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02/11/2010 - 01:09

Mura in testa nella propria classe. Sulla web-tv intervista ai tre italiani

Prime ore
sulla rotta del Rum

Dopo le prime 24 ore di regata, buone notizie per l'Italia. Andrea Mura guida la categoria Rhum. Non male anche la posizione di Consorte e Nannini tra i Class 40.

Mesi di attese, programmazioni, strategie, allenamenti. Settimane di qualificazioni, messe a punto, test. Giorni di verifiche di stazza, interviste, breafing tecnici, controlli meteo e pretattica. Tutto spazzato via da un conto alla rovescia in salsa francese. "Cinq, Quatre, Trois, Deux, Un". Fine dei preparativi. La sfida è iniziata.

Tante corse in una
Le banchine gremite da decine di migliaia di persone e le acque altrettanto affollate davanti a Saint Malò hanno salutato gli 85 skipper partiti per la Route du Rhum 2010. L'obiettivo, per tutti, è riuscire a superare l'Oceano e approdare a Point a Pitre, in Guadalupa, dopo 3600 miglia.
Tante corse in una. Perché, sulla linea di partenza si sono presentate molte barche diverse. Per capirlo, basta un'occhiata sulla mappa che in tempo reale indica la posizione dei vari navigatori in mezzo all'Atlantico. I primi, Thomas Coville (Sodebo) e Franck Cammas (Groupama 3), a bordo dei giganteschi multiscafi della categoria "Ultime", hanno già superato Finisterre, lasciandosi alle spalle la punta più occidentale della Penisola iberica. Gli ultimi hanno invece da poco lasciato la piattaforma continentale e il "dito" della Bretagna.

Mura in testa alla categoria Rhum
Tra i concorrenti, l'Italia è rappresentata da Davide Consorte e Marco Nannini nella classe 40 e da Andrea Mura nella classe Rhum. Ed è proprio da quest'ultimo che arrivano le notizie migliori finora: Andrea Mura a bordo dell’Open 50 Vento di Sardegna (progetto Felci Yachts), sfruttando anche la sua esperienza di ex derivista è partito molto bene al lasco in velocita’ con il gennaker. Alle 23.00 Mura naviga a 9.5 nodi, è primo della flotta della sua categoria (Rhum) ed è a ridosso del grandi multiscafi che fanno da battistrada.

Dopo aver doppiato Cap  Frehel, Andrea Mura navighera’ in direzione dell’isola di Bréhat e tra non molto sara’ per lui il momento delle prime decisioni: il meteorologo Gianfranco Meggiorin (Navimeteo), che lo seguirà durante la regata, gli ha gia’ fornito tutte le informazioni necessarie per scegliere tra “un’opzione Nord e una Sud”.
Un vasto anticilone infatti influenzerà in maniera importante le prime 48 ore di navigazione e le decisioni dovranno essere drastiche, senza compromessi di sorta. Nel primo caso, quello del passaggio a Nord, una volta usciti dalla Manica si navighera’ vicini alla rotta ortodromica (quella diretta sull’arrivo), in condizioni di vento molto forte (oltre 35 nodi) da NW e mare agitato. Scegliendo l’opzione Sud, la rotta è più lontana dall’ortodromica almeno nel primo tratto, ma le condizioni meteo sembrano essere migliori (vento da NW a 25 nodi).

"Se faccio danni ora è un disastro"
Tra i class 40, guidata al momento da Bernard Stamm (Cheminéès Poujoulat), i due italiani sono un po' più indietro. Primo tra i due, l'abruzzese Davide Consorte (Adriatech) è 22esimo, a 28 miglia di distanza e 7,9 nodi di velocità. Quattro miglia più indietro, Marco Nannini su Unicredit è 28esimo. Per lui, dipendente del gruppo bancario a Londra, che si è allenato nei weekend per essere a Saint Malò e ha consumato le ferie per essere il più pronto possibile all'evento, la partenza è già stata un traguardo. "Sono in alto mare, mi sono liberato del traffico nella zona intorno a Ouessant, ho intravisto un'altro concorrente oggi pomeriggio ma altrimenti non c'e' piu' nulla intorno a me, un sole gentile risplende su UniCredit dove va tutto per il meglio", ha raccontato.

Il primo giorno e la prima notte hanno subito messo a dura prova nervi ed emozioni: "Siamo partiti con lo spinnaker medio, poi prima di Cap Frehal abbiamo cambiato per il grande visto che l'aria era calata, da sempre non sono un amante delle ariette, la notte la previsione era per un rinforzo progressivo fino a
22-25 nodi a Ouessant. Non vi nascondo lo stato di apprensione, prima notte appena partiti a stare in planata con lo spi grande pensando 'se faccio danni ora è un disastro'. Arrivato il vento per prudenza ho
cambiato dallo spi grande direttamente al piccolo, ma tutta quell'aria prevista non è mai arrivata quindi ero a tratti con troppa poca tela, ma visto il traffico, l'apprensione e la stanchezza era molto meglio così..."

"Superato il traffico l'aria è calata - ha proseguito Nannini - ne ho apprifittato per riprendere fiato, fare il punto della situazione, mangiare un boccone e dormire un misero sonnellino di 15 minuti... essi, essere alla Route du Rhum con i professionisti e' un'altra musica, non mollano mai, secondo me non le hanno neanche le drizze degli spinnaker, sono sempre su".

Infine una sua personalissima analisi della classifica provvisoria: "Più o meno i sette che avevo definito
intoccabili sono tutti entro le prime dieci posizioni. Io sono subito dietro a Pete Goss e non mi posso lamentare anche se spero di recuperare qualche posizione, ci sarà una separazione di strategie oggi pomeriggio quando il vento girerà a sinistra, credo un gruppo sceglierà qui l'opzione Nord mentre altri continueranno a Sud rendendo difficile sapere chi davvero emergerà... vedo che Armel Le Cleach è il primo degli Open 60 ad essersi giocarsi la carta".

La classifica delle classi
I primi delle varie categorie, al momento, sono:

- Categoria Ultime: Thomas Coville (Sodebo)
- Classe Imoca: Roland Jourdain (Veolia Environnement)
- Classe Multi 50: Franck-Yves Escoffier (Crépes Whaou!)
- Class 40: Bernard Stamm (Cheminées Poujoulat)
- Catégorie Rhum: Andrea Mura (Vento di Sardegna).


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