Vela nelle stanze delle Giurie
Vela nelle stanze delle Giurie
L'Appello riapre
il caso Potestà
il caso Potestà
La Giuria d'Appello FIV accoglie il ricorso dell'armatore Carlo Potestà, che era stato squalificato dalla regata GiragliaOne 2014 con l'accusa di aver usato il motore. Ora il caso torna al comitato per le proteste. Potestà: "Sono soddisfatto, ma adesso serve un chiarimento vero e consulenti super-partes"
Lo strano caso di Carlo Potestà, l'armatore, velista, navigatore e solitario, che tra la sorpresa di tutti vinse lo scorso anno la Roma x 1 e poi la GuragliaOne, in solitario, con la sua barca di serie Elan 39 molto ben messa a punto, battendo anche alcuni pro o semi-pro della navigazione, è riaperto.
Squalificato con ignominia e messo alla gogna da media e social network per un gesto così antisportivo, Potestà aveva subito respinto le accuse, si era dichiarato innocente, e aveva anticipato la decisione di presentare ricorso in Appello.
Già all'epoca dei fatti, Saily titolava sullo strano episodio chiedendosi chi fosse Carlo Potestà: Dottor Jeckyll o Mister Hyde? LEGGI L'ARTICOLO
Adesso, quasi 10 mesi dopo, l'iter dela giustizia federale ha compiuto un primo passo avanti: la Giuria d'Appello ha accolto il ricorso di Carlo Potestà, pur senza entrare nel merito dei contenuti (cosa che gli è impedita dallo stesso regolamento ISAF), e di fatto ha riaperto il caso, che ora dovrà tornare allo stesso comitato delle proteste della regata GiragliaOne delCN Riva di Traiano.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Carlo Potestà. "Sono soddisfatto perchè la Giuria d'Appello ha accolto il mio ricorso e ha annullato le decisioni ai miei danni. D'altra parte quello che succederà adesso è che la discussione tornerà al punto di partenza. Allora chiedo una cosa molto semplice: facciamo in modo che l'analisi dei fatti, delle prove, dei ragionamenti su quanto accaduto sia fatta coinvolgendo altri giudici, consulenti, esperti, che si aggiungano ai componenti del comitato delle proteste e alle parti in causa. Lo scopo del mio appello era ottenere giustizia."
Insomma per sapere se Potestà è il Dr. Jeckyll o Mr Hyde, forse non basta che si ripeta la semplice udienza della protesta come fatto dopo la regata. L'occasione è interessante, visto anche il continuo sviluppo delle regate d'altomare e in solitario: aspprofottiamo della riapertura del caso e mettiamo a esaminare i fatti anche dei veri e propri periti tecnici. Una discussione che, oltre a far luce vera sul comportamento dell'armatore di Phantomas, può anche servire a definire strumenti di controllo più efficaci (per la tranquillità di tutti) in vista della prossima stagione di regate.
L'appellante intanto, comincia a sperare di poter tornare alla sua passione di regatare in altomare: "Mi piacerebbe pensare alle regate in arrivo, la Coppa Carnevale a Viareggio o la Roma per 1, o per 2. Voglio tornare in barca, pulito."
Che la vicenda si chiuda con chiarezza, è il desiderio di tutti.
IN ALLEGATO (COLONNA DI SINISTRA IN QUESTA PAGINA, LA SENTENZA D'APPELLO
Lo strano caso di Carlo Potestà, l'armatore, velista, navigatore e solitario, che tra la sorpresa di tutti vinse lo scorso anno la Roma x 1 e poi la GuragliaOne, in solitario, con la sua barca di serie Elan 39 molto ben messa a punto, battendo anche alcuni pro o semi-pro della navigazione, è riaperto.
Squalificato con ignominia e messo alla gogna da media e social network per un gesto così antisportivo, Potestà aveva subito respinto le accuse, si era dichiarato innocente, e aveva anticipato la decisione di presentare ricorso in Appello.
Già all'epoca dei fatti, Saily titolava sullo strano episodio chiedendosi chi fosse Carlo Potestà: Dottor Jeckyll o Mister Hyde? LEGGI L'ARTICOLO
Adesso, quasi 10 mesi dopo, l'iter dela giustizia federale ha compiuto un primo passo avanti: la Giuria d'Appello ha accolto il ricorso di Carlo Potestà, pur senza entrare nel merito dei contenuti (cosa che gli è impedita dallo stesso regolamento ISAF), e di fatto ha riaperto il caso, che ora dovrà tornare allo stesso comitato delle proteste della regata GiragliaOne delCN Riva di Traiano.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Carlo Potestà. "Sono soddisfatto perchè la Giuria d'Appello ha accolto il mio ricorso e ha annullato le decisioni ai miei danni. D'altra parte quello che succederà adesso è che la discussione tornerà al punto di partenza. Allora chiedo una cosa molto semplice: facciamo in modo che l'analisi dei fatti, delle prove, dei ragionamenti su quanto accaduto sia fatta coinvolgendo altri giudici, consulenti, esperti, che si aggiungano ai componenti del comitato delle proteste e alle parti in causa. Lo scopo del mio appello era ottenere giustizia."
Insomma per sapere se Potestà è il Dr. Jeckyll o Mr Hyde, forse non basta che si ripeta la semplice udienza della protesta come fatto dopo la regata. L'occasione è interessante, visto anche il continuo sviluppo delle regate d'altomare e in solitario: aspprofottiamo della riapertura del caso e mettiamo a esaminare i fatti anche dei veri e propri periti tecnici. Una discussione che, oltre a far luce vera sul comportamento dell'armatore di Phantomas, può anche servire a definire strumenti di controllo più efficaci (per la tranquillità di tutti) in vista della prossima stagione di regate.
L'appellante intanto, comincia a sperare di poter tornare alla sua passione di regatare in altomare: "Mi piacerebbe pensare alle regate in arrivo, la Coppa Carnevale a Viareggio o la Roma per 1, o per 2. Voglio tornare in barca, pulito."
Che la vicenda si chiuda con chiarezza, è il desiderio di tutti.
IN ALLEGATO (COLONNA DI SINISTRA IN QUESTA PAGINA, LA SENTENZA D'APPELLO
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