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06/11/2017 - 11:38
Volvo Ocean Race, sette barche e settanta velisti da corsa sulle onde
Lisbona-Cape Town
Discesa libera
Partiti, la seconda tappa da Lisbona a Città del Capo senza il gate a Noronha è interessantissima: per i sette team il terreno di gioco è l'oceano, quello vero. E L'Atlantico ha dato un saluto notevole, con onda formata e vento sostenuto - GUARDA FOTO GALLERY - Dongfeng primo a uscire dal fiume Tiago in mare aperto, spettacolo davanti a Lisbona - GUARDA IL VIDEO REPLAY DELLA PARTENZA - Analisi tecnico-tattica della tappa, durata prevista 21-22 giorni, la lista dei nomi a bordo - SU SAILY TV TORNA VOR STORIES
Sette barche, settanta velisti (a bordo sono in dieci, anche se una barca ne ha solo nove e un'altra invece undici), tra i quali alcuni personaggi chiave dell'epoca velica che stiamo vivendo, e che vivremo. La lista completa degli equipaggi la trovate qua sotto ed è da analizzare attentamente. La Volvo Ocean Race, il giro in equipaggio a tappe, sta cambiando pelle, è alla seconda edizione con barche one-design, si prepara (con tempi da chiarire) al futuro a foil e in gemellaggio con la regata sorella, il Vendée Globe in solitario senza scalo, e rappresenta (deve rappresentare, per il bene di tutti) una finestra mediatica sensazionale per il nostro sport.
Con la seconda tappa partita domenica da Lisbona (diretta streaming web esclusiva su Saily seguita anche stavolta da oltre 1200 utenti, nell'orario delle partite di calcio...) alla volta di Città del Capo, il giro apre una nuova fase: è il vero battesimo oceanico per le sette barche partecipanti, su un percorso lungo oltre 7.000 miglia (considerando la strada effettiva da compiere) e ricco di insidie, meteo e tattiche.
I sette team hanno affrontato la partenza, dopo il caloroso saluto del pubblico portoghese, la discesa del fiume Tago e l’uscita in mare aperto dove le previsioni meteo parlano di vento di aliseo sostenuto, intorno ai 30 nodi, in poppa e mare ben formato per i primi giorni navigazione. Il primo team a uscire dal fiume è stato quello dei franco/cinesi di Dongfeng Race Team, che ha fatto già registrare una velocità di quasi 33 nodi, seguito dagli olandesi di team Brunel e dagli spagnoli di MAPFRE.
ANALISI TECNICO TACCICA DI UNA TAPPA GRAND CLASSIC - La Leg 2 è una classicissima della regata intorno al mondo, con la flotta impegnata nella discesa dell’Atlantico, il passaggio dei Doldrums (le calme equatoriali), la navigazione negli alisei, una puntata negli oceani meridionali prima dello spettacolare arrivo a Città del Capo sotto la celeberrima Table Mountain, che ha ospitato la regata per ben 10 volte.
Le opzioni tattiche si sono ampliate quest’anno, con la rimozione del tradizionale waypoint dell’isola di Fernando de Noronha, a circa 170 miglia dalla costa del Brasile. Sebbene le barche potrebbero tenersi più a ovest possibile per agganciare prima gli alisei, questa rotta è centinaia di miglia più lunga rispetto a quella diretta per Città del Capo. Senza il passaggio della piccola isola, l’opzione di tenersi più a est, cioè più vicino alla costa africana, potrebbe entrare in gioco e scombinare le carte. La durata prevista è di 21/22 giorni, ma molto dipenderà da quanto veloce sarà passaggio delle calme equatoriali.
“E’ una tappa molto interessante, forse più interessante che in passato.” E’ l’opinione di Charlie Enright, lo skipper di Vestas 11th Hour Racing che si è aggiudicato la prima tappa. “Di solito bisogna puntare verso la costa brasiliana… dicono che ‘West is best’ (meglio a ovest)…” Tuttavia non è certo che questa volta la massima verrà rispettata. “Credo che (togliere il waypoint) cambi molto le cose,” ha detto lo skipper di Sun Hun Kai/Scallywag, l’australiano David Witt. “Penso sarà una tappa interessante e che potremo vedere le separazioni più grandi da molto tempo a questa parte nella Volvo Ocean Race. Vedremo che succederà.”
“Certo che si può stare più a est.” Ha confermato Charles Caudrelier skipper di Dongfeng Race Team. “La differenza è enorme, ma si tratta anche di una scelta tattica pericolosa. c’è sempre un equilibrio ed è difficile capire da che parte stare. Sarà un incubo per i navigatori.” “Vedremo che succederà. Speriamo che gli altri scelgano la via più breve, e noi staremo a ovest.” Ha dichiarato Xabi Fernández, esperto skipper degli spagnoli di MAPFRE. “Difficile da dire. Sarà una bella patata bollente per il nostro navigatore Juan Vila. Ma abbiamo la massima fiducia nel suo istinto e nelle sue scelte e speriamo di passare bene l’equatore.”
“La tappa durerà 21 o 22 giorni e ogni giorno ci saranno decisioni tecniche da prendere.” ha detto invece Simeon Tienpont, skipper di team AkzoNobel, che in questa seconda tappa potrà contare anche sull’esperienza di gente del calibro di Chris Nicholson, Jules Salter e Peter Van Niekerk. “Sono molto fiducioso, perché ho un team molto forte.”
Invece, per molte delle matricole, anche di lusso, che corrono con i vari team, la Leg 2 rappresenterà un battesimo oceanico, con molti giorni e notti passati a bordo, e una nuova esperienza dal punto di vista velico e umano. “Ho ragazzi a bordo che non hanno mai navigato per più di sei o sette giorni di seguito.” ha detto la britannicaDee Caffari, unica skipper donna che guida Turn the Tide on Plastic e che avrà al suo fianco molti giovani alla loro prima esperienza offshore. “Ma hanno un margine di miglioramento enorme e questa è una tappa in cui c’è un po’ di tutto.”
La triestina Francesca Clapcich affronta la lunga navigazione che la attende proprio con questo spirito: “La Leg 2 è la prima vera navigazione verso sud, sarà una tappa dura, difficile, con cambi climatici importanti, attese esasperanti nei doldrums (le calme equatoriali) e planate infinite nel finale di tappa. Sono molto emozionata e ho voglia di partire.” GUARDA IL VIDEO CON L'INTERVISTA A FRANCESCA PRIMA DELLA PARTENZA SU SAILY TV
ANCHE PER PETER BURLING SARA' UN BATTESIMO ALL'EQUATORE - Bouwe Bekking, che partecipa per la ottava volta alla Volvo Ocean Race come skipper di Team Brunel, porterà con sé il Velista dell’Anno e campione della Coppa America Pete Burling, che però è alla sua prima lunga esperienza di oceano, e che passerà l’equatore per la prima volta, un’occasione in cui la tradizione impone una visita a bordo del Re Nettuno e un rito di passaggio per i “novellini”. “Siamo in regata, ma è una tradizione della regata ed è importante.” Ha detto Bekking. “Ci saranno delle belle immagini di Peter Burling, magari con un taglio alla ultimo dei mohicani o qualcosa del genere…”
Non sarà la prima volta per l'italo/argentino Maciel Cicchetti, alla sua terza partecipazione, e per Alberto Bolzan, ma il friulano non nasconde la sua voglia di partire: “E’ una tappa molto bella, nella scorsa edizione forse una delle più belle, proprio per la varietà delle condizioni. Credo sia adatta a team Brunel perché il nostro gruppo è molto poliedrico. Speriamo di aver colmato il gap della prima tappa e di poter essere competitivi fin da subito.” GUARDA IL VIDEO CON L'INTERVISTA A ALBERTO BOLZAN PRIMA DELLA PARTENZA SU SAILY TV
Crew lists Lisbona-Cape Town (con qualche nota saliente)
Dongfeng Race Team
Skipper - Charles Caudrelier (seconda esperienza come skipper di DFG al giro del mondo VOR)
Navigator - Pascal Bidégorry (navigatore oceanico di peso, vincitore Figaro Solo, esperienze enormi in IMOCA 60, Multi50, trimarani Ultim, TJ Vabre, Rhum)
Stuart Bannatyne
Jérémie Beyou (uno dei grandi nomi del Vendée Globe)
Daryl Wislang
Marie Riou (prodiera olimpica di Billy Besson sul Nacra 17)
Carolijn Brouwer (tre partecipazioni olimpiche in 470, Laser e Tornado, tanti titoli mondiali, velista mondiale dell'anno nel 1998, seconda VOR)
Jackson Bouttell
Jinhao Chen
OBR Jérémie Lecaudey
team AkzoNobel
Skipper - Simeon Tienpont
Navigator - Jules Salter (era con Torben Grael su Ericsson nel vittorioso giro)
Chris Nicholson (super campione australiano di Skiff, mondiali a ripetizione in 49er, due olimpiadi, terza VOR)
Peter Van Niekerk
Brad Farrand
Nicolai Sehested
Emily Nagel
Martine Grael (la figlia di Torben non ha bisogno di presentazioni: oro a Rio 2016 nel FX, è una fuoriclasse, all'esordio assoluto con l'oceano)
Luke Molloy
OBR James Blake (il media man è figlio d'arte, suo papà è il mitico Peter Blake che questo giro del mondo lo vinse in una celebre edizione)
Team Brunel
Skipper - Bouwe Bekking (lo skipper più esperto della flotta, 9 volte al giro del mondo in equipaggio)
Navigator - Andrew Cape
Carlo Huisman
Alberto Bolzan (il nostro velista, alla seconda VOR, confermatissimo, stimatissimo, affidabile, grande timoniere, ha "legato" anche con l'oceano)
Kyle Langford (australiano, fedelissimo di James Spithill, tre America's Cup con Oracle, adesso sarà in barca col grande rivale neozelandese Burling...)
Maciel Cicchetti (argentino-italiano, grande marinaio, esperienza e concretezza, valore aggiunto)
Peter Burling (il "volto" della vela nel 2016-2017: medaglia d'oro a rio nel 49er e conquista dell'America's Cup per la sua Nuova Zelanda, e ora oceano)
Annie Lush
Abby Ehler
OBR Richard Edwards
Team Sun Hung Kai/Scallywag
Skipper - David Witt
Navigator - Steve Hayles
Alex Gough
Annemieka Bes
Benjamin Piggott
John Fisher
Luke Parkinson
Tom Clout
OBR Konrad Frost
Turn the Tide on Plastic
Skipper – Dee Caffari (solitaria, Vendée Globe, altre VOR, esperienza e carisma, una marinaia)
Navigator - Nico Lunven
Martin Strömberg
Liz Wardley
Annalise Murphy (medaglia d'argento Laser Radial a Rio 2016. Vi serve altro?)
Francesca Clapcich (grande triatleta, due Olimpiadi in Laser e FX, europea e mondiale nello stesso anno sullo skiff, già una colonna del team)
Bianca Cook
Lucas Chapman
Henry Bomby
Frederico Melo
OBR Sam Greenfield
Vestas 11th Hour Racing
Skipper - Charlie Enright (lo skipper giovanissimo di Alvimedica due anni fa, adesso sembra un veterano, e ha qualità indiscusse)
Navigator - Simon Fisher
Mark Towill
Roberto 'Chuny' Bermúdez de Castro Muñoz (era con Abu Dhabi nel vittorioso giro con lo skipper Ian Walker, e tanto basta e avanza)
Nick Dana
Tom Johnson
Tony Mutter
Stacey Jackson
Jena Hansen (medaglia di bronzo FX a Rio 2016)
OBR Martin Keruzore
MAPFRE
Skipper - Xabi Fernández (un eroe della vela spagnola, un grande e completo campione della vela: un oro e un argento olimpici, tre VOR, una Barcelona Race)
Navigator - Juan Vila
Pablo Arrarte
Rob Greenhalgh
Antonio "Ñeti" Cuervas-Mons
Blair Tuke (il prodiere di Peter Burling, sia per l'oro olimpico di Rio che sul catamarano di Emirates Team New Zealand in Coppa. In oceano sono rivali)
Willy Altadill
Sophie Ciszek
Tamara Echegoyen (la sorprendente medaglia d'oro a Londra 2012 nel match race con l'Elliot 6m, poi ha vinto un mondiale FX, insomma una tipina)
OBR Ugo Fonolla
REPLAY INTEGRALE DELLA PARTENZA DA LISBONA
HIGHLIGHTS DALL'ELICOTTERO DELLA PARTENZA DA LISBONA
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