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28/01/2016 - 12:32
Sailing World Cup Miami by Sumbrella – Day 3
Miami, questo si
che è vento!
Finally brezza solida a Biscayne Bay: tante regate, classifiche aggiustate, programma assestato, da domani flotte divise in Gold e Silver, per la corsa alle Medal Race di sabato in diretta streaming web (da vedere su Saily). Azzurri consistenti: zona Medal Race in 6 classi. Con qualche acuto: il 5° di Cherin e Tesei (49er), il 6° di Zandonà e Trani (470), il 7° di Flavia Tartaglini e l’8° di Mattia Camboni (RSX). COMMENTI – FOTO - VIDEO
di Fabio Colivicchi
Vento, vento! Come dalla tolda della nave all’avvistamento della terra, qui il popolo della vela olimpica avvista l’aria e grida di giubilo. Come del resto organizzatori, World Sailing e Ufficiali di regata: dopo due giornate snervanti a rincorrere bavette e correnti, è arrivato il Vento con la V maiuscola. Complice una meteo ingarbugliata, colpa del Nino e della Nina, che intorno alla Florida e sull’Atlantico fa girare depressioni e instabilità anomale.
Instabilità anomala: a pensarci bene è anche la paura più grande degli atleti della vela olimpica, anche dei migliori. Quella strana settimana nella quale la testa gira negli scarsi e non trovi la trebisonda. Come il suo contrario, la settimana ideale, in pace con se stessi e il mondo, lo stato di grazia sportivo, quello che tutti vorrebbero e in particolare lo vorrebbero proprio quando serve, ovvero nella settimana delle regate olimpiche, o del mondiale, o del continentale… Come è difficile la vita sull’orlo di una crisi di nervi dei velisti olimpici, a 6 mesi da Rio (e pensare che molti ancora devono sapere di andarci a Rio…), figurarsi se ci si mette anche il vento a fare giravolte. Ecco perché il vento del Day 3 a Miami ha rinfrancato tutti. O quasi.
Classifiche come il programma: si sono riassestati, sono tornati in “regola” (ammesso che per le classifiche ve ne sia una). Tante regate previste, tante fatte (non proprio per tutte le classi, ma insomma). E quelli bravi, come previsto, davanti o almeno in alto. Vale in buona misura anche per gli azzurri. Vediamo le classi che ci interessano.
49er
Lo skiff acrobatico, come abbiamo detto altre volte, ha vissuto un quadriennio di forte ricambio generazionale, e la conseguenza è la mancanza di veri leader, veri equipaggi killer, i soliti vincitori annunciati insomma. Al netto delle assenze importante (a cominciare dai neozelandesi Burling & Tuke, proprio appartenenti alla specie appena descritta), a Miami tanti ragazzotti si danno battaglia senza esclusione di colpi, e l’Italia ha calato un suo asso nella manica. Primi gli spagnoli Botin e Lopez Marra, poi svedesi e portoghesi, quindi ecco Stefano Cherin e Andrea Tesei, quinti assoluti con una giornata da “revenge”: OCS, poi 1-2. Gran recupero per Ruggero Tita e Pietro Zucchetti, adesso 12° e anche loro in batteria ieri 18-1-2). Portare due 49er azzurri alla Medal di sabato è un dovere. Gli altri: i Dubbini 21, Crivelli e Togni 23, Plazzi e Molineris 44. Dall’inizio diciamo che in questa barca abbiamo una nidiata di giovani interessanti, cresciuti a barca e De Pedrini, adesso sembra giunta l’ora di tirare la rete e vedere chi ha più birra per arrivare a Rio. Cherin e Tita si stanno preparando forse a un match race di un paio di mesi…
470 M
Anche qui Spagna in testa con Barreiros, poi gli americani e i greci vecchia conoscenza. Ma Gabrio Zandonà e Andrea Trani – ferma restando la non eccellenza della flotta qui a Miami – consolidano il 6° posto con una giornata di esperienza e rabbia, un 4-7 dopo un OCS, l’imrpessione (prima di sentirlo dalla loro voce) è che la ruggine continui a venir via, e che la coppia si prepari al rush finale tra Mondiale in Argentina e qualifica di Palma.
RSX W
C’è una nazione che sta spopolando a Miami, ed è l’Olanda. La squadra olimpica olandese è protagonista di un grande avvicinamento a Rio 2016, ed è da tenere d’occhio. Nelle tavole è emersa questa De Geus che è prima, davanti alla brasiliana Freitas e all’onnipresente britannica Shaw. Flavia Tartaglini, pur dimostrandosi più a suo agio con vento medio leggero che medio forte, è ottima settima (6-3-19-9), stare lassù fa bene e deve diventare abitudine.
RSX M
Olanda anche qui, tavole maschili, il gigante Van Rijsselberge non è certo una sorpresa. Quello che è bello vedere è l’agilità con la quale il baby (ancora per qualche mese possiamo chiamarlo così, d’accordo?) Mattia Camboni che adesso è ottavo, in piena bagarre con molti tra i migliori al mondo (12-9-7-3-9). Daniele Benedetti è 22°.
Nacra 17
Classificona… Nomi da jet-set della vela: medaglie olimpiche, oceanici, coppa America & foiling. Il Nacra 17 sta diventando, avvicinandosi ai Giochi, una sorta di Circo dei Nomi, e le regate delle acrobazie senza rete. Olanda in testa anche qui con Mulder e la De Koning, poi i soliti australiani Waterhouse, e al terzo – incredibile praticamente all’esordio – ecco Bora Gulari e Louisa Chafee. Bora, ex Luna Rossa e mondiale Moth, è un personaggio completo della vela. E adesso pare aver trovato il “giocattolo” giusto per farsi strada anche a livello olimpico. Vedremo se è una rondine a fare primavera… La classifica propone poi l’inglesina Lucy Macgregor (donna al timone) ex stella del match racing, Iker Martinez (serve presentazione per una superstar della vela olimpico-oceanica?), Billy Besson e Marie Riou (europei e mondiali, praticamente le C&C del Nacra…). I nostri Ingegneri Volanti Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, l’anno scorso vincitori a Miami, osservano, corrono, controllano e per il momento si accomodano al 10° posto, ultimo utile per partecipare al banchetto della Medal Race. E occhio perché la sarabanda di nomi prosegue anche dietro di loro: con l’ex olimpionico Tornado Echevarri, con l’ex medaglia olimpica Santiago Lange, con l’ex starista Mark Mendelblatt, con i danesi Norregaard e Andreassen, già di vertice e attualmente ventisettesimi. Il circo Nacra 17 è in pieno svolgimento. Essere Ingegneri Volanti è fantastico, adesso può essere utile anche un tocco di follia circense…
Laser Radial W
Tanto per cambiare, Olanda in testa anche qui, con la bionda pin-up marit Bowmeester, medaglia a Londra 2012, atleta completa. Seconda la belga Van Acker e terza la cinese Xu. Si schierano le truppe migliori, non c’è che dire. Il vento però non ha spazzato via le due giovani laseriste azzurre: Joyce Floridia (che con vento leggero aveva dato lezioni in giro: 5-5) resiste al 12° posto (9-8-11), e Silvia Zennaro ruggisce dopo una provaccia (25-8-4) e col 13° posto è in lotta per la Medal insieme alla compagna di squadra. Tra le due prende corpo un probabile testa a testa in chiave selezione olimpica. E dicendo testa si intende quella che sarà una componente essenziale per decidere il confronto.
Laser Standard M
Chi è primo? Indovinato, Olanda. Van Schanderberg precede il francese Bernaz e lo svedese Sthaleim, tutti frequentatori di podi continental-mondial-olimpici… La classifica punisce oltre misura Francesco Marrai, migliore dei nostri, che nel vento trova un po’ di costanza e di grandi piazzamenti (13-6-6), ma resta al 21° per via del peso accumulato nella serie pregressa (DSQ-5-30). Più giù, il baby Michele Benamati (47) è addirittura davanti a Alessio Spadoni (48).
FINN
Le folate di vento spingono in alto lo statunitense Caleb Paine, che precede il cinese Lei Gong e l’improvviso australiano Jake Lilloy. Giorgio Poggi rallenta il passo e scivola per ora al 21° posto (11-BFD-20-22). Ma sono fermi a sole 4 prove.
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CLASSIFICHE: I PRIMI TRE E GLI ITALIANI
49er (61 barche)
1.Botin-Lopez Marra (ESP); 2.Sylvan-Anjemark (SWE); 3.Lima-Costa (POR); 5.Cherin-Tesei (14-2-12-11-12-3-OCS-1-2); 12.Tita-Zucchetti (12-BFD-8-1-3-23-18-1-2); 21.Dubbini-Dubbini (4-13-10-18-8-20-11-17-9); 23.Crivelli Visconti-Togni (13-4-19-9-17-BFD-13-7-9); 44.Plazzi-Molineris (25-20-11-26-12-BFD-11-BFD-4).
49er FX (34 barche)
1.Maloney-Meech (NZL); 2.Hansen-Salskov Iversen (DEN); 3.Agerup-Agerup (NOR).
470 M (21 barche)
1.Barreiros-Cabrera (BRA); 2.McNay-Hughes (USA); 3.Mantis-Kagialis (GRE); 6.Zandonà-Trani (9-3-8-OCS-4-7).
470 F (21 barche)
1.Oliveira-Barbachan (BRA); 2.Vadlau-Ogar (AUT); 3.Chen-Gao (CHN).
Finn (46 barche)
1.Caleb Paine (USA); 2.Lei Gong (CHI); 3.Jake Lilley (AUS); 21.Giorgio Poggi (11-BFD-20-22).
Laser Standard (98 barche)
1.Rutger Van Schaardenburg (NED); 2.Jean Baptiste Bernaz (FRA); 3.Jesper Stahleim (SWE); 21.Francesco Marrai (DSQ-5-30-13-6-6); 47.Michele Benamati (27-DNF-17-15-21-16); 48.Alessio Spadoni (28-28-12-19-14-25);
Laser Radial (81 barche)
1.Marit Bouwmeester (NED); 2.Evi Van Acker (BEL); 3.Lijia Xu (CHI); 12.Joyce Floridia (5-5-9-8-11); 13.Silvia Zennaro (2-15-25-8-4); 27.Laura Cosentino (BFD-12-11-18-10); 60.Martha Faraguna (BFD-23-6-16-8).
Nacra 17 (47 barche)
1.Mulder-De Koning (NED); 2.Waterhouse-Darmanin (AUS); 3.Gulari-Chafee (USA); 10.Bissaro-Sicouri (2-14-18-19-15-10-17-17-11).
RS:X M (52 tavole)
1.Dorian Van Rijsselberge (NED); 2.Pawel Tarnowski (POL); 3.Nick Dempsey (GBR); 8.Mattia Camboni (12-9-7-3-9); 22.Daniele Benedetti (20-14-28-14-28).
RS:X F (37 tavole)
1.Lilian De Geus (NED); 2.Patricia Feitas (BRA); 3.Bryony Shaw (GBR); 7.Flavia Tartaglini (6-3-19-9); 12.Marta Maggetti (10-12-16-14); 21.Veronica Fanciulli (18-16-26-20).
2.4 mR (10 barche)
1.Helena Lucas (GBR); 2.Bruce Millar (CAN); 3.Peter Eagar (CAN).
Sonar (9 barche)
1.Tingley-Campbell-Lutes (CAN); 2.Robertson-Stodel-Thomas (GBR); 3.Harrison-Harris-Boaden (AUS).
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