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12/06/2011 - 19:08
Vela Olimpica a Weymouth
Vela Olimpica a Weymouth
Negri e Voltolini
uniche stelle azzurre
uniche stelle azzurre
Solo la Star di Diego Negri e Enrico Voltolini raggiunge il podio nella Skandia Sail for Gold, ISAF World Cup sul campo di regata di Londra 2012. Il DT azzurro Luca De Pedrini: "Complimenti agli staristi e a Mankin. Ma dagli altri ci aspettavamo di più. Ora si apre un periodo di riflessione profonda"
La prima sul campo di regata olimpico dei neo selezionati azzurri non è andata tanto bene alla squadra italiana. Solo un podio, l'ottimo terzo posto di Diego Negri con Enrico Voltolini sulla Star, a conferma della grande maturità e solidità del timoniere ligure e dell'equipaggio allenato da Valentin Mankin. La Star azzurra da oggi si inserisce a pieno titolo nel lotto degli equipaggi d'eccellenza della nostra squadra. Ma il bilancio di Weymouth (Skandia Sail For Gold, penultima tappa di Coppa del Mondo ISAF prima di Kiel) non è brillante. La novità è che il commento piuttosto disincantato arriva senza mezzi termini dal DT azzurro Luca De Pedrini (l'altro DT Paolo Ghione non è invece intervenuto).
Da un paio di nostri equipaggi molto attesi sono arrivati piazzamenti sottotono: il 6° di Giulia Conti e Giovanna Micol nel 470F resta un risultato di grande rilievo, conferma G&G nell'elite della classe, in grado di giocarsi sempre qualsiasi traguardo, e non è detto che sia questo il momento giusto dell'anno per essere al massimo della forma. Ma resta dalle due super-atlete dell'Aniene la tendenza ad avere sempre un paio di black-out in una serie di manche, che compromettono il risultato finale.
Nel 49er le acrobazie (al contrario) le hanno fatte Pietro e Gianfranco Sibello, che arrivati da protagonisti assoluti della stagione, hanno iniziato installandosi in testa e dando distacchi a tutti, per poi cedere terreno nel finale. Anche per loro vale il discorso di G&G: la forma non si acquista al supermarket, e Weymout-1 (il secondo appuntamento con il campo di Londra 2012 sarà dal 29 luglio all'11 agosto, per il Test Event Olimpico) non era certo l'appuntamento chiave della stagione, che restano i mondiali di qualifica a Perth a dicembre. E' così, eppure nella vela olimpica che macina regate senza sosta c'è quella voglia di essere sempre davanti, anche per dare agli avversari la sensazione di dover rincorrere, di faticare.
E poi c'è il 470M di Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti, che rischia di diventare un caso: se non per gli atleti, per le scelte tecniche di contorno, piuttosto singolari.
Veniamo al commento di Luca De Pedrini (che ha il pregio di dire senza mezzi termini ciò che pensa): "Il bronzo di Negri-Voltolini rappresenta sicuramente un risultato importante e ne sono veramente contento. Una classe estremamente difficile e competitiva con alcuni dei migliori velisti al mondo in regata. Diego e Enrico ci hanno creduto fino in fondo ed hanno combattuto fino all'ultimo: a loro e a Valentin Mankin vanno i miei complimenti. Globalmente però il bilancio non è positivo; la squadra non ha raggiunto i risultati che ci attendevamo e si apre ora un momento di riflessione profonda. Già ieri sera abbiamo fatto il punto con i tecnici delle diverse classi. Il Test Event che si svolgerà sempre a Weymouth all'inizio di agosto è il nostro prossimo impegno e sicuramente ci sarà da lavorare duramente per ripartire. Certo, abbiamo avuto alcune conferme di eccellenza come nel 470 Femminile e nei 49er, ma i risultati degli equipaggi sono stati al di sotto del loro potenziale. Un vero peccato poi che Alessandra Sensini si sia dovuta ritirare per problemi di salute. Nel 470 maschile non avevamo ancora trovato una forma di preparazione individuale per Zandonà e Zucchetti che potesse sostenerli nell'esprimere appieno le loro capacità: ad iniziare dal Campionato Europeo i due azzurri saranno affiancati dal Tecnico Federale Roberto Ferrarese. Per quanto concerne le altre classi c'è anora molto lavoro da fare. Ora le classi 49er, 470 femminile, RS:X maschile e femminile, Star, Laser Standard e Laser Radial hanno in programma un fitto programma di allenamenti mirati a Weymouth. Filippo Baldassarri della classe Finn si allenerà a Valencia sotto la guida di Luca Devoti e come detto Zandonà-Zucchetti parteciperanno al Campionato Europeo ad Helsinki. I nostri obiettivi per il Test Event? Sibello, Conti-Micol, Zandonà-Zucchetti, Negri-Voltolini, Sensini nei primi cinque. Clapcich nei primi quindici ed Esposito, Baldassarri, Regolo nei primi 20."
Quando si parla di riflessione profonda, di lavoro duro e necessità di ripartire, e quando si riferisce di non aver trovato la forma di preparazione per il 470M, che viene adesso affidato a un altro allenatore dello staff federale, che viene dal Match Race femminile, se le parole hanno un significato, siamo di fronte a un bel rebus. O De Pedrini con la sua uscita ha voluto strigliare la squadra, trasferire il suo carattere battagliero agli equipaggi (che va detto, erano reduci da due mesi di dure selezioni: un certo rilassamento poteva essere prevedibile), o l'allarme è serio. Abbiamo la squadra selezionata dai trials supersecchi all'americana, trasparenti e meritocratici fino all'autolesionismo, e ci facciamo venire dubbi profondi e tentazioni di ristrutturare la preparazione olimpica negli ultimi 12 dei 96 mesi del quadriennio prima dei Giochi? Luca ha troppa esperienza di Olimpiadi per gettare le parole a caso come numeri della tombola. Di sicuro il suo messaggio doveva colpire e avrà colpito. E, c'è da augurarselo, altrettanto sicuramente si tratta di una valutazione condivisa politicamente, nei modi e nei tempi, con i responsabili federali della preparazione olimpica, presidente Croce compreso. In questo senso - parole toste per risvegliare tutti, al posto di giustificazioni o pacche sulle spalle, sentendo sempre la versione degli atleti - possiamo prendere questa fase come un ulteriore approfondimento del nuovo corso della vela olimpica azzurra. Resta un vago turbamento per un certo stress di strategie e uomini su alcune classi, ma a questo punto non resta che attendere Weymouth-2.
Star (41 equipaggi - 1 italiano: 3°)
Ottimo terzo posto finale per Diego Negri (Fiamme Gialle) e Enrico Voltolini (CN Livorno) (9-14-4 -12-5-6-3-8-(23)-1-5). Primi i brasiliani Sheidt-Prada, secondi gli svedesi Loof-Salminen.
470 femminile (45 equipaggi - 1 italiano: 6°)
Giulia Conti e Giovanna Micol (Aniene) tagliano il traguardo della Medal Race in 7ª posizione e chiudono la Skandia Sail for Gold al 6° posto overall con i parziali 13-1-4-18-13-10-2-18-10-(31)-7. Prime le neozelandesi Aleh-Powrie, seconde le britanniche Mills-Clark e terze le francesi Lecointre-Geron.
49er (63 equipaggi iscritti - 1 italiano: 10°)
Un OCS nella Medal Race ha compromesso tutto per Pietro e Gianfranco Sibello (Fiamme Gialle) che chiudono al 10° posto overall con i parziali i 2-1-2-2-8-3-17-11-16-8-18-1-(24)-19.22-OCS. Vittoria per Outteridge-Jensen (AUS), secondo per Christidis-Hansen (FRA) e terzo per Morrison-Rhodes (GBR).
470 maschile (77 equipaggi iscritti - 1 italiano: 17°)
Nel 470 maschile Gabrio Zandonà (CV Marina Militare) e Pietro Zucchetti (SV Guardia di Finanza) chiudono al 17° posto con i parziali 18-21-15-10-5-8-19-1-14-(27). Medaglia d'oro per i francesi Leboucher-Garos (38 punti), argento per l'equipaggio australiano Belcher-Page (61 pt) e bronzo per i greci Mantis-Kagialis.
Finn (59 iscritti - 1 italiano: 27°)
Il fuoriclasse britannico Ben Ainslie domina davanti al connazionale Giles Scott e terzo il croato Ivan Gaspic (57 pt). L'unico azzurro in regata Filippo Baldassari (Fiamme Gialle) chiude al 27° posto con i parziali 20-(37)-17-27-26-20-33-33-16-(42).
Laser Standard (124 equipaggi iscritti - 1 italiano: 43°)
Travolgente l'australiano Tom Slingsby, secondo per il neozelandese Andrew Murdoch e terzo per il britannico Paul Goodison. Michele Regolo (Fiamme Gialle) chiude al 43° posto i con i parziali 11-21-15-23-21-25-29-(58)-48-36.
Laser Radial (90 equipaggi iscritti - 1 italiano: 30°)
Sul gradino più alto del podio l'olandese Marit Bouwmeester, poi la belga Evi Van Acker e l'irlandese Annalise Murphy. L'azzurra Francesca Clapcich (SV Aeronautica Militare) chiude al 30° posto con i parziali 8-29-29-26-21-19-5-11-11-(40).
RS:X maschile (86 iscritti - 2 italiani: 38° e 4° Silver)
Vince il britannico Nick Dempsey, sul neozelandese Tobin terzo l'olandese Van Rijsselberge. Federico Esposito (GS Polizia di Stato) chiude al 38° posto con i parziali 5-26-19-27-19-19-32-(41)-39-39. L'altro italiano in regata Marcantonio Baglione (Albaria) regata in flotta Silver chiude al 4° posto.
RS:X femminile (59 equipaggi iscritti - 2 italiani: 23° e ritirato)
Si aggiudica la regata la spagnola Marina Alabau. Secondo per la polacca Zofia Klepacka e terzo per l'israeliana Lee Korsitz. Flavia Tartaglini chiude al 23° posto con i parziali 11-5-15-12-6-5-20-16-(28)-22. Alessandra Sensini (Aniene) si è ritirata dalla manifestazione per un attacco influenzale (era tra il quinto e il sesto posto).
Nel Match Race femminile nessun equipaggio azzurro in regata.
Nelle classi paralimpiche:
2.4 mR (41 iscritti - 1 italiano: 20°)
L' azzurro Fabrizio Olmi (AVAS Lovere) conclude 20° posto (parziali 21-16-19-17-(25)-23-23-16-14). Primo il francese Seguin, secondo l'olandese Rademaker e terzo il connazionale Schmitter.
Sonar (11 equipaggi iscritti - 1 italiano: 6°)
Bene Giorgio Zorzi (S.G. Salò) - Massimo Dighe (G.S. Fiamme Azzurre) e Paola Protopapa (C.C. Aniene) che concludono al 6° posto con i parziali 3-(9)-9-7-4-8-9-6-(OCS)-3 a 69 punti. Vince il britannico Robertson, davanti all'olandese Hessels e al francese Jourdren.
Skud 18 (17 equipaggi iscritti - 1 italiano: 9°)
L'equipaggio formato da Marco Gualandris (AVAS Lovere) e Marta Zanetti (CV Alto Adriatico) chiude al 9° posto con i parziali 8-7-(9)-8-8-8-6-5 a 50 punti. Primi gli australiani con Fizgibbon, secondi i britannici con Rickham e terzi gli australiani con Dunross.
La prima sul campo di regata olimpico dei neo selezionati azzurri non è andata tanto bene alla squadra italiana. Solo un podio, l'ottimo terzo posto di Diego Negri con Enrico Voltolini sulla Star, a conferma della grande maturità e solidità del timoniere ligure e dell'equipaggio allenato da Valentin Mankin. La Star azzurra da oggi si inserisce a pieno titolo nel lotto degli equipaggi d'eccellenza della nostra squadra. Ma il bilancio di Weymouth (Skandia Sail For Gold, penultima tappa di Coppa del Mondo ISAF prima di Kiel) non è brillante. La novità è che il commento piuttosto disincantato arriva senza mezzi termini dal DT azzurro Luca De Pedrini (l'altro DT Paolo Ghione non è invece intervenuto).
Da un paio di nostri equipaggi molto attesi sono arrivati piazzamenti sottotono: il 6° di Giulia Conti e Giovanna Micol nel 470F resta un risultato di grande rilievo, conferma G&G nell'elite della classe, in grado di giocarsi sempre qualsiasi traguardo, e non è detto che sia questo il momento giusto dell'anno per essere al massimo della forma. Ma resta dalle due super-atlete dell'Aniene la tendenza ad avere sempre un paio di black-out in una serie di manche, che compromettono il risultato finale.
Nel 49er le acrobazie (al contrario) le hanno fatte Pietro e Gianfranco Sibello, che arrivati da protagonisti assoluti della stagione, hanno iniziato installandosi in testa e dando distacchi a tutti, per poi cedere terreno nel finale. Anche per loro vale il discorso di G&G: la forma non si acquista al supermarket, e Weymout-1 (il secondo appuntamento con il campo di Londra 2012 sarà dal 29 luglio all'11 agosto, per il Test Event Olimpico) non era certo l'appuntamento chiave della stagione, che restano i mondiali di qualifica a Perth a dicembre. E' così, eppure nella vela olimpica che macina regate senza sosta c'è quella voglia di essere sempre davanti, anche per dare agli avversari la sensazione di dover rincorrere, di faticare.
E poi c'è il 470M di Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti, che rischia di diventare un caso: se non per gli atleti, per le scelte tecniche di contorno, piuttosto singolari.
Veniamo al commento di Luca De Pedrini (che ha il pregio di dire senza mezzi termini ciò che pensa): "Il bronzo di Negri-Voltolini rappresenta sicuramente un risultato importante e ne sono veramente contento. Una classe estremamente difficile e competitiva con alcuni dei migliori velisti al mondo in regata. Diego e Enrico ci hanno creduto fino in fondo ed hanno combattuto fino all'ultimo: a loro e a Valentin Mankin vanno i miei complimenti. Globalmente però il bilancio non è positivo; la squadra non ha raggiunto i risultati che ci attendevamo e si apre ora un momento di riflessione profonda. Già ieri sera abbiamo fatto il punto con i tecnici delle diverse classi. Il Test Event che si svolgerà sempre a Weymouth all'inizio di agosto è il nostro prossimo impegno e sicuramente ci sarà da lavorare duramente per ripartire. Certo, abbiamo avuto alcune conferme di eccellenza come nel 470 Femminile e nei 49er, ma i risultati degli equipaggi sono stati al di sotto del loro potenziale. Un vero peccato poi che Alessandra Sensini si sia dovuta ritirare per problemi di salute. Nel 470 maschile non avevamo ancora trovato una forma di preparazione individuale per Zandonà e Zucchetti che potesse sostenerli nell'esprimere appieno le loro capacità: ad iniziare dal Campionato Europeo i due azzurri saranno affiancati dal Tecnico Federale Roberto Ferrarese. Per quanto concerne le altre classi c'è anora molto lavoro da fare. Ora le classi 49er, 470 femminile, RS:X maschile e femminile, Star, Laser Standard e Laser Radial hanno in programma un fitto programma di allenamenti mirati a Weymouth. Filippo Baldassarri della classe Finn si allenerà a Valencia sotto la guida di Luca Devoti e come detto Zandonà-Zucchetti parteciperanno al Campionato Europeo ad Helsinki. I nostri obiettivi per il Test Event? Sibello, Conti-Micol, Zandonà-Zucchetti, Negri-Voltolini, Sensini nei primi cinque. Clapcich nei primi quindici ed Esposito, Baldassarri, Regolo nei primi 20."
Quando si parla di riflessione profonda, di lavoro duro e necessità di ripartire, e quando si riferisce di non aver trovato la forma di preparazione per il 470M, che viene adesso affidato a un altro allenatore dello staff federale, che viene dal Match Race femminile, se le parole hanno un significato, siamo di fronte a un bel rebus. O De Pedrini con la sua uscita ha voluto strigliare la squadra, trasferire il suo carattere battagliero agli equipaggi (che va detto, erano reduci da due mesi di dure selezioni: un certo rilassamento poteva essere prevedibile), o l'allarme è serio. Abbiamo la squadra selezionata dai trials supersecchi all'americana, trasparenti e meritocratici fino all'autolesionismo, e ci facciamo venire dubbi profondi e tentazioni di ristrutturare la preparazione olimpica negli ultimi 12 dei 96 mesi del quadriennio prima dei Giochi? Luca ha troppa esperienza di Olimpiadi per gettare le parole a caso come numeri della tombola. Di sicuro il suo messaggio doveva colpire e avrà colpito. E, c'è da augurarselo, altrettanto sicuramente si tratta di una valutazione condivisa politicamente, nei modi e nei tempi, con i responsabili federali della preparazione olimpica, presidente Croce compreso. In questo senso - parole toste per risvegliare tutti, al posto di giustificazioni o pacche sulle spalle, sentendo sempre la versione degli atleti - possiamo prendere questa fase come un ulteriore approfondimento del nuovo corso della vela olimpica azzurra. Resta un vago turbamento per un certo stress di strategie e uomini su alcune classi, ma a questo punto non resta che attendere Weymouth-2.
Star (41 equipaggi - 1 italiano: 3°)
Ottimo terzo posto finale per Diego Negri (Fiamme Gialle) e Enrico Voltolini (CN Livorno) (9-14-4 -12-5-6-3-8-(23)-1-5). Primi i brasiliani Sheidt-Prada, secondi gli svedesi Loof-Salminen.
470 femminile (45 equipaggi - 1 italiano: 6°)
Giulia Conti e Giovanna Micol (Aniene) tagliano il traguardo della Medal Race in 7ª posizione e chiudono la Skandia Sail for Gold al 6° posto overall con i parziali 13-1-4-18-13-10-2-18-10-(31)-7. Prime le neozelandesi Aleh-Powrie, seconde le britanniche Mills-Clark e terze le francesi Lecointre-Geron.
49er (63 equipaggi iscritti - 1 italiano: 10°)
Un OCS nella Medal Race ha compromesso tutto per Pietro e Gianfranco Sibello (Fiamme Gialle) che chiudono al 10° posto overall con i parziali i 2-1-2-2-8-3-17-11-16-8-18-1-(24)-19.22-OCS. Vittoria per Outteridge-Jensen (AUS), secondo per Christidis-Hansen (FRA) e terzo per Morrison-Rhodes (GBR).
470 maschile (77 equipaggi iscritti - 1 italiano: 17°)
Nel 470 maschile Gabrio Zandonà (CV Marina Militare) e Pietro Zucchetti (SV Guardia di Finanza) chiudono al 17° posto con i parziali 18-21-15-10-5-8-19-1-14-(27). Medaglia d'oro per i francesi Leboucher-Garos (38 punti), argento per l'equipaggio australiano Belcher-Page (61 pt) e bronzo per i greci Mantis-Kagialis.
Finn (59 iscritti - 1 italiano: 27°)
Il fuoriclasse britannico Ben Ainslie domina davanti al connazionale Giles Scott e terzo il croato Ivan Gaspic (57 pt). L'unico azzurro in regata Filippo Baldassari (Fiamme Gialle) chiude al 27° posto con i parziali 20-(37)-17-27-26-20-33-33-16-(42).
Laser Standard (124 equipaggi iscritti - 1 italiano: 43°)
Travolgente l'australiano Tom Slingsby, secondo per il neozelandese Andrew Murdoch e terzo per il britannico Paul Goodison. Michele Regolo (Fiamme Gialle) chiude al 43° posto i con i parziali 11-21-15-23-21-25-29-(58)-48-36.
Laser Radial (90 equipaggi iscritti - 1 italiano: 30°)
Sul gradino più alto del podio l'olandese Marit Bouwmeester, poi la belga Evi Van Acker e l'irlandese Annalise Murphy. L'azzurra Francesca Clapcich (SV Aeronautica Militare) chiude al 30° posto con i parziali 8-29-29-26-21-19-5-11-11-(40).
RS:X maschile (86 iscritti - 2 italiani: 38° e 4° Silver)
Vince il britannico Nick Dempsey, sul neozelandese Tobin terzo l'olandese Van Rijsselberge. Federico Esposito (GS Polizia di Stato) chiude al 38° posto con i parziali 5-26-19-27-19-19-32-(41)-39-39. L'altro italiano in regata Marcantonio Baglione (Albaria) regata in flotta Silver chiude al 4° posto.
RS:X femminile (59 equipaggi iscritti - 2 italiani: 23° e ritirato)
Si aggiudica la regata la spagnola Marina Alabau. Secondo per la polacca Zofia Klepacka e terzo per l'israeliana Lee Korsitz. Flavia Tartaglini chiude al 23° posto con i parziali 11-5-15-12-6-5-20-16-(28)-22. Alessandra Sensini (Aniene) si è ritirata dalla manifestazione per un attacco influenzale (era tra il quinto e il sesto posto).
Nel Match Race femminile nessun equipaggio azzurro in regata.
Nelle classi paralimpiche:
2.4 mR (41 iscritti - 1 italiano: 20°)
L' azzurro Fabrizio Olmi (AVAS Lovere) conclude 20° posto (parziali 21-16-19-17-(25)-23-23-16-14). Primo il francese Seguin, secondo l'olandese Rademaker e terzo il connazionale Schmitter.
Sonar (11 equipaggi iscritti - 1 italiano: 6°)
Bene Giorgio Zorzi (S.G. Salò) - Massimo Dighe (G.S. Fiamme Azzurre) e Paola Protopapa (C.C. Aniene) che concludono al 6° posto con i parziali 3-(9)-9-7-4-8-9-6-(OCS)-3 a 69 punti. Vince il britannico Robertson, davanti all'olandese Hessels e al francese Jourdren.
Skud 18 (17 equipaggi iscritti - 1 italiano: 9°)
L'equipaggio formato da Marco Gualandris (AVAS Lovere) e Marta Zanetti (CV Alto Adriatico) chiude al 9° posto con i parziali 8-7-(9)-8-8-8-6-5 a 50 punti. Primi gli australiani con Fizgibbon, secondi i britannici con Rickham e terzi gli australiani con Dunross.
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