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26/01/2018 - 11:43
Vela Olimpica al suo massimo (ed è solo l'inizio di stagione)
Miami, arriva il ventone!
Chi sale e chi scende
VIDEO DAY 3 - Aria, aria! 17-20 nodi dai grattacieli, ondina corta e salti notevoli, giornata intensa, con parecchi dei migliori in evidenza. Gli azzurri: splendida terza RSX W Flavia Tartaglini (Marta Maggetti settima). Resistono al 5° Lorenzo Bressani e Cecilia Zorzi (N17). Nel 470 W salgono al 10° Benny Di Salle e Ale Dubbini. Battaglia Medal Race per Valentina Balbi (Radial), Uberto Crivelli e Jimmy Togni (49er) e Mattia Camboni, tutti undicesimi - FOTO GALLERY CON VENTO FORTE - SABATO NOTTE MEDAL LIVE
di Fabio Colivicchi
ULTIM'ORA 19:45 ITALIANE DI VEN 26.1.18 - Vento troppo forte, 25-28 nodi, il Comitato ha issato la bandiera AP sopra la A, per loro la giornata finisce qui, e anche le ultime chanche di qualifica per le Medal Race di sabato 27. Contiene una notizia buona e una cattiva per la vela azzurra: di positivo Lorenzo Bressani e Cecilia Zorzi partiranno dal 5° posto nella Medal di domani e se la giocheranno alla grande (meteo permettendo, perchè è atteso ancora vento forte); di negativo l'11° posto che tiene per un soffio fuori dalla finale nel 49er Uberto Crivelli Visconti e Jimmy Togni. Bravi comunque, sarà per la prossima. Se non cala potrebbero non regatare anche altre classi.
REPORT DAY 3 - Il Day 3 di Miami Coppa del Mondo ci porta vento e spettacolo, emozioni e colori, ovvero tutto il bello della vela olimpica, sport di azione e di testa, fisico e cervello, che si corre nella natura e sviluppa i sensi e il cuore. Ecco perchè vorremmo e dovremmo vederlo sulle tv e sui giornali. Eccovi un primo video del giorno di vento, e sotto i commenti e dettagli tecnici.
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470 M - Dopo 6 prove, in testa gli inglesi Luke Patience e Chris Grube, davanti ai francesi Kevin Peponnet (mi manda papà) e Jeremie Mion, terzi gli svedesi Anton Dahlberg e Fredrik Bergstrom. Insomma i nordici di sempre, grandi e grossi, a spallate si prendono la testa del gruppo. I nostri confermano di essere arrivati a Miami un po' imballati dal lavoro invernale, e galleggiano mestamente a metà classifica: 22° Matteo Capurro e Matteo Puppo (19-25-9-25-UFD-19) e 24° Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (22-28-26-2-21-30).
470 W - Sei prove anche per le ragazze, le giapponesi Ai Konfo Yoshida e Miho Yoshioka in testa davanti alle olandesi Afrodite Zegers e Anneloes Van Veen, terze molto vicine le polacche Agneszka Skrzypulec e Irmina Gliszczynska (inscrivibili e impronunciabili, però terze). Tra le azzurre, la sventolata del terzo giorno deve aver ricordato la Tramontana genovese a Benedetta Di Salle, che con Ale Dubbini è salita al 10° posto e può iniziare a inquadrare la Medal Race (17-5-12-UFD-3-14). Non sono distantissime Elena Berta e Sveva Carraro, al 16° generale (9-12-17-16-17-12). In ripresa Ilaria Paternoster e Bianca Caruso, buona anche per loro la giornata ventosa, adesso sono al 21° generale (11-20-25-8-16).
49er - Sono nove le manche portate a casa dalla classe arobatica 49er. Nel day 3 ventoso spettacolo e capriole, anche se i maschi hanno avuto un po' meno vento delle donne. In testa gli inglesi Fletcher Scott e Bithell, campioni del mondo in carica e già oro alla prima di coppa del mondo in Giappone. Poi una infornata di spagnoli, tedeschi, francesi, tutta gente che sembra riuscire a tenere il ritmo di manche entro i dieci, che è garanzia di quartieri alti in classifica, specie adesso che serve centrare la top-10. Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni sono all'11° posto, a meno di 1 punto dal 10° e a 2 dal 9°, e hanno chiuso la giornata con un bel 4° di manche (13-10-32-14-2-23-25-13-4). Ritorno prepotente per Jacopo Plazzi e Andrea Tesei, che sono al 14° e non lontani dalla bagarre, con una buona giornata (18-36-1-20-BFD-5-19-12-3). Sempre al 31° Simone Ferrarese e Valerio Galati, costretti al ritiro nella penultima manche del giorno (31-31-20-37-BFD-15-20-DNF-17).
LASER STD - Senza vincere neanche una prova, ma con regolarità da metronomo, l'australiano Tom Burton, oro olimpico regnante, ha preso il largo in classifica, inseguito da un bel gruppetto in lotta per il podio, tra i quali spicca il nome italianissimo del peruviano Stefano Peschiera (che sia un oriundo alla Diego Romero?), grande quinto in generale e vittorioso nella seconda e ultima manche del giorno col ventone, un tipo da tenere d'occhio. Italiani: Gio Coccoluto fa una giornata giù e sù (25-2) e resta 14°, non distantissimo 811 punti) dalla zona Medal Race. E' chiaro che per sperare c'è bisogno solo di piazzamenti a una cifra. Piccola ripresa per Franz Marrai, che adesso è 18° e per lui la Medal è decisamente più lontana (ieri 17-43, che non puo' scartare causa BFD della quarta prova). Marco Gallo scivola al 31° causa squalifica nella seconda manche (23-DSQ lo score del giorno). E poi: 35° Nicolò Villa, 43 Zeno Gregorin, 47 Marco Benini.
LASER RADIAL - Cinque prove per le ragazze in tutto, testa della classifica occupata dalla sorprendente belga Emma Plasschaert, davanti alla nipponica Manami Doi, terza la medaglia di bronzo a Rio 2018 Anne Marie Rindom (DEN). Tra le italiane chi sale e chi scende. Valentina Balbi che era seconda dopo tre manche soffre il ventone (31-25) ma si difende e resta all'11° posto quindi in corsa per centrare un posto in Medal Race che sarebbe un successone. Joyce Floridia è ventesima (29-28 nel day 3). In ripresa, ma forse tardiva Silvia Zennaro, che evidentemente gradisce più aria (19-4), sale un po' al 29° posto. Poi 48 Carolina Albano e 67 Francesca Frazza.
NACRA 17 - Un rodeo, botte da orbi, decolli miracolosi e atterraggi rovinosi, le regate dei Nacra 17 con i foiling in 20 nodi d'aria sono forse spettacolari ed emozionanti per chi segue da fuori, ma - stando ai racconti dei velisti - decisamente stressanti e pericolose da vivere a bordo. Fattostà che la shakerata di vento rimette in sesto, almeno teoricamente, la classifica: due medaglie di Rio ai primi due posti, la terza al quarto. Primi gli australiani Waterhouse e Darmianin, secondo Santiago Lange e Cecilia Carranza, terzi gli inglesi Gimson e Burnet, quarti gli austriaci Zajac e Matz.
E chi c'è al quinto posto, come dire subito dopo il podio dell'ultima Olimpiade? Gli ottimi Lorenzo Bressani e Cecilia Zorzi, costretti a giocare in difesa con il ventone sopravvivendo a qualche numero (14-UFD-14), perdono contatto col vagone del podio e guardano avvicinarsi gli inseguitori (i più vicini sono anglo-italiani, visto che col timoniere Chris rashley c'è la prodiera Laura Marimon Giovannetti, ex azzurra di Laser e Nacra, adesso con passaporto britannico, ieri). Lorenzo e Cecilia restano comunque solidi e se il vento tornerà nei limiti correranno in alto fino alla fine.
IL RACCONTO DELLA GIORNATA DI RUFO - World Sailing Miami Day 3. GIORNATA NERA. Quella di oggi per noi qui a Miami è stata una giornata nera. 14 - UFD - 14 i parziali che ovviamente evidenziano una giornata difficile. Inizio con la rottura della drizza gennaker nella prima poppa della prima prova che ovviamente ha pesantemente condizionato il risultato. Una seconda regata tutta in rimonta (6o sul traguardo) per scoprire all'arrivo di essere partiti fuori, quindi UFD. Un'ultima regata tra i top 10 sino all'ultimo passaggio in bolina ma, passati al pelo sulla boa, con l'aletta del timone agganciamo la cima del corpo morto della boa. Quindi tuffo per liberarcene, ovviamente autopenalizzazione, e finalmente si riparte per la poppa finale. A prescindere da tutto ciò, con i 20 nodi con cui abbiamo navigato oggi, di bolina non avevamo assoultamente il passo per stare davanti, dobbiamo lavorare ancora su assetto e conduzione. Buona invece la velocità in poppa. Le previsioni per domani sono di un vento di 25 nodi con raffiche sino a 28. Abbiamo perso due posizioni rispetto alle prime due giornate nella generale, ora siamo quinti. Non siamo soddisfatti, ma siamo consapevoli di quali sono oggi i nostri "buchi" e del lavoro da fare nei prossimi mesi.
RSX M - Finalmente planano e si divertono i windsurfisti, la classifica dice sei prove, due francesi in testa e tre nei primi 10, stesso bottino per gli inglesi, l'oro di Rio il gigante olandese Dorian Van Russelberghe si tiene un po' in disparte al 10° posto, lasciando scatenare i giovanotti (uno dei quali però è il connazionale kiran Badloe, che è buon terzo). Gli azzurri: Mattia Camboni è 11° e non è ancora il Mattia fresco e allegro (anche nei piazzamenti: 12-13-4-20-19-26) che conosciamo, eppure è lì che guarda, come deve guardare, alla Medal come risultato mimino. Matteo Evangelisti 24, Carlo Ciabatti 28, Luca Di Tomassi 32, Antonino Cangemi 33, Francesco Tomasello 44.
RSX W - E alla fine, gira che ti rigira, c'è sempre la tavola a vela a tirar su di morale la vela azzurra, caricandosi l'intera spedizione. Si fa per dire, naturalmente, ma resta il fatto - e la garanzia - di vedere almeno una surfista italiana tra le prime, è così dai tempi sensiniani. Dopo 7 regate in testa c'è lo spauracchio russo Elfutina (proprio quella, o una di quelle, che scucì la medaglia dal petto di Flavia a Rio), davanti allo spauracchio spagnolo Blanca Manchon (veterana che è stata una rivale storica proprio di Alessandra Sensini), entrambe le prime due un po' in calo con il vento più forte.
Al terzo posto, e in rimonta (4-2-5, secondo migliore score di giornata) c'è super Flavia Tartaglini, a mordere le caviglie: -1 dalla seconda, -4 dalla terza, e si +3 sulla quarta, l'ennesima francese, tal Helene Noesmoen (ieri 1-3-1, primo score di giornata). Molto bene anche Marta Maggetti, settima (9-10-8 la sua regolarità nelle raffiche), ben dentro alla zona Medal (avere due azzurre alla finale sarebbe un giusto acchiappo). Veronica Fanciulli è al 26° posto.
Il Day 4 sarà decisivo: previsioni meteo imprevedibili e regate decisive per stabilire le classifiche delle prime Medal Race, sabato 27 (RS:X, 49er, 49erFX, Nacra 17, quindi le classi con più azzurri al momento in classifica). Le altre Medal (470, Finn, Laser, Laser Radial) sono invece in programma domenica 28.
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