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10/11/2015 - 11:46

Transat Jacques Vabre, verso un epilogo anche "italiano"

Pedote in volata
ma rischio-randa

Il navigatore italiano è sempre in testa alla Transat Jacques Vabre, ma insieme al compagno di bordo Erwan Le Roux deve affrontare nel finale una nuova difficoltà: la rottura in cima alla randa, riparata ma troppo sollecitata, li costringe a navigare a vele ridotte. In arrivo vento forte

 
 

Mentre Cabo Frio si profila all'orizzonte, FenêtréA-Prysmian si prepara per una transizione piuttosto radicale tra gli alisei dell’anticiclone di Sant'Elena e la zona di bassa pressione stazionata nella baia di Rio de Janeiro . Giancarlo Pedote e Erwan Le Roux, ancora in testa alla flotta dei Multi50 e da qualche giorno in lizza per la terza posizione assoluta alla Transat Jacques Vabre 2015, restano concentrati su quella che per adesso è la loro sfida: passare indenni questa fase transitoria, da cui dovrebbero uscire domani mattina.
 

Messi in difficoltà da una lacerazione nella parte superiore della randa che li costringe a navigare in modo permanente con una mano di terzaroli, i due skipper sperano che la riparazione effettuata sabato pomeriggio possa tenere fino all'arrivo in Itajaí. Un arrivo stimato nella giornata di mercoledì, un arrivo che non avrà niente di semplice.


Oltre all’handicap di una randa che impedisce lo sfruttamento al 100% delle potenzialità della barca, il duo franco-italiano dovrà confrontarsi con le piattaforme petrolifere vicine a costa e le violenti piogge depressionarie del golfo di Rio, dove probabilmente Pedote e Le Roux dovranno ridurre ulteriormente la vela per affrontare le raffiche di vento previste a oltre 25 nodi.
 

L’obiettivo è quello di non prendere rischi e cercare di arrivare, sempre in testa, al porto di Itajaí.

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