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19/10/2016 - 15:15

Al via sabato 22 da Malta l'evento offshore del Mediterraneo

Rolex Middle Sea,
l'affascinante

608 Miglia, circa 120 barche iscritte, 25 nazioni al via, trimarani, grandi Maxi e barche da crociera, la Rolex Middle Sea Race 2016 è pronta per un'altra edizione da ricordare. I favoriti? Il solito Rambler 88, i trimarani Phaedo3 e Maserati (timone danneggiato e senza foil), il derby tra i Cookson 50 Cippa Lippa 8 e Mascalzone Latino. Ecco uno per uno i 27 yacht italiani iscritti - GUARDA VIDEO TEASER


di Fabio Colivicchi



Malta torna al centro della scena velica mondiale come ogni anno a metà ottobre per la partenza e l'arrivo (dopo il giro della Sicilia a largo di Favignana, Pantelleria e Lampedusa) della superclassica Rolex Middle Sea Race, la regata che porta il Mediterraneo persino nel nome, e che è una specie di "tesi di laurea" in vela offshore, immancabile per gli appassionati del genere.


Ci sono quasi 120 iscritti, 25 nazioni, tanti bei nomi e tante belle barche, che hanno raggiunto Malta nelle scorse settimane, molte di ritorno dalla Barcolana a Trieste, ci soni anche tante barche ed equipaggi "normali", più da seria crociera che da regata. E' lo spirito offshore mediterraneo. Adrian Stead, Vincenzo Onorato, Flavio Favini, Branko Brcin, Ian Moore, Giovanni Soldini, Pierre Casiraghi, Mikey Muller, sono solo alcuni dei volti che si incontrano in banchina nel porto vecchio di Malta.

 

La regata che parte il 22 ottobre vede anche ben 27 scafi italiani iscritti: un bel numero, il 20% della flotta, che giustifica la crescente passione italica per la vela offshore di grande altura. Tra poco vedremo insieme tutti, ma proprio tutti, gli italiani al via. Ma intanto le ultime vicende di Maserati Multi 70, il trimarano di Giovanni Soldini, al centro di un esperimento tecnologico avanzatissimo sull'uso dei foil in altomare e in oceano. Purtroppo la barca ha avuto un grave danno nella navigazione verso Malta, la rottura del timone per l'urto con un oggetto.
 

SOLDINI E MASERATI, CORSA CONTRO IL TEMPO PER PARTIRE (MA SENZA FOIL)
Un danno serio per Maserati Multi70 che ha attraccato la mattina del 17 ottobre al Grand Harbour di Malta. 
Nella notte di domenica 16 ottobre, a 150 miglia da Malta, durante il trasferimento da La Spezia Maserati Multi70 ha subito infatti una collisione con un oggetto galleggiante che ha distrutto il timone di dritta, i tubi di movimentazione e uno dei settori attaccato al braccio. Nonostante la gravità dell’avaria subita, l’equipaggio di Maserati Multi70 è riuscito a fare vela con le sue forze in sicurezza sul porto maltese.


Giovanni Soldini appena sceso in banchina ha ricostruito la dinamica dell’incidente così: «Non sappiamo cosa ci abbia colpiti nel buio: stavamo navigando con 22 nodi al lasco, a Sud-Ovest della Sicilia, a 30 nodi di velocità, quando abbiamo sentito un botto secco e ci siamo accorti che il timone non c’era più. Le boccole (i cuscinetti dentro ai quali ruotano i timoni) si sono sradicate. Abbiamo perso tutto: timone, scassa e settore».
 

Lo shore team di Maserati Multi70 appresa la notizia si è messo in viaggio da La Spezia per raggiungere Malta nel più breve tempo possibile e sostituire il timone insieme all’equipaggio in vista del via della Rolex Middle Sea Race.


Seppur risolvibile, il danno resta penalizzante per questa prima regata. Spiega Soldini: «Insieme al timone alare dovremo sostituire anche il foil alare che non può essere usato da solo, altrimenti la barca si impenna come un cavallo imbizzarrito. Su Maserati Multi70 monteremo perciò tutta la timoneria del lato destro del “vecchio” assetto MOD70, non volante. È una scelta obbligata, un timone alare come il nostro non si rifà in pochi giorni e ci vorrà tempo per ricostruirlo».
 

ITALIANI, PASSIONE OFFSHORE E MEDITERRANEO
Eccoli, i magnifici 27 yacht che correranno la RMSR con bandiera italiana. Ve li elenchiamo in ordine alfabetico. Alcor V (First 47.7) armatore Rosario Ceci; Amapola (Oceanis 430) di Gherardo Maviglia; Atame (Fast 42) di Giuseppe Bisotto che correrà in doppio. Curiosità: Beppe è alla sua undicesima partecipazione consecutiva alla Middle Sea Race! Proseguiamo la passeggiata in banchina: Audace (47.7) di Giuseppe Agliardi; Canevel Spumanti (First 40) di Ottavio Persico; Cutty Sark (Azuree 40) di Francesco Felice Buonfantino (hanno fatto l'Atlantico e l'abbiamo raccontato in video su Saily, corrono in doppio); Cippa Lippa 8 (Cookson 50) di Guido Paolo Gamucci; DHL Adelasia di Torres (M37) della coppia Nobis-Azara; Duffy (piccolo Dufour 34) di Enrico Calvi; Egi 4 (Mylius 76) di Sergio Giglio; Glev (12,60) di Gianluigi Ferrara (classifica in doppio); Illumia 12 (Class950) di Michele Zambelli con Luca Tosi (in doppio) in preparazione per la Ostar 2017; Junoplano (Open 60) di Michele Pennelli; Leon (NSX 42) di Pierpaolo Ballerini, in doppio con Alessandro Ciofani; Magia Casaprogettata.it (GS39) di Massimiliano Rizzo.


Andiamo avanti, ed ecco Mascalzone Latino (Cookson 50) di Vincenzo Onorato, che torna dopo il 2° posto millimetrico (per 9 secondi) alle spalle di B2 nell'edizione 2015; Maserati Multi 70, del quale abbiamo detto; Monomotapa (Swan 46) di Alberto Querci; Ocearch (Imoca 60) di Riccardo Pavoncelli; Orso Brillo (GS45) di Paolo Fioravanti; Prospettica (Comet 41S) di Giacomo Gonzi e Marzio Dotti (in doppio); Sagola Biotrading (GS37) di Sagola Biotrading; Sciara Aeronautica Militare (First 44.7) in doppio con Filippo Lancellotti; Scricca (Comet 38S) di Leonardo Servi; Una Vela per la Vita BIT2WIN (Tripp 36) con Federico Cuciuc e Oris Maria D'Ubaldo (in doppio); Vaquita (Class 40) di Anemos Team; e infine Zenhea Takesha (Mylius 49) di Aldo Quadarella.


MASCALZONE LATINO E QUEI 9 SECONDI
A bordo del Cookson 50 di Onorato, insieme a Marco e Matteo Savelli, l’afterguard annovera un inedito raggruppamento di vecchie e nuove conoscenze del team, come Adrian Stead, Lorenzo Bressani, Branko Brcin e Ian Moore nelle vesti di navigatore. Completano l’equipaggio: Leonardo Chiarugi, Andrea Ballico, Pierluigi De Felice, Daniele Fiaschi, Stefano Ciampalini e Davide Scarpa. Tutti velisti di altissima caratura che, come tattici o navigatori, hanno già fatto parte di Mascalzone Latino in momenti molto importanti della sua storia.

METEO
L’edizione numero 37 del più importante evento offshore del Mar Mediterraneo al momento sembra poter iniziare all’insegna di una prima giornata con deboli venti di gradiente, e di poter proseguire in regime di incoraggiante intensità. Ma a partire da martedì, il terzo giorno, quando è prevedibile la maggior parte degli arrivi delle imbarcazioni di media grandezza, il bollettino meteo-marino annuncia che chi si troverà a navigare negli ultimi due leg di rientro verso Lampedusa e Malta dovrebbe incontrare venti abbastanza frontali e, quindi, probabilmente si renderà per molti necessario concludere la regata con dei lunghi bordi di bolina. Non dovrebbero tuttavia presentarsi condizioni estreme come quelle incontrate nella sfortunata edizione del 2014, che aveva visto Mascalzone Latino costretto al ritiro per la rottura di una sartia diagonale in prossimità di Trapani.


Ancora da battere il record assoluto del 2007 attualmente detenuto da Rambler (47 ore, 55 minuti e 3 minuti). 
Le barche da battere, quelle protagoniste in tempo reale, oltre ai trimarani Phaedo3 di Lloyd Thornburg e Maserati di Giovanni Soldini (primo confronto diretto in regata) sono i soliti Maxi: Rambler 88 di George David, Aegir (25 metri), un paio di VO70 gli austriaci di Green Dragon e i danesi di Trifork, lo svizzero Caro (20 metri). Assenti i TP52 italiani protagonisti delle ultime edizioni. Previsto anche un warm-up con regata Coastal Race mercoledi 19 ottobre, con una quarantina di iscritti.


Il commodoro del Royal Malta YC, Peter Dimech: "E' la 37ma edizione della Rolex Middle Sea Race, in tutti questi anni abbiamo visto le più svariate condizioni meteo, dalla bonaccia alla burrasca. Ogni scenario resta possibile a oggi, e ricordiamo che la responsabilità di prendere il mare resta di ciascuno skipper. Tuttavia per il Royal Malta Yacht Club, organizzatore, la sicurezza è un tema centrale che trattiamo con la massima attenzione. Ogni barca è ispezionata attentamente dai nostri esperti, le dotazioni di sicurezza in primo luogo, tutto deve essere in regola per avere l'ok alla partenza."


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