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20/01/2017 - 19:14

Vendée Globe: passerella per i "marziani" Armel Le Cleac'h e Alex Thomson

Nemici sugli oceani
Amici in banchina

Gli eroi del Vendée Globe si abbracciano sul palco, acclamati da migliaia di fans: sono i velisti solitari più veloci del mondo, entrambi hanno battuto il record precedente del giro, con medie vicine ai 15 nodi. Dopo 27.000 miglia sono arrivati distanziati di appena 16 ore! Armel: "La prossima la vinci tu!". E Alex: "Non si può smettere con un secondo posto, devo ancora sentire mia moglie su questo...!" Gabart: "Il loro, uno show da grandi" - VIDEO: ARMEL ACCOGLIE ALEX ALL'ORMEGGIO - LE DUE CONFERENZA STAMPA

 

Dopo 74 giorni intorno al mondo su una barca a vela imbizzarrita, da soli, sarà strano avere i piedi ben saldi a terra. E' quanto capita a noi comuni mortali, dopo una "lunga" o un trasferimento di qualche giorno o qualche notte: appena a terra ci sembra di continuare a "ballare". Comuni mortali, appunto. Diversa cosa sono Armel Le Cleac'h e Alex Thomson, moderni e reali miti del mare, stelle acclamate da migliaia di fans che giustamente vedono in loro gli autori in carne e ossa di imprese estreme, per alcuni quasi epiche. Loro non "ballano" a terra, e se lo fanno pensano che sia naturale, in fondo per la loro professione passano più giorni sul mare che a terra.

Bentornati, e grazie. Armel e Alex, acerrimi rivali sugli oceani del mondo, e grandi amici, da parecchi anni, a terra. Il francese è andato in banchina ad attendere e abbracciare Alex dopo l'ormeggio di Hugo Boss. L'inglese ha ricambiato e poi i due si sono scambiati complimenti, racconti, aneddoti, persino scampoli di futuro. Quando Le Cleac'h ha detto a Thomson: "La prossima sarà tua!", e l'inglese ha risposto: "Dopo un terzo, un secondo, c'è stato un miglioramento, ma anche se è stata una regata notevole, non posso accontentarmi e smettere con un secondo, c'è spazio per migliorare ancora. Non ne ho ancora parlato con mia moglie... Ma voi siete davvero sicuri di voler vedere un inglese vincere il Vendée?"

Da Les Sables, lasciando a sinistra l'Africa, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Sud America, Thomson è arrivato in 74 giorni, 19 ore e 35 minuti, a sua volta ben al di sotto del tempo di Francois Gabart nel 2013, anche con un foil solo. Sedici ore più del trionfatore Le Cleac'h (74 giorni, 3 ore, 35 minuti, 46 secondi), per entrambi, in attesa del calcolo ufficiale e delle ratifiche del World Sailing Speed Record Council, une media intorno ai 15 nodi.

Le congratulazioni per i due super velisti sono arrivate da tutti i navigatori ancpra in gara, e naturalmente dal vincitore della precedente edizoni, Francois Gabart: "Sono felicissimo per loro, volevo vedergli fare un grande show e loro l'hanno fatto. E' stato incredibile vederli andare così veloci, con Alex che pressava Armel ogni giorno, è stato un grande spettacolo, fino alla fine." 

NELLA SEZIONE GALLERY UNA AMPIA SELEZIONE DELLE PIU' BELLE FOTO DELLA FESTA ALL'ARRIVO DEI PRIMI

ARMEL ACCOGLIE ALEX IN BANCHINA E LO ABBRACCIA

 

LA CONFERENZA STAMPA DI ARMEL LE CLEAC'H

 

LA CONFERENZA STAMPA DI ALEX THOMSON

SU SAILY TV CONTINUA LA WEBSERIE "SOLO", DEDICATA AL GIRO DEL MONDO IN SOLITARIO, CON ALTRE PUNTATE RICCHE DI IMMAGINI INEDITE E OSPITI A SORPRESA

 

IL VENDÉE PROSEGUE

Ci sono ancora 16 skipper in gara (11 sono invece i ritirati finora), con il terzo posto saldamente nelle mani di Jeremie Beyou (Maitre Coq), a circa 400 miglia dal traguardo. Lotta apertissima per il quarto posto tra Yann Elies (Queguiner Leucemie Espoir), Jean Le Cam (Finistere Mer Vent) e Jean-Pierre Dick (St. Michel Virbac): due non foil che mettono dietro un foil. Beyou peraltro naviga da gran parte della regata senza informazioni meteo, praticamente al buio, e costretto a timonare moltissimo, insomma la qualifica di "eroe" se la sta meritando anche lui.

Nelle retrovie, Didac Costa e Romain Attanasio hanno passato Capo Horn: in Pacifico restano dunque solo Pieter Heerema (No Way Back) e Seb Destremeau (TecnoFirst Face Ocean). Tra i duelli interessanti anche quello per il 10° posto, ultimo utile per la simbolica top-ten dell'Everest della vela, tra Eric Bellion (Comme un Sol Homme) e l'anglo-americano Conrad Coleman (Foresight Natural Energy), distanziati di appena 150 miglia, che come s'è visto sono poca cosa.

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