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12/03/2021 - 08:27
36 America's Cup
Luna Rossa, un altro pareggio: è 2-2
DAY 2: ANCORA PARITA', UNA REGATA A TESTA TRA LUNA ROSSA E TE REHUTAI, E' 2-2. VINCE CHI SBAGLIA MENO
di Fabio Colivicchi
Sarà una lunga America's Cup, di alti e bassi, sorrisi e smorfie, vittorie tenute strette e volate via. Resiste il pareggio dopo il secondo giorno di regate, a cadenza invertita rispetto al day 1: prima regata vinta da Luna Rossa Prada Pirelli e seconda dominata da Emirates Team New Zealand. Per i delicati equilibri psicologici di un team di Coppa, tornare a terra avendo vinto l'ultima prova è sempre preferibile. Nel day 1 il pareggio fu salutato come una vittoria dagli italiani. Oggi, dopo la terza e quarta regata, a tirare un sospiro di sollievo sono i kiwi. Anche perchè le condizioni di vento leggero (sotto ai 10 nodi) erano un invito a nozze per Luna Rossa, e infatti nella prima regata dopo la partenza vinta da Jimmy Spithill è iniziata la solita gara basata sui ben noti punti di forza, capacità di stringere, velocità in virata, stabilità di volo. Zero occasioni per i kiwi di rifarsi sotto, controllo lunare e vittoria per 37 secondi. 2-1: è storia, mai l'Italia aveva vinto due regate in una finale di Coppa America. Commenti impressionati dalla forza di Luna Rossa. Campo neozelandese ammutolito.
La seconda regata ha ribaltato fortemente questo clima e queste sensazioni, fin troppo trionfalistiche. La partenza stavolta non è bella come la precedente, Luna finisce nei rifiuti di Te Rehutai e deve andare dalla parte sbagliata del percorso, iniziando a perdere metri decisivi che non torneranno più. Anzi. Burling, Tuke e Ashby, che poco prima sembravano un gruppo di gitanti impacciati in quel continuo scorricchiare sulla coperta nelle virate, tornano gli ori e argenti olimpici che conosciamo, fanno tutto alla perfezione, mentre su Luna Rossa sono forse ancora troppo appagati della vittoria precedente, e alla fine, vuoi per sfuggire al marcamento kiwi, vuoi per provarle tutte, mettono in fila alcuni errori, il più antiestetico di tutti è una strambata alla fine della prima poppa che per un attimo fa scendere la barca dai foil. Te Rehutai allunga rinfrancata, Luna Rossa arranca e capisce di aver perso una occasione, in una giornata che aveva tutto per essere sua. Sarà una lunga America's Cup. Domani si torna subito in acqua.
LE REGATE AL MICROSCOPIO - Al mattino, prima di uscire in mare, c’era la preoccupazione che il vento non avrebbe soffiato abbastanza deciso. Tuttavia all’ora prevista la brezza termica si è presentata solida, soffiando a 9 nodi tendenti a 10. Attorno al campo c’era il pubblico delle grandi occasioni, centinaia di barche e, ovviamente, tanta tensione.
Luna Rossa ha condotto la prima regata di giornata (la terza della Coppa) in maniera magistrale, giocando le carte buone in partenza e poi nella prima determinante virata nel primo lato di bolina.
Non si può dire sia andata altrettanto bene nella prova successiva, dove ha cercato di ripetere la stessa manovra ma con meno successo: il timoniere kiwi Peter Burling ha reagito bene restando più vicino e questa volta è stata la barca italiana a dover virare in una posizione non favorevole e a subire il controllo dell’avversario. Anche i prossimi giorni saranno molto intensi. Le previsioni del vento, per il momento, indicano condizioni leggere simili a quelle di oggi.
REGATA 3
Partenza 16:23
Sinistra - ITA
Destra - NZL
Campo - E
Asse - 015
Lunghezza - 1.65nm
Corrente : 0.2 nodi – 154°
Vento 9-10 nodi
Vincitore - Luna Rossa Prada Pirelli 0:37
Una invasione di campo di una barca spettatori ha ritardato la prima partenza della giornata. Al secondo tentativo la procedura è valida. Luna Rossa Prada Pirelli entra nella zona di pre-partenza da sinistra. Emirates Team New Zealand si è messa in coda strambando subito dietro.
Le due barche sono scese verso la destra del box, poi hanno strambato per prepararsi al ritorno sulla linea. Erano in anticipo e avevano bisogno di consumare tempo. Spithill ha controllato alla perfezione New Zealand sottovento e ha costruito la situazione ideale, dopo la linea del via Luna Rossa Prada Pirelli ha guadagnato un leggero vantaggio sopravento a Emirates Team New Zealand, spingendola verso il confine sinistro. I kiwi hanno virato per primi e Luna Rossa ha scelto il momento perfetto per farlo a sua volta. Luna Rossa navigando in modalità “alta” ha costretto i kiwi prima a poggiare per prendere velocità e poi a virare per liberarsi dalla copertura.
Anche se entrambe le barche stavano navigando di bolina a circa 20-22 nodi, la vera differenza tra i due era che Luna Rossa era in grado di virare più velocemente e più dolcemente, guadagnando qualche metro a ogni manovra. Al primo cancello Luna Rossa gira la boa di destra con un vantaggio di 10 secondi, Emirates Team New Zealand ha scelto di separarsi e ha preso la sinistra nella speranza di trovare una brezza diversa nel lato di poppa. Il vento sembrava incanalarsi dall’alto verso il centro del campo e gli italiani hanno fatto un buon lavoro per scegliere le zone dove navigare. Hanno girato la boa di destra del secondo cancello con 13 secondi di vantaggio.
Al cancello 3 hanno aumentato il vantaggio a 27 secondi. Ancora una volta, i Kiwi hanno scelto di navigare su un lato diverso e hanno girato la boa di destra. Al cancello della seconda poppa i kiwi avevano effettivamente recuperato qualcosa arrivando a 22 secondi. Luna Rossa ha risposto in bolina a ogni attacco e ha allungato ancora arrivando a 38 secondi di vantaggio. A questo punto la barca italiana si era dimostrata più veloce di bolina in queste condizioni. Ventisette minuti e 55 secondi dopo l'inizio della terza regata Luna Rossa Prada Pirelli ha tagliato il traguardo con 37 secondi di vantaggio su New Zealand.
REGATA 4
Partenza 1720
Sinistra - NZL
Destra - ITA
Area - E
Asse - 013
Lunghezza - 1.67nm
Corrente - 0.2 nodi per 156°
Vento - 8-9knots
Vincitore - Emirates Team New Zealand 1:03
Per la seconda regata del giorno i ruoli si sono invertiti ed è stato Emirates Team New Zealand a entrare da sinistra. Luna Rossa Prada Pirelli ha strambato subito dopo il suo ingresso per mettersi in coda, poco dopo gli italiani sono scesi in picchiata per tentare una “hook”, ma all'ultimo minuto sono apparsi indecisi e hanno virato per restare sul lato sopravvento dei Kiwi, che a loro volta hanno tentato di chiudere il passo alla barca italiana orzando. Avvicinandosi alla linea però per tutte e due le barche era necessario consumare tempo e i kiwi hanno dovuto poggiare lasciando spazio a Luna Rossa. A pochi secondi dal via le due barche si sono trovate allineate come nella prima regata, con gli italiani sopravvento, ma questa volta le barche erano molto più vicine. Gli italiani non potevano vivere nella posizione di bolina e sono stati costretti a virare lasciando via libera ai Kiwi che hanno navigato verso il confine sinistro. Nel frattempo, il vento era sceso a 8 nodi. Luna Rossa si è diretta verso il lato destro del campo di regata e ha virato cercando un incrocio ravvicinato puntando di nuovo verso i Kiwi. Team New Zealand ha virato sottovento e avanti, costringendo gli italiani a tornare sulla destra. I kiwi quando sono tornati vicini, dopo aver navigato con vento migliore a sinistra, hanno superato gli italiani con un piccolo ma utile vantaggio, e girato la boa di sinistra del primo cancello con soli 9 secondi di vantaggio. Gli italiani hanno scelto la boa opposta cercando separazione sul lato destro del percorso.
Nei finale del lato di poppa, Luna Rossa Prada Pirelli sembrava avere qualche difficoltà in strambata e ha rallentato visibilmente. Hanno allungato la navigazione e perso tempo su Emirates Team New Zealand che ha passato il cancello con un vantaggio di 34 secondi. Da quel momento la regata è parsa decisa: al cancello 4 i Kiwi hanno aumentato il loro vantaggio a 48 secondi. Con il vento ballerino i Kiwi hanno completato l’ultima bolina mantenendo i nervi saldi, per chiudere la regata con un minuto e 3 secondi di vantaggio.
Le dichiarazioni
Francesco Bruni – Timoniere Luna Rossa Prada Pirelli: “Abbiamo fatto una prima regata pulita: avevamo un piano e l'abbiamo eseguito bene fin dall'inizio. Da quel momento in poi abbiamo avuto l'opportunità di spingerli verso il limite sinistro e l'abbiamo fatto. Dopo quella prima virata erano in una posizione scomoda. Anche se hai una barca migliore, ma sei in una posizione scomoda è sempre difficile reggere la posizione. Un grande bravo a Jimmy, ha fatto un lavoro fantastico alla partenza, rendendosi conto che eravamo sotto la lay line, e potevamo separarci a destra, che è un buon inizio praticamente l'80% delle volte. Le barche sono davvero vicine, noi non siamo più veloci con poco vento e loro non lo sono con tanto”.
Jimmy Spithill – Timoniere – Luna Rossa Prada Pirelli: “Sfortunati, ma non e' stata una brutta giornata. Abbiamo vinto una regata ne abbiamo persa un'altra. Congratulazioni ai kiwi, hanno fatto un buon lavoro nella seconda prova. In partenza, se non riesci a fare la hook al momento giusto, generalmente sei bloccato. In quest'aria leggera, la copertura della barca davanti ha tantissimo impatto. Noi non siamo riusciti a stare dalla parte giusta e Team NZ ha fatto un buon lavoro. Abbiamo fatto anche un piccolo errore al quarto cancello. Nel complesso, queste regate mostrano ancora una volta che, in queste condizioni leggere, il vantaggio per la barca che conduce è piuttosto forte. Penso che stiamo ancora imparando. Non sono ancora convinto che il lato di ingresso nel box di partenza abbia a che fare con il vincere la partenza. Adesso non vedo l'ora di regatare domani.”
Blair Tuke - Flight Controller – Emirates Team New Zealand: “La seconda è stata una buona regata, ci siamo avvicinati meglio alla linea di partenza anche se le posizioni erano molto simili alla prima prova, siamo riusciti a partire meglio e a estendere bene il vantaggio da subito. La barca andava molto bene anche nella prima regata ma non siamo riusciti a uscire dal controllo di Luna Rossa e ci hanno coperto continuamente. Nella seconda prova siamo riusciti ad andare in testa e la barca ha navigato molto meglio. E' molto più facile essere fuori dalla copertura ed essere liberi di guardare avanti e decidere le manovre”.
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