Tutti sui catamarani contro il cronometro
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Portofino-Giraglia
Il virus del record
Il virus del record
Tentativo di record Portofino-Giraglia: a Vittorio e Nico Malingri (già in stand-by da qualche giorno in attesa del vento), si aggiunge il minista Ambrogio Beccaria, con Bernardo Zin, che si allenano su un Formula 18 modificato. L'attesa del vento giusto, sfuma anche l'ipotesi domenica: "troppa onda" - LE FOTO E LE VIGNETTE DI DAVIDE BESANA
Non solo Vittorio e Nico, Father & Son: la febbre del record in catamarano contagia altri velisti italiani, del giro oceanico. E non è male. La circolazione delle idee, delle sfide, delle miglia sotto le chiglie, non può che fare bene a tutto il movimento.
Con i Malingri del Citroen Unconventional team in stand by da giorni sulla costa ligure, la novità è il minista Ambrogio Beccaria, già campione italiano della classe mini 6.50 2015 e 2016 nelle barche di serie, e fresco secondo nella transat in solitario Les Sables-Acores-Les Sables per i minitransat. Anche lui è pronto al tentativo di record sulla tratta Portofino-Giraglia-Portofino con Ambeco Record Edition, un catamarano Formula 18.
Ambrogio, in compagnia di Bernardo Zin si sta allenando assieme a Vittorio e Nico Malingri che hanno inventato il record che vogliono tentare con il loro 20 piedi appositamente costruito per questo genere di exploit.
Ambeco record Edition, il catamarano di Ambrogio, è più corto e leggero, decisamente più veloce di bolina e con poca aria. Per contro ha un range di utilizzo minore, e con 25 nodi diventa difficile da portare. “Stiamo modificando il fiocco e la randa, per poter ridurre la vela nella zona sud del percorso, dove ci aspettiamo più vento - dice Ambrogio, che per poter approfittare di ogni momento buono per allenarsi da pochi giorni si è trasferito a Chiavari - Per il resto il nostro formula 18 non ha bisogno di particolari modifiche. Lo abbiamo controllato attentamente, abbiamo riparato delle zone delaminate, stuccato la carena, e abbiamo sostituito le manovre correnti. La barca naviga bene, fa 11 nodi di bolina e 20 al traverso. Per stabilire un record vorremmo navigare a 10 di media, quindi saranno necessarie delle tratte in piena velocità per poter compensare le eventuali chiazze di bonaccia nella zona di Capo Corso e all’arrivo, nel Golfo del Tigullio”.
Il primo tentativo sulle 150 miglia del percorso dovrebbe essere per la prossima settimana, mentre Vittorio e Nico vedono una possibilità questo venerdì. “Avendo loro una barca più solida adatta a vento forte, è difficile che si parta insieme, quando per loro è bello noi facciamo fatica a stare i piedi!”
Il team di Ambeco per l’occasione ha imbarcato Davide Besana, il cartoonist-velista, che ha una esperienza decennale nei catamarani da sport, e che in questa occasione si occupa di raccontare a fumetti le avventure di Beccaria e della sua banda.
DAL DIARIO DI VITTORIO MALINGRI
Siamo sempre qui che aspettiamo le condizioni. Quanta pazienza. Purtroppo domenica il vento c'è, ma, siccome é forte tira su un onda di 2 metri. Il vento sarebbe da SW fra 15 e i 30 nodi su raffiche, in una porzione della discesa di bolina larga, navigando contro un onda che ci impedirebbe di schiacciare al massimo l'accelleratore di FeelGood nell'andata. Ottimo sarebbe invece il ritorno. Quindi? Nisba anche Domenica.
Ne approfitto per andare a Milano, in studio a Mediaset Premium dove commenterò la diretta della partenza del Vendée Globe. Invece nei giorni scorsi siamo stati di nuovo a Gubbio.
Abbiamo lavorato i 4 pannelli di carbonio, che avevamo laminato sottovuoto la settimana prima, trasformandoli in due fondi delle sedute e in due schienali. Le sedute hanno perfino un wc nella parte poppiera. schienali e cuscino morbido per starci seduti ed al riparo gli 11 giorni del record Dakar Guadalupa dell'anno prossimo.
Stiamo aspettando anche delle protezioni in mylar trasparente,per proteggerci dagli spruzzi frontali ed una tendina, che chiude parte della panchina, per dormire all'asciutto. Oggi abbiamo messo un po di stoppers che funzionano meglio degli attruali e aggiunti altri alle drizze. Fino a qui erano ancora solo nodi, scuola oceanica francese dura. Niente pezzo, niente peso niente soldi per comprarlo, niente che si rompe.
Aspettiamo anche un tubo di carbonio per sostituire, alleggerendola, la prolunga del tubo di raddrizzamento, che ora é di alluminio. Un tubo che abbiamo trovato io e Cesare nei sobborghi di Algesiras 8 anni fa.
Non solo Vittorio e Nico, Father & Son: la febbre del record in catamarano contagia altri velisti italiani, del giro oceanico. E non è male. La circolazione delle idee, delle sfide, delle miglia sotto le chiglie, non può che fare bene a tutto il movimento.
Con i Malingri del Citroen Unconventional team in stand by da giorni sulla costa ligure, la novità è il minista Ambrogio Beccaria, già campione italiano della classe mini 6.50 2015 e 2016 nelle barche di serie, e fresco secondo nella transat in solitario Les Sables-Acores-Les Sables per i minitransat. Anche lui è pronto al tentativo di record sulla tratta Portofino-Giraglia-Portofino con Ambeco Record Edition, un catamarano Formula 18.
Ambrogio, in compagnia di Bernardo Zin si sta allenando assieme a Vittorio e Nico Malingri che hanno inventato il record che vogliono tentare con il loro 20 piedi appositamente costruito per questo genere di exploit.
Ambeco record Edition, il catamarano di Ambrogio, è più corto e leggero, decisamente più veloce di bolina e con poca aria. Per contro ha un range di utilizzo minore, e con 25 nodi diventa difficile da portare. “Stiamo modificando il fiocco e la randa, per poter ridurre la vela nella zona sud del percorso, dove ci aspettiamo più vento - dice Ambrogio, che per poter approfittare di ogni momento buono per allenarsi da pochi giorni si è trasferito a Chiavari - Per il resto il nostro formula 18 non ha bisogno di particolari modifiche. Lo abbiamo controllato attentamente, abbiamo riparato delle zone delaminate, stuccato la carena, e abbiamo sostituito le manovre correnti. La barca naviga bene, fa 11 nodi di bolina e 20 al traverso. Per stabilire un record vorremmo navigare a 10 di media, quindi saranno necessarie delle tratte in piena velocità per poter compensare le eventuali chiazze di bonaccia nella zona di Capo Corso e all’arrivo, nel Golfo del Tigullio”.
Il primo tentativo sulle 150 miglia del percorso dovrebbe essere per la prossima settimana, mentre Vittorio e Nico vedono una possibilità questo venerdì. “Avendo loro una barca più solida adatta a vento forte, è difficile che si parta insieme, quando per loro è bello noi facciamo fatica a stare i piedi!”
Il team di Ambeco per l’occasione ha imbarcato Davide Besana, il cartoonist-velista, che ha una esperienza decennale nei catamarani da sport, e che in questa occasione si occupa di raccontare a fumetti le avventure di Beccaria e della sua banda.
DAL DIARIO DI VITTORIO MALINGRI
Siamo sempre qui che aspettiamo le condizioni. Quanta pazienza. Purtroppo domenica il vento c'è, ma, siccome é forte tira su un onda di 2 metri. Il vento sarebbe da SW fra 15 e i 30 nodi su raffiche, in una porzione della discesa di bolina larga, navigando contro un onda che ci impedirebbe di schiacciare al massimo l'accelleratore di FeelGood nell'andata. Ottimo sarebbe invece il ritorno. Quindi? Nisba anche Domenica.
Ne approfitto per andare a Milano, in studio a Mediaset Premium dove commenterò la diretta della partenza del Vendée Globe. Invece nei giorni scorsi siamo stati di nuovo a Gubbio.
Abbiamo lavorato i 4 pannelli di carbonio, che avevamo laminato sottovuoto la settimana prima, trasformandoli in due fondi delle sedute e in due schienali. Le sedute hanno perfino un wc nella parte poppiera. schienali e cuscino morbido per starci seduti ed al riparo gli 11 giorni del record Dakar Guadalupa dell'anno prossimo.
Stiamo aspettando anche delle protezioni in mylar trasparente,per proteggerci dagli spruzzi frontali ed una tendina, che chiude parte della panchina, per dormire all'asciutto. Oggi abbiamo messo un po di stoppers che funzionano meglio degli attruali e aggiunti altri alle drizze. Fino a qui erano ancora solo nodi, scuola oceanica francese dura. Niente pezzo, niente peso niente soldi per comprarlo, niente che si rompe.
Aspettiamo anche un tubo di carbonio per sostituire, alleggerendola, la prolunga del tubo di raddrizzamento, che ora é di alluminio. Un tubo che abbiamo trovato io e Cesare nei sobborghi di Algesiras 8 anni fa.
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