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05/12/2013 - 18:30

Italiani in arrivo a Guadalupa

L'onda azzurra
alla Mini Transat

!--paging_filter--strongTrionfo del solitario francese Aymeric Belloir tra gli scafi di Serie al termine di una cavalcata "alla Pedote"... In arrivo gli altri italiani: Alberto Bona (Onlinesim.it), sempre 5° tra i Serie. Michele Zambelli (Fontanot) difende con i denti il 9° posto. Poi Fornaro, Cuciuc e Iacopini. Il day-after a due facce di Giancarlo Pedote - GUARDA 3 VIDEO!/strong!--break--br / br / strongdi Fabio Colivicchi/strongbr / br / Mini Transat a due facce: quella "ingrata" mostrata al dominatore dei Prototipi, Giancarlo Pedote, incredibilmente scippato della vittoria da un colpo di sfortuna nel momento meno "giusto" della regata, le ultime 300 miglia; e quella accondiscendente, mostrata al francese Aymeric Belloir, che lo ha imitato nei Serie, dominando la regata in lungo e in largo.br / br / Quest'ultimo ha infatti tagliato vittoriosamente la linea di arrivo della Mini Transat nel corso della serata di ieri, alle 13.57 ora di Point-a-Pitre. Lo skipper di Tout le Monde Chante Contre le Cancer, alla nona traversata atlantica, ha impiegato 21d 09h 12mn 27s per raggiungere la Guadalupa dal porto spagnolo di Sada, navigando alla media di 7.16 nodi. Tra i Proto ha concluso in sesta posizione Julien Pulve (Mext-ICA).br / br / Il solitario francese si è reso protagonista di una regata praticamente perfetta: al comando del raggruppamento sin dal secondo giorno, ha tenuto il passo dei Proto più veloci, imponendo ai diretti avversari un distacco che è andato aumentando di giorno in giorno. Un assolo capace di sorprendere i più, visto il grande equilibrio che è solito regnare tra gli scafi di Serie.br / br / Certo, sulle sorti della regata hanno influito i ritiri di alcuni favoriti, come Damien Cloarec (Lomig), Ian Lipinski (Pas de Futur Sans Numerique) e Clement Bouyssou (No War), ma sono dettagli che non possono in alcun modo adombrare l'eccezionale impresa sportiva di Belloir, cui va il merito di aver migliorato quanto fatto da Francisco Lobato. Il solitario portoghese, vincitore tra gli scafi di Serie nel 2009, fu settimo assoluto, il francese, invece, ha chiuso sesto. Ricordiamo che il miglior piazzamento di uno scafo di Serie risale al 1987, quando Laurent Bougnon finì primo di classe e secondo assoluto dietro a Glles Chiori, vincitore tar i Proto.br / br / strongVIDEO: L'ARRIVO DI AYMERIC BELLOIR/strongbr / iframe src="http://www.dailymotion.com/embed/video/x180chn" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br / br / strongAYMERIC RACCONTA L'EXPLOIT/strongbr / "Non è stata una regata facile. Bisognava capire quando potersi riposare e, di conseguenza, quando tirare su il piede dall'acceleratore - ha commentato Aymeric Bellor dopo il bagno di rito - La prima notte, ad esempio, ho deciso di navigare a farfalla: non ero il più veloce, ma ho fatto ottimi progressi".br / br / "Uno dei momenti chiave della regata è stato il passaggio delle Canarie. Avevo già un po' di vantaggio su Justine Mattreaux e Simon Koster, ma ho comunque deciso di prendermi i miei rischi nel tentativo di allungare e dopo alcuni giorni, nel rilevare come stava camminando il gruppo di testa, mi sono reso conto che avevo fatto la scelta giusta".br / br / "Quasi subito ho rotto il vang e piegato un candeliere, ma come spesso capita da qualcosa di brutto si può ricavare qualcosa di positivo e ho riparato il gang utilizzando proprio il candeliere rotto".br / br / strongITALIANI E OCEANO, PARTITA ANCORA APERTA/strongbr / Dopo i 6 della Jacques Vabre, e il grande Pedote, restano ancorea 5 italiani in oceano, tutti ministi. E due di loro stanno per arrivare, chiudendo una Mini Transat da grandi protagonisti. A 560 miglia dall'arrivo c'è Michele Zambelli, che difende strenuamente il 9° posto e comunque una poltrona nella top ten della regata. Con una barca "d'epoca", come il glorioso Fontanot 342, Michele sta facendo una splendida regata, e può definirsi una delle sorprese, oltre che la conferma della crescita del livello degli italiani in questa classe a trazione integrale francese...br / br / E non si può non sottolineare anche la meravigliosa regata di Alberto Bona (Onlinesim.it), ancora strepitoso 5° tra i Serie, impegnato da giorni in un serrato testa a testa con Jean-Baptiste Lamarie (Œuvre du Marin Breton), Damien Audrain (Gerinter) e Tanguy Le Turquais (Terreal) teso alla conquista della quinta piazza tra i Serie. Alberto è a 570 miglia da Point-a-Pitre: lui e Michele dunque rischiano di arrivare praticamente insieme, e sarà festa, sarà anche una occasione per Giancarlo Pedote (ancora molto deluso per il finale della sua Mini Transat) di abbracciare gli amici connazionali e tirarsi su il morale.br / br / Da seguire ancora Federico Fornaro, Federico Cuciuc e Andrea Iacopini, impegnati nell'aliseo.br / nbsp;br / strongClassifica Yslab (Serie) alle 3.00 italiane/strongbr / 1. Aymeric Belloir (810 - Tout le Monde Chante Contre le Cancer) 21d 09h 12mn 27sbr / 2. Justine Mettraux (824 - TeamWork) a 203.4 mn dal traguardobr / 3. Simon Koster (819 - Go 4 It) + 80.1 mnbr / 4. Renaud Mary (535 - a href="http://www.runo.fr" title="www.runo.fr"www.runo.fr/a) + 349.9 mnbr / 5. Alberto Bona (Onlinesim.it) + 380.7 mnbr / br / strongClassifica Eurovia-Cegelec (Proto)/strongbr / 1. Benoit Marie (667 - Benoitmarie.com) 18g 13h 01m 05sbr / 2. Giancarlo Pedote (747 - Prismyan) 18g 15h 56m 30sbr / 3. Rémi Fermin (741 - Boréal) 19g 13h 38m 46sbr / 4. Bertrand Delesne (754 - TeamWork Proto) 19g 19h 37m 47sbr / 5. Bruno Garcia (240 - Sampaquita) 19g 20h 22m 31sbr / br / strongGIANCARLO PEDOTE A DUE FACCE/strongbr / Saily ha parlato a lungo con Giancarlo, raccolto il suo racconto appassionato, che sarà presto trasmesso sulla nostra TV. Intanto vi mostriamo due video dal sito minitransat.fr. Ci sembrano interessanti, perchè offrono due facce del nostro bravo navigatore. La prima, all'arrivo, le dichiarazioni di notte appena messo piede in banchina. Giancarlo è stanco e deluso, ma pronuncia l'affermazione che gli ha procurato immenso rispetto: "E' dura da accettare, ce l'ho messa tutta, ma la vela oceanica è uno sport meccanico, una rottura fa parte del gioco e va accettata".br / La seconda è una intervista in inglese, due giorni dopo l'arrivo. Giancarlo è teso e nervoso. Le sue riflessioni non gli danno pace, anzi. Comprensibile, e comunque da rispettare e ammirare anche in questo sfogo: parla dell'importanza (negativa per lui) dell'annullamento della prima prova, e del fatto che la grande performance o il record sulle 24 ore sono per lui inutili: "Non è un secondo posto, è una sconfitta. Giancarlo ha perso".br / La nostra intervista - tra poco sulla tv di Saily - sarà la terza faccia di Pedote: una via di mezzo tra il fatalismo e la rabbia, un racconto anche di altri momenti della regata, della sua vita in oceano, della sia simbiosi con barca e natura, che ci regala, integro e tutto da valorizzare, un personaggio della nostra vela. Con un grande futuro davanti a sè.br / br / strongPEDOTE 1 - L'ARRIVO /strongbr / iframe src="http://www.dailymotion.com/embed/video/x17wph6" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br / br / strongPEDOTE 2 - 48 ORE DOPO/strongbr / iframe src="http://www.dailymotion.com/embed/video/x17xage" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br /

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