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23/09/2013 - 11:36
XXXIV America's Cup: riaperta
XXXIV America's Cup: riaperta
L'irresistibile rimonta di Oracle
!--paging_filter--strongDodicesimo giorno di regate: il defender mette a segno una doppietta e sale a 8-5. Conseguenze psicologiche per lo sfidante (già stanco e nervoso) tutte da vedere. Ai kiwi manca sempre una sola vittoria, gli americani devono vincerne ancora 4. Ma a questo ritmo, l'impresa non è più impossibile... Stasera altre regate - REPLAY/strong!--break--br /
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strongdi Fabio Colivicchi/strongbr /
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emLa 34 Coppa America è in bilico, è aperta, l'esito non è più scontato come sembrava qualche giorno fa. Sull'8-1 per i neozelandesi, con una voragine di 8 match-point a disposizione e con gli americani costretti a vincere sempre, la Coppa che volava verso Auckland non era solo un'illusione ottica o un miraggio tutto kiwi. Adesso, con il lento ma inesorabile stillicidio delle giornate con una sola regata (vinta dal defender), delle giornate annullate, delle vittorie inutili (fuori tempo massimo), dei sorpassi vanificati, degli errori a ripetizione da parte della corazzata All Blacks, adesso tutto è tornato prepotentemente in discussione. Compreso, naturalmente, il futuro del trofeo, visto che già si parlava di Auckland, monoscafi plananti e kanting keel, tante sfide... Persino il presidente del club italiano che aveva pronta la lettera di sfida al Royal New Zealand Yacht Squadron, è ripartito per l'Italia. Larry Ellison si è rivisto in acqua dopo tanto tempo, sorride e applaude. E Grant Dalton (da quando è sbarcato, misteriosamente, i suoi non ne hanno più imbroccata una) a quanto pare si è deciso a tornare a bordo.br /
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Questa fase di rimonta prodigiosa (già c'è chi osanna a una impresa mai vista nello sport) ha varie ragioni e può avere esiti diversi. Il motivo predominante riguarda Oracle, il riassetto della barca, i cambiamenti continui (anche ieri avevano tolto il bompresso del giorno prima, usato per il code zero, ma sulle reali e profonde modifiche a foil, timoni e wingsail, torneremo in un apposito approfondimento), l'adeguarsi alle manovre migliorando giorno per giorno, soprattutto l'innesto a bordo di Ben Ainslie, il Russell Coutts dei nostri giorni (l'altro, quello degli altri giorni, è sempre nel team, anzi è il capo, e sta a terra a fare la regia, anche di questa remuntada...). Oracle sembrava un pulcino spennacchiato e adesso è tornata un'aquila a stelle e strisce. Apparentemente imprendibile, se inizia a dominare al ritmo di due prove al giorno, teoricamente mercoledi la Coppa può restare a San Francisco...br /
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Cosa è successo e può accadere invece a Emirates Team New Zealand. Una lunga sfida, una rincorsa infinita a regole imposte, al mega catamarano, a una cultura velica che non gli appartiene, eppure tutto fatto con caparbietà, forza, organizzazione, mezzi statali. Primi a indovinare il foiling, maestri nelle manovre, avanti anni luce, tanto da essere definiti "il riferimento" per la classe AC72. Una Louis Vuitton dominata (per quanto puoi dominare contro due avversari come Artemis e Luna Rossa...). Arrivati alla finale sull'abbrivio di questi entusiasmo si sono ritrovati in più il bonus dei -2 punti di penalità a Oracle: sembrava solo un gioco da ragazzi...br /
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ETNZ ha spremuto ogni goccia di velocità dal suo AC72 che resta di seconda generazione, mentre Oracle è già di terza, benchè con messa a punto in corso d'opera. L'equipaggio è stremato dalle lungaggini imposte dal defender e dalle regole, sono come un ciclista in fuga ripreso a pochi metri dal traguardo. Questo spiega le amnesie, gli errori tattici e di manovra, visti in mare nelle ultime regate. Il pubblico addirittura grida allo scandalo, arriva a suggerire che Ellison abbia pagato la resa... Ma avanti!br /
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Cosa deve fare ETNZ adesso? Lo deve fare soprattutto Grant. Tornare a bordo, ma prima, se necessario (se dovesse arrivare un'altra sconfitta) giocare la carta del rinvio (quella su cui Oracle ha costruito il recupero), fare qualche lavoro sulla barca, anche fosse solo per un effetto placebo, verificare se nel team c'è qualche rincalzo per chi è troppo stanco. Mandare Ray Davies a fare una passeggiata in montagna a ossigenarsi. E tornare una squadra di rugby: compatta e cattiva. A cominciare dalle partenze. E poi in ogni manovra. se sei davanti ci resti a basta a tutti i costi.br /
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Ormai è abbastanza chiaro che Oracle ha superato, sia pure di poco, ETNZ come prestazioni. Sull'equipaggio stellare del defender non stiamo a chiosare più di tanto. Per sperare di farcela lo stesso, per sfruttare il vantaggio che ancora è dalla sua parte, la corazzata kiwi deve tirare fuori soprattutto gli attributi, la deve buttare sul piano della compattezza fisica. Questo è quello che vedremo nei prossimi giorni, già stasera./embr /
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strongIL RESOCONTO UFFICIALE E I NUMERI DELLA GIORNATA/strongbr /
ORACLE TEAM USA ha vinto sia la regata 14 che la regata 15, valide ai fini della finale della 34ma America's Cup. I delta sono stati rispettivamente di 23 e 37 secondi.br /
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ORACLE TEAM USA ha così avvicinato i kiwi nel punteggio della serie, passando dall'8 a 3 all'8 a 5. A Emirates Team New Zealand manca un solo punto per conquistare l'America's Cup, mentre agli statunitensi per difenderla servono altre quattro vittorie consecutive.br /
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Le due regate sono state pressoché identiche. ORACLE TEAM USA è partito sottovento a Emirates Team New Zealand e ha comandato dall'inizio alla fine, consolidando e difendendo in modo attento la leadership.br /
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"Che giornata fantastica - ha dichiarato lo skipper di ORACLE TEAM USA, James Spithill - Davvero due ottime regate, con Ben Ainslie e Tom Slinsgby davvero ispirati. Dal punto di vista fisico i ragazzi sono straordinari, ci vogliono parecchi cavalli e loro sono pronti a fornirli. Le ultime modifiche sono state azzeccate e non vedo l'ora di rientrare alla base per proseguire nell'ottimizzazione".br /
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Le regate 16 e 17* della finale della 34ma America's Cup sono in programma questa sera, a partire dalle 22.15 e 23.15 italiane.br /
*Se necessariabr /
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34ma America’s Cup (9 punti necessari per la vittoria)br /
Emirates Team New Zealand – 8br /
ORACLE TEAM USA – 5br /
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Regata 15 - I numeribr /
Percorso: 5 lati/10.22 mnbr /
Tempo complessivo: OTUSA – 27:34, ETNZ – 28:11br /
Delta: OTUSA +:37br /
Distanza coperta: OTUSA – 12.0 mn, ETNZ – 11.9 mnbr /
Velocità media: OTUSA – 26.23 nodi, ETNZ – 25.40 nodibr /
Velocità di punta: OTUSA – 41.80 nodi, ETNZ – 40.35 nodibr /
Velocità del vento: Media – 12.9 nodi, Massima - 18.0 nodibr /
Numero di virate-strambate: OTUSA – 7/7, ETNZ – 7/9br /
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Regata 14 - I numeribr /
Percorso: 5 lati/10.22 mn,br /
Tempo complessivo: OTUSA – 33:47, ETNZ – 34:10br /
Delta: OTUSA +:23br /
Distanza coperta: OTUSA – 12.8 mn, ETNZ – 13.1 mnbr /
Velocità media: OTUSA – 23.31 nodi, ETNZ – 22.58 nodibr /
Velocità massima: OTUSA – 36.60 nodi; ETNZ – 35.41 nodibr /
Velocità del vento: Media - 11.4 nodi, Massima - 14.9 nodibr /
Numero di virate-strambate: OTUSA – 8/12, ETNZ – 8/12br /
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strongREPLAY GIORNO 12/strongbr /
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