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06/07/2019 - 20:12
Vela Olimpica
Mondiale Laser, Tokyo è ancora lontana
Terminate le qualifiche al Mondiale Laser Standard a Sakaiminato, Giappone. Solo due timonieri azzurri entrano nelle finali Gold: Marco Gallo (43) e Nicolò Villa (52, l'ultimo posto utile). Fuori (non di molto, 58) il baby Gianmarco Planchesteiner, Giò Coccoluto (59), Giacomo Musone (88). La qualifica si complica, con 17 nazioni in corsa e 5 posti olimpici, serve un mezzo miracolo
Era iniziato bene (con un primo posto di manche da Marco Gallo), poi il Mondiale Laser degli italiani si è impantanato nelle sabbie mobili della metà classifica nelle batterie, quel limbo di massa che in una flotta ultracentenaria significa condanna all'anonimato. E nell'anno e nei mesi decisivi per l'assalto al sogno olimpico significa svegliarsi e fare i conti con la realtà.
Dopo tre giorni di qualifiche, solo due italiani centrano la Gold, e tengono appesa a un filo esile la speranza qualifica. Marco Gallo (SV Guardia di Finanza) è 43° con 73 punti (1, 11, 15, 24, 26, 22) e Nicolò Villa (CV Tivano) è 52° con 82 punti (11, 4, 25, 17, 25, 27 ). Da domenica 7 la flotta Gold ha ancora 6 prove in programma, si finisce martedi 9, senza Medal Race con due regate al giorno. Si tira una bella linea e si fanno i conti delle nazioni che guadagnano il ticket per Tokyo.
Diverse le considerazioni sulla mancata promozione Gold per gli altri azzurri: il 58° posto di Gianmarco Planchestainer (SV Guardia di Finanza) (19, 8, 27, 15, 30, 18), un giovane alla prima stagione Standard, è da valutare positivamente, un prospetto in crescita chiara. Il 59° di Giovanni Coccoluto (SV Guardia di Finanza) pur staccato di 1 punto (17, 33, 41, 13, 10, 15), lascia invece l'amaro in bocca, perchè il triestino si è svegliato tardi e non vale quel piazzamento. L'altro è Giacomo Musone (CN Rimini) all'88° posto (29, 5, 32, 34, 44, 32): da domenica a martedi regateranno nella flotta Silver. Non con lo stesso stato d'animo.
E' un Mondiale difficile, tosto, competitivo, ignorante. I campioni lo blindano in testa alla classifica, non ammettono sbavature, non accettano sfide outsider. Al momento i primi 10 della classifica provvisoria sono separati da 10 punti e il podio è racchiuso in appena due punti. Il kiwi Sam Meech dopo un avvio lento ha messo la freccia ed è balzato davanti a tutti vincendo le due manche del day 3 (12, 7, 2, 2, 1, 1). Ad un solo punto di distanza lo segue l’australiano Matthew Wearn con 14 punti (13, 7, 3, 1, 2, 1) e in terza posizione sale il francese Jean-Baptiste Bernaz con 15 punti (3, 2, 7, 2, 1, 7), altro che è cresciuto notevolmente questo inverno.
E che dire della sfida tra l'infinito Robert Scheidt (5 medaglie olimpiche in carriera) e l'australiano Tom Burton (oro a Rio 2016): 5° e 6° a pari punti col podio bene in vista. Tra gli scivoloni inattesi invece va messo Pavlos Kontides (argento a Rio e campione del mondo in carica) per ora fuori dai giochi al 22° posto.
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