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16/03/2021 - 08:14

36 America's Cup, quanto siamo vicini alla conclusione?

Luna Rossa combatte, New Zealand vince

AUCKLAND, IL VENTO BASTA PER UNA SOLA (BELLA) REGATA - E' una Luna Rossa da battaglia: lotta su ogni metro, fa tutto bene e gira in testa per cinque lati su sei, e l'80% delle regata. Ma alla fine vince Te Rehutai, grazie a un piccolo salto di vento a destra ne tratto finale dell'ultima bolina (e nell'unico marcamento mancato di Luna Rossa). Team New Zealand si porta sul 6-3 e adesso i kiwi hanno quattro match-point a disposizione. Eppure Luna Rossa non vuole arrendersi

 

(Fabio Colivicchi) Una bella regata, somigliante alla vera vela, salti, marcamenti, vari sorpassi, con 12-13 nodi di vento ballerino nello Stadium Course tanto caro ai kiwi vicino alla città. Un testa a testa, battagliato da Luna Rossa per 5 lati su 6, a sportellate, hi-mode, virate e strambate giuste, italiani in testa per l’80% del match, a dispetto dei soliti numeri impietosi che certificano la maggiore velocità di Te Rehutai. Unico ma fatale errore degli italiani a fine ultima bolina: Luna Rossa incrocia davanti e prosegue verso sinistra, senza proseguire il marcamento stretto che l'ha tenuta in gara così bene fino a quel momento, ETNZ a destra trova il buono decisivo per sorpasso e vittoria, perché come al solito una volta davanti allunga. I vantaggi sudatissimi degli italiani oscillano sempre sui 10 secondi, quello all’arrivo dei neozelandesi è di 30. Davvero c’è poco da rimproverare ai Bertelli-Boys, questo modo è l’unico che hanno per fronteggiare un rivale più veloce. Regata bella e combattuta, ma persa. E sul 6-3 adesso il defender ha ben 4 match-point per completare la sua missione di tenersi l’America’s Cup.

Si prepara la seconda regata del giorno, ma appare chiaro subito che la meteo sta cambiando, più nuvole che vento sul campo di regata, si attende un po’, si prova una procedura, ma ai 5 minuti, con vento tra 7-9 nodi ma molto, troppo instabile, Ken Read nella telecronaca fa appena in tempo a dire: “vento leggero e molti salti, se fossi Luna Rossa è la regata che preferirei in questo momento”, che il Comitato annuncia via radio: “Race abandoned for the day”.

Domani, mercoledi 17, previsioni di vento d Nord Est tra 10 e 15 nodi, quindi più aria, va in scena la Regata numero 10 della serie, e quindi la 11 se necessario. Luna Rossa non ha scelta: deve vincerle tutte. Certo, la cruna dell’ago è sempre più stretta, quasi invisibile. Battere Te Rehutai è sembrato (e forse è stato) possibile, legittimo, nei giorni dei pareggi. Ci sono stati due giorni in cui dopo aver vinto la prima regata la Luna avrebbe potuto dare un colpo al defender, ma ha esitato. Team New Zealand, forse appena appena arrugginito all’inizio della serie, si è ricompattato, ha copiato un paio di cose dagli italiani, e si è rimesso nella sua dimensione di semi-imbattibilità. Difficile pensare in questa fase a quali strategie adottare, quali risorse mettere in gioco, quali magie escogitare. Strategie, risorse, magie: Luna Rossa cerchi bene e forse qualcosa troverà.

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Che sarebbe stata una giornata di vento difficile lo si sapeva. Però è arrivato in tempo sul campo C dove dopo qualche difficoltà è stato posizionato il percorso, prima della partenza ha toccato anche i 15 nodi. Poi è andato calando e dopo la prima prova non è stato possibile disputare la seconda di giornata.
Emirates Team New Zealand entra da sinistra, naviga veloce. Luna Rossa aggancia i kiwi e li spinge, ma poi sceglie di restare in una posizione alta e sopravento. Per consumare tempo naviga anche con i due foil in acqua. Emirates Team New Zealand sembra preferire la sinistra, le due barche tagliano la linea di partenza con timing perfetto, Luna Rossa sopravento nella posizione che preferisce e in cui si è vista in altre regate controllare bene l’avversario. E infatti gli italiani navigano verso il confine di sinistra, quando New Zealand vira lo fanno anche loro in sincrono perfetto.

La bolina e la regata sono entusiasmanti, Luna Rossa usa la sua capacità di navigare in mondialità “alta” per controllare l’avversario. Le barche sono praticamente pari con Luna Rossa sempre in una posizione di vantaggio tattico.  All’incrocio prima del cancello della bolina i kiwi che navigano con mure a sinistra sono costretti a poggiare dietro alla barca italiana e passano con un solo secondo di ritardo. La poppa che segue non è meno entusiasmante, Luna Rossa controlla la situazione e verso la fine si vede una manovra di vero match race, i kiwi sono costretti a navigare lontano dal cancello, poi si devono accodare e passano con 8 secondi di ritardo. Scelgono una manovra costosa in termini di vantaggio per poter navigare liberi dalla copertura, così Emirates Team New Zealand è dietro ma mostra spunti di velocità incredibili e al terzo cancello il loro ritardo è di 9 secondi.

La poppa è ancora una volta a favore di Luna Rossa che conserva un vantaggio di 3 secondi. La terza e ultima bolina è determinante per il risultato finale. Luna Rossa sembra preferire il lato sinistro del campo rinunciando a coprire New Zealand che invece sulla destra trova un sostanzioso salto di vento di 15° che la porta a condurre. Bravura ma anche un pizzico di fortuna. Una volta in testa sfrutta la sua velocità mentre Luna Rossa nel calo di vento sembra in difficoltà. La situazione è ribaltata i kiwi sono in testa e al cancello hanno 18 secondi di vantaggio che diventano 30 su traguardo. Dopo una regata magistrale grande delusione italiana, Francesco Bruni conserva la voglia di combattere: “possiamo ancora vincere delle regate, dobbiamo combattere ogni giorno”.

I DATI


REGATA 9 
Partenza – 16:45
Sinistra – Emirates Team New Zealand
Destra – Luna Rossa Prada Pirelli
Area – C
Asse – 266°
Lunghezza – 1,86 nm
Corrente – 0.1 per 137°
Vincitore – Emirates Team New Zealand 30”

LE DICHIARAZIONI

Francesco Bruni -  timoniere Luna Rossa Prada Pirelli: “Ovviamente è un risultato che non ci piace, ma rimaniamo a testa alta e continuiamo a combattere! Stiamo decisamente lottando duro: sono molto orgoglioso dei ragazzi del nostro equipaggio. Non siamo riusciti a usare al meglio ogni salto di vento, abbiamo perso questa opportunità, ma dobbiamo pensare alla prossima regata, possiamo ancora vincere.

Al primo cancello di poppa abbiamo fatto match race, abbiamo scelto di sbarrare la strada a Team NZ, non si erano ancora ingaggiati e quindi non potevano strambare. Da parte di Jimmy c’è stata una grande chiamata sulla scelta del board drop, in modo da poter raggiungere la boa più vicina con l'angolo migliore, in quel momento abbiamo guadagnato abbastanza. Abbiamo fatto una gara fantastica, senza grandi rimpianti. Ora nessun cambiamento del nostro piano di battaglia: dobbiamo ancora lottare e cogliere le opportunità che ci vengono date”.

Peter Burling – skipper Emirates Team New Zealand: "E' stata una gara piuttosto combattuta tutto sommato un piccolo salto destra del vento ha deciso per noi. In partenza abbiamo fatto un buon lavoro. E’ stata una regata divertente, è bello navigare sul campo C, combattere contro una squadra davvero forte, ed è bello tornare a casa con una vittoria davanti al nostro pubblico così numeroso. Ogni giorno andiamo in mare cercando di imparare ancora e migliorare e fare tutto il meglio possibile. Siamo qui per vincere le regate e continueremo a lottare per tutto il tempo necessario a portare a casa il risultato finale. La nostra squadra è già stata in questa posizione prima: vogliamo andare avanti e restare concentrati”.

Sezione ANSA: 
Saily - America's Cup

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