Transat 650, un epilogo clamoroso

!--paging_filter--strongTrionfa a Salvador de Bahia, dopo 3500 miglia in Atlantico, Teamwork Evolution, il Mini650 di David Raison. La rivoluzionaria barca "senza prua" è andata più veloce di tutti. E adesso diventa un caso: presto vedremo questa soluzione sugli IMOCA 60, o sulle barche da crociera? GUARDA IL VIDEO/strong!--break--br / nbsp;br / nbsp;br / David Raison, quarantenne ingegnere navale e navigatore solitario francese, disegnatore, costruttore e skipper di Magnum, il Mini 650 ribattezzato Teamwork Evolution dal nome dello sponsor, ha vinto, anzi stravinto. Non solo la Transat 650 del 2011, ma anche la sua sfida: far parlare, e ancor meglio, ammirare e invidiare la sua barca innovativa, originale, rivoluzionaria. La barca "senza prua" è andata più veloce di tutti sull'oceano, e adesso è negli occhi (e sulla bocca) di tutti nel mondo della vela. La vittoria della Transat 650 può far considerare questa innovazione come uno sviluppo proponibile anche su scafi di diverse dimensioni e utilizzi?br / nbsp;br / In realtà l'idea alla base di Magnum di Raison non è proprio originalissima, come spiega lo stesso David: "Mi sono ispirato agli Scow americani", le barche a scafo piatto e prua tondeggiante che si vedono spesso nei laghi USA, e che anche Melges (il modello è il Melges 17) ha utilizzato. Barche per un utilizzo chiaro: acque piatte o quasi, andature portanti. Ma Magnum ha vinto in oceano, dove le onde non mancano, e ha sorpreso tutti anche per la velocità di bolina. Una barca anche molto leggera, non nuovissima (è stata varata nel 2010), che ha avuto bisogno di una messa a punto laboriosa (ha stentato nelle prime uscite ufficiali), ma che alla fine sta avendo ragione.br / nbsp;br / Raison e Magnum Teamwork Evolution hanno completato la seconda tappa della Transat 650 in 17 giorni, 6 ore, 13 minuti e 32 secondi, a una media di 7,32 nodi. Il secondo in arrivo a Bahia è Thomas Normand (Finanziere de L'Echiquier), fermo in bonaccia a 10 miglia dall'arrivo nel pomeriggio di lunedi 31 ottobre.br / nbsp;br / strongGLI ITALIANI ANCORA IN span style="font-weight: bold;"OCEANO/span (FRATTARUOLO PROSEGUE MA FUORI GARA)/strongbr / Tra i Prototipi Maurizio Gallo (59 anni) su Yak è 24° ancora a 1100 miglia dall'arrivo, ma ha superato un concorrente (il polacco Kowalczik) e non è più ultimo tra i concorrenti ancora in gara. Tra i 7 ritirati nei Proto anche Andrea Caracci e Tiziano Rossetti (entrambi per disalberamento).br / Nella categoria dei Serie, Susanne Beyer (Penelope) è al 24° posto, ancora all'attacco dell'unica donna che la precede in classifica, l'inglese Pip Hare, 17ma che la precede di circa 150 miglia). Simone Gesi (Dagadà Spirito di Maremma) è 28°. Sfortuna per Sergio Frattaruolo (Bologna in Oceano), al quale è costato caro l'ennesimo stop tecnico a Capo Verde. Nonostante sia ripartito da Mindelo il 28 ottobre, la Direzione della Regata ha comunicato che non può considerarsi più in regata: le varie soste tra Canarie e Capo Verde hanno superato le 72 ore di stop previste dal regolamento per ciascuna tappa. Tra i Serie i ritirati sono 10, tra i quali gli italiani Andrea Pendibene (alla prima tappa), Giacomo Sabbatini e, per l'appunto, Sergio Frattaruolo.br / nbsp;br / strongTEAMWORK/strongbr / Teamwork è lo sponsor franco-svizzero, società fondata a Ginevra che si occupa di servizi informatici con specializzazione bancaria, management, logistica, business intelligence, e ha sedi anche negli USA, Singapore e Vietnam. Ha progetti speciali nella vela e in montagna. La barca è stata portata sul Lago Lemano per un tour promozionale insieme alle altre due vele del gruppo: un altro Mini 650, quello di Etienne David, e il catamarano Ventilo M2, vincitore di classe del Bol d'Or 2011.br / nbsp;br / nbsp;br / strongVIDEO TEAMWORK/strongbr / iframe allowfullscreen="" src="http://www.youtube.com/embed/1XE4AwQZ2dU" frameborder="0" height="372" width="620"/iframe