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23/04/2020 - 17:08
Coppa America e rimpianti
Oggi Cagliari Day1: Sole, vento e rabbia
LUNA ROSSA, TE AIHE, DEFIANT E BRITANNIA - Sarebbe iniziata oggi l'America's Cup World Series nel capoluogo sardo. Una festa di vela, di mare, di pubblico, con la città sold-out e le dirette RAI. Le prime sfide tra i nuovi e imprevedibili AC75. Italia, NZL, USA e GBR. Il meglio della vela: per avere un'altra occasione simile bisognerà prima vincere questa benedetta Coppa...
Oggi sarebbe stato il primo giorno di regate a Cagliari per l'America's Cup World Series. Guardando la foto e sentendo gli amici cagliaritani, si soffre: c'è un sole splendente e una brezza di mare fenomenale. La giornata sarebbe stata indimenticabile: la prima attesissima occasione di confronto in mare tra le rivoluzionarie barche volanti del trofeo più antico dello sport! Ma come tutto il mondo, l'America's Cup non è immune dagli effetti collaterali della pandemia di coronavirus. Cagliari e Portsmouth, le prime due ACWS, sono state cancellate. Oggi Cagliari è deserta, a terra e in mare. Tanto ben di dio, sole e vento, restano "sprecati", a futura memoria...
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LE DIFFICILE SCELTE DAVANTI AI TEAM - In un mondo parallelo, oggi tutti team sarebbero radunati a Cagliari, pronta a sfidarsi con i loro rispettivi AC75 sulle acque azzurre del Mediterraneo per il primo giorno sui 4 di regate, con chissà quanto pubblico a seguirli. Sarebbe stata la regata più attesa della vela sin dal 17 giugno 2017 e alla fine avrebbe fornito indicazioni forti sullo status dei team di Coppa America. Qualcuno avrebbe avuto conferme, altri disillusioni e necessità di cambiare strategia. Tutti discorsi interessanti ma oggi così lontani al tempo del Covid.
Tornando al mondo reale (benchè irreale per quanto accade) in mezzo alla pandemia globale, il percorso è completamente diverso e fluido per tutte le squadre, bloccate nei loro paesi di origine. Il modo in cui oggi si avvicinano alla 36a America's Cup presented by Prada, è completamente cambiato sia filosoficamente che logisticamente, con tutte le variabili che cambiano giorno per giorno.
Non hanno più informazioni sulle loro performance, fermi a quello che già sapevano attraverso le prime analisi. Possono continuare a fidarsi del loro istinto iniziale? Come cambiano le loro conoscenze di progettazione e interpretazioni della regola di classe? Lo skipper di American Magic, Terry Hutchinson, ha recentemente riconosciuto: "Abbiamo perso l'opportunità di vedere i nostri punti deboli, non potendo correre a Cagliari o Portsmouth. Questo richiederà di appoggiarci molto di più sul lato progettuale del programma, rispetto a quello pratico.”
Il punto interrogativo più grande riguarda i progressi che ciascuno dei team si attende dalla seconda barca AC75 attualmente in produzione nei loro paesi di origine. Le scadenze costruttive sono state stabilite molto prima dell'emergenza sanitaria, ed è quasi impossibile cambiarle senza conseguenze per la campagna. Alcune produzioni continuano, altre sono state fermate. I team completeranno la costruzione a casa o porteranno le nuove barche ad Auckland (via mare o via aerea) per completarle in Nuova Zelanda? E, soprattutto, in quale stato si confronteranno qualora si riuscisse a fare l'ultima ACWS prevista a dicembre?
Se c'è una cosa che è garantita nell'America's Cup, è aspettarsi l'inaspettato, ma il coronavirus è sicuramente qualcosa che va oltre. A prima vista, la pandemia ha innescato una serie di sfide che erano assolutamente impreviste per tutti i team, alcune delle quali fuori dal loro stesso controllo. Forse si vedranno delle opportunità nel modo in cui i team possono reagire, adattarsi e prendere decisioni importanti nella progettazione, nei test, nella logistica e nella pianificazione. Il migliore nell'affrontare l'imprevedibile sarà probabilmente quello che alzerà la Coppa America nel marzo 2021.
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