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01/08/2021 - 14:32
OTTAVO GIORNO PER LA VELA A ENOSHIMA, ARRIVA LA NOTIZIA ATTESA
La vela azzurra vede la medaglia dopo 13 anni
INTANTO E' ARGENTO SICURO - Ruggero Tita e Caterina Banti, regalano una gioia anticipata: medaglia in arrivo, martedi in Medal per l’oro... Loro dicono: “Non abbiamo fatto ancora niente”. Silvia Zennaro, Medal stregata, altro OCS: chiude settima ma è una grande Olimpiade ("Continuerò con questo spirito"). 470 penultimo atto: Ferrari-Calabrò al 7° posto. Berta-Caruso 13°. Parla Ganga Bruni. L’analisi del DT Marchesini: "Una questione atletica"
La sospirata medaglia della vela italiana. E' arrivata con due giorni (e una Medal Race) di anticipo, è arrivata volando a 20 nodi con le acrobazie che sembrano facili e scontate di Ruggi e Cate. Annunciata, preventivata, dovuta. Ma secondo voi, visto l'andamento di questi giorni, ci puo' mai essere in una Olimpiade qualcosa di certo, su cui scommettere a occhi chiusi? Neanche Djokovic ha vinto l'oro: più facile Wimbledon che Tokyo 2020. I Giochi sono una meravigliosa trappola nella quale cadere. Ti irretiscono tra inni e cerimonie, colori sgargianti e una babele di lingue e razze che ti stordisce, e sul più bello, quando credi di avere il mondo ai tuoi piedi, zac! Ti tramortiscono con un richiamo alla realtà. Si perde molto più di quanto si vinca. Ma in fin dei conti non è proprio questo che rende le vittorie dei momenti rari e unici di pace con l'universo?
La medaglia conquistata aritmeticamente dal Nacra 17 azzurro, ma non ancora scritta nei libri perchè manca da correre una Finale, è arrivata 48 ore dopo la botta che ci ha tolto il sacrosanto podio di Mattia Camboni, e nel giorno in cui mina vagante Zennaro, nell'attaccare un sogno bello e impossibile ha fatto la stessa cosa, ha messo la prua quel poco oltre la linea prima del dovuto: OCS e tanti cazzotti al povero Laser di una Silvia arrabbiatissima. Cosicchè quasi uno non se ne accorge. Giusto un paio di telefonate di complimenti.
Il clima di una Olimpiade (della vela poi... 15 giorni di infiniti labirinti tra Officials, atleti, team leader, media, meeting, schedule, campi di regata, produzione tv mostruosa, elicotteri che volteggiano, tracking, quarantene, mixed zone, stazze, proteste, photo boat, coach boat, come se poi tanto non decidesse sempre tutto il vento) il clima di una Olimpiade dicevamo, è strano. Si vive in una atmosfera sospesa, fuori dal mondo. Rotta di tanto in tanto da notizie, flash, colpi di scena. Così, benchè attesa, ha quasi preso alla sprovvista tutti la medaglia della vela azzurra che arriverà martedi 3 agosto ma oggi è diventata aritmeticamente certa. E come minimo, d'argento. Tredici anni dopo Pechino 2008 (Qingdao) la vela italiana sale sul podio olimpico.
Martedi 3 sapremo se è una medaglia che torna dopo 13 anni, o dopo 21, dipende dal colore che avrà. Di sicuro la vela non torna a mani vuote e questo, dopo Londra 2012 e Rio 2016, è un dato di fatto. Di tutto il resto parleremo a lungo. Pronti per martedi.
REPORT DAY 8 FIV - E’ in arrivo la prima medaglia per la vela azzurra a Tokyo 2020, nella Finale Medal Race di martedi 3 agosto sapremo di quale metallo sarà, ma già adesso l’argento è garantito. Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, nella disciplina del catamarano misto foiling Nacra 17, hanno concluso la serie di 12 prove di qualifica confermandosi sempre in testa ed estendendo il vantaggio ogni giorno, realizzando quattro primi, tre secondi e due terzi di manche. Anche oggi le tre ultime prove li hanno visti grandi protagonisti (2-1-2), e la classifica consente di pregustare, ancora prima della Finale di martedi, la prima medaglia olimpica per la vela italiana, 13 anni dopo le due conquistate a Pechino 2008 (Qingdao).
In classifica Tita-Banti hanno 12 punti di vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett, e ben 24 sui terzi, i tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer. Nella Finale di martedi, gli azzurri potranno difendere la prima posizione per l’oro, concludendo entro il 6° posto o evitando di arrivare più di cinque barche dietro agli inglesi.
DICHIARAZIONI MIXED ZONE RUGGERO TITA E CATERINA BANTI – Ruggero Tita: “Sicuramente noi abbiamo fatto il nostro lavoro, ci siamo allenati tanto proprio per questo e abbiamo semplicemente fatto quello che dovevamo fare. Al momento ci sta girando tutto bene, siamo molto veloci, come avevamo dimostrato anche negli anni precedenti il campo di regata di Enoshima ci piace molto, le condizioni si adattano bene al nostro stile di navigazione. Adesso dobbiamo rimanere concentrati fino alla fine e continuare a fare del nostro meglio.
“Non abbiamo ancora pensato a una strategia per la Medal Race, ci siederemo sicuramente con Ganga Bruni, il nostro allenatore, e con Michele Marchesini il DT, per analizzare la situazione e verremo fuori con un piano d’attacco, non di difesa.”
Caterina Banti: “Alla medaglia non ci stiamo pensando, non abbiamo ancora fatto niente, pensiamo solamente a navigare al nostro meglio, è quello che continueremo a fare fino alla fine, quel che arriva arriva.”
DICHIARAZIONE DEL TECNICO NACRA 17 GABRIELE BRUNI: “Quando sono arrivato a terra e mi hanno detto che eravamo argento matematico non avevo ancora realizzato, ero troppo concentrato sulle regate di oggi… Ovviamente sono contentissimo, per me era un traguardo importante, però restiamo molto concentrati sulla prossima regata che sarà la più importante di tutte.
“Ruggero e Caterina hanno gestito benissimo queste dodici regate partendo sempre liberi e riuscendo a sviluppare quella che noi chiamiamo velocità di gara, diversa da quella in allenamento, sembra che i ragazzi abbiamo avuto qui una dote particolare nello sviluppare fin da subito la velocità utile, fin dal taglio della linea di partenza, e questo rende la vita più facile. Hanno fatto scelte tattiche importanti, hanno saputo controllare la flotta, finora è una Olimpiade esemplare, sono felice ed emozionato perché allenare atleti così è un vero piacere.
“Per la Medal ne parleremo, domani faremo una uscita di allenamento per restare caldi, e studieremo le nostre strategie che spero saranno vincenti.”
Nella Medal Race del Laser Radial non è riuscito l’assalto al podio di Silvia Zennaro, che partiva dal 6° posto. L’azzurra ha provato ad attaccare da subito, e ha finito per incappare in un’altra partenza anticipata, come capitato ieri nella finale dei windsurf a Mattia Camboni. Quando a metà della prima bolina la Giuria le ha comunicato l’OCS, la reazione della timoniera azzurra è stata di rabbia, perché era anche nelle prime posizioni e voleva giocarsela. Zennaro chiude comunque Tokyo 2020 al 7° posto, che è il migliore risultato di sempre di una italiana nella disciplina olimpica del singolo femminile.
DICHIARAZIONE DI SILVIA ZENNARO: “Alla fine sono contenta del risultato che ho ottenuto, sono andata oltre il mio obiettivo che era entrare in Medal, sono arrivata alla finale vedendo la medaglia. Ho pianto per la partenza anticipata perché volevo fare la regata e giocare le mie carte, anche se guardando a come è andata non avrei avuto chanche di podio, visto che la svede ha battuto addirittura la fortissima olandese. Insomma sono contenta ho dato tutto, e alla fine credo sia un bel risultato per la classe Laser. Il fatto che sia il miglior piazzamento nel singolo olimpico femminile dimostra quanto sia difficile l’Olimpiade specie col Laser. Le prime 15-20 timoniere potevano vincere una medaglia. E’ il bello, e il brutto, del Laser.
“Per il futuro so già cosa voglio fare, questa Olimpiade mi ha dato una motivazione fortissima, voglio continuare e avere lo stesso atteggiamento e con l’equilibrio trovato qui. Voglio ripartire da questo e puntare a Marsiglia: ora che ho visto da vicino la medaglia voglio andare a prenderla.”
Altre due regate per il 470 Maschile: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò con i risultati di manche (14-3) risalgono al 7° posto assoluto. Un errore ha condizionato la prima prova, quando erano nelle prime cinque posizioni, hanno commesso una irregolarità e compiere una auto-penalizzazione facendo compiere alla barca un giro completo di 360 gradi. Domani in programma le ultime due prove per determinare la griglia dei partenti per la Medal Race.
DICHIARAZIONI DI GIACOMO FERRARI E GIULIO CALABRO’ - Giacomo Ferrari: “La flotta è fortissima, ce lo aspettavamo, sappiamo che stiamo lottando con gente che non è alla sua prima Olimpiade, velisti di esperienza e fortissimi. Oggi purtroppo un brutto errore in approccio alla seconda bolina della prima prova, eravamo nel gruppo di testa ma abbiamo dovuto fare una penalità di 720 gradi che ci ha tagliato le gambe. Nella seconda è stata una grande reazione anche di testa, abbiamo fatto un buon 3° che ci ritira su. Ora in classifica siamo a parecchi punti da quelli davanti e a pochi da quelli dietro. Domani andiamo in acqua senza pensieri e la classifica la vedremo alla fine. Noi diamo sempre tutto.”
Giulio Calabrò: “Nella nostra posizione di classifica non si fanno conti, ma si regata prova per prova, come abbiamo fatto fino a oggi, regata per regata cercando di limare ogni punto, dando il massimo. Purtroppo non sempre va esattamente come volevamo, però siamo lì, peccato ripensare ai vari punti qua e là che abbiamo lasciato in molte prove e che ci hanno allontanato dalle prime posizioni. Questo è un po’ il rammarico, ma domani ci sono altre due prove, vogliamo fare bene.”
Nel 470 Femminile, Elena Berta e Bianca Caruso escono dalla top-ten con due prove a metà flotta (14-16), servirà una giornata conclusiva di grande impegno e risultati, per centrare la Finale Medal Race che alla vigilia era ampiamente alla loro portata.
L’ANALISI DEL DT MICHELE MARCHESINI: “Anche oggi un pattern meteo particolare con un moderato gradiente da Sud-SudOvest, dato in aumento per somma con il termico e in rotazione nella baia. Condizioni non semplici e molto interessanti.
Tita e Banti sono rimasti solidi su ogni punto, in ogni passaggio, in tutti i fondamentali, come piace a noi. La chiave della giornata dei Nacra è stata la performance fisica, soprattutto a prua. A mio avviso erano evidenti le flessioni di diversi equipaggi sul boat-handling e sulla velocità in poppa, sintomo che la stanchezza sta venendo fuori e simmetricamente anche la preparazione fisica, in particolare delle prodiere. Banti ha confermato uno stato di forma perfetto, consentendo al nostro equipaggio di avere il migliore score del giorno, alla pari con i Danesi che infatti schierano un maschio molto prestante a prua. Dopo le regate, ho chiamato il nostro preparatore fisico Luca Parisi per complimentarmi per lo stato di forma con cui è arrivata qui Caterina. Domani probabilmente uscita in scarico per il nostro Nacra, quindi martedì sarà Medal Race.
“Zennaro ha chiuso senza praticamente regatare oggi, certo non partiva da una posizione di classifica facile ma così si è messa nelle mani delle altre. Settimo posto Laser Radial comunque da incorniciare, la migliore prestazione di sempre di una singolista Italiana alle Olimpiadi.
“I 470 erano chiamati oggi a un passaggio difficile, il momento rimane delicato, soprattutto per il femminile. Vediamo domani di chiudere le qualifiche con un sorriso da parte di Berta e Caruso. Per quanto riguarda il maschile, Ferrari e Calabrò oggi erano a mio avviso abbastanza a loro agio, ma una situazione difficile in boa di seconda bolina di prova 7 interpretata male è costata carissima in termini di bilancio di giornata.”
CLASSIFICHE AGGIORNATE IN TUTTE LE DISCIPLINE
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