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18/11/2014 - 19:12
Volvo Ocean Race, spettacolare partenza della seconda tappa
Volvo Ocean Race, spettacolare partenza della seconda tappa
L'oceano Indiano
saluta con 35 nodi!
saluta con 35 nodi!
Partenza show dei 7 yacht della regata intorno al mondo da Cape Town con 35 nodi di vento, straorze, terzaroli, vele rotte e manovre complicate - GUARDA IL VIDEO REPLAY DELLA PARTENZA - E la prima notte è stata dura per tutti. Posizioni in continuo aggiornamento. GUARDA 2 VIDEO (Cosa fanno due velisti a Cape Town? E In-Port in replica) - E SULLA TV DI SAILY TORNA VOR STORIES
I sette team partecipanti alla Volvo Ocean Race sono partiti mercoledi 19 pomeriggio per la seconda tappa, che li porterà dopo 6.125 miglia nel porto emiratino di Abu Dhabi. Una partenza decisamente appassionante per le condizioni meteo più che impegnative, con continue variazioni nell'intensità del vento che è andato dai 5 nodi della linea fino a oltre 30 nella prima sezione del percorso costiero. Primo a condurre la flotta fuori dalla celeberrima Table Bay di Città del Capo, Team Brunel dello skipper olandese Bouwe Bekking seguito dagli spagnoli di MAPFRE, alla ricerca del riscatto dopo la deludente prestazione nella prima tappa e l'equipaggio femminile di Team SCA, guidato da Sam Davies.
Sin dalle prime battute della seconda tappa, la flotta dei sette Volvo Ocean 65 ha potuto verificare di prima mano quanto li attende per le prime ore della regata, con un vento che ha raggiunto i 35 nodi, in alcuni tratti del percorso costiero, e mare molto formato. In diversi momenti si è trattato di navigare in maniera molto conservativa, per evitare rotture proprio al debutto di una tappa particolarmente delicata. Per la seconda volta, come era già accaduto ad Alicante, è stato il veterano Bouwe Bekking alla ruota di Team Brunel a guidare la flotta fuori dalla Table Bay, al termine di un percorso costiero che ha visto diversi capovolgimenti di fronte, davanti agli spagnoli di MAPFRE e alle veliste di Team SCA, autrici di nuone scelte tattiche.
La prima notte nell'avvicinamento al Capo di Buona Speranza, secondo le previsioni meteo e degli esperti locali, sarà davvero dura per i 66 velisti, con venti forti, mare molto formato e corrente. Condizioni che lo skipper di Team Alvimedica, la barca, sui cui regata l'unico italiano di questo giro del mondo Alberto Bolzan, Charlie Enright ha definito come “orrende”. “Credo che adotteremo tutti una strategia piuttosto conservativa” ha detto il giovane skipper americano. “Potrebbero essere le peggiori condizioni, soprattutto di mare, che abbiamo preso con queste barche.”
Il francese Charles Caudrelier, skipper di Dongfeng Race Team è senza dubbio uno dei velisti più esperti nella flotta, ma ha ammesso che nella sua carriera, compresa la Scorsa Volvo Ocean Race che ha vinto a bordo di Groupama, non gli è ancora capitato di imbattersi in una tempesta tropicale, un'eventualità che potrebbe presentarsi più avanti nella tappa. “Penso che ci terremo lontani.” ha detto sorridendo in conferenza stampa.
In effetti, con previsioni di possibile attività ciclonica e di tempeste tropicali, gli organizzatori della Volvo Ocean Race hanno deciso di prendere ulteriori misure per tenere distanti i sette team dalle zone potenzialmente più pericolose dell'oceano Indiano, stabilendo una zona di esclusione alla navigazione nel tratto verso l'arcipelago delle Seychelles. Questa zona va da aggiungersi a quelle già definite per evitare il rischio di iceberg nell'oceano meridionale e il rischio, fortunatamente meno probabile, di attacchi da parte di pirati nella costa orientale dell'oceano Indiano. Quest'ultima area, è stata tenuta nascosta al pubblico per minimizzare la possibilità che la flotta venisse localizzata e intercettata.
I sette team, tuttavia, prima di raggiungere queste zone, dovranno affrontare diversi giorni di navigazione impegnativa, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico, con scelte importanti da fare per “girare l'angolo” meridionale del continente africano.
Favorito della vigilia è dato Abu Dhabi Ocean Racing, con lo skipper britannico Ian Walker, che fino a questo momento non hanno compiuto praticamente nessun passo falso, aggiudicandosi sia la prima tappa che la In-port race di Città del Capo e che avrà una motivazione in più per far bene in questa tappa, che arriva proprio a casa sua. Ma Ian Walker è sembrato determinato a rimanere con i piedi per terra e quando gli è stato chiesto se ci fosse effettivamente un vantaggio nel correre “in casa” ha risposto con un sorriso: “Prima dobbiamo arrivarci. Sarei felice di stare in gruppo e poi arrivare ad Abu Dhabi. Anche perché sono certo che ci sarà un'accoglienza fantastica.”
La seconda tappa dovrebbe durare dai 22 ai 28 giorni, a seconda delle condizioni meteo. Le barche resteranno poi ad Abu Dhabi per tutto il periodo delle festività di fine anno, prima di ripartire il 3 gennaio alla volta di Sanya in Cina.
Passaggio all'ultima boa del percorso costiero
1. Team Brunel
2. MAPFRE
3. Team SCA
4. Team Alvimedica
5. Dongfeng Race Team
6. Team Vestas Wind
7. Abu Dhabi Ocean Racing
VIDEO REPLAY DELLA PARTENZA DA CAPE TOWN
LA VIGILIA DELLA PARTENZA
Al via la seconda tappa dal Sudafrica agli Emirati risalendo l'oceano Indiano. Sono 6125 miglia complicate e piene di rischi. In agguato cicloni (è stagione), pirati (la zona resta calda anche se controllata), correnti (le Agulhas). E si parte subito con il monsone a 30-40 nodi (per gradire).
Torna la regata intorno al mondo, mentre ancora non è finita una strepitossa Route du Rhum con record battuti in tutte le classi e i 3 italiani in evidenza. E mentre Matteo Miceli, nel suo giro del mondo in solitario con galline e orto, ha passato da un paio di giorni l'Equatore e costeggia il Brasile. Chissà se si incontreranno alcune di queste barche in giro per gli oceani. E chissà come sarà la seconda tappa della Volvo Ocean Race 14-15.
C'è un sicuro favorito, dichiarato: Abu Dhabi con Ian Walker. Anche sul monotipo, se sei più preparato, organizzato, regolare, talentuoso e coraggioso, la differenza si vede. E c'è un incredibile ultimo della classe, un super campione olimpico come lo spagnolo Iker Martinez. Figuracce in serie: ultimo nella prima tappa e penultimo nella in-port race. Ha cambiato pedine importanti nel team e sbarcato un asso come Desjoyeaux. Vedremo se e come Mapfre risorgerà tra i (possibili) cicloni tropicali dell'Indiano e nell'avvicinamento al Golfo Persico.
CON LA PARTENZA DELLA SECONDA TAPPA TORNA SU SAILY TV LA RUBRICA VOR STORIES! IN ONDA DA DOMANI SERA VOR STORIES #5, LE PIU' BELLE IMMAGINI IN MARE E A TERRA, E IL COMMENTO DI OSPITI A SORPRESA. LA REGATA INTORNO AL MONDO A CASA TUA
VIA ALLA SECONDA TAPPA
Domani i sette equipaggi partecipanti alla Volvo Ocean Race 2014/15 prenderanno di nuovo il mare per la seconda tappa, da Città del Capo ad Abu Dhabi. Ma se sembra ormai scongiurato il rischio di pirateria, sarà il tempo meteorologico a mettere alla prova i 66 velisti oceanici. E' stagione di cicloni nella zona, e le previsioni confermano che la seconda tappa sarà tutto tranne che semplice.
Già dalla partenza, prevista domani mercoledì 19 novembre alle ore 18 locali (le 17 ora italiana) la flotta dei sette Volvo Ocean 65 avrà a che fare con condizioni abbastanza impegnative, con mare piatto ma vento piuttosto intenso. Dopo aver tagliato la linea dello start, i team saluteranno il pubblico del Sudafrica con un breve percorso costiero nella Table Bay per poi affronteranno il mare aperto con le sue insidie su 6.125 miglia (teoriche) verso l'emirato.
Il meteorologo della Volvo Ocean Race, Gonzalo Infante, ha spiegato qule è la situazione che attende la flotta: “La stagione dei cicloni è appena iniziata nell'oceano Indiano meridionale e le previsioni dicono che potrebbero essercene diversi per questa seconda tappa, uno in particolare si sta già formando. Ovvimaente le previsioni devono essere sempre confermate ma è indubbio che la meteo giocherà un ruolo molto importante.”
I velisti sono ben consci della situazione che li attende e del fatto che una strategia di navigazione accorta sarà assolutamente cruciale. “I momenti chiave? La partenza, ci saranno 25/30 nodi. Non è mai semplice partire da Città del Capo, è un'area complicata per il forte ridosso causato dalla Table Mountain e la zona di partenza è posizionata proprio al centro del ridosso. C'è il percorso costiero da gestire prima di tutto, a contatto con gli altri, è importante fare bene.” Ha spiegato con il suo consueto buon umore Pascal Bidegorry, navigatore su DongFeng Race Team.
"Anche la prima notte sarà interessante, navigheremo di bolina con aria abbastanza forte e ci sono un paio di effetti locali da tenere presenti, di seguito ci sarà una zona di transizione, con una bassa pressione ina rrivo da sud e molte virate da fare durante la notte. Sarà un altro momento importantissimo. Come la rotta da seguire dopo quella virata, è probabile che navigheremo mura a destra per due giorni, due giorni e mezzo, l'aria sarà forte, intorno ai 30 nodi, e girerà. Successivamente una strambata per superare una dorsale, spero che ci arriveremo in buona posizione. Voglio che il nostro team sia un attore principale, non una comparsa.” L'esperto navigatore transalpino ha riassunto così i primi giorni della seconda tappa: “Per farla breve, fare una bella partenza, gestire gli effetti locali, virare al momento giusto, trovare la rotta giusta per passare la bassa e ricordarsi di cosa viene dopo. Un sacco di lavoro nei primi giorni, saranno fondamentali.”
Il race control centre di Alicante ha stimato che la tappa in totale potrebbe durare dai 22 ai 28 giorni. Fortunatamente, rispetto a quanto accaduto nella passata edizione la flotta della Volvo Ocean Race non dovrà essere trasportata via cargo per ragioni di sicurezza e per evitare il rischio di attacchi di pirateria. La società di consulenza specializzata Dryad Maritime, che lavora fianco a fianco con gli organizzatori della regata ha infatti dato il via libera al Race Director Jack Lloyd, per una rotta diretta.
Con la nuova classe di barche monotipo, che hanno già dato prova di poter competere davvero da vicino, anche questa tappa promette di essere molto competitiva e la vittoria potrebbe essere alla portata di ognuno dei sette team. Indubbiamente però il favorito della vigilia sembra essere Abu Dhabi Ocean Racing dello skipper inglese Ian Walker, che dopo la vittoria nella prima tappa con un margine di soli 12 minuti sui franco/cinesi di Dongfeng Race Team si è aggiudicato anche la In-port race di Città del Capo lo scorso sabato e ora guida entrambe le classifiche.
All'altro vertice della classifica gli spagnoli di MAPFRE con lo skipper Iker Martínez che hanno aprecchi dettagli da mettere a punto dopo il deludente doppio ultimo posto di tappa e nella In-port. L'equipaggio iberico ha cambiato alcuni dei velisti, imbarcando il francese Jean-Luc Nélias, già vincitore nel 2012 con Groupama, nel ruolo di navigatore e il watch leader britannico Rob Greenhalgh.
Da notare alcuni cambi, o meglio rotazioni nella composizione dell'equipaggio femminile di Team SCA dove l'espertissima Dee Caffari sale a bordo e porta a cinque il numero delle veliste inglesi, inclusa la skipper Sam Davies sulla barca magenta, che si è molto ben comportata nella In-port di sabato, salendo per la prima volta sul podio. La partenza della Leg 2 sarà trasmessa in diretta video a partire dalle ore 16.50 anche su Saily.it.
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VI SPIEGO COME SARA' LA SECONDA TAPPA
Parla Gonzalo Infante, il meteorologo della Volvo Ocean Race
La navigazione dal Sud Africa agli Emirati porterà la flotta dall'emisfero meridionale a quello settentrionale e dall'oceano Atlantico all'Indiano.
In dicembre i forti venti sud-orientali normalmente soffiano dall'anticiclone di Sant'Elena al sistema depressionario sudafricano. Ciò significa che la flotta ha forti possibilità di incontrare venti sostenuti di bolina nelle prime 24 ore dopo la partenza. I navigatori devono quindi fare delle scelte strategiche fin dall'inizio, ovvero se puntare a sud e godere dei venti occidentali oppure restare vicino alla costa africana. Non si tratta di una decisione facile poiché la situazione meteo nella zona è molto variabile e un'opzione che si presenta valida potrebbe diventare negativa nel giro di poche ore.
L'opzione più probabile per la flotta è puntare inizialmente a sud per cercare di cogliere qualche buona opportunità e poi dirigersi a est, di solito tali opportunità sono rappresentate dalla formazione di fronti freddi o di sistemi depressionari in prossimità della punta meridionale del continente africano. Il lato negativo di questa opzione, tuttavia, è la presenza della corrente di Agulhas, un sistema oceanico su larga scala dove l'acqua si sposta con velocità fino a cinque nodi e, con venti occidentali forti, questa corrente può produrre mare molto mosso e potenzialmente pericoloso per le barche.
Uno scenario alternativo vede le cellule di alta pressione degli oceani Atlantico e Indiano fondersi per creare condizioni di vento leggero nella zona del Capo di Buona Speranza. In questa situazione, il vento è presente solo vicino alla costa e, purtroppo, soffia in direzione contraria alla rotta, quindi la flotta è costretta a navigare di bolina.
Il primo ostacolo nel tratto di navigazione verso nord è un ampio sistema di arie leggerissime. La rotta più comune per passare l'alta pressione è prenderne il lato occidentale alla ricerca di venti freschi da nord-est, appena sotto il Madagascar. Una volta superato questo sistema meteo, la flotta dovrebbe incontrare venti di aliseo sud-orientale e le barche che si sono tenute più a est possono godere di migliori angoli al vento.
Il fattore di rischio in questa zona è rappresentato dalla stagione dei cicloni tropicali. Sono dei grandi sistemi temporaleschi presenti in prossimità delle calme equatoriali, i Doldrums, e che aumentano di forza nel loro cammino verso sud, causando potenziali condizioni pericolose. Inoltre, quando si verifica la presenza di uno di questi sistemi, i venti di aliseo non possono svilupparsi, il che rende difficile trovare l'aria senza corre il rischio di entrare nel ciclone.
Si arriva quindi all'ostacolo finale, i Doldrums dell'oceano Indiano. Queste calme equatoriali sono differenti da quelle presenti in Atlantico. Sono infatti create dalla convergenza degli alisei di sud-est e dei monsoni di nord-ovest che si congiungono provenendo da direzioni diverse e formano una larga zona di cumuli nuvolosi, pioggia e vento leggero, sempre a sud dell'Equatore. In generale la striscia di calme è più stretta a ovest, benché non sia un fattore ovvio come nella prima tappa.
Dopo i Doldrums la flotta deve risalire verso il Golfo Persico, con venti di monsone da nord-est. Quando il monsone inizia a perdere forza, si entra in un'area di transizione con venti leggeri e variabili di direzione. Il vento locale predominante soffia da nord-ovest ed è chiamato Shamal. Dopo lo stretto di Ormuz, normalmente la flotta naviga su un lungo bordo al lasco fino ad Abu Dhabi.
VIDEO: COSA FANNO DUE VELISTI A CAPE TOWN?
La Volvo Ocean Race in pillole
La Volvo Ocean Race è partita nell'autunno 2014 ed è la dodicesima della storia quarantennale della regata, che prese il via nel 1973 con il nome di Whitbread Round the World Race.
La regata ha avuto inizio il 4 ottobre 2014, data della prima In-Port Race ad Alicante, in Spagna e finirà con la disputa dell'ultima In-Port Race il 27 giugno 2015 a Goteborg, in Svezia, dove ha sede anche il gruppo Volvo.regata partirà il 4 ottobre 2014, data della prima In-Port Race ad Alicante, in Spagna e finirà con la disputa dell'ultima In-Port Race il 27 giugno 2015 a Goteborg, in Svezia, dove ha sede anche il gruppo Volvo.
La rotta completa, lunga 38.739 miglia, toccherà le località di Città del Capo (Sud Africa), Abu Dhabi (EAU), Sanya (Cina), Auckland (Nuova Zelanda), Itajaí (Brasile), Newport, Rhode Island (USA), Lisbon (Portogallo) e Lorient (Francia). Il programma prevede anche un pit-stop di 24 ore nel porto olandese dell'Aja, durante l'ultima tappa dalla Francia alla Svezia.
Le prossime due edizioni della regata si correranno con nuove barche ad alte prestazioni, i monotipo Volvo Ocean 65, progettati dallo studio Farr Yacht Design e costruiti da un consorzio di cantieri nel Regno Unito, in Francia, Italia e Svizzera. La barca è equipaggiata con le più moderne attrezzature per la produzione e la comunicazione satellitare di contenuti multimediali per migliorare ancor più il programma degli Onboard Reporter, lanciato nell'edizione 2008/09.
Sono sette i team partecipanti. Il primo team ad annunciare la partecipazione nell'edizione 2014/15 è sponsorizzato da SCA, un'azienda leader mondiale nella produzione di cellulosa e di prodotti per l'igiene che schiererà un equipaggio di sole donne. L'ultima volta che un team femminile ha preso parte alla regata è stato nel 2001/02. Torneranno in regata anche l'Abu Dhabi Ocean Racing con skipper il britannico Ian Walker, l'olandese Team Brunel dello skipper e veterano della regata Bouwe Bekking. Dongfeng Race Team è un team cinese sponsorizzato dalla società Dongfeng Commercial Vehicle, mentre Team Alvimedica che avrà doppia bandiera turca e americana avrà un'equipaggio, composto principalmente da giovani under 30. Il sesto equipaggio è lo spagnolo MAPFRE, con skipper Iker Martinez, e il settimo a ufficializzare la sua partecipazione è stato Team Vestas Wind, con il veterano australiano Chris Nicholson.
La scorsa edizione della Volvo Ocean Race è partita da Alicante in Spagna nell'ottobre 2011 ed è stata vinta dai francesi di Groupama sailing team, con skipper Franck Cammas a Galway, in Irlanda nel luglio 2012.
VIDEO: LA REPLICA INTEGRALE DELLA IN-PORT RACE
www.volvooceanrace.com
I sette team partecipanti alla Volvo Ocean Race sono partiti mercoledi 19 pomeriggio per la seconda tappa, che li porterà dopo 6.125 miglia nel porto emiratino di Abu Dhabi. Una partenza decisamente appassionante per le condizioni meteo più che impegnative, con continue variazioni nell'intensità del vento che è andato dai 5 nodi della linea fino a oltre 30 nella prima sezione del percorso costiero. Primo a condurre la flotta fuori dalla celeberrima Table Bay di Città del Capo, Team Brunel dello skipper olandese Bouwe Bekking seguito dagli spagnoli di MAPFRE, alla ricerca del riscatto dopo la deludente prestazione nella prima tappa e l'equipaggio femminile di Team SCA, guidato da Sam Davies.
Sin dalle prime battute della seconda tappa, la flotta dei sette Volvo Ocean 65 ha potuto verificare di prima mano quanto li attende per le prime ore della regata, con un vento che ha raggiunto i 35 nodi, in alcuni tratti del percorso costiero, e mare molto formato. In diversi momenti si è trattato di navigare in maniera molto conservativa, per evitare rotture proprio al debutto di una tappa particolarmente delicata. Per la seconda volta, come era già accaduto ad Alicante, è stato il veterano Bouwe Bekking alla ruota di Team Brunel a guidare la flotta fuori dalla Table Bay, al termine di un percorso costiero che ha visto diversi capovolgimenti di fronte, davanti agli spagnoli di MAPFRE e alle veliste di Team SCA, autrici di nuone scelte tattiche.
La prima notte nell'avvicinamento al Capo di Buona Speranza, secondo le previsioni meteo e degli esperti locali, sarà davvero dura per i 66 velisti, con venti forti, mare molto formato e corrente. Condizioni che lo skipper di Team Alvimedica, la barca, sui cui regata l'unico italiano di questo giro del mondo Alberto Bolzan, Charlie Enright ha definito come “orrende”. “Credo che adotteremo tutti una strategia piuttosto conservativa” ha detto il giovane skipper americano. “Potrebbero essere le peggiori condizioni, soprattutto di mare, che abbiamo preso con queste barche.”
Il francese Charles Caudrelier, skipper di Dongfeng Race Team è senza dubbio uno dei velisti più esperti nella flotta, ma ha ammesso che nella sua carriera, compresa la Scorsa Volvo Ocean Race che ha vinto a bordo di Groupama, non gli è ancora capitato di imbattersi in una tempesta tropicale, un'eventualità che potrebbe presentarsi più avanti nella tappa. “Penso che ci terremo lontani.” ha detto sorridendo in conferenza stampa.
In effetti, con previsioni di possibile attività ciclonica e di tempeste tropicali, gli organizzatori della Volvo Ocean Race hanno deciso di prendere ulteriori misure per tenere distanti i sette team dalle zone potenzialmente più pericolose dell'oceano Indiano, stabilendo una zona di esclusione alla navigazione nel tratto verso l'arcipelago delle Seychelles. Questa zona va da aggiungersi a quelle già definite per evitare il rischio di iceberg nell'oceano meridionale e il rischio, fortunatamente meno probabile, di attacchi da parte di pirati nella costa orientale dell'oceano Indiano. Quest'ultima area, è stata tenuta nascosta al pubblico per minimizzare la possibilità che la flotta venisse localizzata e intercettata.
I sette team, tuttavia, prima di raggiungere queste zone, dovranno affrontare diversi giorni di navigazione impegnativa, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico, con scelte importanti da fare per “girare l'angolo” meridionale del continente africano.
Favorito della vigilia è dato Abu Dhabi Ocean Racing, con lo skipper britannico Ian Walker, che fino a questo momento non hanno compiuto praticamente nessun passo falso, aggiudicandosi sia la prima tappa che la In-port race di Città del Capo e che avrà una motivazione in più per far bene in questa tappa, che arriva proprio a casa sua. Ma Ian Walker è sembrato determinato a rimanere con i piedi per terra e quando gli è stato chiesto se ci fosse effettivamente un vantaggio nel correre “in casa” ha risposto con un sorriso: “Prima dobbiamo arrivarci. Sarei felice di stare in gruppo e poi arrivare ad Abu Dhabi. Anche perché sono certo che ci sarà un'accoglienza fantastica.”
La seconda tappa dovrebbe durare dai 22 ai 28 giorni, a seconda delle condizioni meteo. Le barche resteranno poi ad Abu Dhabi per tutto il periodo delle festività di fine anno, prima di ripartire il 3 gennaio alla volta di Sanya in Cina.
Passaggio all'ultima boa del percorso costiero
1. Team Brunel
2. MAPFRE
3. Team SCA
4. Team Alvimedica
5. Dongfeng Race Team
6. Team Vestas Wind
7. Abu Dhabi Ocean Racing
VIDEO REPLAY DELLA PARTENZA DA CAPE TOWN
LA VIGILIA DELLA PARTENZA
Al via la seconda tappa dal Sudafrica agli Emirati risalendo l'oceano Indiano. Sono 6125 miglia complicate e piene di rischi. In agguato cicloni (è stagione), pirati (la zona resta calda anche se controllata), correnti (le Agulhas). E si parte subito con il monsone a 30-40 nodi (per gradire).
Torna la regata intorno al mondo, mentre ancora non è finita una strepitossa Route du Rhum con record battuti in tutte le classi e i 3 italiani in evidenza. E mentre Matteo Miceli, nel suo giro del mondo in solitario con galline e orto, ha passato da un paio di giorni l'Equatore e costeggia il Brasile. Chissà se si incontreranno alcune di queste barche in giro per gli oceani. E chissà come sarà la seconda tappa della Volvo Ocean Race 14-15.
C'è un sicuro favorito, dichiarato: Abu Dhabi con Ian Walker. Anche sul monotipo, se sei più preparato, organizzato, regolare, talentuoso e coraggioso, la differenza si vede. E c'è un incredibile ultimo della classe, un super campione olimpico come lo spagnolo Iker Martinez. Figuracce in serie: ultimo nella prima tappa e penultimo nella in-port race. Ha cambiato pedine importanti nel team e sbarcato un asso come Desjoyeaux. Vedremo se e come Mapfre risorgerà tra i (possibili) cicloni tropicali dell'Indiano e nell'avvicinamento al Golfo Persico.
CON LA PARTENZA DELLA SECONDA TAPPA TORNA SU SAILY TV LA RUBRICA VOR STORIES! IN ONDA DA DOMANI SERA VOR STORIES #5, LE PIU' BELLE IMMAGINI IN MARE E A TERRA, E IL COMMENTO DI OSPITI A SORPRESA. LA REGATA INTORNO AL MONDO A CASA TUA
VIA ALLA SECONDA TAPPA
Domani i sette equipaggi partecipanti alla Volvo Ocean Race 2014/15 prenderanno di nuovo il mare per la seconda tappa, da Città del Capo ad Abu Dhabi. Ma se sembra ormai scongiurato il rischio di pirateria, sarà il tempo meteorologico a mettere alla prova i 66 velisti oceanici. E' stagione di cicloni nella zona, e le previsioni confermano che la seconda tappa sarà tutto tranne che semplice.
Già dalla partenza, prevista domani mercoledì 19 novembre alle ore 18 locali (le 17 ora italiana) la flotta dei sette Volvo Ocean 65 avrà a che fare con condizioni abbastanza impegnative, con mare piatto ma vento piuttosto intenso. Dopo aver tagliato la linea dello start, i team saluteranno il pubblico del Sudafrica con un breve percorso costiero nella Table Bay per poi affronteranno il mare aperto con le sue insidie su 6.125 miglia (teoriche) verso l'emirato.
Il meteorologo della Volvo Ocean Race, Gonzalo Infante, ha spiegato qule è la situazione che attende la flotta: “La stagione dei cicloni è appena iniziata nell'oceano Indiano meridionale e le previsioni dicono che potrebbero essercene diversi per questa seconda tappa, uno in particolare si sta già formando. Ovvimaente le previsioni devono essere sempre confermate ma è indubbio che la meteo giocherà un ruolo molto importante.”
I velisti sono ben consci della situazione che li attende e del fatto che una strategia di navigazione accorta sarà assolutamente cruciale. “I momenti chiave? La partenza, ci saranno 25/30 nodi. Non è mai semplice partire da Città del Capo, è un'area complicata per il forte ridosso causato dalla Table Mountain e la zona di partenza è posizionata proprio al centro del ridosso. C'è il percorso costiero da gestire prima di tutto, a contatto con gli altri, è importante fare bene.” Ha spiegato con il suo consueto buon umore Pascal Bidegorry, navigatore su DongFeng Race Team.
"Anche la prima notte sarà interessante, navigheremo di bolina con aria abbastanza forte e ci sono un paio di effetti locali da tenere presenti, di seguito ci sarà una zona di transizione, con una bassa pressione ina rrivo da sud e molte virate da fare durante la notte. Sarà un altro momento importantissimo. Come la rotta da seguire dopo quella virata, è probabile che navigheremo mura a destra per due giorni, due giorni e mezzo, l'aria sarà forte, intorno ai 30 nodi, e girerà. Successivamente una strambata per superare una dorsale, spero che ci arriveremo in buona posizione. Voglio che il nostro team sia un attore principale, non una comparsa.” L'esperto navigatore transalpino ha riassunto così i primi giorni della seconda tappa: “Per farla breve, fare una bella partenza, gestire gli effetti locali, virare al momento giusto, trovare la rotta giusta per passare la bassa e ricordarsi di cosa viene dopo. Un sacco di lavoro nei primi giorni, saranno fondamentali.”
Il race control centre di Alicante ha stimato che la tappa in totale potrebbe durare dai 22 ai 28 giorni. Fortunatamente, rispetto a quanto accaduto nella passata edizione la flotta della Volvo Ocean Race non dovrà essere trasportata via cargo per ragioni di sicurezza e per evitare il rischio di attacchi di pirateria. La società di consulenza specializzata Dryad Maritime, che lavora fianco a fianco con gli organizzatori della regata ha infatti dato il via libera al Race Director Jack Lloyd, per una rotta diretta.
Con la nuova classe di barche monotipo, che hanno già dato prova di poter competere davvero da vicino, anche questa tappa promette di essere molto competitiva e la vittoria potrebbe essere alla portata di ognuno dei sette team. Indubbiamente però il favorito della vigilia sembra essere Abu Dhabi Ocean Racing dello skipper inglese Ian Walker, che dopo la vittoria nella prima tappa con un margine di soli 12 minuti sui franco/cinesi di Dongfeng Race Team si è aggiudicato anche la In-port race di Città del Capo lo scorso sabato e ora guida entrambe le classifiche.
All'altro vertice della classifica gli spagnoli di MAPFRE con lo skipper Iker Martínez che hanno aprecchi dettagli da mettere a punto dopo il deludente doppio ultimo posto di tappa e nella In-port. L'equipaggio iberico ha cambiato alcuni dei velisti, imbarcando il francese Jean-Luc Nélias, già vincitore nel 2012 con Groupama, nel ruolo di navigatore e il watch leader britannico Rob Greenhalgh.
Da notare alcuni cambi, o meglio rotazioni nella composizione dell'equipaggio femminile di Team SCA dove l'espertissima Dee Caffari sale a bordo e porta a cinque il numero delle veliste inglesi, inclusa la skipper Sam Davies sulla barca magenta, che si è molto ben comportata nella In-port di sabato, salendo per la prima volta sul podio. La partenza della Leg 2 sarà trasmessa in diretta video a partire dalle ore 16.50 anche su Saily.it.
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VI SPIEGO COME SARA' LA SECONDA TAPPA
Parla Gonzalo Infante, il meteorologo della Volvo Ocean Race
La navigazione dal Sud Africa agli Emirati porterà la flotta dall'emisfero meridionale a quello settentrionale e dall'oceano Atlantico all'Indiano.
In dicembre i forti venti sud-orientali normalmente soffiano dall'anticiclone di Sant'Elena al sistema depressionario sudafricano. Ciò significa che la flotta ha forti possibilità di incontrare venti sostenuti di bolina nelle prime 24 ore dopo la partenza. I navigatori devono quindi fare delle scelte strategiche fin dall'inizio, ovvero se puntare a sud e godere dei venti occidentali oppure restare vicino alla costa africana. Non si tratta di una decisione facile poiché la situazione meteo nella zona è molto variabile e un'opzione che si presenta valida potrebbe diventare negativa nel giro di poche ore.
L'opzione più probabile per la flotta è puntare inizialmente a sud per cercare di cogliere qualche buona opportunità e poi dirigersi a est, di solito tali opportunità sono rappresentate dalla formazione di fronti freddi o di sistemi depressionari in prossimità della punta meridionale del continente africano. Il lato negativo di questa opzione, tuttavia, è la presenza della corrente di Agulhas, un sistema oceanico su larga scala dove l'acqua si sposta con velocità fino a cinque nodi e, con venti occidentali forti, questa corrente può produrre mare molto mosso e potenzialmente pericoloso per le barche.
Uno scenario alternativo vede le cellule di alta pressione degli oceani Atlantico e Indiano fondersi per creare condizioni di vento leggero nella zona del Capo di Buona Speranza. In questa situazione, il vento è presente solo vicino alla costa e, purtroppo, soffia in direzione contraria alla rotta, quindi la flotta è costretta a navigare di bolina.
Il primo ostacolo nel tratto di navigazione verso nord è un ampio sistema di arie leggerissime. La rotta più comune per passare l'alta pressione è prenderne il lato occidentale alla ricerca di venti freschi da nord-est, appena sotto il Madagascar. Una volta superato questo sistema meteo, la flotta dovrebbe incontrare venti di aliseo sud-orientale e le barche che si sono tenute più a est possono godere di migliori angoli al vento.
Il fattore di rischio in questa zona è rappresentato dalla stagione dei cicloni tropicali. Sono dei grandi sistemi temporaleschi presenti in prossimità delle calme equatoriali, i Doldrums, e che aumentano di forza nel loro cammino verso sud, causando potenziali condizioni pericolose. Inoltre, quando si verifica la presenza di uno di questi sistemi, i venti di aliseo non possono svilupparsi, il che rende difficile trovare l'aria senza corre il rischio di entrare nel ciclone.
Si arriva quindi all'ostacolo finale, i Doldrums dell'oceano Indiano. Queste calme equatoriali sono differenti da quelle presenti in Atlantico. Sono infatti create dalla convergenza degli alisei di sud-est e dei monsoni di nord-ovest che si congiungono provenendo da direzioni diverse e formano una larga zona di cumuli nuvolosi, pioggia e vento leggero, sempre a sud dell'Equatore. In generale la striscia di calme è più stretta a ovest, benché non sia un fattore ovvio come nella prima tappa.
Dopo i Doldrums la flotta deve risalire verso il Golfo Persico, con venti di monsone da nord-est. Quando il monsone inizia a perdere forza, si entra in un'area di transizione con venti leggeri e variabili di direzione. Il vento locale predominante soffia da nord-ovest ed è chiamato Shamal. Dopo lo stretto di Ormuz, normalmente la flotta naviga su un lungo bordo al lasco fino ad Abu Dhabi.
VIDEO: COSA FANNO DUE VELISTI A CAPE TOWN?
La Volvo Ocean Race in pillole
La Volvo Ocean Race è partita nell'autunno 2014 ed è la dodicesima della storia quarantennale della regata, che prese il via nel 1973 con il nome di Whitbread Round the World Race.
La regata ha avuto inizio il 4 ottobre 2014, data della prima In-Port Race ad Alicante, in Spagna e finirà con la disputa dell'ultima In-Port Race il 27 giugno 2015 a Goteborg, in Svezia, dove ha sede anche il gruppo Volvo.regata partirà il 4 ottobre 2014, data della prima In-Port Race ad Alicante, in Spagna e finirà con la disputa dell'ultima In-Port Race il 27 giugno 2015 a Goteborg, in Svezia, dove ha sede anche il gruppo Volvo.
La rotta completa, lunga 38.739 miglia, toccherà le località di Città del Capo (Sud Africa), Abu Dhabi (EAU), Sanya (Cina), Auckland (Nuova Zelanda), Itajaí (Brasile), Newport, Rhode Island (USA), Lisbon (Portogallo) e Lorient (Francia). Il programma prevede anche un pit-stop di 24 ore nel porto olandese dell'Aja, durante l'ultima tappa dalla Francia alla Svezia.
Le prossime due edizioni della regata si correranno con nuove barche ad alte prestazioni, i monotipo Volvo Ocean 65, progettati dallo studio Farr Yacht Design e costruiti da un consorzio di cantieri nel Regno Unito, in Francia, Italia e Svizzera. La barca è equipaggiata con le più moderne attrezzature per la produzione e la comunicazione satellitare di contenuti multimediali per migliorare ancor più il programma degli Onboard Reporter, lanciato nell'edizione 2008/09.
Sono sette i team partecipanti. Il primo team ad annunciare la partecipazione nell'edizione 2014/15 è sponsorizzato da SCA, un'azienda leader mondiale nella produzione di cellulosa e di prodotti per l'igiene che schiererà un equipaggio di sole donne. L'ultima volta che un team femminile ha preso parte alla regata è stato nel 2001/02. Torneranno in regata anche l'Abu Dhabi Ocean Racing con skipper il britannico Ian Walker, l'olandese Team Brunel dello skipper e veterano della regata Bouwe Bekking. Dongfeng Race Team è un team cinese sponsorizzato dalla società Dongfeng Commercial Vehicle, mentre Team Alvimedica che avrà doppia bandiera turca e americana avrà un'equipaggio, composto principalmente da giovani under 30. Il sesto equipaggio è lo spagnolo MAPFRE, con skipper Iker Martinez, e il settimo a ufficializzare la sua partecipazione è stato Team Vestas Wind, con il veterano australiano Chris Nicholson.
La scorsa edizione della Volvo Ocean Race è partita da Alicante in Spagna nell'ottobre 2011 ed è stata vinta dai francesi di Groupama sailing team, con skipper Franck Cammas a Galway, in Irlanda nel luglio 2012.
VIDEO: LA REPLICA INTEGRALE DELLA IN-PORT RACE
www.volvooceanrace.com
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