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17/10/2015 - 20:57
Partita la 36 Rolex Middle Sea Race 2015
Partita la 36 Rolex Middle Sea Race 2015
Middle Sea Race:
da Malta a Malta
da Malta a Malta
Pertita la Middle Sea race: 608 miglia di regata-avventura per 111 equipaggi di 22 nazioni. Ben 24 le barche italiane al via - FOTO E VIDEO
di Fabio Colivicchi
Un'altra splendida regata di vela offshore. Per non farsi ancare niente in questa stagione infinita. Lo storico Royal Malta Yacht Club (fondato nel 1835), l’isola di Malta, la baia de La Valletta, il centro di gravità del Mediterraneo, in uno scorcio di ottobre che chiude dopo l’estate anche l’autunno, e soprattutto la stagione della grande vela, con una delle super-classiche della vela offshore. Benvenuti alla Rolex Middle Sea Race 2015, edizione numero 36, e ancora una flotta ultracentenaria: 111 barche e 22 paesi partecipanti. Evidentemente il richiamo di questa regata-avventura resta forte, quasi irresistibile, per armatori, velisti professionisti, e marinai di ogni tipo.
Le 608 miglia nautiche della Rolex Middle Sea Race, un periplo della Sicilia in senso antiorario, lasciando a sinistra anche Lampedusa e Pantelleria, per fare ritorno a Malta, sono anche l’evento che chiude il calendario delle regate in Mediterraneo.
Il cannone della Saluting Battery dai bastioni del Castello che domina lo specchio d’acqua interno all’abitato della Valletta, ha sparato sette volte, per ciascuna delle partenze nelle quali è suddivisa la flotta per categorie. Le barche appena uscite dalla bonaccia dopo il via, hanno subito fatto rotta diretta a Nord, verso lo Stretto di Messina, prossimo passaggio obbligato per tutti e spesso decisivo, primo momento chiave della regata.
Anche quest’anno la Middle è partita con vento leggero da Nordest, condizioni che interesseranno l’area della regata per le prossime 48 ore e che obbligheranno gli equipaggi alla massima concentrazione cercando ogni refola utile. Poi però è in arrivo una perturbazione con pioggia e temporali. Condiziono simili allo scorso anno, quando il grosso delle barche trovò condizioni dure nella discesa su Lampedusa e poi verso l’arrivo.
Lo conferma Jules Salter (GBR), navigatore del Maxi 72 Momo, uno dei favoriti per la Line Honours, anche per l’assenza di Esimit Europa 2: “Avremo vento leggero, molto leggero. Alla fine forse conosceremo benissimo le coste della Sicilia orientale, visto che dovremo navigarci ben vicino alla ricerca di un po’ di brezza termica. Dopo questo avvio, in circa tre giorni (martedi prossimo), sembra si prepari qualcosa che potrebbe portare un po’ di movimento: pioggia, vento, e temporali! Se andremo veloci, potremmo riuscire ad aggirarla, altrimenti ci finiremo dentro. Se invece saremo tutti fermi nella bonaccia allora sarà tutta un’altra regata, da piccole barche”.
Tra i pretendenti al successo in tempo reale anche il nuovo progetto Juan Kouyoumdjian per George David, Rambler 88, che tra l’altro ha il record della regata, in 47 ore, 55 minuti e 3 secondi, stabilito nel 2007. Il loro ritorno a Malta fa parte di un progettato grande slam, che include la Rolex Fastnet Race e la prossima Rolex Sydney Hobart Yacht Race.Anche il navigatore australiano di Rambler 88, Andrew Cape, vincitore di una America's Cup e veterano di ben 6 Volvo Ocean Race, ha le idee chiare: “Dobbiamo spingere al massimo, abbiamo un grande equipaggio, e dipende da noi trovare il vento migliore per non fermarsi mai… Tutto ci dice che sarà una prima notte e un primo mattino di aria molto leggera, e questo ci complica le possibilità di vittoria in tempo compensato. Ma in una regata del genere, lo sappiamo, tutto può sempre accadere.”
Ma la Middle è la lunga di tutti e di tutte le misure, il sogno possibile. Ci sono barche da 9,25 a 27 metri di lunghezza, tra le più piccole l’italiana Duffy che non si perde una offshore neanche per sbaglio. Ci sono i trimarani Mod70 Phaedra e Paradox, c’è lo yawl d’epoca Dorade, già protagonista al Fastnet. Le barche italiane al via sono 24, e si va da B2 di Michele Galli, che qui ha già vinto e potrebbe giovarsi del vento leggero almeno in avvio, all’immancabile Junoplano, a Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, versione offshore con il Cookson 50, che per l’occasione ha a bordo nientemeno che Alberto Bolzan. E tanti altri, tra i quali segnaliamo gli amici di Glev, nuovissimo RM1260 di Gianluigi Ferrara, a bordo del quale si girerà un bel video con la storia della regata “da dentro” per Saily TV.
In serata, i primi si avvicinano a Capo Passero, il punto più a sud della Sicilia. A parte il trimarano Phaedra, il primo a passare il capo è stato Rambler 88, seguito da Momo, poi SFS II, il VOR 70 di Lionel Pean già protagonista alla Palermo-Montecarlo (tra l’altro gemellata con questa regata), quindi Caro, Wild Joe e B2, che quindi è primo degli italiani e nella top 6 in vista della prima notte che potrebbe vedere il passaggio dello stretto di Messina.
La regata si può seguire con gli aggiornamenti quotidiani sul magazine di Saily.it, o sul sito dell’evento e ancora sul tracking cartografico (link qua sotto).
SELEZIONE DI FOTO DI CARLO BORLENGHI NELLA NOSTRA SEZIONE VIDEO
E SU SAILY TV IN ARRIVO I VIDEO DELLA REGATA
www.rolexmiddlesearace.com
http://www.rolexmiddlesearace.com/tracker/#pt
di Fabio Colivicchi
Un'altra splendida regata di vela offshore. Per non farsi ancare niente in questa stagione infinita. Lo storico Royal Malta Yacht Club (fondato nel 1835), l’isola di Malta, la baia de La Valletta, il centro di gravità del Mediterraneo, in uno scorcio di ottobre che chiude dopo l’estate anche l’autunno, e soprattutto la stagione della grande vela, con una delle super-classiche della vela offshore. Benvenuti alla Rolex Middle Sea Race 2015, edizione numero 36, e ancora una flotta ultracentenaria: 111 barche e 22 paesi partecipanti. Evidentemente il richiamo di questa regata-avventura resta forte, quasi irresistibile, per armatori, velisti professionisti, e marinai di ogni tipo.
Le 608 miglia nautiche della Rolex Middle Sea Race, un periplo della Sicilia in senso antiorario, lasciando a sinistra anche Lampedusa e Pantelleria, per fare ritorno a Malta, sono anche l’evento che chiude il calendario delle regate in Mediterraneo.
Il cannone della Saluting Battery dai bastioni del Castello che domina lo specchio d’acqua interno all’abitato della Valletta, ha sparato sette volte, per ciascuna delle partenze nelle quali è suddivisa la flotta per categorie. Le barche appena uscite dalla bonaccia dopo il via, hanno subito fatto rotta diretta a Nord, verso lo Stretto di Messina, prossimo passaggio obbligato per tutti e spesso decisivo, primo momento chiave della regata.
Anche quest’anno la Middle è partita con vento leggero da Nordest, condizioni che interesseranno l’area della regata per le prossime 48 ore e che obbligheranno gli equipaggi alla massima concentrazione cercando ogni refola utile. Poi però è in arrivo una perturbazione con pioggia e temporali. Condiziono simili allo scorso anno, quando il grosso delle barche trovò condizioni dure nella discesa su Lampedusa e poi verso l’arrivo.
Lo conferma Jules Salter (GBR), navigatore del Maxi 72 Momo, uno dei favoriti per la Line Honours, anche per l’assenza di Esimit Europa 2: “Avremo vento leggero, molto leggero. Alla fine forse conosceremo benissimo le coste della Sicilia orientale, visto che dovremo navigarci ben vicino alla ricerca di un po’ di brezza termica. Dopo questo avvio, in circa tre giorni (martedi prossimo), sembra si prepari qualcosa che potrebbe portare un po’ di movimento: pioggia, vento, e temporali! Se andremo veloci, potremmo riuscire ad aggirarla, altrimenti ci finiremo dentro. Se invece saremo tutti fermi nella bonaccia allora sarà tutta un’altra regata, da piccole barche”.
Tra i pretendenti al successo in tempo reale anche il nuovo progetto Juan Kouyoumdjian per George David, Rambler 88, che tra l’altro ha il record della regata, in 47 ore, 55 minuti e 3 secondi, stabilito nel 2007. Il loro ritorno a Malta fa parte di un progettato grande slam, che include la Rolex Fastnet Race e la prossima Rolex Sydney Hobart Yacht Race.Anche il navigatore australiano di Rambler 88, Andrew Cape, vincitore di una America's Cup e veterano di ben 6 Volvo Ocean Race, ha le idee chiare: “Dobbiamo spingere al massimo, abbiamo un grande equipaggio, e dipende da noi trovare il vento migliore per non fermarsi mai… Tutto ci dice che sarà una prima notte e un primo mattino di aria molto leggera, e questo ci complica le possibilità di vittoria in tempo compensato. Ma in una regata del genere, lo sappiamo, tutto può sempre accadere.”
Ma la Middle è la lunga di tutti e di tutte le misure, il sogno possibile. Ci sono barche da 9,25 a 27 metri di lunghezza, tra le più piccole l’italiana Duffy che non si perde una offshore neanche per sbaglio. Ci sono i trimarani Mod70 Phaedra e Paradox, c’è lo yawl d’epoca Dorade, già protagonista al Fastnet. Le barche italiane al via sono 24, e si va da B2 di Michele Galli, che qui ha già vinto e potrebbe giovarsi del vento leggero almeno in avvio, all’immancabile Junoplano, a Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, versione offshore con il Cookson 50, che per l’occasione ha a bordo nientemeno che Alberto Bolzan. E tanti altri, tra i quali segnaliamo gli amici di Glev, nuovissimo RM1260 di Gianluigi Ferrara, a bordo del quale si girerà un bel video con la storia della regata “da dentro” per Saily TV.
In serata, i primi si avvicinano a Capo Passero, il punto più a sud della Sicilia. A parte il trimarano Phaedra, il primo a passare il capo è stato Rambler 88, seguito da Momo, poi SFS II, il VOR 70 di Lionel Pean già protagonista alla Palermo-Montecarlo (tra l’altro gemellata con questa regata), quindi Caro, Wild Joe e B2, che quindi è primo degli italiani e nella top 6 in vista della prima notte che potrebbe vedere il passaggio dello stretto di Messina.
La regata si può seguire con gli aggiornamenti quotidiani sul magazine di Saily.it, o sul sito dell’evento e ancora sul tracking cartografico (link qua sotto).
SELEZIONE DI FOTO DI CARLO BORLENGHI NELLA NOSTRA SEZIONE VIDEO
E SU SAILY TV IN ARRIVO I VIDEO DELLA REGATA
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