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17/11/2010 - 20:25
LOUIS VUITTON TROPHY DUBAi/DOPO 4 GIORNI
LOUIS VUITTON TROPHY DUBAi/DOPO 4 GIORNI
Non vi state dimenticando di me?
Si chiama Dean Barker, ha timonato (giovanissimo) New Zealand nell'ultima finale di Coppa America del 2000 contro Luna Rossa. E' un kiwi doc, meticoloso, specialista dei match race, esempio per il team. E a Dubai è l'unico ad aver battuto in un match James Spithill e l'invincibile defender BMW Oracle
(fc) E' stato il giorno di Dean Barker a Dubai. L'ex baby-kiwi che ha bruciato le tappe, il "loyal" (leale) che non ha abbandonato lo squadrone neozelandese quando Russell Coutts, Brad Butterworth e compagni hanno seguito le sirene svizzere, è rimasto un grande protagonista della super vela, quella che inevitabilmente ruota intorno alla Coppa America. C'era lui al timone a Valencia nel 2007, nella finale scoppiettante in cui Team New Zealand fece soffrire Alinghi. E a Dubai, nell'ultima passerella - per niente malinconica - dei monoscafi che hanno fatto la storia del trofeo più antico dello sport, Dean ha guidato la sua squadra in una importante successo contro BMW Oracle e contro il quasi coetaneo downunder Jimmy Spithill. BMW Oracle, il defender, resta al comando al Louis Vuitton Trophy Dubai, ma Dean e i suoi kiwi hanno fatto suonare una tromba in loro favore. E ricordato a tutti che lui - e loro - sono sempre la grande squadra della vela. Quella da battere per vincere qualsiasi trofeo che si corra col vento.
LA CRONACA DEL QUARTO GIORNO
Il meteo continua a regalare giornate di sole e di vento bellissime a Dubai (brezza tra i 10 e 15 nodi), che rendono le regate del Louis Vuitton Trophy particolarmente spettacolari e combattute. La notizia del giorno è la prima sconfitta subita da James Spithill e dal suo equipaggio per mano di Dean Barker. Erano in programma due match tra il primo e il secondo team in classifica, che si sono appunto risolti in parità, con vittoria quasi al fotofinish per Emirates Team New Zealand (nel secondo incontro). Domani, però, ETNZ potrà disputare un match in più ed avrà quindi la possibilità di accorciare le distanze da Oracle.
MORGAN LARSON (MASCALZONE LATINO AUDI): LA NOSTRA MIGLIORE GIORNATA
Il challenger of record di Coppa America non è a Dubai per fare la comparsa. Il team di Vincenzo Onorato è tosto e ha voglia di dare battaglia regata per regata, anche contro le sfortune (avarie) dei giorni scorsi e le penalizzazioni della Giuria. Ecco il commento del tattico di Mascalzone Latino Audi Team, l'americano Morgan Larson, dopo la doppia sfida con Artemis (il team svedese di Paul Cayard che ritroveranno anche in Coppa America), finita 1-1: "E' stata probabimente la nostra migliore giornata. Una regata vinta ed una persa, non è il massimo, ma questa settimana abbiamo faticato un pò, ora stiamo navigando meglio di come parlino i risultati. Nella prima regata il vento era molto leggero e Artemis ha fatto un ottimo lavoro; quando mancavano 30 secondi alla partenza la nostra prua ha toccato la loro poppa. L'abbiamo praticamente sfiorata, ma quanto basta per prendere una penalità. Anche se li avessimo passati avremo avuto la penalità, quindi era la loro regata. Nella seconda prova siamo invece partiti alla pari, prua con prua per tutto il primo lato di bolina. In cima noi abbiamo trovato appena un po' più vento, Flavio Favini chiamava la sinistra perchè vedeva maggiore pressione, così abbiamo incrociato davanti."
Synergy batte All4One (delta: 8")
E' Synergy a vincere un match che alla prima boa, dopo una partenza su mure opposte, ha visto gli equipaggi giungere vicinissimi. Nonostante la posizione di controllo acquisita doppiando la boa interno rispetto all'avversario, All4One è stato passato dagli uomini di Francesco Bruni nel corso della prima poppa e non è più riuscito a entrare in gara. Synergy muove così un importante passo avanti in classifica.
Artemis batte Mascalzone Latino Audi Team (delta: 39")
Nel tentativo di ingaggiarsi da sottovento, nelle fasi di pre-partenza Mascalzone Latino Audi Team tocca con la sua prua le stecche poste a poppa dello scafo utilizzato da Artemis. Il team di Gavin Brady viene così penalizzato. Scattato al pin, Artemis vira per portarsi sulla destra del campo e tenere sotto copertura i Mascalzoni che, nonostante vari tentativi per ribaltare la situazione, vengono battuti di quasi 40 secondi. Artemis sale così al secondo posto della classifica a pari punti con Synergy.
All4One batte Synergy (delta: 11")
Nonostante il vento leggero, All4One e Synergy si rendono protagonisti di una bellissima regata, nel corso della quale si sono registrati ben tre cambi di leadership. Partiti appaiati al pin, gli equipaggi si sono subito separati, con All4One costretto da Francesco Bruni a navigare verso la destra del campo. Nonostante ciò, alla boa di bolina le redini della regata appaiono nella mani di Sebastien Col che viene attaccato e superato dal team russo in corrispondenza del cancello di poppa. Seconda bolina e nuove emozioni, con All4One che sfrutta il tacking duel per mettere la prua avanti dopo aver portato Synergy oltre la layline di dritta. La situazione non cambia, nonostante un'ultima poppa interpretata con grinta e determinazione da parte di Francesco Bruni e del suo equipaggio.
Mascalzone Latino batte Artemis (delta: 38")
Partenza fotocopia di quella precedente. Al pin sottovento sono i Mascalzoni che obbligano Artemis alla virata. A differenza di quanto capitato tra All4One e Synergy, Gavin Brady tiene in mano le redini della situazione e controlla le mosse di Artemis, impedendogli separazioni importanti. Per Mascalzone Latino Audi Team arriva così la terza vittoria in otto regate. Un successo che lo mantiene a un punto dalla parte calda della classifica.
BMW Oracle Racing batte Emirates Team New Zealand (delta:19")
Il match più atteso della giornata non delude le aspettative. BMW Oracle Racing ed Emirates Team New Zealand si danno battaglia sin dal pre-partenza. I kiwi scattano al pin, per il quale ha lottato James Spithill, costretto a navigare verso la destra del percorso e subito in ritardo di un paio di lunghezze. Contrariamente alle attese il vento salta proprio a favore degli statunitensi che dopo metà bolina mettono la prua avanti, obbligando i kiwi a un dial down analogo a quello fatto ieri nel match contro Artemis. BMW Oracle Racing gestisce al meglio la delicata situazione e difende la testa della regata, impedendo a un combattivo Dean Barker di tornare in regata.
Emirates Team New Zealand batte BMW Oracle Racing (delta: 2")
Match monocorde sino a metà dell'ultima poppa, quando BMW Oracle Racing, tenuto sotto scacco per lungo tempo dai kiwi, si porta sulla sinistra del campo di regata e navigando parallelamente ad Emirates Team New Zealand, più avanti sottovento, punta il pin, geometricamente favorito rispetto alla Barca Comitato. Gli ultimi metri si trasformano in una vera e propria volata, con gli statunitensi che finiscono battuti di appena un paio di secondi.
Classifica provvisoria
1. BMW Oracle Racing, 7-1, pt. 7
2. Emirates Team New Zealand, 4-3, pt. 3,5*
3. Synergy Russian Sailing Team, 3-5, pt. 3
3. Artemis, 3-4, pt. 3
3. All4One, 3-5, pt. 3
6. Mascalzone Latino Audi Team, 3-5, pt. 2*
* punti dedotti dopo le decisioni della giuria
(fc) E' stato il giorno di Dean Barker a Dubai. L'ex baby-kiwi che ha bruciato le tappe, il "loyal" (leale) che non ha abbandonato lo squadrone neozelandese quando Russell Coutts, Brad Butterworth e compagni hanno seguito le sirene svizzere, è rimasto un grande protagonista della super vela, quella che inevitabilmente ruota intorno alla Coppa America. C'era lui al timone a Valencia nel 2007, nella finale scoppiettante in cui Team New Zealand fece soffrire Alinghi. E a Dubai, nell'ultima passerella - per niente malinconica - dei monoscafi che hanno fatto la storia del trofeo più antico dello sport, Dean ha guidato la sua squadra in una importante successo contro BMW Oracle e contro il quasi coetaneo downunder Jimmy Spithill. BMW Oracle, il defender, resta al comando al Louis Vuitton Trophy Dubai, ma Dean e i suoi kiwi hanno fatto suonare una tromba in loro favore. E ricordato a tutti che lui - e loro - sono sempre la grande squadra della vela. Quella da battere per vincere qualsiasi trofeo che si corra col vento.
LA CRONACA DEL QUARTO GIORNO
Il meteo continua a regalare giornate di sole e di vento bellissime a Dubai (brezza tra i 10 e 15 nodi), che rendono le regate del Louis Vuitton Trophy particolarmente spettacolari e combattute. La notizia del giorno è la prima sconfitta subita da James Spithill e dal suo equipaggio per mano di Dean Barker. Erano in programma due match tra il primo e il secondo team in classifica, che si sono appunto risolti in parità, con vittoria quasi al fotofinish per Emirates Team New Zealand (nel secondo incontro). Domani, però, ETNZ potrà disputare un match in più ed avrà quindi la possibilità di accorciare le distanze da Oracle.
MORGAN LARSON (MASCALZONE LATINO AUDI): LA NOSTRA MIGLIORE GIORNATA
Il challenger of record di Coppa America non è a Dubai per fare la comparsa. Il team di Vincenzo Onorato è tosto e ha voglia di dare battaglia regata per regata, anche contro le sfortune (avarie) dei giorni scorsi e le penalizzazioni della Giuria. Ecco il commento del tattico di Mascalzone Latino Audi Team, l'americano Morgan Larson, dopo la doppia sfida con Artemis (il team svedese di Paul Cayard che ritroveranno anche in Coppa America), finita 1-1: "E' stata probabimente la nostra migliore giornata. Una regata vinta ed una persa, non è il massimo, ma questa settimana abbiamo faticato un pò, ora stiamo navigando meglio di come parlino i risultati. Nella prima regata il vento era molto leggero e Artemis ha fatto un ottimo lavoro; quando mancavano 30 secondi alla partenza la nostra prua ha toccato la loro poppa. L'abbiamo praticamente sfiorata, ma quanto basta per prendere una penalità. Anche se li avessimo passati avremo avuto la penalità, quindi era la loro regata. Nella seconda prova siamo invece partiti alla pari, prua con prua per tutto il primo lato di bolina. In cima noi abbiamo trovato appena un po' più vento, Flavio Favini chiamava la sinistra perchè vedeva maggiore pressione, così abbiamo incrociato davanti."
Synergy batte All4One (delta: 8")
E' Synergy a vincere un match che alla prima boa, dopo una partenza su mure opposte, ha visto gli equipaggi giungere vicinissimi. Nonostante la posizione di controllo acquisita doppiando la boa interno rispetto all'avversario, All4One è stato passato dagli uomini di Francesco Bruni nel corso della prima poppa e non è più riuscito a entrare in gara. Synergy muove così un importante passo avanti in classifica.
Artemis batte Mascalzone Latino Audi Team (delta: 39")
Nel tentativo di ingaggiarsi da sottovento, nelle fasi di pre-partenza Mascalzone Latino Audi Team tocca con la sua prua le stecche poste a poppa dello scafo utilizzato da Artemis. Il team di Gavin Brady viene così penalizzato. Scattato al pin, Artemis vira per portarsi sulla destra del campo e tenere sotto copertura i Mascalzoni che, nonostante vari tentativi per ribaltare la situazione, vengono battuti di quasi 40 secondi. Artemis sale così al secondo posto della classifica a pari punti con Synergy.
All4One batte Synergy (delta: 11")
Nonostante il vento leggero, All4One e Synergy si rendono protagonisti di una bellissima regata, nel corso della quale si sono registrati ben tre cambi di leadership. Partiti appaiati al pin, gli equipaggi si sono subito separati, con All4One costretto da Francesco Bruni a navigare verso la destra del campo. Nonostante ciò, alla boa di bolina le redini della regata appaiono nella mani di Sebastien Col che viene attaccato e superato dal team russo in corrispondenza del cancello di poppa. Seconda bolina e nuove emozioni, con All4One che sfrutta il tacking duel per mettere la prua avanti dopo aver portato Synergy oltre la layline di dritta. La situazione non cambia, nonostante un'ultima poppa interpretata con grinta e determinazione da parte di Francesco Bruni e del suo equipaggio.
Mascalzone Latino batte Artemis (delta: 38")
Partenza fotocopia di quella precedente. Al pin sottovento sono i Mascalzoni che obbligano Artemis alla virata. A differenza di quanto capitato tra All4One e Synergy, Gavin Brady tiene in mano le redini della situazione e controlla le mosse di Artemis, impedendogli separazioni importanti. Per Mascalzone Latino Audi Team arriva così la terza vittoria in otto regate. Un successo che lo mantiene a un punto dalla parte calda della classifica.
BMW Oracle Racing batte Emirates Team New Zealand (delta:19")
Il match più atteso della giornata non delude le aspettative. BMW Oracle Racing ed Emirates Team New Zealand si danno battaglia sin dal pre-partenza. I kiwi scattano al pin, per il quale ha lottato James Spithill, costretto a navigare verso la destra del percorso e subito in ritardo di un paio di lunghezze. Contrariamente alle attese il vento salta proprio a favore degli statunitensi che dopo metà bolina mettono la prua avanti, obbligando i kiwi a un dial down analogo a quello fatto ieri nel match contro Artemis. BMW Oracle Racing gestisce al meglio la delicata situazione e difende la testa della regata, impedendo a un combattivo Dean Barker di tornare in regata.
Emirates Team New Zealand batte BMW Oracle Racing (delta: 2")
Match monocorde sino a metà dell'ultima poppa, quando BMW Oracle Racing, tenuto sotto scacco per lungo tempo dai kiwi, si porta sulla sinistra del campo di regata e navigando parallelamente ad Emirates Team New Zealand, più avanti sottovento, punta il pin, geometricamente favorito rispetto alla Barca Comitato. Gli ultimi metri si trasformano in una vera e propria volata, con gli statunitensi che finiscono battuti di appena un paio di secondi.
Classifica provvisoria
1. BMW Oracle Racing, 7-1, pt. 7
2. Emirates Team New Zealand, 4-3, pt. 3,5*
3. Synergy Russian Sailing Team, 3-5, pt. 3
3. Artemis, 3-4, pt. 3
3. All4One, 3-5, pt. 3
6. Mascalzone Latino Audi Team, 3-5, pt. 2*
* punti dedotti dopo le decisioni della giuria
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