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30/10/2012 - 19:17

Tempesta perfetta

L'uragano Sandy
affonda il Bounty

La replica del veliero storico, sul quale il cinema ha girato “L’ammutinamento del Bounty” e anche “Pirati dei Caraibi”, è colata a picco durante la tempesta sulla East Coast USA. Dei 16 membri dell’equipaggio tratti in salvo solo in 14. Trovato il corpo senza vita di una ragazza, disperso lo skipper - GUARDA 2 VIDEO

IL VIDEO


Come un film, peggio del peggior film, l’uragano Sandy, la tempesta più prevista e pubblicizzata della storia, capace di tenere in ostaggio 60 milioni di americani, ha fatto una vittima sul mare, forse due. E ha affondato uno scafo simbolo, anche se replica, di nomi storici della letteratura e della storia della navigazione: il Bounty.

Il veliero è affondato a circa 90 miglia alle coste della Carolina del Nord. Lo skipper Robin Walbridge, 63 anni, al momento non è stato ancora ritrovato, la Coast Guard sta setacciando ampi tratti di mare. Le speranze di trovare ancora in vita il comandante, l’ultimo comandante della copia del Bounty, diminuiscono anche se i ricercatori non si danno per vinti anche perchè la temperatura dell’acqua è abbastanza calda (77 gradi F).

Già 14 velisti del Bounty sono stati recuperati, mentre il quindicesimo è purtroppo il corpo senza vita di Claudene Christian, 42 anni e un cognome che sul Bounty proprio non va bene. Il Bounty aveva lasciato il Connecticut giovedi scorso con a bordo 11 uomini e 5 donne tra i 20 e i 66 anni, tutti consapevoli della pericolosità della traversata.

Secondo i sopravvissuti, il comandante avrebbe cercato di aggirare l’uragano, ma dopo due giorni in balia della tempesta si è reso conto che le difficoltà aumentavano: “Credo che si saremo dentro per parecchi giorni”, aveva scritto in un messaggio sulla pagina Facebbok della nave, una sorta di diario di bordo. “Cerchiamo di uscirne prima possibile”.

Lunedi poi il Bounty aveva cominciato a imbarcare acqua, i motori sono andati in avaria, e per l’equipagio non c’è stata altra scelta che abbandonare la nave e gettarsi sulle scialuppe nel mare tempestoso, lanciando un May Day. Al momento dell’arrivo del primo elicottero, una luce stroboscopica era visibile sull’albero di maestra del Bounty ormai semi affondato.

Un finale drammatico come i film di cui era stato protagonista: il veliero era stato costruito nel 1962 per il film Gli Ammutinati del Bounty con Marlon Brando, ed è stato successivamente utilizzato in molte pellicole cinematografiche compreso un film della serie Pirati dei Caraibi.

IL VIDEO COMPLETO DELLE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO DELLA COAST GUARD

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