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11/07/2013 - 21:17
L'America's Cup forse trova pace
L'America's Cup forse trova pace
Rivedi la prima regata di Luna Rossa
!--paging_filter--strongPrimo punto contro Artemis (assente), con punte a 37 nodi e piccola avaria a una deriva. La Giuria accoglie le proteste di Emirates Team New Zealand e Luna Rossa: i primi commenti. Oracle: ora pensiamo alle regate. Murray: rispetto la Giuria e vado avanti - RIVEDI QUI LA REGATA!/strong!--break--br /
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Luna Rossa Challenge 2013 riprende la corsa per la Coppa America numero 34. Ieri giornata importante a San Francisco. Prima regata (sia pure contro avversario assente, Artemis) e primo punto nella Louis Vuitton Cup. E poi la decisione della Giuria, che ha sostanzialmente accolto le proteste di Team New Zealand e Luna Rossa, aprendo la strada a un disarmo che si spera possa mettere tutti solo davanti alla prospettiva di pensare alle regate.br /
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Per la regata di Luna Rossa il vento soffia a circa 13 nodi e il cielo è grigio. Il timoniere Chris Draper timona l'AC72 d’argento su un percorso di 12,07 miglia nautiche, impiegando in tutto 28 minuti, 58 secondi. Dopo consultazione con il comitato di regata, il team italiano aveva infatti scelto di navigare sul percorso di cinque lati, più corto dei 7 lati e 16 miglia che Emirates Team New Zealand ha completato nelle sue prime due regate di Domenica e Martedì. Luna Rossa ha raggiunto una velocità massima di 36.13 nodi sul primo lato del percorsobr /
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"Oggi è stato piuttosto leggero e irregolare, sono sicuro che possiamo fare un lavoro migliore", ha detto lo skipper Max Sirena. Quindi, illustrando la complessità di questi AC72, Sirena ha raccontato come un piccolo elemento dell’attrezzatura, da costo di 1 dollaro, oggi è stato sul punto di impedire al catamarano di svariati milioni di dollari di completare la regata.br /
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"Abbiamo avuto un piccolo problema con il sistema della deriva di destra", ha detto Sirena. "Un pezzonbsp; da1 dollaro avrebbe potuto compromettere l’intera gara, ma alla fine abbiamo gestito la ripartizione. Una piccola avaria, che avrebbe potuto incidere su alcune manovre e sul foiling, comunque l'obiettivo del giorno era quello di finire la gara e sono felice di aver compiuto la missione.”br /
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Poco prima che Luna Rossa uscisse in mare, la Giuria Internazionale aveva emesso la sua sentenza sulle proteste presentate dal team italiano e da Emirates Team New Zealand. La giuria ha accolto le proteste, e a quanto pare dalle reazioni generali (manca solo Artemis, che adesso appare il team a maggior rischio di ritiro), questa sentenza non solo non fermerà la Coppa America, ma potrebbe essere la spinta decisiva per farla andare avanti.br /
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"Noi tutti rispettiamo la decisione della giuria - ha detto il Direttore di regata Iain Murray.nbsp; - Abbiamo così tanti ingredienti nella 34ma Coppa America. In questi giorni dei miei grandi amici velisti mi hanno telefonato per raccontarmi che stanno incollati alla televisione a guardare una regata per tutto il percorso.br /
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“Quello che stiamo mettendo in campo, quello che i velisti stanno facendo con queste barche, ha davvero portato la Coppa America e la tecnologia a un nuovo livello, e penso che tutti noi dovremmo essere orgogliosi di questo", ha detto Murray. "Ma adesso abbiamo bisogno di completare l’opera. Abbiamo bisogno di avere finalmente due barche sul campo di regata e abbiamo bisogno di avere una grande Coppa America".br /
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La speranza di Murray, sconfitto ma non atterrato dalla sentenza della Giuria, può trovare prestissimo una prima conferma: la prossima occasione per vedere due barche sul campo di regata è questo sabato, quando è in programma la sfida tra Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Challenge per il secondo round robin della Louis Vuitton Cup.br /
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"Di sicuro sarà emozionante", ha detto Sirena.br /
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strongQUI RIVEDI LA PRIMA REGATA (E IL PRIMO PUNTO) DI LUNA ROSSA/strongbr /
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strongULTIM'ORA 11 LUGLIO ORE 20:10: GIURIA, SENTENZA SALOMONICA, MA IL RACE DIRECTOR DEVE RITIRARE UNA DELLE SUE REGOLE/strongbr /
Una "sentenza" di 23 pagine - a href="http://noticeboard.americascup.com/wp-content/uploads/2011/08/JN075.pdf"DA LEGGERE TUTTA QUI/a - e decisioni salomoniche, peraltro aperte e una mediazione continua. La Giuria difende Iain Murray finchè può, ma poi gli ordina di ritirare una delle regole.br /
A presto per i commenti.br /
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LA VIGILIA DEL GIORNO DI LUNA ROSSAbr /
Il giorno di Luna Rossa, alla prima regata finalmente in questa sfida. Ecco l’equipaggio di Luna Rossa: skipper Max Sirena, timoniere: Chris Draper, tattico: Francesco Bruni, regolatore della wingsail: Xabi Fernandez, Trimmer: Pierluigi de Felice, Bowman: Nick Hutton, Freestyle: Marco Montis, Grinder: Lele Marino, Giles Scott, Simone de Mari e David Carr.br /
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Alle 12:15 locali, le 21:15 italiane, la prima regata vera per Luna Rossa, chiamata in mare contro Artemis. Gli svedesi non ce la fanno (sono ancora in corso i test strutturali alla nuova barca) e quindi la barca italiana potrebbe emulare i kiwi e correre da sola i 5 lati del percorso (ha chiesto al Direttore di regata il percorso più breve previsto per le finali, e usato quando c'è più vento) conquistando a sua volta il primo punto della sua America’s Cup. La regata sarà trasmessa in diretta sul canale Youtube dell'America's Cup, come già fatto per le prime due di ETNZ senza avversari.br /
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La regata in diretta su Youtube: una occasione ghiotta per vedere per la prima volta Luna Rossa in regata vera (anche se senza avversario), con previsioni che indicano vento tra 16 e 18 nodi, con punte che potrebbero arrivare a sfiorare i 20 nodi... Luna Rossa a 40 nodi?br /
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Diventa quindi assai probabile, e addirittura storico, per come si sono messe le cose, per sabato 13 il primo match vero tra due barche: Emirates Team New Zealand e Luna Rossa.br /
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La prima settimana (intensissima ma con poca vela, anche se quella poca vola a 44 nodi) della Summer of Sailing a San Francisco vive ore importanti e contraddittorie. La Giuria Internazionale ha impiegato molto più del previsto a prendere la sua decisione. Si era parlato di martedi, poi annunciato mercoledi e infine previsto per giovedi, ore 11 locali, le 20 in Italia.br /
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Tra poco dunque il verdetto sulle due norme di sicurezza contestate da due sfidanti ETNZ e Luna Rossa. E a seguire, le conseguenze della sentenza. Ritiri? Impossibilità a restare in gara? Recriminazioni? Altre azioni legali, stavolta chiamando in causa la Corte Suprema di New York? Le Coppa ci ha abituato al “tutto è possibile”. Quindi, è possibile anche una normalizzazione, un bel respiro forte di tutte le parti in causa, qualche visibile (e reciproco) passo indietro, il rumore delle armi che si rinfoderano. E parallelamente, il fruscio delle prue degli AC72 che fendono l’acqua.br /
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Per quale scenario fate il tifo voi?br /
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strongLA SECONDA REGATA DEI KIWI DA SOLI/strongbr /
Emirates Team New Zealand ha conquistato il secondo punto della Louis Vuitton Cup, l’America’s Cup Challengere Series, in una regata senza avversario nella Baia di San Francisco. Lo skipper Dean Barker e il suo team avrebbero dovuto regatare contro Artemis Racing, ma il team svedese è ancora impegnato nell’armamento del secondo AC72 e non sarà pronto prima di altre due settimane.br /
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Ancora una volta i kiwi sono apparsi molto a loro agio a bordo dell’AC72 Aotearoa. Hanno completato il percorso di 16.16 miglia in 45 minuti e 28 secondi, un minuto in meno rispetto alla regata di domenica, raggiungendo una velocità di punta di 43,26 nodi. Il vento era più teso e ha raggiunto punte di 20 nodi contro i 16 di domenica.br /
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“C’era un po’ più di brezza oggi, probabilmente un nodo o due in più rispetto all’altro giorno – ha commentato Ray Davies, il tattico – Dopo la prima regata ci siamo concentrati su alcuni aspetti e li abbiamo migliorati studiando i video. E’ davvero utile avere video così dettagliati per analizzare le cose in modo approfondito. E’ un’opportunità per imparare e migliorarsi”.br /
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I kiwi sono stati il team che per primo ha varato un AC72 e che vi ha navigato più a lungo di tutti. Sempre Emirates Team New Zealand è stato il primo a sperimentare l’hydrofoiling ed è stato in grado di riproporre il tutto durante le prime regate della Louis Vuitton Cup nonostante la mancanza di avversari.br /
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strongLO SGUARDO (INTERESSATO) DI MURRAY: “DAVVERO VELOCI”/strongbr /
“Sono davvero veloci in fase di strambata - ha spiegato Murray Jones di ORACLE TEAM USA, che si stava allenando sul campo di regata prima che Emirates Team New Zealand si lanciasse nella sua prova contro il tempo – Abbiamo programmi differenti. Loro devono regatare ora mentre noi non lo faremo fino a settembre. Fino ad ora abbiamo lavorato sulla velocità nel dritto, dai prossimi giorni inizieremo a pensare al racing mode”.br /
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Le velocità toccate da Emirates Team New Zealand hanno lasciato stupiti alcuni grandi nomi dell’America’s Cup. “Vengo da 3-4.000 ore di navigazione sui 12 Metri S.I. davanti a Fremantle – ha commentato il Regatta Director Iain Murray, protagonista dell’America’s Cup del 1987 – Il tempo trascorreva cercando di virare senza perdere troppa velocità: il target era non scendere sotto i 6.5 nodi. Queste barche navigano a 21-22 nodi e in virata passano attorno ai 10, mentre nelle strambate toccano addirittura i 25 nodi. Sono velocità mai viste nel mondo della vela”.br /
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“I giovani, i velisti dell’America’s Cup, i ragazzini sugli Optimist o sulle tavole da kitesurf sono affascinati da queste tecnologie e dallo sviluppo che abbiamo impresso a questo sport” ha concluso Murray.br /
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