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03/06/2011 - 15:31

Our Dream strappa a Sagamore la vittoria in tempo reale

Le 151 miglia dei "nostri sogni"

Da Livorno a Punta Ala, passando per Marina di Pisa, la Giraglia, le Formiche e l’isola dello Sparviero. Una “media” d’altura che ha appena due anni di vita ma è già un appuntamento molto atteso. A testimoniarlo, il boom di partecipanti. In tempo reale, gli "speronanti" di Our Dream battono il defender Sagamore.

dal nostro inviato a LIVORNO / In banchina, a un paio d’ore dalla partenza, si respirava un’aria particolare: la passione di iniziare un’impresa sportiva, la spensieratezza della gita fuoriporta, l’allegria di una piccola avventura da condividere con gli amici, l’adrenalina di chi ha la competizione nel sangue, degli atleti professionisti, che puntano a infrangere tutti i record precedenti. Tante emozioni diverse. Figlie, probabilmente, dei tanti approcci diversi con cui gli 83 equipaggi si sono preparati alla 151 miglia di quest’anno.
Una regata “media” tra le lunghe d’altura. Una regata giovane, quella partita nel pomeriggio del 2 Giugno da Livorno era solo la seconda edizione. Eppure il successo di pubblico testimonia che la 151 miglia ha tutte le carte in regola per assicurarsi un futuro roseo.

Un percorso mozzafiato
Il percorso in effetti affascina: sirena d’avvio al largo di Livorno, mentre sulla terraferma nubi nere minacciavano rovesci e sul mare invece splendeva un bel sole tiepido. Poi, direzione Marina di Massa e successivamente rotta verso la mitica Giraglia, le Formiche di Grosseto e l’Isola dello Sparviero. In pratica, molte tappe apprezzate dagli appassionati di vela e dagli innamorati del mare.
Ovviamente felici del gran numero di concorrenti (l’anno scorso erano 53, in pratica il 50% in meno) gli organizzatori, lo Yacht Club Punta Ala e lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa. Tra l’altro, il presidente di quest’ultimo, Roberto La Corte vivrà la regata in prima fila, a bordo del suo First 40 Nikka, che per l’occasione potrà contare sulla presenza del campionissimo Tommaso Chieffi.

Dai Maxi ai Farr 30
Gli scafi in gara sono comunque molti e molto diversi tra loro. Ci sono, e sono stati molto apprezzati dal pubblico presente in banchina, quelli di rilievo nel panorama dell’altra nazionale: come il Maxi Yacht Sagamore di Nicola Paoleschi, defender del titolo 2010 (in tempo reale e in IRC). E come l’Our Dream di Stefano Graidi. Ci sono poi il J133 Chestress2 di Giancarlo Ghislanzoni, campione Italiano offshore in carica, fino al Comet 45s Il Pifferaio Magico di Piero Mortari, il Felci 52 .G di Gabriele Guerzoni, l’Open Junoplano di Sandro Buzzi, l’X-41 Le Coq Hardy di Maurizio e Gianpaolo Pavesi, il Vismara 50 K9 di Guido Spadolini, il Gs 42 Race Cronos 2 di Valerio Battista.

Ma l’attenzione (e il tifo) di Saily va a tre barche più defilate: l'X-46 Canapiglia, per il gli occhi del suo armatore Pierre Hamon, 78 anni, che si illuminavano come un adolescente appena iniziava a parlare del suo amore per il mare. Il Farr 30 Storm System dei giovani Giacomo e Franco Loro Piana, perché affrontare una regata comunque impegnativa, insieme a quattro amici su una barchetta ha qualcosa di piacevolmente folle. E il Freya, uno splendido Sciarrelli 50 di Luca Celeghini, perché uno scafo in legno del grande architetto triestino sempre e comunque ti prende il cuore e te lo porta a spasso.

Our Dream prima sperona, poi vince in tempo reale e fa il nuovo record
Per la cronaca: le fasi immediatamente successive alla partenza sono state caratterizzate da una collisione (probabilmente evitabile) tra Our Dream di Stefano Graidi e .G all’altezza della boa di disimpegno posta tra Livorno e Marina di Pisa. Inevitabili le polemiche tra gli equipaggi. E, altrettanto inevitabili, i ringraziamenti per i fotografi sul gommone a pochi metri dalle due barche, che hanno potuto immortalare la scena. Per fortuna nessuno dei due scafi è rimasto danneggiato in modo irreparabile.
Una foga che però ha dato l'idea della voglia di vittoria di Our Dream, che infatti, si è presentata per prima al traguardo di Punta Ala questa mattina, dopo un finale avvincente e combattuto con il defender Sagamore. E, per di più, ha fatto segnare il nuovo record della regata, in 16 ore e 24 minuti, circa 15 minuti inferiore rispetto al precedente record. In giornata è previsto l'arrivo delle altre imbarcazioni.

Un’ultima cosa: la 151 miglia, una delle tappe con coefficiente 2 del Campionato italiano Offshore organizzato dalla FIV, è sponsorizzata da una casa farmaceutica, la Pharmanutra, proprietaria della pomata antidolorifica Celadrin. Qualcuno, alla presentazione della regata, ci ha scherzato su: “Almeno, se dovessimo incappare in una distorsione o in una botta, saremo protetti…”.
 


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