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02/02/2012 - 18:22
Kosuta-Farneti mondiali. Quando (e come) vince la giovane vela d'Italia
Kosuta-Farneti mondiali. Quando (e come) vince la giovane vela d'Italia
La vela salvata
da due ragazzini
da due ragazzini
!--paging_filter--strongSimon Sivitz Kosuta e Jas Farneti portano in trionfo l'azzurro-vela: Mondiale Junior 470 in Nuova Zelanda dominato da campioni. Il titolo è matematica anche prima della Medal Race. Battuti kiwi, australiani, francesi: la giovane Italia della vela vince nonostante tutto. Breve storia (esemplare) di come si fa/strong!--break--br /
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emstrong ULTIM'ORA: SECONDI NELLA MEDAL RACE /strongbr /
Hanno disputato la Medal con il titolo già in tasca, ma non hanno mollato, e l'hanno chiusa al secondo posto. Ulteriori complimenti a Simon e Jas. In allegato (colonna di destra) la stratosferica classifica finale del Mondiale Junior./embr /
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Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti (dello Yacht Club Cupa di Trieste) hanno vinto matematicamente il Campionato Mondiale Junior 470 di Auckland, in Nuova Zelanda. Sono campioni del mondo matematicamente, per l'annullamento delle due regate dell'ultimo giorno di flotta, e prima della Medal Race. I due azzurri domaninbsp; scenderanno in acqua per prendere parte alla Medal Race tra i top-10, per pura formalità, e per onorare un campionato nel quale hanno vinto 8 prove su 10.br /
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Al Takapuna Boating Club di Auckland domani sventolerà il tricolore: bianco, rosso e verde. E suoneranno le note dell'Inno di Mameli, alla premiazione del Mondiale Junior della classe olimpica 470. In trionfo la giovane Italia della vela ci va grazie a due giovani italiani di confine, come si addice ai triestini: Simon è nato il 7 maggio del 1991 e Jas il 18 febbraio dello stesso anno. Poco più che ventenni. Biondo e compatto il timoniere, scuro e atletico il prodiere. Due facce da bravi ragazzi, di quelle facce da atleti, le vedi subito: facce che non si spaventano di passare ore ad allenarsi, prepararsi, pensare alle gare, al calendario, alla "vittoria".br /
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Il "Mondialino" 470 di Simon Kosuta e Jas Farneti è la festa della giovane vela azzurra che vince nonostante tutto. Nonostante che intorno alla vela e ai giovani velisti, negli ultimi anni si perda più tempo a parlare che a fare fatti concreti. Perché il vento e l'acqua non aspettano le parole o i progetti. E i 15 anni, i 20 anni, passano una sola volta nella vita. E i titoli mondiali, quelli, non arrivano per caso, non si vincono a tavolino. Servono talento, dedizione, organizzazione. Tecnici di club e di federazione capaci e lungimiranti. Investimenti sull'attività giovanile. Ecco da dove arriva questo titolo, tra le poche perle nelle ultime stagioni opache dei velisti azzurri.br /
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strongBREVE STORIA DI SIMON E JAS/strongbr /
Simon è un bimbo biondissimo e sportivo, a 7 anni gioca a calcio con i pulcini dello Zarja/Gaja. Ma già l'anno successivo si interessa alla vela, iniziando con la scuola vela dello Yacht Club Cupa di Sistiana, con l'istruttore D. Toskano. Gioca anche a basket, ma alla fine sceglie di continuare con la vela. Nelle prime stagioni di regatine Optimist lo seguono due allenatori: Matijaa Spinazzola e Maurizio Bencic. Nel 2003 vince le selezioni interzonali Optimist a Civitanova Marche, e si piazza settimo alle selezioni nazionali per Europei e Mondiali, partecipando così a soli 12 anni all'Europeo di Hvar in Croazia, dove arriva 42° e primo italiano. Nello stesso anno è secondo Under 13 al campionato nazionale Optimist di Formia. Nel 2004 grazie al 4° posto nella ranking nazionale vola ai Mondiali di Salinas (Equador) dove è 86° su 228, e con la squadra degli azzurrini guidata da Marcello Turchi conquista il secondo posto a squadre.br /
Nel 2005 passa a regatare sulla classe 420 con l'amico dello YC Cupa Jas Farneti, con l'allenatore Matjaz Antonac.br /
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Insieme sul 420 si divertono e funzionano. Il passaggio alla classe maggiore, l'olimpico 470, è un fatto naturale e coincide con l'ingresso nel giro delle squadre federali. I risultati di rilievo sul 470 sono arrivati con altrettanta naturalezza: terzi all'Europeo Junior 470 del 2009 in Unghieria, terzi al Mondiale Jr 2010 in Qatar, terzi anche all'Europeo Jr 2011 in Belgio. Dopo tanti podi, ecco la vittoria, freschi reduci dal Mondiale dei "grandi" a Perth 2011, dove non hanno demeritato al cospetto dei super-equipaggi olimpici della classe.br /
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Il Mondiale Junior 470 non è una passeggiata, e il podio non è facile. Un certo Gabrio Zandonà fu 2° al Mondiale Junior 470 del 1996 in Polonia e nel 1997 in Francia (Simon e Jas avevano 5 anni!), poi 7° nel 1998 a Tallin (Estonia) e 5° all'Europeo Junior del 1997 in Slovenia, prima di diventare più grande, e arrivare a vincere il Mondiale assoluto nel 2003 a Cadice con Andrea Trani. Qualche altro esempio: i croati Sime Fantela e Igor Marencic, tra i favoriti per una medaglia a Londra 2012 hanno vinto due volte il "mondialino" Junior, e altre due volte sono finiti sul podio... Andando indietro nel tempo, si scopre che il titolo di Simon e Jas non è proprio il primo in Italia: nel 1993 a Marina di Carrara vinsero Alessandro Bonifacio e Mitja Gialuz. Più recente sono finiti due volte sul podio (3°) i cugini Luca e Roberto Dubbini nel 2008 in Polonia e nel 2009 in Grecia (quando i più giovani Kosuta e Farneti furono noni).br /
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Storia semplice ed esemplare, quella di Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti: in tempi nei quali si discute sulla formula per creare campioni in laboratorio, questi due giovanissimi ragazzi italiani, atleti, velisti, ben seguiti e ben supportati negli ultimi dieci anni da famiglia, allenatori di club e "vecchia" FIV, rappresentano quanto di meglio l'occhio umano possa vedere per la vela azzurra sul 470 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.br /
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strongLA CRONACA DEL GIORNO DECISIVO/strongbr /
La giornata è iniziata sotto una leggera pioggia e un vento da sud sudest di 5 nodi circa. Nonostante le condizioni non fossero ottimali il Comitato di Regata ha deciso di fare un tentativo per far disputare agli atleti una prova. Subito dopo la partenza, mentre l'aria ha iniziato a calare, i due azzurri hanno preso subito la testa del gruppo controllando i diretti concorrenti neozelandesi. Sivitz Kosuta e Farneti sono arrivati in boa per primi con i kiwi relegati in 16ª posizione. Girata la boa, il vento, che ha perso ancora intensità, è ruotato di oltre 100°. Viste le condizioni il Comitato di Regata ha deciso di interrompere la prova e rimandare tutti a terra. Nulla di fatto quindi, classifica invariata e vittoria per l'equipaggio italiano.br /
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strongIL COMMENTO DEL TECNICO FIV GIGI PICCIAU/strongbr /
Il tecnico federale Gigi Picciau: "emLa lunga trasferta si avvia alla conclusione e torniamo a casa con il migliore dei risultati possibili, il titolo mondiale. Domani ci sarà la Medal Race ma con i 22 punti accumulati Simon e Jas domani potranno affrontare l'ultima prova con la tranquillità di avere già vinto. La loro è stata una supremazia netta, otto volte primi, un 9° e un 6° su dieci regate disputate. Leggendo la classifica/em emsembra sia stato tutto facile, ma ci tengo a precisare che il risultato arriva dopo mesi di duro lavoro e grandi sacrifici da parte di questi ragazzi che non si son risparmiati. Dall'Europeo disputato in Belgio lo scorso agosto, non hanno mai smesso di allenarsi e anche appena rientrati dall'Australia, dopo il Mondiale ISAF, hanno ripreso subito a lavorare sodo a Cagliari. In Sardegna hanno trascorso tutte le feste Natalizie con un unico obiettivo, quello di arrivare in forma smagliante a questo Mondiale. La scelta di far allenare le giovani promesse con gli atleti olimpici, si è rivelata vincente e questo successo sembra dimostrarlo. A nome della FIV/em emvoglio ringraziare lo Yacht Club Cupa, il circolo di appartenenza di questi due giovani promesse, che li sostiene nel loro percorso sportivo, e il loro allenatore di sempre Matja Antonaz con il quale condivido questo grande risultato. Domani la medal prevista per le ore 14. Si attende vento forte da mare, alle ore 18 locali la premiazione/em."br /
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strongIL COMMENTO DEL PRODIERE JAS FARNETI/strongbr /
"emOggi è stata una giornata strana/em, emcon pioggia e pochissimo vento, poi è arrivata una raffica e siamo subito usciti. Il Comitato di Regata ha provato a farci correre una prova ma non c'è stato niente da fare. Siamo partiti bene, marcando con attenzione i neozelandesi, e per tutta la bolina siamo stati in testa, siamo arrivati per primi in boa mentre loro erano nelle retrovie. Mi sarebbe piaciuto chiudere il discorso sul campo di regata ma il vento è calato e ci hanno rimandato a terra. Non abbiamo ancora festeggiato, siamo usciti a cena e abbiamo fatto un brindisi, faremo festa domani dopo la Medal che ci teniamo a far bene."/embr /
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strongLA GIOIA DEL TIMONIERE SIMON SIVITZ KOSUTA/strongbr /
em"Siamo molto contenti, tutto il lavoro fatto durante l'inverno è stato ripagato. Domani ci aspetta l'ultimo sforzo, termina il Mondiale e vogliamo concludere in bellezza cercando di disputare una buona Medal. Questo è il nostro ultimo obiettivo e nonostante il distacco in classifica daremo il massimo per raggiungerlo. Poi finita la regata di finale inizieremo a festaggiare "/embr /
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strongUNA CHIACCHIERATA DAL BLOG DELLA CONCITTADINA "OLIMPICA" LARISSA NEVIEROV/strongbr /
Quando avete iniziato ad andare in barca insieme, che cosa vi ha legato?br /
emAbbiamo iniziato insieme già da piccoli con l'Optimist ed eravamo sin dall'inizio ottimi amici. Eravamo già convinti di continuare assieme, un anno prima di finire Optimist! Poi siamo passati al doppio e ci siamo trovati subito bene./embr /
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Alle volte i giornalisti sbagliano e scrivono che siete sloveni, cosa pensate?br /
emNon hanno tutti i torti, perché facciamo parte della minoranza slovena in Italia./embr /
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Quanto conta il giusto feeling a terra e in mare per un equipaggio di due persone? Vi arrabbiate qualche volta?br /
emL'armonia è l'elemento principale per essere competitivi in un doppio. Molte volte in mare le cose non filano liscenbsp; ma l'unico modo pe continuare è mettersi subito d'accordo, dimenticare e accettare i propri sbagli. Un nostro litigio dura al massimo 5 minuti, quello che succede in mare rimane in mare. Tornati a terra non ci pensiamo più./embr /
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Il 470 è una barca molto tecnica che richiede anni per conoscerla bene; quali risultati avete ottenuto e quale obiettivo avete?br /
emFinora in 470 abbiamo vinto a livello juniores un bronzo al Campionato Mondiale e due bronzi ai Campionati Europei. Ogni sportivo ha sempre come obiettivo principale andare alle Olimpiadi, perciò il nostro obiettivo è arrivarci!/embr /
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Avete un rituale che fate prima delle regate?br /
emOgni volta ai 5 minuti ci diamo il 5 col pugno!/embr /
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