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12/11/2017 - 18:11
Mini Transat, flotta lunga
Mini Transat, mille cuori
I primi a 400 miglia dal traguardo (arrivano martedi?). Tre stranieri braccano il leader francese. Tre ragazze copertina. Un Fornaro siderale... e gli altri italiani. Il punto sulla Mini Transat
MINISTI DI OGNI NAZIONALITA', GENERE E COLORE - Mini Mille Cuori. Solo Ian Lipinski (Griffon.fr) può battere Ian Lipinski: sempre in testa dalla partenza, è a 400 miglia dal traguardo di Le Marin (Martinica). Il francese favorito (prua tonda, baglio spropositato e spigoli accentuati) ha tre inseguitori, tutti stranieri, che non hanno mollato, pronti ad approfittare di eventuali passi falsi.
LO SVIZZERO, IL TEDESCO E L'ITALIANO - Il secondo è l'ex olimpico di Tornado, lo svizzero Simon Koster, con la barca più brutta della storia Mini Transat (Eight Cube Sersa), ma che evidentemente funziona. Il terzo è un tedesco sorprendente, Jorg Riechers (Lillienthal), la barca tutta bianca con la prua tonda molto affusolata, bella da vedere, quasi elegante, passo da paura. Il quarto è il nostro "siderale" Andrea Fornaro (Sideral), che è anche il primo dei "senza prua tonda", se vogliamo, e anche davanti alla quarta prua tonda, la troppo rivoluzionaria Arkema 3, che ha anche la randa semi-alare e altre diavolerie tutte assieme che forse sono state troppe per il giovane astro nascente Quentin Vlaminyk.
Andrea sta facendo la regata che ci si aspettava da lui, e che non è riuscito a fare nella prima tappa (15°) per le note avarie subite. Sulla scia dell'Aliseo, il suo Proto di Bertrand di ultimissima generazione, dimostra di essere un progetto vincente, e lui resta in scia dei leader anche mettendoci il bordeggio e la costanza. Nelle ultime 24 ore ha fatto 210 miglia contro le 190 di Riechers, che lo precede di una quarantina: il terzo gradino del podio non è così lontano...
Tra le storie e i personaggi anche il quinto in classifica provvisoria, Keni Piperol (Region Guadelupe), giovanissimo (21 anni) francese nero, originario della Guadalupa, cresciuto nel laboratorio di velisti oceanici chiamato Guadeloupe Grand Large, e poi trasferito in Bretagna. Si conferma anche la sua barca: è infatti il 788 che Michele Zambelli portò al brillante secondo posto nella seconda tappa dell'edizione 2015.
CHARLOTTE, CAMILLE E CLARISSE: LE TRE FIGLIE DELL'OCEANO - Di Charlotte Mery (OptiGestion Femme de Bretagne), nona provvisoria, abbiamo già parlato e visto una bella gallery fotografica. Ma adesso non è più la primadonna della Mini: nei Proto l'ha superata Camille Taqué (Foxsea Lady), settima con l'unico Mini costruito al 50% in fibre vegetali, a 32 anni questa paesaggista doveva correre con un Serie ma ha cambiato in corsa, un po' come lo stesso Fornaro. I risultati stanno dando ragione a entrambi.
Ma c'è un'altra grand-dame che si sta prendendo i riflettori della Mini Transat: strabiliante secondo posto tra i Serie, a poca distanza dai primi Proto, c'è Clarisse Cremer, 27 anni, che corre con un Pogo 3 di Guillaume Verdier (TBS) ben messo a punto. La paragonano a Giano, il dio con due facce: perchè a terra Clarisse è spiritosa, sorridente, quasi non si prendesse davvero sul serio. Mentre sul Mini è dannatamente decisa, costante, serissima, come le hanno insegnato nel Lorient Grand Large, il centro dal quale viene la sua formazione. Anche Clarisse, del resto, è portatrice della solita storia della "scintilla Mini Transat" che prende all'improvviso e non ti molla finchè non parti.
ALTRI ITALIANI - Nei Serie, detto che in testa davanti a Clarisse c'è il suo compagno di allenamenti, il 21enne Erwan Le Droulec, di fatto un predestinato, tappa pazzesca a livello dei primi Proto con un Pogo 3, c'è da definire tappa e posizioni degli altri italiani. A cominciare da Ambrogio Beccaria (Alla Grande Ambeco), che dopo il pit-stop a Capo Verde per riparare il bompresso, è ripartito col fuoco dentro, e ha già ripreso quattro o cinque barche, è 48° a 1500 miglia dal traguardo.
Andrea Pendibene (Pegaso Marina Militare) è sempre a metà classifica, oscilla tra 19° e 22° posto, le sue medie di velocità confermano una strategia di prudenza, non sta tirando il suo Pogo 3 e preferisce fare i conti all'arrivo. E' a 1000 miglia da Martinica, e ha soprattutto un possibile obiettivo davanti: il derby col marinaio francese Cedric Feron (Marine National) che ha un altro Pogo 3, e che per ora precede Andrea di un centinaio di miglia stabili. Non sarebbe brutto veder scatenarsi il Pendibene per tentare un clamoroso (a oggi) sorpasso tra Marine militari...
Emanuele Grassi (Penelope) è 43° a 1200 miglia dal traguardo, anche lui oltre metà strada, e ha alle spalle 13 avversari. Può dirsi più che soddisfatto.
PROSSIMO GIORNI, ARRIVI E MEZZO AVVISO DI PICCOLA BURRASCA - Mentre due giorni fa ha disalberato anche Roman Bolzinger (foto), cosa attendersi nei prossimi giorni della Mini Transat? L'arrivo di Lipinski verosimilmente tra mercoledi e giovedi, e poi a seguire ogni 10-12 ore gli inseguitori compreso l'ottimo Fornaro, quindi nel fine settimana il vincitore dei Serie, l'inseguitrice Clarisse, che sarebbe così la prima navigatrice sul traguardo dei Caraibi. Per l'arrivo di Pendibene si dovrà attendere qualche giorno in più, e poi a seguire Beccaria e Grassi.
SU SAILY TV CONTINUA LO SPECIALE MINI TRANSAT: DALLA MARTINICA INTERVISTE A CALDO, VIDEO DEGLI ARRIVI, E A SEGUIRE IL "RACCONTO" ATLANTICO DEI MINISTI ITALIANI CON IL VIDEO DIARIO DI BORDO
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