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05/11/2010 - 19:25

Tra i multiscafi, imprendibile Cammas

A nord o a sud?
dilemma alla Rhum

Andrea Mura ha scelto la rotta a sud ma nelle ultime ore ha perso terreno ed è ora terzo nella propria categoria. Fra i Class 40, Nannini sceglie un'altra rotta e guadagna posizioni dopo una giornata caratterizzata da problemi a una drizza. E recupera anche un po' di sonno arretrato...

Mentre Davide Consorte sta rientrando a La Trinite sur Mer per "leccarsi le ferite" dopo l'abbandono al quale è stato costretto per varie avarie a bordo del suo Adriatech, la Route du Rhum prosegue. E gli altri due italiani in gara stanno tenendo testa agli avversari. Andrea Mura è sempre protagonista nella categoria Rhum e Marco Nannini guadagna posizioni tra i Class 40, grazie a una scelta di rotta che sembra pagare. E c'è chi, come Michel Desjoyeaux, inizia a pentirsi della scelta fatta.

Vento di Sardegna nel terzetto di testa.
Dopo una giovedì complesso che aveva di fatto azzerato il vantaggio che Andrea Mura aveva nei confronti degli avversari della sua categoria, il suo Vento di Sardegna ha ricominciato a metter miglia tra sè e i diretti inseguitori, Pierre Yves Cahtelin (Destination Calais) e Charlie Capelle (A Capella). Ma poi, nella notte tra venerdì e sabato ha perso tutto il vantaggio ed è sceso in terza posizione, a circa 8 miglia di distacco (ma il quarto è lontano oltre 80 miglia). La rotta scelta ha probabilmente fatto la differenza. I due inseguitori avevano scelto una rotta diversa da Mura: all'altezza del parallelo di Finisterre, nel nord della Penisola Iberica, avevano virato verso Ovest. Mura invece aveva proseguito in direzione sud-ovest. In effetti, il rischio di sorpasso era calcolato: la scelta di una rotta più bassa rispetto all'Ortodromica comportava necessariamente il passaggio per Capo Finisterre e, di conseguenza, la navigazione in una zona di turbolenza caratterizzata da un netto calo dell’intensità del vento. Superato il momento critico, Andrea è ripartito mettendo tra se e gli avversari nuovamente più di 20 miglia. Ma la sfida è ancora assolutamente aperta: i due più diretti inseguitori infatti hanno scelto ora di navigare a Nord, mentre Andrea prosegue più a Sud seguendo una rotta mediana. Dopo il weekend sapremo chi ha avuto ragione.

Gianfranco Meggiorin di Navimeteo è al lavoro 24 ore su 24 con il suo staff per garantire ad Andrea Mura informazioni meteo dettagliate e accurate. Nelle sue parole, tutta la filosofia delle scelte effettuate fino ad ora: “Andrea continua la sua rotta verso le Azzorre. Ha diversi obiettivi: far camminare la barca senza allontanarsi eccessivamente dalla rotta più breve, scegliere il miglior compromesso tra rotta e velocità, capire come reagire rispetto alle scelte degli avversari e mantenere in piena efficienza la barca fino alla fine della regata. Abbiamo chiamato la rotta  seguita da Andrea ‘mediana’, poiché non affronta il ventoso passaggio Nord e non si abbassa eccessivamente sull’Aliseo che subisce delle rotazioni. Per sabato si presenterà un nuovo scenario meteo con venti più forti da Nord - Est  e allora si avrà un’idea più chiara del seguito. Lontano, sulle Antille, sta passando la depressione tropicale TOMAS, un sistema “fuori stagione” che perturba il versante Ovest dell’Oceano e con cui a breve Andrea dovrà fare i conti”.


Nannini: "Problema a una drizza ma morale alto"
Nella giornata di giovedì il meteo che deteriorava notevolmente andando verso il fronte non prometteva niente di buono. "Questa bolina è come una medicina", racconta Nannini. "Il dottore dice che staremo meglio messi domani, ma sta diventando stancante sbattere di continuo".
Preoccupazioni evidentemente ascoltata dagli dei del mare, che si è calmato durante la notte. Il vento, molto regolare, ha permesso di recuperare un po' di sonno arretrato. "Avevo ormai accumulato una stanchezza che non sarebbe stata sostenibile. Vorrei esser fresco per quando il vento gira e diventa portante. Ci sarà da giocare con gli spinnaker, con un po' del mare rimasto facendo attenzione a non fare casini".

Il navigatore di Unicredit è attualmente 19esimo. L'unica preoccupazione a questo punto è data da la drizza 2 a 1 della trinca alla quale si è scucita la calza in prossimità dell'attaccatura alla golfara in cima all'albero. Fatali le sono state tutte le ore di dura bolina. "Ho due alternative - racconta Nannini - e sto valutando la migliore. Per ora, col vento calato sono passato alla vela di prua più grande, il solent, e ovviamente vorrei evitare di dover salire in testa d'albero per risolvere.
Ho mantenuto la mia posizione per tutta la notte ma ne ho due dietro che mi stanno col fiato sul collo, temo che sarà così fino alla fine".

Il pentimento di Desjoyeaux
Sulla strategia usata, il navigatore di Unicredit dice: "Michel Desjoyeaux pare abbia detto che la rotta del sud è stata la scelta sbagliata e crede di aver poche chance contro i nordisti... non so se voglia solo mettere le mani avanti ma di solito Michel, che è una persona umile e davvero fantastica non fa dichiarazioni così a caso, se avesse ragione vorrebbe perlomeno dire che sono nel gruppo giusto, la mia scelta era basata sui consulti meteo pre-partenza con Jean Yves Bernot ed Eddie Dost di Brainaid Ocean Racing... ovviamente erano indicazioni di massima visto che una volta partiti tocca a noi fare il routage e non ci è consentita assistenza esterna. In questa regata ho addirittura internet a bordo e mi studio il meteo sia il percorso degli altri concorrenti sul tracker per cercare di decifrare i loro ragionamenti, aparte Thomas Ruyant che secondo me + in pozzetto con un sorriso a 36 denti che dice quarda come va bene sto motoscafo... davvero in gamba, con un a marcia in più rispetto a tutti gli altri. Se riesce a tenere quel ritmo non solo vincerà ma probabilmente lo vedremo alla prossima Vendee...".

Era proprio Thomas Ruyant il favorito di Nannini (come di Consorte) per la vittoria finale, come avevano dichiarato durante la nostra video intervista da Saint Malò alla nostra web-tv. Evidentemente scommettevano sul cavallo giusto...

Cammas imperatore dei multiscafi
Chi invece non sembra avere rivali nella propria categoria è Franck Cammas di Groupama, che ha ormai  da parecchio lasciato le Azzorre e si trova sulla latitudine delle Canarie. Per far capire quanto profonda sia la sua supremazia, un solo dato: il suo primo inseguitore, Thomas Coville (Sodebo), è distanziato di 260 miglia. E il terzo, Francis Joyon su Idec, è lontano 310 miglia. Che dire: chapeau!

ULTIM'ORA: 00.51 del 6.11.2010: "La flotta spicca il volo superato il fronte freddo", Nannini dixit

L'andatura portante regala un po' di (relativa) tranquillità a Marco Nannini, che ci racconta le ultime ore di navigazione. "Mi siedo ora per la prima volta al tavolo da carteggio di UniCredit dopo la lunga transizione dall bolina dei giorni scorsi al portante che siamo venuti a cercare e saro' breve, ci sono ora 30-35 nodi di vento portante e
stiamo volando in planata continua, io sto facendo una media di 11-13 nodi con punte di 16, chissa Ruyant e gli altri... di spinnaker per ora non se ne parla, sono col solent e due mani e l'obbiettivo e' tenere la barca in planata e cosi' è quindi sarebbe da incoscienti prender ulteriori rischi.

Sto facendo rotta esattamente per la guadalupa, quindi il nostro gruppo dovrebbe distaccare tutti gli altri, a meno di sorprese da quelli che hanno preso la rotta sud e' importante essere rimasto con questo gruppo,
ci sono ancora oltre 2500 miglia e aparte gli intoccabili sara' divertente giocarsela con gli altri...

Per ora importante e' consolidare la posizione in relazione a tutti quelli che non fanno parte del nostro gruppo, poi si iniziera' a studiare il meteo per capire come gestire il posizionamento relativo all'interno del
nostro gruppo... ma soprattutto non bisogna fare danni, 35 nodi sono tanti anche al portante, nessun eroismo, è già un bel macinare miglia così...

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