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06/09/2017 - 12:17
La Grande Motte (FRA): Day 2 al Mondiale del catamarano olimpico
Se arriva la Tramontana
Volano meglio gli italiani
Day 2 per il Mondiale Nacra 17 Foil a La Grande Motte, arriva la Tramontana e rimescola le carte. Gli italiani in evidenza: Ruggero Tita e Caterina Banti (6-1-2) risalgono fino al terzo posto. E Vittorio Bissaro e Maelle Frascari (1-2-3) dal 30° al 14°. Classifica corta e apertissima. Nuove regole di classe per la sicurezza: caschi obbligatori. ULTERIORE COMMENTO SU PIAZZA VELA - GALLERY FOTO: I CAPITOMBOLI NEL GIORNATA VENTOSA
DAY 2 - Arriva la Tramontana, tutti indossano diligentemente il casco (reso obbligatorio dalle recenti decisioni della classe, di cui potete leggere un interessante commento su PIAZZA VELA), si corrono tre prove molto "ballate" e ricche di capitomboli, ma anche con molti voli alti e spettacolari, la vela olimpica volante in cerca di identità vive una giornata di entusiasmo innegabile. E alla fine, tra le firme del giorno, c'è quella italiana, sugellata dal comunicato ufficiale dell'organizzazione che titola "Italians On the Up". Italiani in alto.
Due italiani in particolare: gli europei in carica Ruggero Tita e Caterina Banti (terzi in classifica dopo un perentorio 6-1-2 che li conferma maestri nel foiling), ma anche il gradito ritorno ai consueti livelli per Vittorio Bissaro, che insieme alla giovane prodiera Maelle Frascari si regata una giornata sontuosa (1-2-3) e risale al 14° posto di una classifica cortissima e apertissima a metà mondiale.
Lorenzo Bressani e Cecilia Zorzi sono al 20° posto (13-15-12). Erica Ratti e Francesco Porro al 29° (12-15-18). In gara lo ricordiamo 47 equipaggi foiling e 11 ancora con derive tradizionali. I nostri sono decisamente di ottima qualità. Tra i big stentano ancora un po' le medaglie d'oro di Rio Santiago Lange e Cecilia Carranza (10), risalgono pian piano gli australiani d'argento Waterhouse e Darmanin (9), gli austriaci di bronzo Zajac-Matz (16). Iker Martinez e Tara Pacheco sono quinti con segnali importanti (vinta l'ultima del giorno). In testa, per il momento, resistono con regolarità i danesi Lin Ea Christensen e Christian Lubeck (12-1-1-3-4-4). Come si è detto, campionato lungo e ancora pienissimo di pagine da sfogliare, a sorpresa. Ma intanto... Italians On the Up!
INENARRABILE CASINO...
Il Mondiale Nacra 17 Foil è iniziato a La Grande Motte, con 10 nodi e sole, con tre belle prove, con risultati altalenanti e numerose sorprese, ma anche con ulteriori e gravi problemi tecnici e organizzativi. Gli italiani? A nanna così Bressani-Zorzi (primi nella prima prova!) 12, Tita-Banti 13, Ratti-Porro 21 e Bissaro-Frascari 30. Ma tutto è molto (o troppo) fluido. Report di un lunghissimo e contraddittorio Day 1 - FOTO, VIDEO E INTERVISTE IN ARRIVO
DAY 1 - Pronti, via. Fermi tutti, tutto da rifare. Il Mondiale più atteso e discusso, quello del primo titolo di classe olimpica dell'era foiling, appesantito dall'incidente della vigilia a Bora Gulari, scatta con l'ennesimo handicap. Eccolo: gli americani outsider (sono gli sparring partner proprio di Gulari) Riley Gibbs e Louisa Chafee, partiti in tromba (due primi e un secondo), sono protestati dalla Giuria per l'uso improprio di un particolare dell'attrezzatura delle derive-foil, penalizzati del 50% e retrocessi al 27° posto provvisorio. Benvenuti al Mondiale volante!
Già non erano mancate le tensioni (leggere qui sotto il commento) e le continue rettifiche al format, per cui questa penalizzazione è stata una goccia nel vaso. Reazioni stizzite dal team USA: l'uso "improprio" o non autorizzato dei foil era già stato fatto a lungo negli allenamenti con Gulari e Schott, e il motivo era di preservare l'attrezzatura in un punto di usura. Non ci sarebbero vantaggi diretti nella prestazione delle barche, quindi la penalizzazione è vista come una sanzione troppo pesante. Che ambientino, eh? Trovare lo spirito olimpico, ricordandosi che siamo su una classe olimpica, è un'impresa.
Proviamo a restare in ambito sportivo. E ridiamo significato alle parole "Mondiale di classe olimpica": bene, allora un plauso speciale a Lorenzo Bressani e alla sua giovanissima prodiera Cecilia Zorzi, che vincono la prima manche del campionato nella loro batteria. Immaginiamoli felici al taglio della linea e gli diamo il cinque! Il 6° nella manche successiva è una conferma, il 17° nella terza un segnale di come questo N17-F sia ancora in gran parte un cantiere aperto. In ogni caso Lorenzo e Cecilia sono al 12° posto aprendo la classifica degli azzurri.
Li seguono da vicino al 13° i freschi campioni europei Ruggero Tita e Caterina Banti (12-2-10), mentre più in là troviamo la bella coppia baby braccianese con la timoniera Erica Ratti e il prodiere Francesco Porro (15-13-12), e al 30° Vittorio Bissaro con l'altra prodiera-baby-scommessa Maelle Frascari (15-12-17): il nostro timoniere che a Rio 2016 ci fece sognare una medaglia fino al penultimo bordo, sta cercando gli equilibri giusti, è quello che si è fermato di più nell'anno post-olimpico, con esperienze atlantiche con il trimarano di Giovanni Soldini.
In testa provvisoriamente c'è una doppietta del super-squadrone britannico che sta ammazzando tutte le classi olimpiche. Le medaglie di Rio 2016 non brillano: Santiago Lange e Cecilia Carranza (ARG) sono al 9°, Jason Waterhouse e Lisa Damianin (AUS) al 15°, gli austriaci Thomas Zajac e Barbara Matz al 21°. E' dura per tutti, andare a scuola e imparare a volare correttamente.
Con Ganga Bruni, a La Grande Motte è arrivato anche Michele Marchesini, il DT azzurro in persona che finora stava dirigendo dall'alto i vari appuntamenti delle classi olimpiche. Un'altra conseguenza del trambusto che si vive nel circo Nacra, perchè il cambio di format e le batterie implicano problemi organizzativi per seguire con mezzi appoggio tutti gli italiani in mare. Ma anche perchè Marchesini è chairman di una commissione World Sailing e i temi sul tappeto, le provvisorietà da risolvere e le regole da fissare suggeriscono urgenza e presenze sul campo.
Insomma sarà un Mondiale lungo e largo. Noi di Saily lo seguiremo da vicino, con i report, i risultati, il dietro le quinte, le foto e i video. Perchè la vela olimpica resta il nostro "cuore-business".
COMMENTO - Iniziato a La Grande Motte il Mondiale dei dubbi e della paura, in palio il primo titolo iridato di una classe olimpica "volante" sui foil, ma anche immersa nelle nebbie di polemiche e tensioni organizzative, tecniche, gestionali.
Il Nacra 17 pare destinato a tenere col fiato sospeso la vela olimpica: dopo l'imposizione dell'evoluzione foil, dopo i gravi problemi alle derive e il richiamo di tutte le barche in cantiere annullando la Medal del test-event mondiale di Aarhus, dopo - soprattutto - il brutto infortunio al fuoriclasse USA Bora Gulari nei giorni scorsi qui a LGM in allenamento, dopo tutto questo si poteva pensare che fosse tutto finito. E invece no.
Tormentata anche l'immediata vigilia del Mondiale: un altro infortunio, per fortuna leggero, a una prodiera, ha avuto come conseguenza la decisione (ispirata ancora una volta dalla Classe) di proibire l'uso del gennaker di bolina (ricorderete che fu la clamorosa "scoperta" all'Europeo vinto dai nostri Ruggero Tita e Caterina Banti: con i foil si va meglio così), per una serie di problemi che riguardano il prodiere, sui quali torneremo nei prossimi giorni.
Una decisione che ha fatto arrabbiare i velisti, i quali - chi più chi meno - s'erano abituati e allenati alla nuova tecnica, per vedersela proibire proprio al via del primo Mondiale. Giù altre discussioni e polemiche.
Poi la decisione di dividere in piccole batterie di 20 barche, sconvolgendo programma e format, altro problemino come sappiamo che coinvolge più d'una classe olimpica, ed è pazzesco che World Sailing non fornisca una linea-guida definitiva e valida "erga omnes" su come saranno le regate per le medaglie a Tokyo 2020. Motivo: le barche vanno troppo veloci, non possono correre in flotte numerose. Non vi ricorda i Kite?
E non è finita qui. Il primo giorno, come avete letto sopra, squalificato un team USA che stava usando impropriamente l'attrezzatura dei foil senza una parte specifica. Classifica sconvolta rispetto a quanto visto in acqua, neanche fosse una regata ORC... L'uso dei foil da parte degli statunitensi pare fosse già in voga anche dallo stesso Bora Gulari, la questione non è del tutto risolta.
Quanto a Bora, sta meglio ma previsioni reali sulla possibilità di tornare a regatare non sono possibili. Malcolm Page, il DT della vela USA, ha chiesto agli italiani di acquisire il breve video con il momento dell'incidente. Il suo omologo azzurro Michele Marchesini, daccordo con presidente e segretario generale, ha aderito alla richiesta, e il filmato di Ganga Bruni è adesso in America, strettamente riservato.
I problemi sono tanti, chissà se e quando arriveranno all'orecchio del CIO, e World Sailing deve darsi una svegliata. Sappiamo di submission e lettere da parecchie nazioni, l'Italia stessa non è ferma. A breve ci sarà una riunione del Board della federvela internazionale dal quale è lecito aspettarsi almeno decisioni chiare e definitive, e modalità per arginare le continue e ondivaghe decisioni di una Classe che rischia di mandare in confusione tutto il movimento.
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