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27/06/2016 - 20:02
Altri mari, altre barche, altri velisti
Quelli che il Fastnet...
E' meglio Mini
Un weekend da marinai veri in Bretagna, per una regatina tostarella: 500 miglia in coppia, partenza da Douarnenez e giro del mitico Fastnet in Irlanda, con traversata della Manica, passaggio a Wolf Rock all'estremo Ovest della Cornovaglia (ormai territorio extra-europeo...). Tra maree, zone interdette, traffico commerciale, meteo variabile. Un'altra grande prova per i navigatori, e intanto le barche... FOTO E VIDEO DA VEDERE
di Christophe Julliand
Si è conclusa questo week end a Douarnenez, in Bretagna, la 31ma edizione del Mini Fastnet, grande classica del circuito Mini 650 in Atlantico. Le condizioni meteo hanno permesso ai concorrenti di effettuare il percorso originale: un giro di oltre 500 miglia che da Douarnenez prevede l'uscita del Mar d'Iroise, la traversata della Manica, il passaggio a Wolf Rock (punta occidentale della Cornovaglia), la traversata del Mar Celtico fino al mitico scoglio del Fastnet a Sud dell'Irlanda. E ritorno con le stesse problematiche legate al traffico, zone vietate (DST), correnti di marea e altre difficoltà più da regata costiera che d'altura.
VIDEO: LA PARTENZA DEL MINI FASTNET 2016
Il Mini Fastnet si corre in doppio. Nessun equipaggio italiano tra le oltre 50 imbarcazioni che hanno partecipato alla regata quest'anno. Una flotta composta da 45 barche di Serie e 10 prototipi. Cosa ricordare di questa edizione?
Il prototipo 865 senza rivale (per ora)
Tra i prototipi, continua la striscia vincente di Ian Lipinski che ha vinto tutte le regate 2016. Già vincitore della scorsa Mini Transat 2015 in categoria Serie, Lipinski sembra aver preso le misure del prototipo 865, ribattezzato Griffon.fr. Si tratta del secondo progetto di David Raison, evoluzione del 747 a naso tondo. Questa volta Lipinski era in coppia con Sébastien Picault, uno dei Ministi ancora in attività nella classe con più esperienza. In testa dall'inizio alla fine, hanno vinto con un margine confortevole (più di 4 ore di vantaggio sul secondo al traguardo).
Nelle grandi linee, lo stesso era accaduto con il precedente armatore dell'865 (Davy Beaudart) che aveva dominato anche lui il circuito 2015 fino alla prima tappa della Mini Transat. Però Beaudart aveva dovuto ritirarsi all'inizio della seconda, poche ore dopo la partenza dalle Canarie.
La differenza è che questa volta potrebbero arrivare nuovi prototipi con i numeri giusti per dar filo da torcere all'865. C'è il super innovativo Arkena 3 di cui abbiamo già parlato. E a breve ci saranno altri pretendenti, in particolare il mitico prototipo 747 (il Magnum di David Raison diventato poi Prysmian di Giancarlo Pedote). Ed è un 747 con le ali che vedremo navigare: il nuovo armatore Betrand Castelnarac sta modificando il prototipo per aggiungere foil al primo Mini Scow della storia...
VIDEO: IL FASTNET A BORDO DEL MINI 865
Serie. E' iniziata davvero l'era Pogo 3
Anche nella categoria Serie, il Mini Fastnet ha confermato quello che già si era visto nelle prime regate della stagione 2016, ovvero il dominio assoluto del Pogo 3, progetto Verdier costruito da Structures. Per il Fastnet erano 18 in partenza (modello più rappresentato), si sono ritrovati 16 al traguardo e... ai 16 primi posti. La vittoria sembrava promessa all'equipaggio ceco (Pavel Roubal e Milan Kolacek). Nelle ultime miglia però i Cechi si sono ritrovati bloccati in una zona di bonaccia e si sono fatti superare da 6 concorrenti.
Vittoria per Fernbach e Beaudart che tagliano il traguardo terzi overall, a due minuti del secondo prototipo. Le foto di Simon Jourdan illustrano l'incredibile finale di regata nella baia di Douarnenez. I primi classificati hanno tagliato la linea come se tornassero da una regata tra le boe di poche ore: i 7 primi classificati hanno chiuso nell'arco di 5 minuti dopo 4 giorni di regata. Roba da matti, pardon da Figaristi.
Dei Mini di Serie che corrono a ritmo di prototipi: è un fenomeno ciclico nel mondo 650. E' stato così con il Coco di Philippe Harlé negli Anni 80, del Pogo 1 di Pierre Rolland (Anni '90), del Pogo 2 (negli Anni 2000). Sembra proprio iniziata l'era del Pogo 3...
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