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12/11/2012 - 12:17
Voglia matta di catamarano
Voglia matta di catamarano
Mondiali Classe A
Islamorada (USA)
Islamorada (USA)
L’olandese Misha Heemskerk si laurea Campione del Mondo Classe A. Al via anche campioni della vela olimpica come Outteridge e Mendelblatt. Ma tutti hanno dovuto fare i conti con l’uragano Sandy...
Nella splendida cornice dell’Islamorada Florida's Islander Resort, presso Tampa negli Stati Uniti, dal 22 al 27 Ottobre si sono disputati i Campionati del Mondo Classe A. Solo una settimana prima dell’inizio dei campionati tutto sembrava confermare le grandi attese per questa regata.
Partecipazione di equipaggi d’eccezione come la medaglia d’oro per i 49er di London 2012, l’australiano Nathan Outteridge, lo Starista americano Mark Mendleblatt, che sempre a Londra ha chiuso al 7° posto, e naturalmente i Campioni della Classe A come l’australiano Steve Brewin, Campione del mondo in carica, l’australiano Andrew Landenberger, vincitore dei recenti Campionato Europei e il Campione Europeo in carica l’inglese Chris Field.
Previsioni meteo assolutamente favorevoli: brezza costante sui 15 – 18 nodi, con sole e temperature miti, come solo sono in grado di regalare i Caraibi. Ottime le premesse quindi per l’ottima riuscita della manifestazione, grazie al massiccio contributo della Ronstan e con 117 iscritti alla regata, in buona parte equipaggi statunitensi ma con una buona e qualificata rappresentanza australiana ed europea.
Purtroppo però a sconvolgere questo quadro idilliaco giungeva il famigerato uragano Sandy, che già dalla vigilia del campionato ha cominciato a fare sentire la sua ingombrante presenza, collocandosi a sud di Cuba e mettendo in forte apprensione gli organizzatori. Tuttavia, grazie all’operato del Principal Race Officer (PRO) Billy Richnow e alla capacità del Comitato di Regata è stato possibile, ovviamente non senza difficoltà, disputare il numero minimo di 5 prove per l’assegnazione del titolo iridato.
Abbandonato dal PRO lo schema delle regate a batterie per ragioni di sicurezza, Lunedì 22, primo giorno di regata, sono state completate le tre prove previste in condizioni di vento forte - con intensità crescente dai 16 agli oltre 20 nodi - e mare molto mosso. Il giorno dopo condizioni ancora peggiori facevano sì che solo un numero ristretto di barche prendessero il largo. Dalla boa di bolina si registravano raffiche ben oltre i 22 nodi, il limite superiore prescritto dal regolamento di classe, per cui senza indugio il PRO Billy Richnow decideva di rimandare le operazioni al giorno dopo. Per salvare il campionato decideva quindi di programmare la partenza alle 9 della mattina dopo, confidando nel fatto che l’assenza della brezza termica delle prime ore del mattino mitigasse le raffiche portate dell’imminente uragano. E così è stato: il giorno dopo si è corso pur in condizioni limite, tanto che l’ultima regata è stata ridotta al primo giro quando le raffiche erano ben oltre i 24 nodi e tutte e due le prove disputare sono state effettuate con riduzione di percorso. Per rendersi conto delle condizioni limite sul sito del campionato (http://www.aclassworldchampionshipsusa2012.com/) si trovano delle riprese spettacolari che rendono benissimo l’idea delle durissime condizioni in cui si regatato.
Misha Heemskerk, grande specialista olandese dei F18, già piazzato al 12° posto ai mondiali della passata stagione, vince in maniera sorprendentemente, ma da vero dominatore, questa edizione del mondiale Classe A. Il timoniere olandese, che in realtà è un grande specialista degli F18 dal ricchissimo palmares, ha trovato evidentemente condizioni a lui congeniali evidentemente assai più simili alla Round Texel Race che ad una regata ai Caraibi. E più il vento aumentava di intensità nel corso della manifestazione e più migliorava la sua posizione in classifica. Misha ha chiuso con 9 punti con i parziali 2, 3, 2, 1, 1. Al secondo posto si è classificato Andrew Landemberger a 24 punti (questi i suoi parziali: 8, 6, 1, 4, 5) seguito a soli due punti da Steve Brewin. Quest’ultimo è partito alla grande vincendo le prime due prove, ma poi è stato penalizzato dalla sua stazza fisica: evidentemente oltre i 20 nodi la sua bravura non è bastata per compensare i suoi 75 kg.
Dal punto di vista tecnico il podio dei costruttori di questa edizione vede rispettivamente l’olandese DNA, lo svizzero Sheurer e il tedesco Nikita. Dal quarto posto in poi si sono classificati quindi Bradley Collett (AUS), Murray Philpot (NZL), Mike Drummond (NZL), Jack Benson (AUS), Allan Coutts (NZL), Graeme Parker (AUS) e Brad Funk (USA). Nelle prime dieci posizioni figurano un olandese, un americano 3 neozelandesi e australiani. Per arrivare al secondo degli equipaggi europei bisogna arrivare al 15° posto ove figura il tedesco Helmut Stumhofer. Pier Riches, unico italiano in gara, ha terminato in 67° posizione.
Rammarico da parte di alcuni equipaggi per non essere riusciti ad abilitare lo scarto per rimediare ai DNF dovuti alle rotture di alberi e moria di derive; in effetti, qualche equipaggio avrebbe migliorato la propria posizione in classifica ma non a scapito del neo campione del mondo Misha Heemskerk la cui vittoria è stata assolutamente cristallina.
Nella splendida cornice dell’Islamorada Florida's Islander Resort, presso Tampa negli Stati Uniti, dal 22 al 27 Ottobre si sono disputati i Campionati del Mondo Classe A. Solo una settimana prima dell’inizio dei campionati tutto sembrava confermare le grandi attese per questa regata.
Partecipazione di equipaggi d’eccezione come la medaglia d’oro per i 49er di London 2012, l’australiano Nathan Outteridge, lo Starista americano Mark Mendleblatt, che sempre a Londra ha chiuso al 7° posto, e naturalmente i Campioni della Classe A come l’australiano Steve Brewin, Campione del mondo in carica, l’australiano Andrew Landenberger, vincitore dei recenti Campionato Europei e il Campione Europeo in carica l’inglese Chris Field.
Previsioni meteo assolutamente favorevoli: brezza costante sui 15 – 18 nodi, con sole e temperature miti, come solo sono in grado di regalare i Caraibi. Ottime le premesse quindi per l’ottima riuscita della manifestazione, grazie al massiccio contributo della Ronstan e con 117 iscritti alla regata, in buona parte equipaggi statunitensi ma con una buona e qualificata rappresentanza australiana ed europea.
Purtroppo però a sconvolgere questo quadro idilliaco giungeva il famigerato uragano Sandy, che già dalla vigilia del campionato ha cominciato a fare sentire la sua ingombrante presenza, collocandosi a sud di Cuba e mettendo in forte apprensione gli organizzatori. Tuttavia, grazie all’operato del Principal Race Officer (PRO) Billy Richnow e alla capacità del Comitato di Regata è stato possibile, ovviamente non senza difficoltà, disputare il numero minimo di 5 prove per l’assegnazione del titolo iridato.
Abbandonato dal PRO lo schema delle regate a batterie per ragioni di sicurezza, Lunedì 22, primo giorno di regata, sono state completate le tre prove previste in condizioni di vento forte - con intensità crescente dai 16 agli oltre 20 nodi - e mare molto mosso. Il giorno dopo condizioni ancora peggiori facevano sì che solo un numero ristretto di barche prendessero il largo. Dalla boa di bolina si registravano raffiche ben oltre i 22 nodi, il limite superiore prescritto dal regolamento di classe, per cui senza indugio il PRO Billy Richnow decideva di rimandare le operazioni al giorno dopo. Per salvare il campionato decideva quindi di programmare la partenza alle 9 della mattina dopo, confidando nel fatto che l’assenza della brezza termica delle prime ore del mattino mitigasse le raffiche portate dell’imminente uragano. E così è stato: il giorno dopo si è corso pur in condizioni limite, tanto che l’ultima regata è stata ridotta al primo giro quando le raffiche erano ben oltre i 24 nodi e tutte e due le prove disputare sono state effettuate con riduzione di percorso. Per rendersi conto delle condizioni limite sul sito del campionato (http://www.aclassworldchampionshipsusa2012.com/) si trovano delle riprese spettacolari che rendono benissimo l’idea delle durissime condizioni in cui si regatato.
Misha Heemskerk, grande specialista olandese dei F18, già piazzato al 12° posto ai mondiali della passata stagione, vince in maniera sorprendentemente, ma da vero dominatore, questa edizione del mondiale Classe A. Il timoniere olandese, che in realtà è un grande specialista degli F18 dal ricchissimo palmares, ha trovato evidentemente condizioni a lui congeniali evidentemente assai più simili alla Round Texel Race che ad una regata ai Caraibi. E più il vento aumentava di intensità nel corso della manifestazione e più migliorava la sua posizione in classifica. Misha ha chiuso con 9 punti con i parziali 2, 3, 2, 1, 1. Al secondo posto si è classificato Andrew Landemberger a 24 punti (questi i suoi parziali: 8, 6, 1, 4, 5) seguito a soli due punti da Steve Brewin. Quest’ultimo è partito alla grande vincendo le prime due prove, ma poi è stato penalizzato dalla sua stazza fisica: evidentemente oltre i 20 nodi la sua bravura non è bastata per compensare i suoi 75 kg.
Dal punto di vista tecnico il podio dei costruttori di questa edizione vede rispettivamente l’olandese DNA, lo svizzero Sheurer e il tedesco Nikita. Dal quarto posto in poi si sono classificati quindi Bradley Collett (AUS), Murray Philpot (NZL), Mike Drummond (NZL), Jack Benson (AUS), Allan Coutts (NZL), Graeme Parker (AUS) e Brad Funk (USA). Nelle prime dieci posizioni figurano un olandese, un americano 3 neozelandesi e australiani. Per arrivare al secondo degli equipaggi europei bisogna arrivare al 15° posto ove figura il tedesco Helmut Stumhofer. Pier Riches, unico italiano in gara, ha terminato in 67° posizione.
Rammarico da parte di alcuni equipaggi per non essere riusciti ad abilitare lo scarto per rimediare ai DNF dovuti alle rotture di alberi e moria di derive; in effetti, qualche equipaggio avrebbe migliorato la propria posizione in classifica ma non a scapito del neo campione del mondo Misha Heemskerk la cui vittoria è stata assolutamente cristallina.
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