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19/01/2011 - 20:13

Barcelona World Race, quante sorprese con il "ghost mode"! Favoriti tutti vicinissimi

Peyron e Dick, fantasmi!

Jean-Pierre e Loick escono dal "ghost mode" guadagnando 100 miglia sul leader Estrella Damm. In testa rallentano, flotta straordinariamente compatta
 
Alla Barcelona World Race, il giro del mondo in coppia in pieno svolgimento (le barche sono nella parte meridionale dell'Atlantico lungo le coste sudamericane ma in rotta per il Capo di Buona Speranza) spopola il Ghost Mode, la scelta a disposizione degli equipaggi per nascondere la propria posizione agli organizzatori e soprattutto agli avversari. E' una novità già introdotta all'ultima Volvo Ocean Race per mettere sale sullo spettacolo delle grandi regate oceaniche e funziona. I navigatori lo utilizzano quando stanno compiendo scelte tattiche impreviste o comunque quando non vogliono fornire informazioni utili agli avversari (naturalmente la funzione Ghost Mode è limitata dal regolamento).
 
Gli ultimi "fantasmi" della Barcellona-Mondo sono proprio i superfavoriti francesi Jean Pierre Dick e Loick Peyron, su Virbac Paprec 3, che dopo la fuga nei primi dieci giorni di regata sono stati costretti a un pit-stop tecnico a Recife in Brasile per riparare la rotaia della randa strappata da una raffica. Una volta ripartiti, su Virbac Paprec 3 hanno tirato al massimo e poi si sono "nascosti". E adesso che sono riapparsi, JP e Loick sono tornati clamorosamente in corsa: la mossa segreta ha fatto guadagnare 100 miglia sul leader Estrella Damm (con gli spagnoli Alex Pella e Pepe Ribes), che ora hanno su Virbac, attualmente al 9 posto un vantaggio di "sole" 169 miglia.
 
In realtà il giro è in una fase eccitante: le prime 9 barche sono per l'appunto in sole 169 miglia. Alle spalle di Estrella Damm corrono Groupe Bel (De Pavant e Audigane), a 37 miglia, e Mirabaud (Wavre e Paret) a 56 miglia. Quarto Neutrogena (Herrmann e Breymaier) a circa 100 miglia. Scendono i due olimpionici Iker Martinez e Xabi Fernandez su Mapfre, settimi a 132 miglia, subito avanti a Foncia (Desjoyeaux e Gabart), mentre guadagna terreno Hugo Boss, la barca dello sfortunato Alex Thomson che non è a bordo ma segue le gesta di Verbraak e Meiklejohn (unducesimi a 274 miglia). Tutte distanze minime per un giro del mondo, tanto più che le barche attraversano zone con venti assai variabili e le velocità cambiano rapidamente da barca a barca.

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