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26/01/2016 - 21:30

Saloni e idee

Le barche devono
piacere ai giovani

Successo per la prima “colazione media” di giornalisti al Boot di Dusseldorf. Dove si è parlato (e sparlato) di nautica, prodotti, mercato, idee. Senza troppi preconcetti. Proprio quello che servirebbe a noi in Italia, dove invece… 
 

 
Da noi, il paese con il mare e le coste più belle del mondo, la nautica è impegnata a dividersi, litigare, perdere irrimediabilmente tempo, e rimpicciolirsi. Da loro, in Germania, al Boot di Dusseldorf, che anche in mezzo alla campagna è il salone nautico più grande del mondo, invece invitano la stampa a colazione e ascoltano i consigli di tutti. Eppure… Eppure l’Italia, con tutti i suoi difetti, c’è anche qui e ha ruoli chiave. Per esempio quello di Pietro Formenti, presidente di European Boating industry, presente all’incontro.
 
Il nuovo format, erede delle riunioni più formali dei due anni precedenti, è l’International Breakfast Meeting, in un orario extra salone che non impatta con gli impegni stringenti di tutti. E infatti si sono presentati in 90, ad ascoltare tre presentazioni, e animare altrettante discussioni su argomenti come la competitività, la promozione e l’export. Per la prima è stato presentato uno studio di Ecorys sull’industria nautica in Europa, per la Commissione Europea, che ha analizzato forze, debolezze e opportunità.
 
Jürgen Tracht, managing director della federazione nautica tedesca BVWW (la loro UCINA), ha presentato la nuova campagna di promozione delle barche in Germania, chiamata “Start Boating”: “Stiamo soffrendo un cambio generazionale, causato dalla demografia. Il settore ha goduto degli sviluppi positivi dei clienti della nautica negli anni ’70 e ’80, quando le barche sono rapidamente cresciute in popolarità. Ora questa clientela si sta riducendo: negli utimi 20 anni abbiamo perso una media di 5000 armatori l’anno. La sfida per il futuro è conquistare nuova gente attratta dalle barche, e incoraggiarli ad andare in acqua.”
 
Sulla base di questa difficile impresa, la campagna è indirizzata a rinvigorire l’intero settore, coinvolgere il pubblico con lo slogan “Scoprire un nuovo mondo sull’acqua”, e quindi rivitalizzare il mercato. Gli strumenti della campagna includono video, un sito web, eventi promozionali volti a far provare le barche ai neofiti, e lo sviluppo di una comunità online. Qualcosa di molto simile si è già visto negli anni recenti in USA e UK (e molto timidamente in Italia), ma il caso tedesco si distingue per la grande collaborazione (anche finanziaria) di tutti gli attori della nautica: operatori, rivenditori, fiere, media, associazioni. Tutti insieme hanno raggiunto la somma di 250mila euro per finanziare la campagna. Prendere appunti, prego.
 
Interessanti considerazioni anche intorno alla presentazione di Robert Newsome, vice presidente di NMMA (National Marine Manufacturers Association negli USA), che ha ricostruito il mercato 2014-2015 dei mercati nord americani e i trend del 2016. Che risuona anch’esso di un messaggio che si ripete: anche negli USA l’età media degli armatori di barche aumenta di circa 6 mesi ogni anno. Riuscire a far piacere le barche alle giovani generazioni è dunque vitale per il futuro della nautica.

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