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11/05/2020 - 11:48

Regatare necesse

Oceano virtuale: Bona 1°, Beccaria 2°

VIDEO - Alberto Bona ha vinto la Transat Ag2R su Virtual Regata Offshore. Ha completato la transatlantica in 21 giorni, 12 ore, 13 minuti e 57 secondi. Seconda al traguardo, con 31 minuti di ritardo, la barca di Amélie Grassi e Ambrogio Beccaria

 

di Christophe Julliand

La vela virtuale si addice agli italiani?Partita domenica 19 aprile alle 13, la 15ma edizione della Transat Ag2R, transatlantica in doppio che si corre ogni due anni sui monotipi oceanici della classe Figaro Bénéteau, ha chiuso la sua versione elettronica con un podio che vede al primo posto Alberto Bona e al secondo Ambrogio Beccaria con Amelie Grassi.

Il percorso della regata si è snodato tra Concarneau in Bretagna e Saint Barthelemy, isola dei Caraibi, lunga 3.980 miglia "vere" con un unico waypoint da rispettare, La Palma, isola delle Canarie. La regata organizzata da OC Sport è stata rinviata a data ancora da definire, ma la versione elettronica di questa grande classica delle regate oceaniche francesi ha avuto un grande successo di partecipazione: oltre 30.000 skipper virtuali. 

https://www.virtualregatta.com/en/offshore-game/

LA REGATA VERA - "Solo" una ventina le coppie iscritte alla regata vera, alcuni tra i principali protagonisti della classe Figaro e non solo. Il circo oceanico si muove eccome, anche al di là del Vendée e dei grandi circuiti di classi mono e multiscafi. Facciamo due nomi soltanto: quello di Armel Le Cleac'h (doppio vincitore dell'Ag2R, triplo vincitore della Solitaire – l'altra grande classica della classe Figaro, e vincitore del Vendée Globe 2016/17 in classe Imoca) e quello di Yann Elies (anche lui triplo vincitore della Solitaire).

Ci sono poi gli esordienti. Tra questi, la coppia italo francese formata da Ambrogio Beccaria e Amélie Grassi, vincitore della Mini Transat 2019 il primo, autrice nella medesima regata di una remontada che rimarrà anche questa nella storia della regata.

Ora speriamo che gli organizzatori trovino in calendario una data per lanciare la regata quella vera (a questo punto, si presume, non prima di quest'autunno, dopo la stagione ciclonica atlantica) per poter seguire il nostro Beccaria sul campo di regata. E magari, visti i trionfi virtuali, rivedere un duello con Albi Bona.

Anche perché, pur essendo la meno frequentata dagli italiani, la Transat Ag2R è quella che ha registrato la migliore percentuale di successo per la vela nostrana. Una partecipazione, una vittoria, quella del 2006 siglata Pietro D'Alì con il suo compagno di allenamento del centro di La Grande Motte, Kito de Pavant, alla barba dei bretoni. Un'edizione quella del 2006 che fu caratterizzata da un arrivo in massa della flotta sull'altra sponda dell'Atlantico : ventitré delle venticinque barche in partenza arrivate nell'arco di 24 ore dopo quasi 20 giorni di regata, sempre con i concorrenti a vista. Roba da matti, roba da figaristi.

Il link per vedere il film dell'edizione 2018 della Transat Ag2R, l'ultima del monotipo Figaro 2 (quella del 2020 sarà il battesimo del fuoco per il nuovo Figaro 3). Spoiler: vincono Thomas Ruyant e Adrien Hardy in 18 giorni, 11 ore e 48 minuti (il record nella storia della regata). 

https://transat.ag2rlamondiale.fr/

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