardo Pavoncelli, battuto sul traguardo da Maserati lo scorso anno, ma vittorioso in tempo compensato, lo skipper Jeff Mearing festeggia il suo 40esimo compleanno il giorno della partenza ed è entusiasta di farlo avendo a bordo una leggenda francese della vela oceanica come Loick Peyron! Anche lui onferma le aspettative di vento forte. "La barca è sana, preparata e pronta a partire", ha detto Mearing. “Sarà una gara succosa; la previsione cambia ogni sei ore mentre la bassa pressione si sposta. In questo momento, stiamo pensando di far indossare a tutti gli occhiali, pronti per le onde che arriveranno in pozzetto."
PER I PIU' PICCOLI, RISCHIO OLTRE 30 NODI - Altrove nella flotta, le previsioni gettano un'ombra, con una gara difficile per le barche più piccole e lente e la prospettiva di affrontare venti oltre i 30 nodi durante la regata. Mentre i maxi monoscafi e i multi potrebbero essere alla ricerca di un tempo di gara sotto i due giorni, parecchi saranno in mare fino a sei giorni, affrontando il peso della depressione su yacht che, pur essendo in grado di navigare con tutte le condizioni, non possono divorare le miglia allo stesso modo.
Il velista tedesco Johannes Polgar di Amburgo, algtro tornadista che ha regatato contro Echavarri e Booth alle Olimpiadi di Pechino, corre su Rafale, un Elliot 52 a chiglia basculante: "Questa è la mia prima sfida offshore, le leggende intorno a questa regata sono forti e mi aspetto una grande avventura", ha rivelato alla vigilia. Robin Zinkmann, il navigatore di Rafale, prova a prevedere: “È sempre difficile gestire i venti a Messina, potremmo rimanere bloccati lì più a lungo del previsto. Poi avremo molto vento a metà gara e non sono sicuro di quanto saremo in grado di navigare vicini al 100%. La mia ipotesi, al momento, è di due giorni e mezzo".
James Neville, Commodoro del Royal Ocean Racing Club e skipper dell'HH42 Ino XXX (GBR) (un progetto Vrolijk per il cantiere Hudson Yac ht, secondo assoluto alla Rolex Fastnet Race 2021), è un altro alla sua prima Rolex Middle Sea Race. "Siamo fortunati ad avere lo stesso equipaggio del Fastnet, quindi siamo pienamente all'altezza", ha dichiarato Neville entusiasta. “Sembra piuttosto leggero all'inizio, attraverso la Sicilia e fino a Messina. Dopo lo Stretto sembra ventoso e veloce”. Neville è entusiasta di competere contro un certo numero di yacht che erano nella top ten del Rolex Fastnet di questa estate, tra cui Sunrise (GBR) vincitore assoluto sotto IRC. Hanno un quasi gemello, l'altro HH42 maltese Artie, guidato dalle leggende locali Lee Satariano e Christian Ripard. "Sono piuttosto diversi da noi", ha spiegato Neville. “Noi più potenti con i doppi timoni, mentre loro penso abbiano una chiglia leggermente più profonda. La loro conoscenza del percorso, però, potrebbe essere decisiva”.
I FRATELLI PODESTA PUNTANO A UNO STORICO TRIS - Molti occhi maltesi saranno poi puntati sui fratelli Podesta in gara con il First 45 Elusive 2 (MLT), vincitore delle ultime due edizioni della Rolex Middle Sea Race. Avranno il loro da fare per ottenere il tris di fila in una flotta così grande. Quest'anno vede una delle più grandi rappresentazioni maltesi nelle ultime edizioni, con 13 scafi.
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