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04/07/2013 - 13:06

Il Race Director incontra i media e ricambia le accuse

Replica Murray: chi bara davvero?

!--paging_filter--strongIl Race Director incontra i media e ricambia le accuse di Emirates Team New Zealand e Luna Rossa. “Sono stato nominato dagli sfidanti, rappresento tutti i team. Tutte le mie regole aumentano la sicurezza. Le proteste solo per motivi di competizione”. E accusa Dalton e Barker di doppio gioco.../strong!--break--br / br / br / Il Regatta Director della XXXIV America’s Cup, l’australiano Iain Murray, contrattacca dopo le proteste di Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Challenge che lo chiamano personalmente in causa (è lui l’autore delle 37 regole di sicurezza, due delle quali contestate da italiano e kiwi). E lo fa incontrando i media a San Francisco, 24 ore prima della cerimonia di apertura, in programma oggi 4 luglio, giorno di festa nazionale.br / br / “Non è vero che stiamo cambiando le regole una settimana prima delle regate - attacca Murray - Le mie 37 raccomandazioni sono state presentate ai team il 22 maggio, 6 settimane prima del via della Louis Vuitton Cup. E tutti erano daccordo con le 37 regole. Grant Dalton (managing director di Emirates Team New Zealand, ndr) è venuto verso di me nella stanza, mi ha stretto la mano e mi ha detto: ‘Bel lavoro Iain. Non avrai ulteriori pressioni da parte nostra’. E invece il 28 giugno, Emirates Team New Zealand ha presentato una protesta alla Giuria Internazionale, e ieri Luna Rossa Challenge ha fatto lo stesso.”br / nbsp;br / Murray ha anche contestato che Luna Rossa e ETNZ sarebbero fuori stazza secondo le due famose regole, e quindi protestabili o impossibilitate a regatare. Gli stazzatori avrebbero informato il Race Director, che sia Luna Rossa che Emirates Team New Zealand sarebbero pienamente in stazza con le regole di classe AC72.br / nbsp;br / “Possono regatare regolarmente domenica 7 luglio, con le barche come sono oggi, perchè rispondono ai requisiti minimi stabiliti nelle mie Safety Rules (Regole di Sicurezza) - ha detto ancora Murray, che ha poi rilanciato: “A questo punto è chiaro che non si tratta di un problema di team che non sono in grado di competere. Evidentemente ci sono due team che stanno cercando di guadagnare dei vantaggi dai cambiamenti che io ho introdotto per rendere le regate più sicure:”br / br / Ecco qui, adesso il cerchio si chiude, e la confusione è totale, per capirci qualcosa forse non basterebbe Pirandello. Dalton e Bertelli accusano Murray di aver scritto delle regole che introducono, con la scusa della sicurezza, delle nuove regole di stazza (e non avendo l’autorità per farlo senza il consenso unanime dei team) che di fatto porterebbero un vantaggio al defender Oracle e forse al challenger of record Artemis i quali, essendo in ritardo rispetto a ETNZ e LR, avrebbero meno da perdere dagli aggiustamenti delle regole. Murray risponde l’esatto contrario, ricorda che l’unanimità, sia pure sulla parola, c’era stata, e che chi cercherebbe di trarre vantaggio dalla situazione sono invece proprio neozelandesi e italiani, alleati da sempre. Chi ha ragione (ammesso che esista una ragione)?br / br / Murray ha proseguito parlando in dettaglio delle due regole al centro del contenzioso: quelle che richiedono timoni più profondi e con winglets più larghe (letteralmente: alette di estremità, mutuate dalle ali degli aerei, si usano su derive e timoni su questi catamarani, servono per far elevare la barca che naviga sollevata dall’acqua). Il Race Director insiste che anche queste sono importanti regole di sicurezza.br / nbsp;br / “Servono a dare all’equipaggio maggiore controllo della barca. Le nuove regole di sicurezza consentono la regolazione dell’angolo delle alette fino a 5 minuti prima della partenza della regata, anzichè fino alle 8 del mattino di ogni giorno di regata.”br / Una regola pratica che consente settaggi più precisi in funzione del vento al momento della partenza. Secondo Murray le due proteste riguardano cose che in precedenza gli stessi team avevano richiesto.br / nbsp;br / “Dean Barker, lo skipper di Emirates Team New Zealand, mi ha scritto una mail lo scorso dicembre, chiedendomi che il periodo di aggiustamento delle alette elevatrici sui timoni fosse esteso, dal momento di lasciare la banchina (come da originarie regole di classe) al momento del segnale di avviso della regata (come inserito dalle regole attuali di sicurezza). Egli riteneva che la barca sarebbe stata più sicura, e più facile da controllare, se la regolazione finale poteva essere fatta subito prima della partenza. E quando ho incontrato i team a maggio, tutti hanno riconosciuto che timoni più profondi e grandi ali aggiungono maggiore controllo. Luna Rossa ha perso più volte il controllo in allenamento a 36 nodi di velocità ed è partita in straorza. Maggiore superficie, maggiore controllo. Avete capito adesso perchè sono così frustrato?”br / br / Sulla questione dell’autorità a emettere le regole, Murray conclude dicendo che quando la mediazione è fallita, lui non ha avuto altra scelta che procedere con le 37 raccomandazioni di sicurezza:br / br / “Come Direttore della Regata sono stato nominato dagli sfidanti, e accettato dal defender. Io lavoro a nome di tutti i team. In questo caso ho cercato davvero di salvare i team da se stessi: a nessun team piacciono tutte le raccomandazioni. Malauguratamente adesso due team hanno presentato protesta su alcune di queste raccomandazioni. Ma io non credo che si possa scegliere a piacimento tra le regole. Queste Safety Recommandations sono un pacchetto unico, tutte insieme incrementano la sicurezza dei nostri velisti. E adesso sono Regole dell’evento.”br / nbsp;br / La International Jury ha programmato la prima udienza per la protesta di Emirates Team New Zealand lunedi 8 luglio. Non c’è ancora una data per la protesta presentata da Luna Rossa.br / br / Il team italiano, intanto, avrebbe fatto sapere di essere intenzionato a disertare la cerimonia di apertura. Un altro modo, forse persino più forte simbolicamente, per prendere le distanze. La festa sembra destinata a rovinarsi sempre di più. E chissà se Luna Rossa e Team New Zealand saranno al via della loro prima regata domenica 7 luglio (e a quali provvedimenti andrebbero incontro in caso di “sciopero”). Senza un miracolo (un accordo vero e il passo indietro da parte dei due schieramenti: Oracle con Artemis contro Team New Zealand con Luna Rossa) si può solo immaginare un avvitamento del confronto in termini legali.

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